| Andando oltre l'orrore del brano (perchè non puoi descrivere la morte di una persona così di merda. Allora non scrivere proprio) posso dire che ho trovato molta difficoltà a comprendere il brano, al momento di inserire i segni di interpunzione, cosa che non è migliorata molto, in certi casi, una volta ultimato l'esercizio. Salvo questi dettagli, posso dire che il metodo di punteggiatura che ho adottato è stato molto diverso da quello dell'autore.
La mamma, così festosa, aveva fatto diventare serio papà (due punti). Lui sapeva, disse, quando moriva, (discorso diretto o meno, la comprensione è sempre quella. Raso terra.) e si aprì con noi in quel modo nuovo, leggero e tragico insieme: (punto) sapeva che io potevo sfuggirgli. (che cacchio vuol dire?) Noi della loro storia ("della loro storia" tra due virgole. Cacchio, sta per crepare, il brano deve avere una nota di solennità.) non avevamo mai immaginato nulla: (punto) per anni la mamma ci sembrò solo bella e gaia (punto); papà era, secondo noi, più interessante. (punto e virgola) Lei, certo, diventò più allegra (fraintendibile. Era già bella e gaia...) quando noi fummo cresciute, anche se lo era sempre al (qui non ci sta meglio un "nel"?)suo modo improvviso, rapido: (punto a capo) la gioia della mamma nell'accoglierci (virgola) quando tornavamo da scuola, il suo correre incontro a papà che rincasava, (puntini di sospensione. Ci stava bene un'interruzione su questi ricordi) noi lo giudicavamo ingenuo, mentre papà, che vedevamo ora più grave, (eh??? ) quasi taciturno rispetto al tempo di Ponte Stura, era considerato da noi più profondo della mamma. (Ok, lei è gioiosa, gaia e ingenua. A forza di dirlo sembra una povera cretina. Questo è interessante e profondo. Che quadro eloquente!) Questo fu nella nostra fanciullezza. Dopo, il nostro giudizio fu rovesciato: papà ci sembrò troppo semplice (mò è semplice? Ma non era interessante e profondo? Che vuol dire poi "semplice?"); incominciammo a intravvedere una gravità nei silenzi della mamma, ad avvertire qualcosa di intenso, di misterioso nella sua bellezza, (anche qui il lettore manco si ricorda più che qualcuno deve morire) fin che la nostra stessa giovinezza ci rese ottuse, (se quella che scrive è una di queste due, devo darle ragione) indifferenti a quello che "loro" (niente virgolette) potevano essere o non essere. (Punto a capo. Questo è il dilemma.) Accettammo con naturalezza, quasi con noncuranza, che essi fossero buoni; (mi stanno sanguinando gli occhi.) con una specie di compatimento, (e sta virgola a che serve?) che fossero felici. Quando papà si ammalò, non ci rendemmo conto che la mamma era ancora quasi giovane: (certo, eravate ottuse)sapevamo soltanto che lui era vecchio (e allora?); ma quando lei è morta, (no, aspetta: lui s'è ammalato ed è morta lei?) abbiamo avvertito quella perdita con una lucidità crudele, come un'operazione chirurgica subita senza anestesia.
Ecco, l'ultima parte da "ma quando lei è morta" è l'unica che salverei dell'intero brano.
|