Il Calderone di Severus

Reoplano - Il lago: ovvero uno stupido scherzo, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Comico/Parodia - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 6^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Severus - Altri Personaggi: Silente, Fred e

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view post Posted on 27/3/2017, 15:15

Buca-calderoni

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Titolo: Il lago: ovvero uno stupido scherzo

Autore: Reoplano
Data: luglio 2014
Beta-reader: Ida59
Tipologia: one shot
Rating: Per tutti
Genere: Introspettivo, comico/parodia
Personaggi: Piton,Silente, i gemelli Weasley
Pairing: Nessuno
Epoca: HP6
Avvertimenti; nessuno
Riassunto: Dopotutto, in entrambi i casi si è trattato solo di uno stupido scherzo...


Note: Scritta per la Sfida di Luglio della Severus House Cup del Magie Sinister Forum (https://severus.forumcommunity.net/) per la specialità NUOTO.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio e i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Parole: 1199

Il lago: ovvero uno stupido scherzo


Alla fine di quella lunga giornata, Severus Piton raggiunse i sotterranei.
Quando aprì la porta della sua camera le fiamme del nero candelabro di cristallo si accesero, illuminando il tappeto sul soffitto. Severus Piton socchiuse gli occhi per evitare di essere abbagliato dalla luce. Non aveva alcun senso, ma Il tappeto che normalmente faceva bella mostra di sé al centro della stanza, se ne stava davvero aggrappato al soffitto, con le piccole frange che, attratte dalla forza di gravità, pendevano verso il basso.
La seconda cosa che notò fu che gli si stavano bagnando i piedi.
Di per sé, che gli si stessero bagnando i piedi non era del tutto strano, visto che al posto del pavimento si stendeva un piccolo laghetto.
Si trattava di un normalissimo laghetto le cui normalissime acque lambivano le pareti del locale; pareti a ridosso delle quali se ne stavano i mobili, caparbiamente aggrappati ai muri. <quando li prendo li ammazzo!> pensò Piton riferendosi ai fratelli Weasley, noti per i loro scherzi; e questo aveva tutta l'aria di essere una replica modificata del loro famoso pantano, quello che, in parte, faceva ancora bella mostra di sé al quinto piano.
Era stato difficile eliminare quel pantano, e questa non era una buona notizia.
Severus Piton entrò del tutto nella stanza e cominciò ad avanzare in direzione della camera da letto.
Non gli passò nemmeno per la testa di chiamare aiuto o anche solo di avvisare qualcuno, non sarebbe diventato lo zimbello di tutta Hogwarts, avrebbe risolto da solo il “problema”.
Mano a mano che si dirigeva al centro della stanza l'acqua si fece più profonda, ed in pochi passi si ritrovò con l'acqua alla vita. Dopo un tentativo di mettersi a nuotare, subito frustrato dagli abiti che indossava, mantello compreso, decise di camminare sul fondo; dopo tutto si trattava solo di superare la breve distanza, non più di cinque metri, che separava l'ingresso dalla camera. Quasi subito si accorse di riuscire a respirare anche se completamente immerso, probabilmente i Weasley non volevano avere sulla coscienza un annegato, ed avevano provveduto di conseguenza. Nonostante tutto non riuscì a trattenere un sorriso ed a pensare che erano veramente in gamba. Alzando lo sguardo verso l'alto vide i contorni della sua camera distorti dallo spesso strato d'acqua. La luce del candelabro si rifletteva sulla superficie del lago e giocava con le ombre dei mobili, creando forme che si modificavano ad ogni suo passo. Senza rendersene conto si ritrovò immerso nei ricordi: quando aveva ricevuto in dono un caleidoscopio, un piccolo tubo di cartone attraverso cui guardare e perdersi nel sogno creato da alcuni specchi e vetrini colorati; un sogno visionario fatto di forme e colori senza corrispondenza nella realtà e proprio per questo liberatorio, sogno nel sogno, dove potersi perdere senza i legami dettati da un mondo fin troppo triste e scuro. Severus Piton si ritrovò sul fondo del lago con gli occhi spalancati per la meraviglia, come se non fossero passati tutti quegli anni, come se non fossero esistite le umiliazioni e gli errori, come se non avesse perduto l'unico amore...
La voglia di restare per sempre immerso in quel liquido immobile e trasparente, ma così vivo e colorato, lo stava sopraffacendo. I rumori ed i suoni giungevano attutiti, diversi, rendendo l'esperienza che stava vivendo ancora più straniante. Fu solo con un grande sforzo di volontà che riuscì a riprendere il cammino e a raggiungere la “sponda” del lago.
Dalla porta della camera Severus Piton osservò attentamente e a lungo il piccolo lago; contemplava l'acqua che aveva appena attraversato, guardava l'acqua formare uno specchio che rifletteva l'immagine di un uomo vestito di nero, con un lungo mantello ed i capelli bagnati che scendevano ai lati del collo.
La decisione di tenere il lago dove si trovava venne presa quella sera stessa, per Severus Piton era l'unica decisione possibile. Ovviamente furono apportate alcune modifiche e migliorie, il fatto stesso che nessuno ne abbia mai saputo niente la dice lunga sul lavoro svolto da Severus Piton.
Per prima cosa fu realizzata una pozione consolidante: la superficie del lago, al contatto con poche gocce del liquido contenuto nell'ampolla che Severus Piton portava al collo, prendeva l'aspetto del vetro, un vetro nero e lucido che permetteva a chiunque di camminare indisturbato su di essa e, perché no, ai mobili ed al tappeto di riposare. Gli unici a non apprezzare la novità furono gli elfi domestici; un pavimento nero e lucido mette in risalto anche la minima briciola, ma giustificarono la cosa come un tratto del carattere di chi viveva in quella camera, e presto non ci fecero più caso.
Una goccia della stessa pozione riportava le cose alla “normalità”, la piccola distesa d'acqua riconquistava la stanza, permettendo a Piton di entrarvi e di... sognare di scaricare in un mondo onirico vissuto ad occhi aperti tutte le tensioni e le contraddizioni che era costretto a vivere durante le sue lunghe giornate passate come professore, seguace di Voldemort e facente parte dell'Ordine della Fenice: una serie di ruoli che mettevano a dura prova la mente e l'anima.
Senza la provvidenziale comparsa del lago prima o poi sarebbe esploso, ne era sicuro; prima o poi avrebbe fatto un passo falso con Voldemort, o non avrebbe saputo mantenere quello strato di indifferenza che caratterizzava il suo rapporto con i ragazzi o chissà cos'altro, prima o poi...
L'altra modifica fu leggermente più complicata: rendere se stesso ed i propri vestiti in grado di asciugarsi all'istante una volta uscito dal lago richiese tempo, ma il risultato fu molto buono; non perfetto, i capelli restavano umidicci per qualche minuto, ma la cosa era accettabile. Se poi qualcuno scambiava l'umidiccio con l'unticcio, beh, erano affari suoi.

*********



Silente lo guardò con una strana espressione, come il gatto che gioca con il topo prima ancora che il topo capisca che chi gli sta di fronte sia un gatto poi, con fare indifferente osservò, quasi con casualità:
- Giurerei che da alcuni giorni sei più sereno, Severus, sei sicuro di stare bene?
- Non mi prendere in giro, Albus, sai che non amo gli scherzi.
- Tutti gli scherzi? - replicò Silente girandosi e allontanandosi per le strade di Hogsmeade, senza lasciargli nemmeno il tempo di replicare.
Severus Piton lo seguì per un po' con lo sguardo, poi scrollò le spalle e proseguì per la sua strada. Camminava a testa bassa, pensieroso, e quasi andò a sbattere contro Fred e George Weasley che avanzavano verso di lui sullo stesso lato della strada. I gemelli lo guardarono con un'aria strana, come se si aspettassero qualcosa da lui, un cenno, una parola, un rimprovero. Severus Piton rispose al loro sguardo con indifferenza e se ne andò senza parlare, anche se per alcuni giorni i gemelli raccontarono di come fosse sembrato loro di scorgere la lieve traccia di un sorriso sul quel volto normalmente scuro, contornato da capelli... unticci.

*********



Se vedere il mondo a testa in giù, stando appesi ad un albero, può cambiarti la vita, perché non dovrebbe farlo guardare il mondo da sotto in su, attraverso le acque di un piccolo lago cresciuto nella stanza di un sotterraneo? Dopotutto, in entrambi i casi si è trattato solo di uno stupido scherzo...
 
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view post Posted on 24/4/2018, 21:40

Buca-calderoni

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Ricordavo di averla letta, ma non ricordo di averla recensita. E invece merita: tocco di genio i mobili e il tappeto che si aggrappano alle pareti e al soffitto per non bagnarsi.
Ma tutta l'idea è molto originale, una di quelle che a me non sarebbero mai venute in mente.
Mi immagino i gemelli che si prendono il disturbo di ideare uno scherzo così ben fatto, proprio ai danni di Severus. Molto bella anche l'idea del lago che fornisce un momento di pace e ristoro: scommetto che i gemelli non avevano pensato a questa possibilità.
Mi piace molto il tuo stile di scrittura: far sorridere il lettore non è facile, e tu ci riesci molto bene.
 
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view post Posted on 28/4/2018, 08:26
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GabrixSnape

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Cosa avrei pagato per vedere la sua faccia mentre si accorge di avere i piedi immersi nell'acqua e considera che si tratti dell'ennesimo scherzo dei gemelli! E soprattutto mi sarebbe piaciuto vederlo annaspare, impicciato dal suo mantello bagnato, per il gusto di assistere allo spettacolo insolito di un Severus meno misurato nei movimenti. Ma il tuo racconto riesce proprio in questo: ricomporre il personaggio nel suo canone, nonostante gli eventi eccezionali ed esilaranti (io mi sono divertita molto ad immaginare le scene descritte).
 
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view post Posted on 28/4/2018, 09:07
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I ♥ Severus


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Beh... questa storia io l'ho betata, a suo tempo, ma rilegegrla adesso mi fa una strana impressione. Sembra umoristica, ma in efetti non lo è affatto. L'idea del caleidoscopio che riporta in vita sogni perduti è molto bella e le ultime righe conclusive completano il circolo riaggiustando ogni prospettiva, dal su al giù e dal giù al su.

CITAZIONE (Gabrix1967 @ 28/4/2018, 09:26) 
E soprattutto mi sarebbe piaciuto vederlo annaspare, impicciato dal suo mantello bagnato, per il gusto di assistere allo spettacolo insolito di un Severus meno misurato nei movimenti.

Siuramente sarebbe stato divertente per il lettore, a prezzo, però, dell'allontanamento dal canone del personaggio. ;) A volte occorre fare penose scete... :D
 
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