Il Calderone di Severus

Dai graffiti alla carta, Archeologia - Lezione 1

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chiara53
view post Posted on 15/10/2012, 20:03 by: chiara53
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Scrittura Geroglifica




scritt_01




Intorno al 3300 a.C., in contemporanea alla scrittura cuneiforme, anche gli Egiziani inventarono un modo di scrivere.
Prima di tutto, bisogna dire che essi consideravano il segno scritto dotato di poteri magici.
Se si pensa che, quando leggiamo, sentiamo risuonare nella nostra mente una voce, si può immaginare come questo sorprendente fenomeno potesse essere considerato a quei tempi divino.

129px-Thoth.svg


Il dio egizio Thot, era la divinità che aveva donato la scrittura agli uomini:
Sono Thot, il piu’ sapiente degli dei, conosco tutto,
ho inventato scrittura e matematica e sono il signore della magia.
L’uomo ha imparato da me la sacra arte della scrittura.
Il mio simbolo è l’Ibis, un uccello il cui becco sottile curvo.
"
Era anche il dio della sapienza, della magia e della matematica,
rappresentato come un Ibis o a volte come un babbuino.




I segni che costituivano la scrittura egizia sono detti geroglifici, dal greco hieroglyphikós. La parola è composta dall'aggettivo hieròs, che significa "sacro" e dal verbo glýphō, che significa "incidere": quindi “segni sacri”, proprio perché la scrittura era divina.

Ogni parola era costituita da tre parti:
> la prima parte era composta da segni fonetici o fonogrammi che suggerivano la pronuncia della parola;
> la seconda, spesso omessa, era formata da un pittogramma che rappresentava l'oggetto;
> la terza era composta da un determinativo che indicava l'ambito di cui si stava parlando. Questo determinativo aiutava la corretta interpretazione della parola, oltre ad indicare la fine della stessa, ma non aveva valore fonetico.

Nella figura qui sotto, potete vedere un esempio di geroglifico. I primi due segni sono fonogrammi.
Il segno della bocca (sopra) indica R e quello circolare (sotto) indica KH. La parola si legge R(E)KH, che in egizio significa conoscere. Il pittogramma invece manca. Il determinativo è un papiro arrotolato che indica due cose: che la parola è finita e che il significato è astratto; in questo caso si intende “conoscere con l'intelletto”.

scritt_05



L’incrocio di queste tre parti (quando erano tutte presenti) costituiva ovviamente un metodo di scrittura estremamente complicato.
I fonemi o fonogrammi non erano equiparabili a lettere come le concepiamo noi, infatti gli egizi usavano indicare prevalentemente le consonanti, come abbiamo visto sopra. Ciò non rendeva sicuramente facile la lettura.

I fonogrammi mi hanno fatto pensare ai simboli della stenografia che necessitano di interpretazione a seconda di come sono scritti per diventare un testo comprensibile.

È da notare che, a complicare le cose, a seconda del numero di consonanti che indicavano i fonogrammi si distinguevano in quadriletteri, triletteri, biletteri e monoletteri. Pertanto, si può concludere che proprio per l’uso dei fonogrammi, la scrittura geroglifica era in gran parte fonetica; anche se le vocali, con un po’ di fantasia, dovevano metterle una volta intuito quale fosse la parola! Questo accenno è importante per il futuro della scrittura perché i fonogrammi composti da una sola lettera sono stati i progenitori diretti dei "segni alfabetici".

geroglifici



La scrittura geroglifica fu compresa appieno dagli studiosi quando venne ritrovato quello che si può definire il primo dizionario dell’antichità: La Stele di Rosetta.
Il ritrovamento della stele è attribuito al capitano francese Pierre-François Bouchard, l'ufficiale che dirigeva le opere di fortificazione nella città portuale di Rosetta (l'odierna Rashid), nel delta del Nilo il 15 luglio del 1799. Bouchard trovò la lastra mentre seguiva i lavori di costruzione di Fort de Rachid, detto già allora Fort Julien, vicino alla città e, anziché gettarla via, la tenne da parte per vedere se poteva essere di un qualche interesse.

Essa si può ammirare al British Museum. Sinceramente, quando l’ho vista mi ha un po’ delusa, perché è piuttosto piccola e scura; ciò dimostra una volta di più che non solo quello che è colossale e di grande effetto è importante; talvolta nelle piccole cose e negli oggetti più impensati si nascondono segreti importanti e grandi scoperte.

La Stele di Rosetta è una lastra in basalto di 114 x 72 cm, che pesa circa 760 kg e riporta un'iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco (dall'alto in basso).
Voglio precisare che demotico e geroglifico non sono due lingue diverse, ma semplicemente sono due differenti grafie dell'egizio: il geroglifico era usato per testi monumentali o di particolare importanza, mentre il demotico, più semplificato, era usato per documenti ordinari.
Poiché il greco era conosciuto, la stele offrì una chiave decisiva per poter procedere alla comprensione dei geroglifici, e ciò avvenne nel 1822 ad opera di Jean-François Champollion, archeologo ed egittologo che diceva di sé: «Sono tutto dell'Egitto e l'Egitto è tutto per me».

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La stele fu incisa per rendere pubblico un decreto emesso nel 196 a.C. in onore del faraone Tolomeo V Epifane (al tempo tredicenne!) in occasione del primo anniversario della sua incoronazione. Il testo riporta tutti i benefici resi al paese dal re, le tasse da lui abrogate e la conseguente decisione del clero di erigere in tutti i templi del paese una statua in suo onore e statue d'oro da collocare accanto a quelle degli dèi; inoltre si esorta ad indire festeggiamenti in onore del re. La stele stabilisce che il decreto sia pubblicato nella scrittura delle parole degli dèi (geroglifici), nella scrittura del popolo (demotico) e in greco.
Direi che questo giovane re ha reso un grande servigio all’umanità, uno dei più grandi doni che siano stati fatti alle generazioni future, permettendo di sciogliere i tanti nodi che impedivano la completa comprensione della scrittura egizia.
La scrittura geroglifica venne impiegata dal 3.300 a.C. circa fino al 394 d.C., quindi per quasi 4000 anni; tutto ciò che è stato ritrovato è stato tradotto e compreso per mezzo di un pezzetto di basalto e di un giovanissimo re.

Edited by chiara53 - 23/3/2023, 19:20
 
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