Tratto da Scritti ineditiCome dividere le parole in sillabe
Saper dividere una parola in sillabe è indispensabile per “andare a capo” correttamente. E a capo si può andare “spezzando”:
a) una vocale e una consonante;
b) due vocali;
c) due consonanti.
1. Le
consonanti semplici fanno sillaba con la vocale che segue: co-sa, ta-vo-lo, ecc.
2. Quando le vocali i e u atone (cioè, come abbiamo già detto, senza accento) si incontrano con un’altra vocale (fiorino), eventualmente accentata (cuòre), o fra di loro – e in questo caso una delle due può avere l’accento (piùma) – abbiamo un
dittongo,
che può considerarsi come un’unica vocale composta, e non si spezza: fia-to, piog-gia, noi, Eu-ro-pa, fuo-co, fiu-me (quando le vocali inseparabili sono tre si parla di
trittongo: buoi, miei, pagliai).
Altrimenti le vocali formano uno
iato,
si pronunciano separatamente e possono essere spezzate: be-a-to, ma-e-stro, mi-o, bu-e, pa-u-ra.
Ma attenzione:
non sono dittonghi quelli derivanti da parole con i o u toniche, su cui cioè cade l’accento della pronuncia (ad esempio spi-a-re: i-a non è un dittongo perché viene da spì-a che ha la i tonica; o pa-u-ro-so che viene da pa-ù-ra); né sono dittonghi quelli presenti in parole in cui la i è preceduta da r o da un gruppo consonantico con r : ori-ente, settentri-one, patri-a, ri-one.
3. Le
consonanti doppie si dividono a metà: una resta con la sillaba precedente, l’altra va con la seguente: boz-zet-to, az-zur-ro.
4. I
gruppi di due o tre consonanti diverse fra loro si comportano nel modo seguente:
se il gruppo può costituire inizio di parola (se cioè esiste nella lingua italiana qualche parola che inizi con quel gruppo consonantico)
il gruppo si lega alla vocale che segue: re-spi-ro, perché esiste spronare; la-drun-co-lo, perché esiste: drenare; a-tro-fi-a, perché esiste: trofeo.
5.
Se il gruppo delle consonanti non può costituire inizio di parola (se cioè non esiste nessuna parola italiana che inizi con quel gruppo)
allora la prima o le prime consonanti si legano alla sillaba precedente in modo che le rimanenti possano costituire inizio di parola e dunque, secondo la regola precedente, andare a capo legate alla vocale che le segue. Ad esempio: in tecnico il gruppo consonantico cn non può costituire inizio di parola (non c’è infatti nessuna parola italiana che cominci con cn), perciò andremo a capo così: tec-nico. E così: subdolo – sub-dolo, amnesia – am-nesia, cripta – crip-ta, abnorme – ab-norme, tungsteno – tung-steno.