Buca-calderoni
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| Titolo: Fantasma (Storia di un dolore) Autore/data: Kijoka – 08 Gennaio 2014 Beta-reader: nessuno Tipologia: Song-fic Rating: per tutti Genere: introspettivo, romantico Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale Pairing: Severus/Personaggio originale Epoca: HP 7 Avvertimenti: AU Riassunto: Un amore spezzato lascia ricordi e cicatrici. Parole/pagine:1.700/3
Nota: Storia scritta per l’iniziativa “Severus e la musica” nell’ambito della Severus House Cup del Forum “Il Calderone di Severus”.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Ghost I'm the ghost in your house Calling your name My memory lingers You'll never be the same I'm the hole in your heart I'm the stain in your bed The phantom in your fingers The voices in your head
One touch is all it took To draw you in To leave you hooked One kiss, you paid the price You had a taste Of paradise
Now you're running in circles Chasing imaginary footsteps Reaching for shadows In the bed where I once slept
I'm the ghost in your house Calling your name My memory lingers You'll never be the same I'm the hole in your heart I'm the stain in your bed The phantom in your fingers The voices in your head
One thought is all it takes You loose control You make mistakes This pain will never leave Until I die You'll always grieve
Now you're falling to pieces Seeing my face wherever you go Talking to strangers From a place they'll never know
Sounds of the universe - 2009 Depeche Mode
Traduzione Sono il fantasma nella tua casa Che chiama il tuo nome Il mio ricordo permane Non sarai mai più la stessa Sono il vuoto nel tuo cuore Sono la macchia nel tuo letto Sono l'illusione nelle tue dita La voce nella tua testa
Un tocco è tutto ciò che mi è servito Per avvicinarti Per farti convincere Un bacio, il prezzo che hai pagato Hai avuto un assaggio Del paradiso
Ora stai camminando in tondo Inseguendo orme immaginarie Cercando di prendere le ombre Nel letto in cui una volta dormivo
Sono il fantasma nella tua casa Che chiama il tuo nome Il mio ricordo permane Non sarai mai più la stessa Sono il vuoto nel tuo cuore Sono la macchia nel tuo letto Sono l'illusione nelle tue dita La voce nella tua testa
Un pensiero è tutto quel che serve [E] Tu perdi il controllo [E] Commetti errori Questo dolore non andrà mai via Fino alla mia morte Sarai sempre in lutto
Ora stai cadendo a pezzi Vedi la mia faccia dovunque tu vada Mentre parli con stranieri Da un posto che non hanno mai conosciuto
Fantasma (Storia di un dolore)
E' l'alba. Il sole appena sorto allunga i raggi dentro la stanza ed arriva a carezzare la tua pelle ambrata e morbida. Stesa accanto a me, dormi in totale rilassatezza e un lieve sorriso ti aleggia sulle sensuali labbra, appena dischiuse. Rimango immobile a guardarti, immaginando un futuro che non sarà mai mio, mentre fuori di qui la vita si risveglia e il mondo Babbano riprende l'abitudinario e caotico svolgersi. Una casa come tante e una donna come tante hanno saputo farmi tornare a vivere. Proprio ora che devo morire. Tu sei la mia candida innocenza perduta: all'oscuro di tutto e della reale essenza della persona che stringi a te ogni giorno, e ogni notte. Non ti ho cercata. Tutto è successo in un susseguirsi di occasioni e coincidenze. Un incontro inaspettato, al tramonto della mia esistenza, ci ha avvicinati senza preavviso. Ignara di ciò che sono, non conosci la magia, come non sei al corrente della cupa malvagità che mi avvolge e del periodo di angosciante attesa che sto vivendo. Io rappresento quello che la tua stirpe ha sempre temuto, e, nonostante i mesi trascorsi insieme, non ho voluto renderti partecipe della mia vita poiché sapevo, e temevo, che questo momento sarebbe prima o poi arrivato. Prima di dare inizio a tutto questo già sapevo che non avresti mai potuto far parte della mia vita in modo definitivo. Eppure sei riuscita a scalfire la mia corazza e ad insinuarti nella parte più vulnerabile del mio essere nascosto, in quel cuore che credevo ormai morto. Hai saputo renderti indispensabile e sganciare la mia mente da antichi ricordi, consegnandomene altri da portare con me. La tua caparbia avventatezza mi ha riportato alla vita. Lasciarti sarà un'altra esperienza lacerante, come le tante da me accumulate, eppure devo farlo. Mi regalo gli ultimi momenti di tepore e serenità al tuo fianco. Tra poco me ne andrò, e sarà per sempre. Sono così consapevole del dolore che ti sto per infliggere che non voglio fermarmi a spiegare: quando ti sveglierai, cercandomi nel letto freddo e vuoto, sarai ormai sola. Ho esaminato più volte altre possibilità, ma so che la battaglia che sto per combattere potrà avere una sola conclusione e non voglio coinvolgerti. Non posso e non devo darti alcuna speranza. Mi sconvolge realizzare quanto conosco quel dolore e quello smarrimento che sto per regalarti, ma come potrei spiegare a te, che non hai alcun potere e che nella magia non credi, ciò che mi appresto a fronteggiare? Sono arrivato ad accoglierti perché eri fuori dal mio mondo, perché tra voi nessun conosce il mio volto. Non può esserci Babbano che saprà ciò che ho fatto se non ha contatto con il mondo magico! Sono consapevole di aver desiderato un inizio diverso, del quale sapevo che prima o poi avrei visto la fine. Ciò che proverai sarà terribile. Ne conosco bene ogni piega e declinazione, come conosco ogni gesto, e pure ho già preso ogni decisione che prenderai. Non potrò aiutarti: sarò già lontano, sia nel tempo che nello spazio. La guerra chiama e devo fare il mio dovere. Sparirò senza lasciare traccia, come sono bravissimo a fare. Forse quando mi cercherai e mi chiamerai, supplicandomi di tornare, io già non sarò più di questa terra. Soffro disperatamente al pensiero di cosa potrai provare quando i tuoi magnifici occhi d'ambra chiara si riapriranno, fiduciosi, in questa camera che per giorni ha visto dipanarsi il nostro amore. Sarà difficile e penoso, lacerante e a tratti insopportabile. Una porta chiusa, in una notte che spazzò via la speranza, mi ha insegnato quanto può essere straziante dover abbandonare i propri sogni, dimenticare l'affetto più sincero e tornare a contare solo su se stessi. Io resterò qui con te per molto tempo, come un fantasma gelido e trasparente che vaga tra le vuote stanze. Ogni piccolo anfratto, ogni oggetto potrà ricordarti di me. Ogni raggio di luce radente che s'infiltrerà tra le tende ti farà tornare alla mente un riflesso dei miei occhi, in ogni alito di vento sentirai il tuo nome pronunciato dolcemente, come sto facendo ora in un soffio delicato, per non svegliarti. Lo so, Io stesso l'ho provato. Tratterrai qui la mia essenza, perché il cuore guiderà la tua mente e non le permetterà di dimenticare. Per quel poco tempo che ancora mi rimane io ti resterò accanto, non con il corpo, ma con il mio cuore. La memoria dei momenti dolcissimi che mi hai regalato resterà viva, portandomi qui, insieme a te, in ogni momento avrò la possibilità di ricordarti. So cosa significa amare ed essere abbandonati. Conosco lo smarrimento pieno di angoscia quando l'oggetto del nostro affetto decide di percorrere un'altra strada. So che non sarai mai più la stessa: l'amore ti ha cambiato e a tua volta cambierai. La prossima volta che amerai non sarà lo stesso. Ricordo le sensazioni, lontane nel tempo, ma vivide e strazianti, ancora presenti in me. Resterò nel tuo cuore, perché sarà realmente impossibile allontanarmi. Sarò il vuoto che brama di essere riempito, sarò l'eco della mia voce che sussurra nella notte dolci parole d'amore, sarò la lacerante sensazione di uno stretto abbraccio interrotto con crudele forza. Almeno questo sarà ciò che sentirò nei giorni a venire. Posso solo biasimare me stesso di questa situazione. Cercando una via di fuga, una soluzione impossibile, mi sono permesso di sperare. Ho lasciato che la mia solitudine cercasse appagamento e ti ho coinvolto in un rapporto malato, che ho sempre saputo avrebbe avuto una conclusione a breve termine. Con uno sguardo mi hai rubato ogni certezza. Conosco il mio potere, so cosa può provocare un provvidenziale tocco. Mi sono lasciato andare alla sofferenza, cercando di annegarla in te, nel tuo sguardo pieno di comprensione e tenerezza. Ogni cosa è successa in un attimo e il primo bacio, che non avevo mai dato, l'ho regalato a te. Ti stringo a me, piano e per un'ultima volta, assaporando ad occhi chiusi il profumo della tua pelle. Sapevo cosa stavo facendo, ero consapevole del pericolo. Il mio egoismo, la mia ricerca incondizionata di attimi di pace mi hanno trascinato verso la felicità effimera e, ancora una volta, mi hanno permesso di sostituire un ricordo con un sogno, un desiderio con un'illusione. Nella mia testa l'immaginazione viaggia velocissima e mi fa vagheggiare lo strazio cui ti sottoporrò nelle prossime settimane. Sola, senza nessuno con cui parlare, tornerai su ogni pensiero e ogni parola pronunciata, come in un assurdo girotondo, cercando un significato, una motivazione, una spiegazione al dolore che stai provando. Per capire cercherai disperatamente indizi che non ho mai seminato e tornerai ogni sera ed ogni giorno qui, in questo letto dove il nostro amore è cominciato, cercando un profumo o una traccia che ti possa permettere di pensare di non aver sognato. A me resterà una nuova sofferenza, una colpa in più da elaborare, un rimorso in più da acquietare. Non voglio staccarmi dal calore che il tuo corpo sa donarmi, calore che ogni volta raggiunge in pochi attimi il mio cuore, trasportato dal sangue che pulsa veloce nelle vene, come un fiume in piena che vuole rompere gli argini. Quanto è difficile staccare gli occhi dai lunghi capelli di seta, sparsi sopra il cuscino? Sentieri dolcissimi, carezze delicate, pensieri abbandonati all'oblio dei sensi. Poi... poi tutto evolverà. Ho passato giorni a cercare il mio amore perduto, lo ricordo come fosse ieri. Succederà. Capiterà che un mattino il pensiero della mia ultima carezza ti potrà portare alla disperazione più profonda e la tua mente comincerà a percorrere quelle strade senza fine che portano a baratri oscuri e infiniti, spalancati su altro dolore. Ci vorrà tempo a comprendere gli errori commessi, a smettere di porre domande che non avranno risposta. La sofferenza che sto per lasciarti in eredità sarà uno strazio senza fine, figlio delle mie scelte sbagliate, ancora una volta. So che continuerai a cercarmi in ogni viso. Ti bloccherai davanti ad occhi scuri nei quali ritroverai i miei. Chiederai e parlerai, ma nessuno riuscirà a comprendere davvero il tuo dolore. Quello che proverai rimarrà un territorio oscuro e lontano, perché sono poche le persone che hanno amato davvero e potranno riconoscere la tua sofferenza. La desolazione di un amore finito senza spiegazioni, o con profonde colpe, lascia straniti e alieni. Comprenderai ciò che io ora so: un amore come il nostro non morirà mai, non con me e non lo farà con te. Carezzo lievemente la gota morbida e il collo, elegante e delicato, in punta di dita: non ti devo svegliare. Resto a guardare la linea pulita e sinuosa della schiena chiara, mentre con fatica trattengo le mani dal carezzarla. Cercherai e troverai sempre qualcosa di me, in questa casa, e un giorno qualcuno porterà fino a te la notizia della mia morte. Forse dopo di allora, e solo in quel momento, il ricordo di ciò che abbiamo condiviso potrà essere stemperato da un nuovo batticuore. Il mio ricordo aleggerà per giorni tra le mura di questa casa, come il tuo mi riempirà il cuore, per sempre o per i pochi giorni che mi restano. Per me nulla sarà come prima. Al tuo fianco ho vissuto lunghi momenti di pace in cui anche i ricordi sembravano più lievi. Proprio per questo non ho il diritto di costringerti a condividere con me ciò che andrò a vivere. Non devi conoscere il male nel quale ho vissuto e che con te riuscivo ad accantonare per brevi, meravigliosi giorni. Meglio sapermi perduto per sempre, piuttosto che vedermi morire ogni secondo un po' di più, mentre assecondo un mostro che non ha più nulla di umano in sé. Ora attenderò con più serenità il mio destino, combattendo con una ragione in più: proteggerti, tenere te al sicuro. E' un castigo quel che ti lascio, so che il prossimo futuro sarà una lunga serie di giorni terribili, ma non potrò mai spiegarti quanto per me sia mille volte più crudele rinunciare a te, ora che so di amarti. Ora che mi hai fatto conoscere l'appagante certezza di essere amati. Ora che la mia mano è arrivata a sfiorare l'eterna felicità, proprio quando questa stessa mano apparterrà, in un futuro quanto più prossimo, ad un fantasma.
FINE
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