Il Calderone di Severus

Dai graffiti alla carta, Archeologia - Lezione 1

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view post Posted on 18/10/2013, 21:09

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CITAZIONE (Ida59 @ 18/10/2013, 22:00) 
Waaaao! Affascinante, ma anche difficile, ipotesi complesse.
Già sembra proprio così: a un certo punto della storia degli uomini, è come se le cose arrivassero all'improvviso a maturazione in più luoghi in contemporanea, e la stessa invenzione, o quasi, matura in più culture dando luogo a un nuovo salto nella storia degli uomini.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...

Sì, ti sei spiegata benissimo. :)
La medesima cosa accade con la Filosofia sia Occidentale che Orientale, con la Rivoluzione Scientifica del '500... è incredibile, vero? ;)

Edited by chiara53 - 22/6/2015, 15:26
 
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view post Posted on 19/10/2013, 16:58
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La storia dei minatori che inventano una scrittura è indicativa di come le scoperte e i grandi e importanti passi che l'uomo ha compiuto sono stati dettati dalla necessità.
Inoltre semplificare spesso coincide con rendersi la vita più facile, i geroglifici tutto erano meno che di facile lettura e 22 segni sono molto simili come numero alle lettere del nostro alfabeto, con tutti i distinguo del caso, ovviamente.

Come ho spesso dovuto ricordare anch'io, molto di quello che sappiamo è inficiato dalla mancanza di reperti e documenti. Comunque la speranza di trovare qualcosa di nuovo non si spegne mai.
Bellissima lezione ora aspetto il toro e la casa :P
 
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view post Posted on 19/10/2013, 18:14

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Il toro e la casa hanno un loro perché e la foto che vi ho fornito è già un indizio enorme. :)

La necessità aguzza l'ingegno, si dice.
Mai detto fu più vero, come in questo caso.

Grazie, Chiara.
 
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view post Posted on 25/1/2014, 14:59
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La scrittura alfabetica – seconda parte




Nella lezione precedente è chiaramente espresso che nulla di certo può essere detto a proposito del popolo che per primo “inventò” l’alfabeto, tuttavia si possono fare supposizioni, suggerite dal ritrovamento di reperti e dalla storia che coinvolse i popoli che vivevano intorno al mediterraneo.

Poiché amo la sintesi, semplificando un po’, direi che - come per tutte le scoperte dell’uomo - anche la scrittura alfabetica nacque dalla necessità, nonché dal confronto e socializzazione delle genti, dovuta ai commerci.

Ma torniamo al racconto un po’ fantasioso, immaginiamo di essere dei minatori che intorno al XIX secolo a.C . lavoravano per gli egizi in miniere di lapislazzuli. Voi, lavoratori stanchi e poveri, vedete spesso dei geroglifici e sapete che sono una scrittura, ma non li sapete leggere, inoltre parlate una lingua semitica, diversa da quella degli egizi. Tuttavia, il lavoro che svolgete è pericoloso e vi piacerebbe scrivere invocazioni ad una divinità che vi protegga. Ed ecco l’idea.
Osservando i geroglifici a qualcuno venne in mente di usare l’immagine di quei simboli scrittori per indicare dei suoni. Per ricordarli meglio, decise che ogni figura avrebbe indicato il primo suono del nome relativo all'immagine stessa.

Ora svelo come c’entrano con l’alfabeto: il toro, la casa e l’acqua citati nel capitolo precedente.
La testa del toro in semitico 'alpu, fu la prima lettera dell’alfabeto.
Attenzione non sto parlando della vocale A, ma del simbolo “ ' “. Perché? E’ semplice, il primo alfabeto fu costituito di sole consonanti, dunque la prima lettera non deve essere scambiata per una vocale: essa rappresenta solo una leggera emissione di fiato simile allo "spirito dolce" usato poi nella lingua greca (immaginate, ad esempio, l’aspirazione dei toscani nella pronuncia della lettera c: casa = ‘asa).
La casa in semitico betu indicava la seconda lettera in questo caso la B (consonante);
l'acqua in semitico mayyuma serviva per indicare la M e via di seguito.

Qui sotto potete vedere l’immagine, molto ben fatta, secondo me, dell’alfabeto che era in uso da circa il 1700 a.C. nelle zone costiere del Mediterraneo orientale, in quello che oggi è il Libano, la Siria e Israele.

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Ma come poteva essere comprensibile una scrittura fatta solo di consonanti?

Semplice anche questo: le vocali dovevano essere aggiunte dal lettore secondo il contesto e le circostanze.

Per esempio, il gruppo di tre lettere mlk deve pronunciarsi, a seconda del contesto, malk "re", malkī "il mio re", malák "egli regnò", malakā "essa regnò", malakū "essi regnarono".

Ovviamente è facile immaginare quanti inconvenienti generasse questo sistema, ma essi furono ovviati, in seguito, nella lingua greca, di cui parleremo in un’altra lezione. ;)

Occorre, invece considerare il grande passo in avanti fatto: si ebbe un sistema di scrittura composto da soli 22 segni.

Per la sua grande semplicità, questa scrittura poteva essere imparata da chiunque e non richiedeva anni di scuola, come per le complesse scritture cuneiforme e geroglifica.
Infatti, sia la cuneiforme che la geroglifica impiegavano centinaia di segni e offrivano comunque dubbi di interpretazione; è chiaro che la scrittura acrofonica* dovesse avere rapida e vasta fortuna.

Tuttavia la forza della tradizione, e probabilmente anche il carattere sacrale attribuito alla scrittura, fecero sì che tanto in Egitto quanto nella Mesopotamia si conservassero ancora a lungo i sistemi di scrittura indigeni. La nuova invenzione fu invece subito adottata da tutti quei popoli giovani come i Fenici propriamente detti, gli Ebrei, gli Aramei, e certamente, anche altre popolazioni di stirpe affine che si stanziarono anch'esse nelle regioni dell'Asia anteriore (o minore).

L'alfabeto costituiva così un sistema ormai acquisito verso la metà del II millennio a.C.

È poco plausibile, tuttavia, che a inventare il sistema alfabetico sia stato un gruppo di minatori del Sinai dentro una miniera, come ho raccontato prima, quella è solo una favola, un racconto fantasioso per spiegare la realtà.

È più probabile, invece, che il luogo d'origine del sistema alfabetico siano stati i ricchi empori marittimi della costa fenicia che avevano rapporti commerciali e culturali con l'Egitto.

Se veramente, come si pensa, l'alfabeto fenicio è stato preso direttamente dall'Egitto, è verosimile che il suo centro di diffusione sia stata l'antica città di Byblos sulla costa fenicia, che fin dal 3° millennio a. C. era stata sottomessa agli egiziani e che costituì l'emporio del commercio tra la Siria e l'Egitto; commercio di cui uno degli elementi più cospicui era - guarda caso- il papiro, il supporto scrittorio per eccellenza, tanto che i Greci diedero al "libro" (byblos, biblos) il nome stesso di quella città.

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Le conseguenze di questa rivoluzione intellettuale furono immense.

Da un lato, la scrittura fenicia generò un alfabeto vero e proprio: quello greco e, attraverso la scrittura etrusca, anche quello latino.

D'altro lato, è sulla base di quello fenicio che si è sviluppato l'alfabeto aramaico, e poi l'ebraico, l'arabo e probabilmente le scritture dell'India.
Cosi, da una semplificazione, hanno preso vita le scritture di una parte considerevole dell'umanità moderna.

I segni usati da questa scrittura furono chiamati lettere.

L'insieme delle lettere fu chiamato alfabeto e le scritture che usano segni di questo tipo vennero definite alfabetiche, il che ci riporta al nostro toro= 'alpu e alla casa = betu: ecco spiegato il perché dell’importanza di due cose che sembrano non avere nulla in comune, ma che hanno battezzato per sempre l’insieme dei segni che compongono tutte le parole.

A presto, la prossima volta parlerò “greco”. ;)

*****



* Acrofonia : principio su cui si basa la grafia fonetica semitica ed egizia (dove è parallela al geroglifico); consiste nell’assegnare ad un segno, in origine pittografico, il valore della consonante iniziale della parola da esso rappresentata: così il segno indicante la «mano» vale y nelle scritture semitiche, perché la parola «mano» è in semitico yōd.

Link e bibliografia
www.comequando.it/storia-e-origini-della-scrittura-fenicia/
www.mednat.org/religione/alfabeto.htm
www.funsci.com/fun3_it/scrittura/scrittura.htm
www.treccani.it/enciclopedia/alfabe...ia_Italiana%29/



Edited by chiara53 - 12/7/2016, 14:03
 
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view post Posted on 25/1/2014, 16:23
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Direi che la nascita dell'alfabeto è un mistero davvero affascinante, di cui ha levato alcuni veli lasciandone altri.
Quella città di Bylblos che dà il suo nome ai libri e, da lì, la radice a molte nostre parole, è molto inrigante.
Ma quel toro=alpu, casa=betu e acqua=mayyuma li trovo assolutamente simili ad Alfa, Beta e Gamma di greca memoria.
E... lo so, ormai questa cosa è evidente che la sappiano tutti, ma solo adesso ho notato che la nostra parola ALFABETO è semplicemnete composta dalle prime due lettere dell'alfabeto greco!
Sì, più "scopro" le cose e più capisco che l'italiano, ineffetti, deìriva quasi più dal greco che non dal latino e, lo ammeto, la cosa mi sconvolge alquanto!

Grazie, una lezione incredibilmente interessante!


Edited by chiara53 - 22/6/2015, 15:27
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 25/1/2014, 16:23) 
Direi che la nascita dell'alfabeto è un mistero davvero affascinante, di cui ha levato alcuni veli lasciandone altri.
Quella città di Bylblos che dà il suo nome ai libri e, da lì, la radice a molte nostre parole, è molto inrigante.
Ma quel toro=alpu, casa=betu e acqua=mayyuma li trovo assolutamente simili ad Alfa, Beta e Gamma di greca memoria.
E... lo so, ormai questa cosa è evidente che la sappiano tutti, ma solo adesso ho notato che la nostra parola ALFABETO è semplicemnete composta dalle prime due lettere dell'alfabeto greco!
Sì, più "scopro" le cose e più capisco che l'italiano, ineffetti, deìriva quasi più dal greco che non dal latino e, lo ammeto, la cosa mi sconvolge alquanto!

Grazie, una lezione incredibilmente interessante!

Sono strafelice che la lezione non sia stata noiosa.
Il greco - etimologicamente parlando - è ogni giorno sulle nostre labbra.
E' una lingua complessa e molto ricca ( Rossy lo sa), ma se impari ad amarla non la lascerai più.
Grazie dell'attenzione,Ida. ;)

Edited by chiara53 - 22/6/2015, 15:28
 
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view post Posted on 25/1/2014, 20:02

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Ecco Chiara, che ancora una volta ci prende per mano, per attraversare facilmente ostiche questioni linguistiche. Bravaaaa!!! :woot: :woot: :woot:
 
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view post Posted on 25/1/2014, 23:26
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CITAZIONE (Sewa @ 25/1/2014, 20:02) 
Ecco Chiara, che ancora una volta ci prende per mano, per attraversare facilmente ostiche questioni linguistiche. Bravaaaa!!! :woot: :woot: :woot:

Grazie, troppo buona! :D :wub:
 
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view post Posted on 23/3/2023, 19:50
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Buona lettura!
 
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view post Posted on 23/3/2023, 22:19
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Chiara, sei un vero tesoro: grazie per questa discussione e tutte le altre a cui stai ridando vita e colore.
 
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