Il Calderone di Severus

Misslegolas86 - La promessa, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Drammatico - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Post Malandrini - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Severus

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view post Posted on 25/5/2017, 21:30
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Titolo: LA PROMESSA
Autore: Misslegolas86
Data: 02/07/2014
Beta-reader: Ele Snapey
Tipologia: one shot
Parole: 724
Rating: Per tutti
Genere: Introspettivo, Drammatico
Personaggi: Piton
Pairing: Nessuno
Epoca: HP4
Avvertimenti; nessuno
Riassunto: Lily ormai è morta e per Piton non ci sono più ragioni per vivere. Eppure Silente non si è arreso e lo ha vincolato a restare legato a questa vita.
Note: Scritta per la Sfida di Luglio della Severus House Cup del Magie Sinister Forum (https://severus.forumcommunity.net/) sul tema “Giochi senza Frontiera” per la specialità TIRO.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio e i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
 

 

LA PROMESSA

 
“Aveva … aveva promesso … di salvarla!” gracchiò, la voce spezzata, il fiato corto.
Silente lo aveva portato via dalle macerie di Godric’s Hollow ed ora erano di nuovo ad Hogwarts.
Lo studio era inondato dai primi raggi di un nuovo giorno ma i suoi occhi indugiavano nell’ombra che era calata su di lui da quella notte, per sempre. L’orrore lo assaliva ad ondate, il volto di Lily pallido e freddo, il suo sguardo vuoto e fisso erano ancora vividi e accompagnavano la sua caduta in un baratro oscuro e senza fondo.
Vacillò in avanti e si lasciò sprofondare su una sedia. Era sconvolto, sentì che qualcosa in lui si era spezzato per sempre. Le urla e il pianto proruppero come un fiume che abbatte una diga. Le mani tremavano incontrollate, il respiro era un rantolo, il corpo era scosso dai singhiozzi.
Non gli interessava di quello che avrebbe pensato Silente in quel momento … nulla aveva più importanza. Avrebbe voluto morire. Sarebbe stato giusto che fosse morto lui. Non meritava di vivere.
La voce di Silente gli arrivava da lontano:
“Il figlio dei Potter è vivo…”
Il figlio di Lily e James … la prova vivente dei suoi sbagli, della sua follia.
Avrebbe dovuto proteggerlo per vivere nel costante rimorso di essere il responsabile della morte dei suoi genitori, di Lily.
“Vorrei … vorrei essere morto…” disse, scosso dai singhiozzi.
Silente continuò a parlare. Non sarebbe servita la sua morte senza uno scopo, mentre lui gli offriva una ragione per vivere: proteggere il figlio di Lily, far sì che la sua morte non fosse stata vana.
Era da codardi scegliere la morte per non soffrire, era da coraggiosi invece restare in vita per uno scopo.
Piton aveva accettato. Voleva solo andare via… voleva restare solo.
 
Era a Spinner’s End. Aveva scaraventato a terra tutto ciò che si era ritrovato a portata di mano, preso da un’ ira folle.
Le sue mani sanguinavano, e tutto intorno a lui appariva offuscato perché stava guardandolo attraverso lacrime che sgorgavano per la prima volta da anni.
Crollò a terra, tremando in modo incontrollato. Nella nebbia della propria mente sconvolta solo il volto di Lily si stagliava nitido. Quegli occhi verdi lo trafiggevano.
“Perdonami…” sussurrò nel vuoto.
Ma il perdono non era per lui. Lui stesso non si sarebbe mai perdonato. Mai.
Non seppe dire quanto tempo fosse rimasto in quello stato di semi incoscienza.
Si rese solo conto di essere ridestato dalla comparsa di una fenice perlacea che parlò con la voce di Silente.
Voleva vederlo, al più presto. Severus si costrinse a riacquistare il controllo di sé, pensando a che cosa fare della propria vita, anche se quella non poteva definirsi più una vita.
Era morto quella notte assieme a lei, attraverso l’anatema che uccide che aveva spezzato l’esistenza della donna che amava; dunque perché non farla finita per sempre e liberarsi da quell’orrore? Perché non liberarsi da tutti i rimorsi e dal dolore?
Prese la bacchetta in mano; in fondo non gli sarebbe mancato il coraggio di farlo.
Il coraggio… gli tornarono alla mente le parole di Silente.
Ricordava di avergli promesso qualcosa, perso nel suo dolore.
Sì, ricordava: gli aveva promesso di proteggere il figlio di Lily.
Si rialzò: lei era morta per quel figlio, aveva dato la vita per lui… lui dunque non poteva trovare il coraggio di vivere per proteggerlo?
Vivere in quell’incubo, vivere ogni giorno con quei rimorsi che gli laceravano l’anima.
Sì, lo avrebbe fatto, lo avrebbe fatto per lei. Ricordava di aver chiesto a Silente di non rivelare mai a nessuno la sua vera essenza e il proprio impegno, soprattutto al bambino.
La mente sconvolta riacquistò pian piano lucidità e il futuro si schiarì davanti agli occhi.
Avrebbe vissuto nel costante rimorso della colpa, sfuggendo ogni contatto umano perché non lo meritava, ma avrebbe eseguito gli ordini di Silente per proteggere ad ogni costo il figlio di Lily.
Sollevò la bacchetta: doveva chiedere al Preside ancora un’ora per sé poi si sarebbe votato a quella causa, per sempre.
“Expecto Patronum!”
Una cerva bianca scaturì dalla bacchetta: il suo Patronus si era trasformato, era diventato ciò che gli avrebbe per sempre ricordato lei.
Aprì la porta, uscì, e respirò a fondo l’aria fresca, pronto per tornare a Hogwarts ad affrontare la vita e il nuovo scopo che Silente gli offriva.
 
 
 
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