Il Calderone di Severus

Reoplano - Medley, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Comico/Parodia - Altro Genere: Nessuno Avvertimenti: AU - Epoca: Malandrini - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Severus - Altri Personaggi: Lily, J.Potter

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view post Posted on 28/3/2017, 10:36

Buca-calderoni

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Titolo: Medley
Autore/data: Reoplano, febbraio 2014
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: Comico
Personaggi: Severus, Lily , J.Potter
Pairing: Severus/Lily
Epoca: Malandrini
Avvertimenti: AU
Riassunto: C’è sempre una canzone per quello che capita ad ognuno di noi…
Nota: Scritto per il Gioco Creativo 4. “A ritmo di musica”. La storia partecipa al gioco creativo n.14: Severus House cup.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Parole:569 (escluse note e titolo)
Nota: Le canzoni utilizzate in questo scritto sono 11. Le parti od i titoli utilizzati sono in corsivo nel testo.
Come esercizio potreste cercare di indovinare titolo ed esecutore, se non ci riuscite potete sempre andare alle note poste al termine del “racconto”.
P.S. alla nota: consiglio una seconda lettura, per meglio apprezzare il racconto alla luce dei… fatti.






Medley



Cara Lily, ti scrivo così mi distraggo un po’ (1), e ho sicuramente bisogno di distrarmi, rilassarmi, visto gli ultimi avvenimenti.
Mi perdonerai se non vengo a parlarti di persona, ma non credo di essere ancora pronto ad affrontarti.
Io ti capisco sai o,per lo meno, credo di capirti. La tua reazione anzi, le tue azioni, potrebbero essere state dettate da un fraintendimento da me inavvertitamente provocato: oggi mi hai visto da madama Rosmerta, mentre stavo sorseggiando della burrobirra con quella ragazza… ma ti giuro che no, non è Francesca (2); la mia vecchia fiamma delle elementari, quella di cui tu sei sempre stata un poco gelosa, anche se non lo ammetteresti mai. Io ti ho salutato con la mano, ma tu te ne sei andata facendo finta di non vedermi e parlottando con i tuoi “amici” Malandrini.
Era solo una conoscenza occasionale, una certa Eulalia Torricelli da Forlì (3) che me l’ha menata per mezzora con i suoi tre castelli… ma sto divagando, scusami!
Tu per me sei sempre stata unica, tu eri chiara trasparente come me (4), non come il mondo che mi circondava e che mi circonda, un mondo fatto di cattiverie, di invidie, di ipocrisia, come questo sorriso che nasconde il pianto, altro non è che maschera dipinta(5).
Sì, ora sorrido, anche se il ricordo di quanto successo stasera non mi abbandona. Ma come hai potuto, come hai potuto pensare una cosa simile di me?!
Proprio tu che mi hai trovato all'angolo coi pugni chiusi, con le mie spalle contro il muro, pronto a difendermi, con gli occhi bassi (6) per la vergogna di essere mio malgrado succube dei tuoi “amici”.
Io pensavo di conoscerti, tu che diventi rossa se qualcuno ti guarda, e sei fantastica quando sei assorta nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri (7), come avrei potuto immaginare…
Questa sera, quando mi hai chiamato, ero… ero… ero emozionato! Tu avevi trovato il coraggio per fare quello che io non avevo mai avuto il coraggio di fare; l’invito a casa tua è stato, qualcosa di inaspettato, di meraviglioso.
Ho passato più di un’ora sotto la doccia. Un’altra ora l’ho passata a scegliere il vestito nero da mettermi per venire da te. Anche se morivo dalla fame sono riuscito solo a mandare giù spaghetti, pollo insalatina e una tazzina di caffè (8).. Ed infine eccomi lì, davanti alla tua porta, a bussare mentre il cervello mi scoppiava ed il cuore batteva a mille.
Quando mi hai aperto la porta ho visto i tuoi occhi.
I tuoi occhi, avevi gli occhi dell’amore, verdi, come due lacrime d’amore, grandi (9) occhi verdi in cui mi sono immerso, perdendomi nelle profondità liquide delle tue pupille come ci si può perdere nel fondo di un lago.
E poi sono riemerso.
E poi ho visto dietro le tue spalle Potter che mi fissava dal divano.
Tutto mi sarei aspettato, ma non di trovare quell’essere a casa tua; questa doveva essere la NOSTRA serata! Sono rimasto attonito e immobile mentre Potter mi fissava con uno sguardo strano, non canzonatorio, non accondiscendente come al solito mi guarda, tollerando la mia presenza solo perché in obbligo; mi guardava in modo diverso, ed io non ho resistito: sono fuggito come un vigliacco lasciandoti sulla porta. Sono fuggito, vento nel vento (10), senza fermarmi se non quando ho raggiunto un luogo sicuro, al sicuro da te, al sicuro da quello sguardo perché, cara Lily, forse ho frainteso ma… no, il triangolo no, non l’avevo considerato (11).








Tutte i pezzi in corsivo sono tratti (o liberamente tratti) da queste canzoni:

(1) Liberamente tratto da l’Anno che verrà cantata da Lucio Dalla.
(2) Non è Francesca, cantata da Lucio Battisti
(3) Eulalia Torricelli, cantata dal Quartetto Cetra, o se preferite Gabriella Ferri
(4) Mare Nero, cantata da Lucio Battisti
(5)Ipocrisia, Cantata da Angela Luce
(6) A Te, cantata da Jovanotti
(7) Albachiara, cantata da Vasco rossi
(8) Spaghetti a Detroit, cantata da Fred Bongusto
(9) Gli occhi verdi dell’amore, cantata dai Profeti
(10) Vento nel vento, cantata da Lucio Battisti
(11) Triangolo, cantata da Renato Zero
 
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