Il Calderone di Severus

Misslegolas86 - Purity and sin, Tipologia: Flash Fiction (100-500) - Genere: Introspettivo - Altro Genere: Drammatico Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 6^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Severus

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view post Posted on 25/5/2017, 21:14
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Titolo: PURITY AND SIN
Autore: Misslegolas86
Data: 02/07/2014
Beta-reader: Ele Snapey
Tipologia: flash fiction
Parole: 350
Rating: Per tutti
Genere: Introspettivo, Drammatico
Personaggi: Piton
Pairing: Nessuno
Epoca: HP6
Avvertimenti; nessuno
Riassunto: A stento Piton è riuscito a salvare la vita a Draco ma non c’è gioia nel suo animo solo un immenso dolore.
Note: Scritta per la Sfida di Luglio della Severus House Cup del Magie Sinister Forum (https://severus.forumcommunity.net/) sul tema “Giochi senza Frontiera” per la specialità NUOTO.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio e i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


PURITY AND SIN




Macchie vermiglie galleggiavano come immensi e macabri fiori sul pavimento.
Piton era rimasto solo dopo aver spedito Draco in infermeria e Potter nel suo dormitorio. Il lungo manto pesava come un macigno sulle spalle, zuppo com’era di acqua, ma non vi fece caso.
Osservò, invece, il lago che si stendeva ai suoi piedi. Il chiarore del liquido insozzato e macchiato dal sangue color rubino.
Era la giusta metafora della sua vita.
Aveva corrotto la sua anima, una volta pura, con il sangue di tanti innocenti. Ed ora che cercava il riscatto non aveva altra scelta se non quella di uccidere l’amico più caro che aveva.
Acqua e sangue, purezza e peccato fusi in un tutt’uno sul pavimento come nella sua vita.
Un’immagine terribile prese vita in quell’istante davanti ai suoi occhi, fissi sullo specchio d’acqua di porpora. L’immagine della propria mano che si sarebbe levata a commettere il più odioso degli omicidi.
La stessa mano che ne aveva già compiuti altri mentre gli occhi, celati dietro alla grottesca maschera d’argento, ultimamente ormai non riuscivano più a trattenere le lacrime.
Il pensiero del compito che lo stava attendendo lo sopraffece e, di nuovo, una lacrima scese lungo la gota senza che potesse fare nulla per trattenerla.
Cadde dal volto e andò ad annegare nel lago vermiglio che stava fissando, provocando una piccola ridda di cerchi concentrici. Fu allora che Piton vide chiaramente, forse per la prima volta, la vera essenza del sacrificio che stava accingendosi a compiere.
Dentro a quell’enorme pozza tinta di sangue vide riflessi il proprio volto e quello di Albus, quasi sovrapposti l’uno all’altro: il viso del vecchio amico che andava a trasformarsi nel suo. E capì.
Questo era ciò che gli stava chiedendo: continuare a portare avanti il compito di combattere il male per arrivare alla sua sconfitta, anche a costo della vita, così come anch’egli aveva scelto di fare.
Si allontanò da lì con il cuore pesante, lasciando sul pavimento il lago vermiglio in cui andavano lentamente disgregandosi le macchie di sangue e l’ultimo riflesso del volto di Albus su cui aleggiava l’ombra di un sorriso.
 
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