Il Calderone di Severus

chiara53 - Senza te., Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Drammatico - Altro Genere: introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Post Malandrini - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Lily - Altri Personaggi: James

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/5/2017, 15:48
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


Titolo: Senza te.

Autore/data: chiara53 – gennaio 2014
Beta-reader: Alaide
Tipologia: song - fiction
Rating: per tutti
Genere: introspettivo/ drammatico.
Personaggi: Severus Piton, Lily Evans, James Potter.
Pairing:Severus/Lily
Epoca: post malandrini.
Avvertimenti: Missing Moment.
Riassunto: Non si muore di dolore: ormai lo so.

Parole/pagine: 1161/4

Scritto per il Gioco Creativo 4. "A ritmo di musica".
La storia partecipa al Gioco creativo n.14: Severus House Cup


Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


“Io vivrò (senza te)” di Lucio Battisti.( Testo utilizzato 100%)

Che non si muore per amore è una gran bella
verità perciò dolcissimo mio amore ecco quello,
quello che, da domani mi accadrà

Io vivrò senza te,
anche se ancora non so come io vivrò.
Senza te, io senza te

solo continuerò e dormirò mi sveglierò,
camminerò lavorerò,
qualche cosa farò qualche
cosa farò, sì, qualche cosa farò
qualche cosa di sicuro io farò: piangerò sì io piangerò

E se ritorni nella mente basta pensare che non ci sei
che sto soffrendo inutilmente perché so, io lo so, io so che
non tornerai.

Senza te, io senza te
solo continuerò
e dormirò, mi sveglierò camminerò, lavorerò
qualche cosa farò qualche cosa farò sì qualche
cosa di sicuro io farò, piangerò, io piangerò
Sì piangerò, io, piangerò...



Senza te




Che non si muore per amore e' una gran bella
verità, perciò dolcissimo mio amore, ecco quello,
quello che, da domani mi accadrà.
Io vivrò senza te,
anche se ancora non so come io vivrò.
Senza te, io senza te.








La serata è troppo calda, l’aria è ferma, immobile.
Io non sopporto l’estate.
Il fiume che scorre nei pressi di Spinners’End rende più umida e – se possibile – irrespirabile l’atmosfera grigia di questo pomeriggio di fine agosto.
Il cielo, coperto di nuvole che promettono pioggia, è di piombo.
Si prepara un acquazzone estivo che finalmente romperà questa maledetta calura.
Questo è il primo anno in cui non tornerò a Hogwarts.
A giugno mi sono diplomato prendendo il massimo dei voti nei M.A.G.O: la scuola è finita.
Mi ricordo bene che, quando gli acquazzoni incominciavano, era il momento di cercare i soldi per i libri.
Mia madre li trovava.
Sempre.
Non ho mai saputo come facesse.
Una pena improvvisa mi stringe il cuore: è tutto finito, la mia infanzia entusiasta e illusa, la mia adolescenza solitaria, illuminata da qualche lampo di luce e da un filo di speranza.
Sono un uomo ormai, ho quasi diciannove anni, ma mi sembrano secoli.
Ho scelto.
Ho segnato per sempre il mio destino.
Ho preso la via della conoscenza.
La via dell’oscurità.
Io non sono nato per la luce, né per l’innocenza.
Guardo dalla finestra.
Laggiù, tra i tetti, distinguo ancora la sua casa.
L’unica casa in cui avrei voluto vivere, prima di Hogwarts e anche dopo.
Ho desiderato tanto che fosse così.
Se chiudo gli occhi la vedo ancora e sento il profumo di lei.
Lo distinguerei tra mille.
Vado avanti.
La vita va avanti.
Il dolore della sua indifferenza e del suo rifiuto non mi ha ucciso.
Non si muore di dolore: ormai lo so.
Si vive, si respira, si cammina, si dorme e ci si sveglia.
Ogni giorno di tutti quelli che mi restano da vivere.
Sarà così.
Lo sento.

solo continuerò e dormirò mi sveglierò,
camminerò lavorerò,
qualche cosa farò qualche
cosa farò, sì, qualche cosa farò
qualche cosa di sicuro io farò: piangerò, sì, io piangerò







Devo uscire, ma poco importa che tempo farà, ho imparato a mie spese che gli ordini dell’Oscuro non si discutono.
Lui ordina e noi eseguiamo: non conoscevo la schiavitù ed ora so cosa significa.
Obbligato nell’anima, marchiato nella carne, ma sono un abile pozionista e finalmente posso risparmiarmi il sangue e l’assassinio che esaltano molti Mangiamorte.
Non mi chiedo mai a cosa servano le distillazioni che pretende da me, non voglio e non posso pormi questa domanda.
Che m’importa. Sussurro nella mente già concentrata per la smaterializzazione.
Davvero, non t’importa, Severus, ne sei sicuro? Quella voce nella mia testa deve tacere, la sento spesso, somiglia tanto a quella di Lily.
Taci! Intimo a me stesso.
Indosso un mantello con il cappuccio e mi smaterializzo: destinazione Diagon Alley, anche se la meta finale sarà Nocturne Alley.

***


In giro c’è sempre troppa gente, preferisco percorrere i vicoli, non devo essere visto, non voglio che nessuno mi veda.
È così vicino il tempo in cui amavo fare acquisti in questi negozi.
Passo davanti al Ghirigoro, non provo nemmeno a sbirciare dentro, basta il brusio che ne esce.
Ragazzi allegri scelgono pergamene, libri nuovi e penne.
Ho sempre dovuto accontentarmi di libri di seconda mano, ma non m’importava finché c’è stata lei ad aspettarmi sul treno.
Già da due anni ho assaporato l’amarezza dell’abbandono; la porta si è chiusa ed io sono rimasto fuori dalla sua vita, dal suo sorriso, dal dolce suono della sua voce.
Chi sono adesso? Cosa sono? Dov’è finito il ragazzo pieno di speranze, o meglio, di illusioni?
È finito giù, in qualche sporco scarico. Lì, dove ho gettato anche l’anima, senza possibilità di tornare indietro.
Ricordi, solo sciocchi ricordi. Rimpianti, forse.
Ci tengo così tanto ad essere ancora Mocciosus, il Serpeverde da prendere in giro?
Ho fatto quel che ho fatto per essere temuto e rispettato.
Eccomi. Cammino nell’ombra e nascondo il viso, ma verrà il giorno in cui sentiranno parlare di me.
Ci credi davvero, Severus, ci credi? Ecco, di nuovo quella voce beffarda. Non l’ascolto non voglio ascoltarla, devo affrettarmi, il padrone ha comandato ed io eseguo.
I galeoni mi danno coraggio, adesso non sono più povero: l’oro tintinna nella mia tasca.
Non devo comprare pergamene, né dolci.
Sono arrivato alla svolta che conduce a Nocturne Alley, chissà perché ho voluto percorrere un tratto di questa stupida strada, piena di sciocca gente che non sa cosa l’aspetta?
Tremeranno davanti ai Mangiamorte.

E se ritorni nella mente basta pensare che non ci sei
che sto soffrendo inutilmente perché so, io lo so, io so che
non tornerai.
Senza te, io senza te
solo continuerò
qualche
cosa farò, si, qualche cosa farò
qualche cosa di sicuro io farò: piangerò sì, io piangerò










La gelateria è così vicina che non posso non vedere. O forse sono venuto qui per questo?
Per vedere.
Una coppia si stringe, si guarda negli occhi, lei…
Lily.
Maledetto Potter.
No, non mi distinguono nell’angolo scuro, non devono scorgermi.
Lily era mia, era la mia unica speranza. Se non fosse stato per quello stupido Grifondoro.
Lui.
Maledetto, che tu sia maledetto!
Mi nascondo meglio dietro l’arco che porta verso Nocturne Alley.
Devo guardarla ancora una volta, solo una, poi basta.
Sapevo e non volevo credere. Il mio cuore non voleva accettare la realtà amara.
Ora vedo, tocco con mano: la verità mi si abbatte sulle spalle e piega la mia resistenza.
L’illusione è finita.
Non sono capace di fingere indifferenza, non con me stesso.
Lo strazio della consapevolezza e della perdita mi spezza e mi consuma.
Ti prego, dio del destino, fammi cadere morto, cancellami dalla faccia della terra: lei non esiste più per me.
Era mia amica.
Me l’hanno rubata per lasciarmi distrutto e solo.
Sarò solo per sempre.
Non sarò più capace di amare un’altra: non ci saranno mai più altre per me.
C’è Lily, il mio unico amore.
Sempre.
Nel buio del vicolo sento scorrere sul viso lacrime che non vorrei versare.
Non alleviano la pena, l’aumentano e accrescono una rabbia insensata che mi divora. Piango sull’inutilità di tutto ciò che faccio, perché non servirà a ridarmela.
Hanno strappato via un pezzo di me e io ho strappato la mia anima per non ottenere lei.
Se sapesse cosa sono, chi sono diventato.
E’ stata anche colpa sua, mi ha buttato via, fuori dalla sua vita luminosa, lontano, come un vecchio giocattolo che non serve più.
E tu, Severus, tu, cos’hai fatto per tenerla accanto? Voce maledetta: eccola di nuovo.
Quel giorno fu per colpa di Black e Potter.
Io non volevo chiamarla così… non volevo, lo giuro. Dio, fammi tornare indietro, voglio tornare indietro: ho sbagliato, è mia la colpa.
Perdonami, Lily.

Senza te, io senza te
solo continuerò
e dormirò, mi sveglierò, camminerò, lavorerò
qualche cosa farò, qualche cosa farò, sì qualche
cosa di sicuro io farò, piangerò, io piangerò
Sì piangerò, io, piangerò...







La coppia si alza e se ne va abbracciata, si baciano e un pezzo di vetro mi spacca il cuore.
Lei è bellissima.
E’ felice.
Senza di me.
Le mie palpebre si chiudono sulle lacrime che scendono ugualmente.
L’ho persa per sempre.
Di nascosto la guardo e continuerò a guardarla vivere, per soffrire ogni giorno un po’ di più e morire forse.
Ma non riuscirò a dimenticarla.
Lei, il mio sole, volerà per sempre sull’altalena del parco dei miei sogni e mi sorriderà nei ricordi.
Nell’andito scuro mi basta un gesto con la bacchetta, ho bisogno di una conferma, anche se so già che non è necessaria, ma è l’unico mio conforto.
Compare subito, come vapore, dall’estremità del legno magico: eccola, la piccola cerva tenera e scintillante, l’accarezzo e mi sembra quasi che i suoi occhi di nebbia argentata abbiano riflessi verdi.
Addio, mio angelo.

Edited by chiara53 - 3/1/2023, 19:27
 
Top
0 replies since 3/5/2017, 15:48   39 views
  Share