| Questi commenti li avevi già letti, li posto anche qui, rinnovandoti i miei complimenti.
Bella è commovente questa fiction, sei riuscita a togliergli proprio tutto, l’amore, la speranza e persino la vendetta. Il camino del tuo Severus è spento, come sempre. Come sempre non gli vuoi lasciare nemmeno la sensazione fisica del calore, ma in fondo è vero, non serve il fuoco per riportare un po’ di calore nel cuore di Piton. Bellissima questa frase: “L’Oscuro è là, oltre l’oscurità, nell’oscurità.”, stupenda, ma come ti vengono? Più vado avanti, e più sento gli occhi riempirsi di lacrime. Sono sempre bellissime queste immagini che dai di lui, la sua ombra nera che scivola sulla spiaggia, leggera quasi come un fantasma (la morte?), mentre, di contrasto, l’uomo è schiacciato a terra, dal peso della vita che non vuole più vivere. Hai reso bene l’idea di un uomo che non ha più nulla, a cominciare da quella frase “Hanno bruciato tutto” per poi seguire con l’altra tristissima “Solo cenere” e infine il “nulla” è proprio desolante. Mi si stringe il cuore: non gli hai lasciato proprio niente a cui aggrapparsi. Niente della sua vita, niente della sua donna “Di te non è rimasto più nulla.” Nemmeno sua figlia. E poi è commovente sentirlo parlare della figlia. Di come ha dovuto privarla dei ricordi per salvarla “L’oblio è la sua vita.” “Il ricordo è la mia morte.” Che sofferenza, privarla della sua magia, lui lo fa per salvarla, ma è come se, togliendole il suo potere, l’avesse privata del legame con suo padre Mi piace da matti poi quando giochi con gli opposti: il futuro costruito distruggendo il passato o come in questa frase “Perdonami per averti amata. Perdonami per averti uccisa.” E poi, giuro che l’ho visto “L’angoscia mi assale improvvisa: mi sollevo da terra, i pugni pieni di sabbia bagnata che lancio con forza disperata contro il nulla davanti a me.” Si mette totalmente al servizio di Silente, è vero, e il vecchiaccio, (managgia a lui) lo userà, oh sì che lo userà, userà quella vita che Severus gli mette a disposizione, quella vita che per lui non ha più alcun valore. Mi dispiace, ma io Silente non l’ho ancora perdonato. Non c’è più niente nel suo passato e non c’è niente nel suo futuro. La morte alla fine è l’unica cosa alla quale può aggrapparsi, se il resto è il nulla. Una morte che potrebbe avere ancora uno scopo: la vendetta. Invece no, neanche quello gli è concesso. Oddio, adesso sto piangendo proprio come una fontana: arriva persino a rimpiangere la morte di Voldemort, colui dal quale voleva essere ucciso “No, non puoi essere morto, io… io volevo morire”. E’ stato tutto inutile, non gli hai lasciato proprio nessuna speranza, non può più tornare indietro, ha rinunciato a sua figlia per niente, “tutto è perduto, fuorché la mia vita maledetta”, sei proprio cattiva. E di chi la colpa? Harry Potter gli ha rubato il suo scopo “un bambino di un anno ha sconfitto l’Oscuro Signore e mi ha condannato a vivere.” Comprensibilissimo a questo punto il suo odio per il bambino sopravvissuto. Mi piace Silente che quasi si arrabbia con Piton per non essersi fidato di lui, affidandogli la figlia. Lo scuote per le spalle, magnifico, (sì, forse, forse lo perdono) mi sembra di vederla questa scena, Piton che rimane rigido al suo abbraccio, sì, è proprio lui. E poi il Marchio, non è finita, terribile, ma almeno Severus ha ritrovato il suo scopo, una ragione per morire. Oserei dire, una speranza, che si è concretizzata “quando il terzo anello di fuoco ha incatenato la mia mano tremante a quella bianca ed elegante di Narcissa: non ucciderò mai Albus! Così, finalmente, potrò morire!” Mi hai davvero spiazzata con questa conclusione, ma è perfetta, o almeno lo sarebbe stata se quella sadica della Row gli avesse permesso di morire in pace, ma anche lei l’ha condannato a vivere, lo sappiamo. E per di più con un altra vita sulla coscienza. Maledetta!!! Magnifica ff Ida, come sempre mi inchino di fronte alla tua bravura. Adoro, il tuo Severus sofferente (forse sono sadica). Adoro il tuo modo di costruire le frasi, il tuo giocare con le parole. Adoro i paesaggi che rispecchiano o fanno da sfondo ai sentimenti dei personaggi, la luna fredda e insensibile, il mare che piange ecc. E poi quelle parole pronunciate da Severus, poche e semplici, ma così cariche di disperazione “solo cenere” è bellissima e fa malissimo te l’assicuro. Bravissima!
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