Il Calderone di Severus

Ida59 - Cuore oscuro (Raccolta "Un cuore oscuro torna alla vita - 1 di 3), Genere: Romantico Drammatico Introspettivo Avvertimenti: Personaggo Originale - Epoca: HP 4^ anno - Pairing: Severus/Pers. Originale - Personaggi: Pers. Originale - Altri Personaggi: Nessuno

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Ida59
view post Posted on 4/6/2023, 17:23 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Alhyssa (2)



Ormai avevamo raggiunto l’obiettivo e stavamo tornando, quando il Mangiamorte si è materializzato all’improvviso davanti a noi. Come il solito, la sua reazione è stata immediata: nessuno può sperare di trovarlo impreparato, nessuno!
Stava per schiantarlo, ma quando nel cappuccio si sono intravisti lunghi capelli rossi ha esitato.
Anche la Mangiamorte sembrava stupita di vederlo. Poi gli ha urlato:
- Beryll… l’hai uccisa, maledetto! E’ stata solo colpa tua: lei ti amava!
E’ stato come se le parole l’avessero congelato: non respirava neppure più e il suo sguardo era del tutto assente.
La sua anima non era più là, chissà dov’era finita.
Lei gli ha scagliato una maledizione mortale e lui non ha neppure cercato di difendersi. Sarebbe morto se non fosse stato per me.
L’ho spinto a terra scagliando la mia maledizione: non mi ha neppure detto grazie.
Si è rialzato ed è corso da lei: le ha sollevato il cappuccio e l’ha guardata a lungo, in silenzio.
Mi faceva impressione, così nero e immobile, illuminato dalla luna, con il corpo esanime della Mangiamorte tra le braccia. Poi le ha chiuso delicato gli occhi e mi ha sibilato, con la solita durezza:
- Andiamo, siamo in ritardo.
E’ un uomo di poche parole. Imperscrutabile. Impossibile capire quali pensieri albergano nella sua mente.
Quella notte non ho avuto il coraggio di fare domande. È trascorso quasi un anno, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedergli niente.

Severus (2)



Quella notte Tracy si è materializzata all’improvviso davanti a noi, mentre rientravamo dalla missione. La reazione di Alhyssa è stata perfetta, come sempre: era lì, al mio fianco, attenta e pronta alla lotta.
Poi ho intravisto i lunghi capelli rossi, e ho capito che il Mangiamorte davanti a me poteva essere solo lei: la sorella di Beryll. Mi sono sentito perduto quando ha urlato:
- Beryll… l’hai uccisa maledetto! E’ stata solo colpa tua: lei ti amava!
Il viso di Beryll era di nuovo davanti a me, per la prima volta dopo quindici anni, sempre con lo stesso disperato terrore negli occhi.
Tracy ha levato la bacchetta; non intendevo difendermi, volevo solo morire: era infine giunto anche il mio agognato turno.
Ma la sua maledizione non mi ha mai colpito. Alhyssa ha agito con la velocità di un fulmine: mi ha buttato a terra e l’ha uccisa al posto mio. Poi mi ha guardato. Forse si aspettava che la ringraziassi, ma non potevo.
Ho sollevato il cappuccio di Tracy e l’ho guardata a lungo: stessi occhi, stessi capelli. L’ho presa tra le braccia, come non avevo mai potuto fare con la mia Beryll e, finalmente, ho potuto chiuderle gli occhi.
Alhyssa mi guardava, impressionata: non poteva capire, non volevo che capisse.
- Andiamo, siamo in ritardo.
Poche parole, sibilate con la consueta e odiosa durezza, la mia sola protezione affinché continuasse a non capire e non osasse chiedermi spiegazioni.
Non mi ha mai chiesto nulla, da quella notte. Anche lei è strana, difficile comprendere i suoi pensieri.
 
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