Il Calderone di Severus

Dai graffiti alla carta, Archeologia - Lezione 1

« Older   Newer »
  Share  
chiara53
view post Posted on 30/9/2012, 14:59 by: chiara53
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,441

Status:


Scrittura cuneiforme

Introduzione


tav_02



Quest’immagine è molto utile per comprendere e visualizzare il percorso che ha portato l’uomo dal segno pittografico alla prima forma di scrittura come noi la concepiamo: la scrittura cuneiforme.
Tra questi due tipi di scrittura intercorre molto tempo, ma la seconda è una derivazione della prima.
Novità completa e passaggio obbligato furono gli Ideogrammi. Essi non sono altro che la stilizzazione dei pittogrammi, resi così più semplici: nasce un rapporto stabile tra il simbolo grafico e il suo significato.
Dall'ideografia si giunse quindi alla scrittura cuneiforme i cui caratteri, inizialmente, riproducevano oggetti per poi divenire sempre più lineari e simmetrici.

Scrittura cuneiforme


Ben presto nell’evoluzione umana si sentì la necessità di far evolvere la scrittura semplificandone i simboli; infatti il supporto su cui si scriveva era costituito da argilla, un materiale abbondante specialmente nelle vicinanze dei fiumi e nelle aree alluvionali e, di conseguenza, molto economico. Inoltre l’argilla, una volta cotta, garantiva una lunga conservazione dei documenti, per la gioia degli archeologi di tutto il mondo.
Ci troviamo nell'antica Mesopotamia, nella “terra tra due fiumi” (questo è infatti il significato di Mesopotamia): qui c’è la culla della scrittura cuneiforme.
Per scrivere, in origine, si incideva la figura degli oggetti da rappresentare e gli eventuali segni numerici. Si ricordi infatti che le prime necessità della scrittura erano di stampo commerciale e contabile.
Purtroppo però incidere l'argilla, quando ancora il materiale scrittorio non era asciutto, con una punta, provocava slabbramenti e il distacco di frammenti del materiale. Questo rendeva necessarie continue operazioni di ripulitura dei segni mentre venivano incisi sulle tavolette e causava notevole perdita di tempo. Per evitare questo inconveniente si passò ad imprimere dei tratti rettilinei per mezzo di uno stilo, un’asticella di osso o di metallo con una parte appuntita per scrivere e l’altra estremità allargata, adatta per cancellare.


tav_01

Ecco perché, facendo di necessità virtù, i disegni vennero alterati e le curve furono sostituite da tratti rettilinei: le figure persero il loro realismo, ma tutto divenne molto più semplice. Lo stilo imprimeva sull'argilla brevi incisioni a forma piramidale e appuntita, che possono ricordare dei chiodini o dei cunei. Da qui deriva appunto la definizione di scrittura cuneiforme.
Nel corso dei secoli i simboli usati subirono un ulteriore processo di schematizzazione, tanto che le figure erano diventate ormai irriconoscibili: erano diventate simboli astratti il cui significato non era più legato alla figura originale.

778px-Letter_Luenna_Louvre_AO4238

Questo tipo di scrittura si diffuse in buona parte del Vicino Oriente Antico e venne usata da molti popoli: Sumeri, Accadi, Babilonesi ed Assiri. Essa veniva usata eccezionalmente anche dagli Egizi per comunicare con i prìncipi delle coste orientali del Mediterraneo: pertanto può essere grosso modo paragonata all’uso che si fa oggi della lingua inglese, utile a farsi comprendere in quasi tutto il mondo.
I segni della scrittura cuneiforme, detti glifi, erano originariamente numerosissimi, circa un migliaio, ma nel tempo poi il loro numero diminuì notevolmente, per ridursi ad alcune centinaia.
Soltanto una categoria selezionata di uomini, gli scribi, sapeva usarla. Essi erano istruiti in particolari scuole (dette edubba, cioè “casa della tavoletta”) e si tramandavano questa difficile arte di padre in figlio. Data la notevole importanza della scrittura nell'ambito della società, gli scribi svolgevano spesso importanti incarichi ufficiali.
Essi avevano un compito delicatissimo, poiché nelle corti non dovevano limitarsi a scrivere sotto dettato, bensì dovevano redigere documenti ufficiali ascoltando le linee generali che erano date a voce come direttive. Di fatto, gli scribi furono i primi compositori di testi dell’antichità.
La scrittura cuneiforme si trova prevalentemente su tavolette di argilla incise quando ancora il materiale scrittorio non era asciutto, ma abbiamo anche numerosi esempi di iscrizioni statuarie e monumentali, realizzate su materiali duri, come ad esempio la pietra. Di particolare diffusione erano anche le iscrizioni incise sui sigilli personali, generalmente piccoli cilindri di vario materiale, spesso pietre dure, che riportavano il nome del proprietario e una dedica alla divinità tutelare prescelta.
Nel tempo la forma dei cunei venne semplificandosi e regolandosi. La stessa direzione dei singoli cunei fu standardizzata e ristretta a quattro tipi: cunei orizzontali, obliqui, verticali, e ad angolo.
La scrittura cuneiforme durò millenni e venne soppiantata dalla scrittura alfabetica, molto più facile da imparare e da usare, a ancora prerogativa di poche persone. Tuttavia non scomparve appena la scrittura alfabetica fu disponibile, ma resistette molti secoli perché gli scribi la consideravano superiore nell'esprimere le sfumature del pensiero e della lingua.

Edited by chiara53 - 23/3/2023, 19:00
 
Top
25 replies since 30/9/2012, 10:58   3497 views
  Share