Plurali sovrabbondanti
Un sostantivo normalmente ha un unico plurale, ma, in rari casi, ciò non avviene e dunque si parla di plurali sovrabbondanti. Queste eccezioni linguistiche sono dovute alla scomparsa del genere
neutro nel passaggio dal latino all’italiano. Il latino, infatti, prevedeva tre generi per i sostantivi (maschile, femminile, neutro) che nel passaggio all’italiano sono diventati due. Il neutro, che riguardava gli esseri inanimati, è scomparso e, per i sostantivi che prima erano neutri, è stata utilizzata la declinazione del genere maschile.
Il neutro, però, non è scomparso del tutto e, ancora oggi, alcune parole maschili singolari che terminano in –o presentano due plurali: uno maschile in –i e l’altro femminile in –a (relitto del plurale neutro latino, trattato come femminile perché in italiano la desinenza in –a è quella tipica del femminile).
Sapere dell’esistenza dei plurali sovrabbondanti è importante perché spesso ci sono frasi che ci lasciano perplessi, ma che, in realtà, sono formalmente corrette, come per esempio:
Aveva i diti indice di tutti puntati.
Non suona bene, sembra sbagliata, ma non lo è. Mi è sembrato significativo ribadirlo, dato che l’idea di questo post è nata proprio da una discussione sui
diti.
La specializzazione dei significati
Ogni lingua punta sempre sull’economia dei termini, quindi, se esistono due parole diverse, nella maggior parte dei casi queste hanno significati o sfumature di significati diversi. Questo avviene per i sinonimi e anche per i plurali sovrabbondanti, quindi occorre far molta attenzione nel loro utilizzo.
Per esempio,
osso ha due plurali: ossi e ossa (sono quelle umane). Potete dire:
Ho dato degli
ossi al cane.
Vi consiglio, però, di evitare:
Ho dato delle
ossa al cane.
Sempre che il vostro cane non vi stia dando una mano a far sparire le tracce di un omicidio…
Esempi di plurali sovrabbondanti
Passiamo ora a ricordare alcuni dei casi più utilizzati, oltre a osso e dito.
Non vi annoierò con delle definizioni copiate dai dizionari (che riportano quali accezioni valgono per uno o per l’altro plurale per evitare errori). Ho scelto di evidenziare le differenze tra i due plurali in alcune frasi di un breve brano, per vedere nella pratica come usare i plurali sovrabbondanti.
Braccio: Bracci e Braccia
Marco sfiorò il
braccio di Anna, incapace di fermarla e, allo stesso tempo, senza il coraggio di lasciarla andare. Lei rimase impietrita come colpita da un incantesimo e aprì le
braccia pronta ad accogliere, per l’ultima volta, l’abbraccio dell’uomo che doveva lasciare per sempre. Intanto due
bracci di mare avvolgevano la spiaggia come a voler partecipare a quel doloroso addio.
Ciglio: Cigli e Ciglia
Poche ore dopo, sul
ciglio del dirupo, pronto a volare, Marco, ormai rimasto solo, non aveva lacrime tra le
ciglia, mentre dai
cigli delle strade vicine, la gente lo incitava a desistere dal folle intento.
Urlo: Urli e Urla (vale anche per Grido: Gridi e Grida)
Le
urla confuse della gente non lo turbarono minimamente e a stento le sentì. Nemmeno gli
urli strazianti della sua povera vecchia madre lo fecero desistere, mentre dentro di lui l’
urlo della disperazione si faceva via via più intenso.
Filo: Fili e Fila
Marco aveva perso il
filo della sua vita, il senso del suo esistere, la sua profonda essenza. Era come un involucro vuoto, un burattino senza
fili. Morire, però, era così semplice e non c’era bisogno di chiedere permessi, fare la
fila, chiedere congedi o autorizzazioni: bastava solo volare.
(Su questo torno nel prossimo messaggio)Membro: Membri e Membra
Marco non si sentiva più un
membro del paese. Neppure i
membri della sua squadra di pallone, la sua seconda famiglia, avrebbero potuto fargli tornare la voglia di vivere. Gli sembrava che nemmeno le sue
membra ormai gli appartenessero più e presto la sua anima si sarebbe liberata di quel peso che le impediva di andarsene da lì, di fuggire lontano.
Fondamento: Fondamenti e Fondamenta
Anna era il
fondamento della sua vita, il modiglione che l’aveva sorretto fino a quel momento, che l’aveva tirato fuori da tutti i suoi problemi e i suoi perché. Gli aveva insegnato i
fondamenti della vita, quelle frasi fatte dette così spesso da essere vere. Ora, senza di lei, si sentiva crollare come un palazzo senza
fondamenta.
Con lo sguardo fisso, Marco indugiava, osservando il vuoto a un passo da lui.
Si butterà o non si butterà? Se volete, potere cercare una bella conclusione sfruttando altri plurali sovrabbondanti. Di esempi, infatti, ce ne sono ancora tanti.
In ogni caso, spero di aver evidenziato il tema dei plurali sovrabbondanti e come sia importante verificare bene l’accezione che si intende utilizzare… ci si può anche buttare da delle ciglia (potrebbe anche essere una bellissima espressione poetica) ma bisogna sapere cosa si sta facendo! Attenzione all’uso dei plurali sovrabbondanti!
Dal blog di Pennablu: guest post scritto da Romina Tamerici.Edited by Ida59 - 12/6/2018, 15:58