Il Calderone di Severus

Mitsuki91 - Diviso fra due lealtą, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Azione - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Post Malandrini - Pairing: Nessuno - Personaggi: Bellatrix - Altri Personaggi: Lily

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 25/5/2017, 22:07
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,394
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Titolo: Diviso fra due lealtà
Autore/data: Mitsuki91 – 22/07/2014
Beta-reader: /
Tipologia: oneshot
Rating: per tutti
Genere: azione, introspettivo 
Personaggi: Severus Piton, Bellatrix Black, Lily Evans, altri Mangiamorte
Pairing: /
Epoca: post-Malandrini

Avvertimenti: / 
Riassunto: I Mangiamorte hanno elaborato diverse tattiche di combattimento. L’elemento preponderante è solo uno: l’unione fa la forza. Ma quando Severus vede Lily in difficoltà, agisce senza pensare e spezza lo schema…

Conteggio parole: 1.661
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.

Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
 
La storia partecipa al Gioco creativo n.14: Severus House Cup – Specialità Scherma
 
 
I Mangiamorte, con il tempo, avevano elaborato un preciso schema di attacco-difesa durante i combattimenti.
Esso variava in base allo scenario in cui avvenivano gli attacchi, vero, ma principalmente comprendeva: due difensori laterali, incaricati di tenere gli scudi alti su tutto il contingente attaccante, e due difensori dei difensori, nelle retrovie, generalmente insospettabili, che mantenevano alti e saldi gli scudi sui primi difensori. Tutti gli altri, tutta la pressante forza numerica che stava nel mezzo, attaccava gli Auror e i membri dell’Ordine della Fenice. I difensori, poi, ruotavano di volta in volta attenendosi a un preciso schema di scambi prestabilito, che rendeva impossibile alla controparte stabilire chi facesse cosa, in quel preciso momento.
Era stata con questa tecnica che avevano potuto ottenere sempre più potere, sconfiggendo e schiacciando sempre più i filo-Babbani che combattevano sotto le sottane di Silente.
Comunque, al di là di tutti gli schemi e le tattiche di combattimento studiate comodamente nel salotto di casa Lestrange, con in mano un bel bicchiere di Vino Elfico… Beh, Severus avrebbe voluto che ci fosse stato un modo anche per prepararsi all’incredibile quantità di ansia e pressione che combattere comportava.
Si allenavano, vero.
Si allenavano a combattere in gruppo, a combattere fra loro utilizzando blande fatture, guidati da Bellatrix Lestrange e da Lord Voldemort in persona. Si allenavano ogni giorno, costantemente, ma c’era una differenza sostanziale fra il trovarsi addormentato dopo uno sbaglio in addestramento o trovarsi ucciso dopo uno sbaglio sul campo.
E, poi, lui aveva anche altri pensieri, perché, lo sapeva… Lily era là.
Lily era sempre là, a capo scoperto, con la furia negli occhi, con i movimenti precisi della bacchetta e i capelli che ondeggiavano dietro di lei, sulla sua schiena…
Osservarla era ipnotico ma Severus non poteva permettersi distrazioni simili. L’ansia per la sua sorte continuava comunque a divorarlo dall’interno, e lui si ritrovava ogni tanto a gettare in ogni caso delle occhiate dalla sua parte, ad assicurarsi che stesse bene.
In quel momento, stavano combattendo appena fuori da Ottery St. Catchpole. I Mangiamorte erano riusciti faticosamente a spingere i nemici lontano dalle piccole viuzze della cittadina, che rendevano difficile mettere in atto il solito schema – ma c’erano riusciti, complici qualche incantesimo esplosivo, qualche piccola scaramuccia nelle vie e soprattutto grazie a Bellatrix Lestrange, che alla fine aveva perso la pazienza e aveva usato l’Ardemonio per distruggere tutto ciò che si frapponeva fra loro e gli altri. Severus aveva sudato freddo, per la sorte di Lily. Bellatrix non assumeva mai un ruolo difensivo, e questo non era un caso.
Severus non si preoccupò neppure di schivare lo Schiantesimo che gli venne incontro, conscio dello scudo attivo. Lord Voldemort aveva studiato un modo per far sì che un incantesimo di scudo rilucesse appena solo verso il suo interno. In questo modo, i Mangiamorte sapevano sempre se erano protetti, ma gli Auror non ne avevano la minima idea. Replicò alla fattura con una Orcovolante, dato che il Signore Oscuro aveva richiesto prigionieri vivi per quella missione.
A quanto pare c’era stata una fuga di notizie, e lui si era molto alterato. Doveva capire chi fosse la spia e interrogare qualcuno e, anche se non avesse avuto riposte, quantomeno si sarebbe divertito con la tortura.
A Severus si rivoltava lo stomaco ogni volta che ci pensava. In parecchi casi erano passati sotto la mano del Signore Oscuro vecchi compagni di scuola; conoscenti o amici di Lily con cui lui non aveva avuto alcun problema. Eppure, Lord Voldemort aveva fatto così tanto per lui. Aveva premiato il suo talento nell’inventare incantesimi e gli aveva insegnato magie avanzate, trattandolo quasi come un confidente alla pari, piuttosto che come un sottoposto.
Avada Kedavra!”
Si era ritrovato Bellatrix Lestrange alla sua destra. Lei non aveva proprio l’istinto della conservazione della vita, qualunque essa fosse. Uccidere la riempiva di adrenalina e cattiveria.
Severus fece due passi indietro, cercando di ignorare il cadavere di Adrian White in mezzo alle spighe di grano.
Fra poco sarebbe toccato a lui assumere il ruolo cruciale.
Bellatrix continuò a spostarsi a sinistra, superandolo, e lui retrocesse ancora in diagonale, schiantando o stordendo qualcuno nel frattempo, fino a che non si trovò proprio al centro delle retrovie.
Iegsus!
Severus aveva drizzato le orecchie, pronto al segnale. L’incantesimo era stato pronunciato dai due che avrebbero preso il posto dei difensori laterali. Si trattava di un semplice fascio di luce blu, ma gli Auror e i membri dell’Ordine non lo sapevano e, pensando a qualcosa di più sinistro, schivavano sempre o attivavano gli scudi a loro volta.
Era il suo turno. Toccava a lui e a Regulus difendere i difensori.
I due altri Mangiamorte che prima avevano avuto questo ruolo avanzarono, lasciandoli soli, per buttarsi nella mischia. Severus mormorò l’incantesimo difensivo – più piccolo e compatto di quello detto dagli altri, ma ben più resistente – puntando la propria bacchetta su Jugson.
Poi, non avendo alcun altro compito, si concentrò su ciò che avveniva dinanzi a lui, sul campo di battaglia, studiando la strategia che avrebbe messo in atto fra qualche minuto, quando Rabastan sarebbe venuto a dargli il cambio.
Gli Auror erano sparpagliati fra le spighe di grano. Probabilmente cercavano di nascondersi e di confonderli, ma così non facevano altro che trasformare la battaglia in una caccia all’uomo, dato che loro erano un fronte compatto.
Severus aggrottò la fronte, riflettendo. Che stessero aspettando rinforzi…?
Vide uno dei Mangiamorte colpire Sirius Black con uno Schiantesimo ed esultò. Se fossero riusciti a catturarlo… Severus avrebbe chiesto a Voldemort di potersene occupare personalmente.
Un tizio che non conosceva stava schivando i ripetuti Avada Kedavra di Bellatrix. Adesso lei si era impuntata, e aveva iniziato con i Crucio. Si metteva male per lo sconosciuto. Per non assistere alla scena, Severus girò ancora la testa.
E vide.
Lily stava combattendo contro due Mangiamorte. Non c’era nessuno con lei, a difenderla – dov’era quel cretino di Potter?! Lui lo odiava, vero, ma fintantoché lui avesse aiutato a tenere lei in vita… - e la ragazza era parecchio in difficoltà.
Qualcosa, dentro Severus, si contorse. Provò la sensazione di essere spaccato a metà, di vedere doppio…
Poi, mentre dentro di lui infuriava una battaglia, vide uno dei Mangiamorte alzare la bacchetta e con decisione e lo sentì pronunciare la parole.
Avada Ke…”
Se avesse potuto, avrebbe urlato. Invece, si limitò ad agire senza pensare, spostando la bacchetta, cercando freneticamente nella sua mente un modo per impedire l’inevitabile
Un urlo lo riportò alla realtà, quando anche il Mangiamorte che stava per uccidere Lily si interruppe e guardò alla propria sinistra.
Jugson era caduto, non più protetto dal suo scudo, e ora metà dei combattenti erano allo scoperto, vulnerabili.
Si scatenò il caos.
Gli Auror avevano in qualche modo capito il loro schema, e si riunirono in fretta per attaccare i Mangiamorte scoperti. Severus, che era nelle retrovie, aveva già sulla punta della lingua la formula per lo scudo, ma non riusciva a scorgere Rodolphus, che era il sostituito di Jugson. Nel frattempo, si stava avvicinando il suo di sostituto, e lui era in panico perché beh, tutta quella situazione era colpa sua.
L’avrebbe pagata cara.
Schiantesimi e maledizioni volavano da tutte le parti, mentre i Mangiamorte indietreggiavano e venivano colpiti. Dalla parte degli Auror erano arrivati i rinforzi, che stavano facendo di tutto per tenere occupata l’ala ancora protetta del loro schieramento, mentre gli altri convergevano su di loro rompendo le loro fila a suon di bacchetta.
Un incantesimo tagliuzzante, ad un certo punto, lo colpì sul braccio della bacchetta. Severus gemette, riuscendo tuttavia a non mollare la presa sul legno, e incespicò all’indietro fino ad inciampare su un corpo. Nonostante il fastidio provocato dalla caduta, Severus vide un altro lampo passare nell’esatto punto dove un secondo prima si trovava la sua testa, e ringraziò il fato.
Rotolò su un fianco e scoprì che era inciampato su Regulus, che sembrava svenuto. Probabilmente il ragazzo aveva notato il suo gesto ed era corso in suo aiuto, ma questo significava…
“Ritirata! Ritirata, subito!”
Le urla di Bellatrix Lestrange sovrastavano il rumore della battaglia. Gli Auror, come poté appurare Severus alzandosi sui gomiti, avevano colpito anche l’altro difensore, non più protetto da Regulus, e ora li stavano letteralmente schiacciando.
“Maledizione!” sussurrò Severus fra i denti, alzando un semplice scudo sulla sua persona e cercando di rimettersi in piedi. Dopo aver evitato un altro Schiantesimo, che aveva mandato in frantumi il suo Protego, Severus si arrese e, sussurrando imprecazioni fra i denti, afferrò il braccio di Regulus e cercò di girare su se stesso così, malamente mentre era mezzo accucciato per terra, per smaterializzarsi via.
Il braccio gli doleva e aveva perso parecchio sangue, tanto che rischiò di spaccarsi durante il viaggio che l’avrebbe riportato a Lestrange Manor. Tuttavia, Severus sapeva che il peggio doveva ancora venire.
Non l’avrebbe passata liscia, non questa volta. Qualcuno era sicuramente morto per la sua bravata, per il suo errore, e Severus usò quegli istanti di caos – tutti si stavano Materializzando nell’ingresso della villa – per pensare intensamente ad una giustificazione plausibile che non comprendesse Lily (e lui non l’aveva più vista, poi, e chissà se stava bene… Merlino, fa che stia bene!).
Dopo aver creato il falso ricordo lo ripassò più e più volte nella mente, mentre cercava di arginare il sangue che stava perdendo dal braccio. Aveva tamponato l’emorragia, ma la maledizione che l’aveva colpito era la variante oscura dell’incantesimo Tagliuzzante, e avrebbe dovuto farsi curare da Narcissa, poi.
Bellatrix Lestrange andò personalmente a prenderlo di peso nell’ingresso, mentre lui stava assistendo i feriti come meglio poteva, assieme ad un’altra decina di Mangiamorte che erano riusciti a scappare illesi o con solo ferite superficiali.
Alcuni non erano tornati affatto.
“Tu!” urlò la donna, con gli occhi fuori dalle orbite, enorme nella sua pazzia vendicativa. Lo trascinò per il colletto della veste e Severus, rassegnato, la seguì fin nel centro della casa, dove sapeva che ad attenderlo c’era Lord Voldemort in persona.
Ora sarebbe iniziata la parte più difficile della giornata.
 
Web  Top
0 replies since 25/5/2017, 22:07   41 views
  Share