Il Calderone di Severus

Come andare a capo: viaggio attraverso le sillabe, Grammatica, verbi e sintassi - lezione 2

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Ida59
view post Posted on 21/2/2011, 13:37 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Tratto da Wikipedia


S complicata



Nella grammatica italiana, la locuzione S complicata (o s impura o preconsonantica) indica genericamente il caso grafico in cui la lettera S precede, all'interno della stessa parola, un'altra lettera consonantica; ad esempio:
scoglio - a inizio parola
• maestra - in mezzo alla parola

E' dubbio, invece, se sia legittimo parlare di s complicata, nei casi in cui, oltre a precedere una consonante, appartiene addirittura a gruppo grafemico ben preciso, dove perde il suo valore fonologico originario ([s] o [z]) per concorrere a indicare il suono [ʃ], nei casi SC e SCI, infatti in questo caso il valore "autonomo" della lettera s scompare del tutto.


Fonologia, grafica e grammatica



Il concetto della s impura è piuttosto aspecifico, non ha fondamento su basi teoriche che non siano prettamente consuetudinarie.
In fonologia non corrisponde ad alcun fenomeno fonetico ed è quindi un concetto prettamente grammaticale, individuato su basi puramente grafiche, utilizzato per sintetizzare diverse convenzioni e regole grammaticali o ortografiche, pur trovando in alcune di esse una giustificazione a livello fonologico. Contrariamente agli insegnamenti scolastici, la S di questi casi appartiene fonologicamente alla sillaba che la precede:

scoglio si pronuncia /s.kɔ.ʎʎo/
maestra si pronuncia /ma.ɛs.tra/

e questo in parte giustifica anche la regola grammaticale che vuole che prima della esse impura gli articoli maschili debbano essere non il e un, ma lo e uno per non violare la naturale ritmica dell'italiano.

lo scoglio /lo_s.kɔ.ʎʎo/
uno scoglio /u.no_s.kɔ.ʎʎo/

Anticamente, non potendosi modificare sempre la parola precedente, si usava lo stratagemma stilistico della i prostetica.

Da un punto di vista grammaticale invece, la s impura rappresenta un concetto chiave per semplificare e sintetizzare determinate regole ortografiche; nella sillabazione per l'"andare a capo" la regola è usata, per esempio, affermando che appunto la s impura fa sempre parte della sillaba che segue, ragion per cui si possono avere divisioni del tipo «sco-glio» o «ma-e-stra» con la s che deve sempre essere messa a capo.
In questo caso la regola non pone problemi neanche quando indica il fono [ʃ] nei composti SC e SCI in quanto, sempre per un'altra convenzione ortografica, i digrammi e trigrammi non si dividono. La regola della s impura quindi si rivela come un mezzo di sintesi per la sillabazione senza dover specificare troppi casi particolari.

Digramma



In linguistica, un digramma è una sequenza di 2 grafemi (o lettere) che all'interno di una lingua identificano graficamente un fonema (o un gruppo di fonemi) indipendente dal valore fonologico singolarmente assunto dalle lettere che lo compongono.
Il digramma non è una realtà grafico-fonologica sempre stabile, innanzitutto il suo valore fonologico può non solo cambiare da lingua a lingua, ma anche non esistere in talune come realtà a sé stante dalle lettere oppure dipendere da alcune circostanze, talvolta di natura grafica, fonologica, ma anche semantica o etimologica. Può capitare dunque che due lettere rappresentino un digramma in un determinata parola a causa del contesto, ma che in un'altra le stesse lettere siano semplici grafemi autonomi rappresentanti il proprio valore fonologico "tradizionale".
Si pensi al caso della sequenza ci in italiano: in alcune combinazioni con vocale è un digramma che rappresenta il fonema [ʧ], ma se è seguita da consonante sia la lettera c che la i hanno il proprio valore fonologico normale.

Digrammi italiani
ch, davanti a -i ed -e corrispondente al fonema [k] (C dura).
ci davanti ad -a, -o e -u,corrispondente al fonema [ʧ] (C dolce).
gh, davanti a -i ed -e corrisponde al fonema [g] (G dura).
gi davanti ad -a, -o e -u,corrispondente al fonema [ʤ] (G dolce).
gl, -i corrispondente al fonema [ʎ].
gn, corrispondente al fonema [ɲ]
sc davanti a -i ed -e,corrispondente al fonema [ʃ]

Trigrammi italiani
sci, davanti a vocale -a -o e -u corrispondente al fonema [ʃ].
gli, davanti a vocale, corrispondente al fonema [ʎ].
 
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