Il Calderone di Severus

Esercitazioni varie (punteggiatura, verbi, grammatica, ortografia e molto altro), Per mettersi alla prova e anche divertirsi

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view post Posted on 22/11/2010, 22:41
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 22/11/2010, 22:24) 
Ohi ohi! Aspetta, guarda che io mi stavo riferendo a De Sanctis non al tuo compito!
Scusami! Non ho citato la prima parte del tuo messaggio. L'aggiungo qui sopra!

Sì, sì, avevo perfettamente capito!
Infatti io concordavo in tutto e per tutto con te nel "criticare" le scelte stilistiche di De Sanctis! ;)


Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:21
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 22/11/2010, 22:53




CITAZIONE (Ida59 @ 22/11/2010, 22:41) 
Sì, sì, avevo perfettamente capito!
Infatti io concordavo in tutto e per tutto con te nel "criticare" le scelte stilistiche di De Sanctis! ;) [/color]

Perfect, allora siamo perfettamente d'accordo ;) :D
 
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view post Posted on 12/12/2010, 10:48
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Nuovo compito sulla punteggiatura.

Testo 3

Luciano Bianciardi è stato uno scrittore disperato che racconta in primo luogo la propria disperazione un anarchico cresciuto in provincia che dà l'assalto alla grande città del nord e vorrebbe vederla saltare per aria era inevitabile che la vita minacciasse in qualche modo l'opera sette anni fa Pino Corrias gli dedicò un libro-inchiesta una biografia molto ben documentata fatta di testimonianze raccolte presso gli amici i semplici conoscenti i pochi familiari e i colleghi di lavoro un monumento all'incapacità di trovare il passo giusto nonostante le occasioni era stato Bianciardi bibliotecario alla Chelliana di Grosseto quando Dante Isella indaga su un codice portiano ivi custodito gli risponde proprio il bibliotecario professor Bianciardi che poi Isella ringrazierà pubblicamente alla fine della prefazione all'edizione critica delle poesie portiane siamo nei primi anni cinquanta a Grosseto insieme a Carlo Cassola Bianciardi esplora il mondo delle miniere si angoscia per la palese ingiustizia e per lo sfruttamento degli operai scrive con Cassola un libro I minatori della Maremma poi va a Milano dove entra alla Feltrinelli una Feltrinelli ancora da inventare arrivano i "fatti d'Ungheria" il '56 Bianciardi racconta tutto nell'Integrazione che è del '60 un libro ironico ma tranquillo senza le punte del suo capolavoro La vita agra che è di soli due anni posteriore

Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:21
 
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view post Posted on 4/1/2011, 12:14
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Ehi, sveglia pigroni: le vacanze sono quasi finite e i compiti sono ancora tutti da fare!

Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:21
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 5/1/2011, 14:24




Ecco il mio compito.

Testo 3
SPOILER (click to view)
Luciano Bianciardi è stato uno scrittore disperato che racconta, in primo luogo, la propria disperazione: un anarchico cresciuto in provincia che dà l'assalto alla grande città del nord e vorrebbe vederla saltare per aria. Era inevitabile che la vita minacciasse in qualche modo l'opera, sette anni fa. Pino Corrias gli dedicò un libro-inchiesta, una biografia molto ben documentata, fatta di testimonianze raccolte presso gli amici, i semplici conoscenti, i pochi familiari e i colleghi di lavoro. Un monumento all'incapacità di trovare il passo giusto, nonostante le occasioni.
Era stato Bianciardi, bibliotecario alla Chelliana di Grosseto: "Quando Dante Isella indaga su un codice portiano ivi custodito," gli risponde proprio il bibliotecario professor Bianciardi, che poi Isella ringrazierà pubblicamente alla fine della prefazione all'edizione critica delle poesie portiane.
Siamo nei primi anni cinquanta a Grosseto insieme a Carlo Cassola: Bianciardi esplora il mondo delle miniere, si angoscia per la palese ingiustizia e per lo sfruttamento degli operai; scrive con Cassola un libro "I minatori della Maremma", poi va a Milano, dove entra alla Feltrinelli. Una Feltrinelli ancora da inventare. Arrivano i "fatti d'Ungheria" il '56 Bianciardi racconta tutto nell'Integrazione che è del '60 un libro ironico, ma tranquillo, senza le punte del suo capolavoro "La vita agra" che è di soli due anni posteriore.


Dico che c'è un passaggio che non ho assolutamente capito. :wacko:


Edited by Ale85LeoSign - 5/1/2011, 14:47
 
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view post Posted on 16/1/2011, 14:37
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Ecco anche il mio compito che, come sempre, ho trovato molto difficile da svolgere.

Luciano Bianciardi è stato uno scrittore disperato che racconta in primo luogo la propria disperazione; un anarchico cresciuto in provincia che dà l'assalto alla grande città del nord e vorrebbe vederla saltare per aria: era inevitabile che la vita minacciasse in qualche modo l'opera.
Sette anni fa Pino Corrias gli dedicò un libro-inchiesta; una biografia molto ben documentata, fatta di testimonianze raccolte presso gli amici, i semplici conoscenti, i pochi familiari e i colleghi di lavoro: un monumento all'incapacità di trovare il passo giusto nonostante le occasioni.
Era stato, Bianciardi, bibliotecario alla Chelliana di Grosseto; quando Dante Isella indaga su un codice portiano ivi custodito, gli risponde proprio il bibliotecario, professor Bianciardi, che poi Isella ringrazierà pubblicamente alla fine della prefazione all'edizione critica delle poesie portiane.
Siamo nei primi anni cinquanta a Grosseto: insieme a Carlo Cassola, Bianciardi esplora il mondo delle miniere, si angoscia per la palese ingiustizia e per lo sfruttamento degli operai; scrive con Cassola un libro “I minatori della Maremma”, poi va a Milano dove entra alla Feltrinelli: una Feltrinelli ancora da inventare.
Arrivano i "fatti d'Ungheria", il '56: Bianciardi racconta tutto nell'Integrazione che è del '60, un libro ironico ma tranquillo, senza le punte del suo capolavoro “La vita agra”, che è di soli due anni posteriore.


E ora vado a curiosare quello di Ale per vedere come ha interpretato certe frasi un po' ostiche.


Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:21
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 16/1/2011, 15:09




Infatti, io sono certa di aver fatto qualche casino (ma che brani usi? Dell'anno del Signore a noi sconosciuto? XD)

Occhio che nei tuoi compiti ci son delle patacche nere (devono essere le virgolette di word che il forum sotto spoiler non gradisce).
 
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view post Posted on 16/1/2011, 17:29
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 16/1/2011, 15:09) 
Infatti, io sono certa di aver fatto qualche casino (ma che brani usi? Dell'anno del Signore a noi sconosciuto? XD)

Articolo di repubblica, 10/12/2000.
Secondo me quello è un giornalista che non sa scrivere: ho guardato il testo corretto e secondo me ci sono almeno DUE errori nelle sue virgole che perfino word segnala.
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 16/1/2011, 15:09) 
Occhio che nei tuoi compiti ci son delle patacche nere (devono essere le virgolette di word che il forum sotto spoiler non gradisce).

Ahahaaa! Allora anche tu hai sbirciato! :D

Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:22
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 16/1/2011, 17:38




CITAZIONE (Ida59 @ 16/1/2011, 17:29) 
Articolo di repubblica, 10/12/2000.
Secondo me quello è un giornalista che non sa scrivere: ho guardato il testo corretto e secondo me ci sono almeno DUE errori nelle sue virgole che perfino word segnala.

Bontà divina! Del 2000??? Credevo almeno almeno del 1912! Ma che orroreeee! Ma uno che scrive comme ca chi lo legge???

CITAZIONE (Ida59 @ 16/1/2011, 17:29) 
Ahahaaa! Allora anche tu hai sbirciato! :D [/color]

E certoooo! Tanto ormai i compiti li avevo fatti! Zut zut!
 
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view post Posted on 24/1/2011, 14:58
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Inserisco l'originale del testo 3, visto che nessun altro ha ha fatto l'esercizio, ma lo metto sotto spoiler così siete sempre in tempo a farlo.


(P. Mauri, Bianciardi passione e disperazione, «la Repubblica», 10 novembre 2000)

Luciano Bianciardi è stato uno scrittore disperato che racconta in primo luogo la propria disperazione, un anarchico cresciuto in provincia che dà l'assalto alla grande città del nord e vorrebbe vederla saltare per aria ... Era inevitabile che la vita minacciasse in qualche modo l'opera. Sette anni fa Pino Corrias gli dedicò un libro-inchiesta, una biografia molto ben documentata, fatta di testimonianze raccolte presso gli amici, i semplici conoscenti, i pochi familiari e i colleghi di lavoro. Un monumento all'incapacità di trovare il passo giusto. Nonostante le occasioni. Era stato, Bianciardi, bibliotecario alla Chelliana di Grosseto. Quando Dante Isella indaga su un codice portiano ivi custodito gli risponde proprio il bibliotecario professor Bianciardi, che poi Isella ringrazierà pubblicamente alla fine della prefazione all'edizione critica delle poesie portiane. Siamo nei primi anni cinquanta. A Grosseto, insieme a Carlo Cassola, Bianciardi esplora il mondo delle miniere, si angoscia per la palese ingiustizia e per lo sfruttamento degli operai. Scrive, con Cassola, un libro, I minatori della Maremma, poi va a Milano dove entra alla Feltrinelli: una Feltrinelli ancora da inventare. Arrivano i "fatti d'Ungheria", il '56. Bianciardi racconta tutto nell'Integrazione, che è del '60: un libro ironico, ma tranquillo, senza le punte del suo capolavoro, La vita agra che è di soli due anni posteriore.


Queste le mie personalissime considerazioni.
Nel testo originale c'è un uso eccessivo dei punti, che io ho invece sostituito con puntievirgole e duepunti.
In compenso non va mai a capo, anche quando dovrebbe perchè si ha un completo cambio di argomento.
In questa frase:
Quando Dante Isella indaga su un codice portiano ivi custodito gli risponde proprio il bibliotecario professor Bianciardi,
manca una virgola dopo "custodito" (anche Word concorda con me) e anche (ma qui Word non mi sostiene) dopo "bibliotecario, in quanto "professor Bianciardi" mi sembra sia proprio un'apposizione che è meglio segnalare (ma non è obbligatorio)


Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:22
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 25/1/2011, 11:52




Bah... una cosa è certa: alla fine, il più delle volte, il discorso punteggiatura, salvo regole base, diventa molto soggettivo.
In questo caso il brano era estremamente contorto e, in alcuni punti, di difficile comprensione, almeno per me.
Non mi stupisco che le scelte dell'autore siano, quindi, così dissimili dalle mie.
Concordo con te quando dici che non va mai a capo e il brano, che è già pesante di suo, così diventa un vero mattone.
 
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view post Posted on 25/1/2011, 11:56
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 25/1/2011, 11:52) 
...
In questo caso il brano era estremamente contorto e, in alcuni punti, di difficile comprensione, almeno per me.
...
Concordo con te quando dici che non va mai a capo e il brano, che è già pesante di suo, così diventa un vero mattone.[/color]

Probabilmente il problema è dato dato dal numero di battute e dallo spazio globale concesso al giornalista, visto che si tratta di un articolo di giornale.
Saranno state troppe parole e ha dovuto (malamente) tagliare.


Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:22
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 25/1/2011, 12:00




Di solito non è il giornalista a tagliare, ma il redattore (vedo come fanno coi miei pezzi. Poi sento la gente che mi fa "ma qui si capisce poco". E la figura ce la faccio io... -_- <_< )


Sai cosa sarebbe carino? Prendere un pezzo di una fiction di qualcuno (di uno dei nostri autori) e provare a mettere la punteggiatura "a modo nostro" e poi confrontare. :D
Sarebbe sicuramente molto più divertente e meno "freddo" rispetto che con un giornalista che manco può intervenire. Invece, così, eventualmente si potrebbe chiedere all'autore perchè ha usato il punto lì, le virgole là, ecc...

Che ne dici? :D
 
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view post Posted on 25/1/2011, 12:45
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 25/1/2011, 12:00) 
Sai cosa sarebbe carino? Prendere un pezzo di una fiction di qualcuno (di uno dei nostri autori) e provare a mettere la punteggiatura "a modo nostro" e poi confrontare. :D
Sarebbe sicuramente molto più divertente e meno "freddo" rispetto che con un giornalista che manco può intervenire. Invece, così, eventualmente si potrebbe chiedere all'autore perchè ha usato il punto lì, le virgole là, ecc...

Che ne dici? :D

Sì, è un'ottima idea: procedi pure con il brano di una fic di qualcuno che frequenta assiduamente.
Mi piace soprattutto la parte in cui possiamo confrontare le rispettive scelte.


Edited by Ida59 - 4/7/2015, 15:22
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 26/1/2011, 10:44




Ecco il primo brano di un nostro autore! Ellyson! :woot:
Ovviamente la punteggiatura è stata spazzata via :lol:
Il titolo del brano non lo metto, per ora. :P


CITAZIONE
la città di Londra scorreva veloce sotto di lui in un turbinio di luci e rumori ovattati la notte era limpida ma nonostante fosse la fine di Luglio il vento che gli frustava il volto era freddo e umidoi il Tamigi tagliava la città sinuoso come il serpente che gli marchiava infuocato l’avambraccio sinistro accanto a lui ombre nere saettavano veloci pregustando l’eccitazione della lotta imminente la tua strada è tracciata strinse con più forza il manico della scopa concentrandosi fissando con la mente il suo obbiettivo principale superarono a grande velocità il Big Ben che segnava le undici meno un quarto avvolto da una leggera nebbia creata dai Dissennatori abbiamo poco tempo la voce di Selwyn si fece strada tra il rumore nel vento nelle orecchie il mago chinò ancora di più la schiena sfrecciando nel cielo scuro londinese riconoscendo sotto di sé le stradine che da bambino aveva percorso infinite volte per raggiungere la sua amica più cara quando vide in lontananza il parco giochi lo stomaco si contorse in una morsa dolorosa ma anche quel posto passò via veloce sotto la sua scopa come un brutto ricordo che si desidera dimenticare ma lui non voleva dimenticare poteva ancora vederla dondolarsi sull’altalena piccola e spensierata con i capelli ramati che le incorniciavano quel sorriso che l’aveva fatto innamorare



Edited by Ida59 - 28/1/2011, 17:47
 
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