Buca-calderoni
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| Prima osservazione: quali animali?
Il mondo animale è vasto, si va da chi vola a chi cammina, striscia o nuota. Va da sé che per ognuno di queste tipologie di animali i “consigli” fotografici sono diversi.
Giusto per evitare di finire in campi troppo specifici (ad esempio caccia fotografica o fotografia subacquea) mi limiterò, in questa prima parte, a dare suggerimenti sulla fotografia degli animali cosiddetti domestici, cani, gatti ecc.
Partiamo da alcune osservazioni di carattere generale. Come per i bambini, una macchina dotata di autofocus ad inseguimento permette di minimizzare i rischi di sbagliare lo scatto. Per gli obiettivi vale lo stesso discorso. Un medio tele ci permette di isolare il soggetto e, potendo fotografare da una certa distanza, eviteremo di “infastidire” i soggetti o che al soggetto venga in mente di infastidire noi (pensate ad una leccata di cane sull’obiettivo).
L’utilizzo di obiettivi grandangolari, o comunque più aperti rispetto ad un tele, è consigliato se vogliamo ottenere immagini in cui il soggetto sia inserito nel suo ambiente, o se cerchiamo qualche effetto speciale sfruttando la distorsione indotta da questi obiettivi.
Il ritratto di un animale non è diverso da quello di una persona: è molto importante avere a fuoco gli occhi e, nel caso di animali a pelo lungo, un buon dettaglio del pelo rende l’immagine più apprezzata. Visto che i nostri amici hanno la tendenza a muoversi, per ottenere immagini ben dettagliate dobbiamo utilizzare tempi veloci (per evitare l’effetto mosso) e diaframmi relativamente chiusi, in modo da avere una profondità di campo abbastanza ampia.
Evitate il più possibile l’utilizzo del flash: oltre che spaventare i soggetti, in alcuni casi può provocare reazioni violente.
I cuccioli di ogni razza sono gli animali più facili da fotografare: prima di tutto sono molto carini, e poi si dispongono naturalmente in pose fotogeniche. Per i cuccioli non occorrono particolari cautele, basta lasciarli giocare e l’occasione di fare belle fotografie non mancherà di certo.
Come per tutte le fotografie, state attenti a non far rientrare elementi di disturbo nell’immagine, quindi niente sfondi pieni di dettagli, niente mani o altro non appartenenti ai soggetti e, soprattutto, fate in modo che si capisca perfettamente chi e cosa volevate fotografare. Non c’è niente di peggio che mostrare la foto del vostro cucciolotto preferito ad un amico e sentirsi dire “bella la foto della tua poltrona …”.
Se avete la possibilità di scattare fotografie a “raffica”, approfittatene, pur dovendo perdere un po’ di tempo per scegliere le migliori, la possibilità di avere più immagini in soggetti che non stanno fermi è un vantaggio non indifferente. Eviterei anche di fotografare i nostri animali mentre mangiano, non perché mangiano come… animali, ma perché guardando verso il basso nascondono gli occhi. Per lo stesso motivo non scatterei le foto di animali che riposano, magari acciambellati. Piuttosto, tanto per fare qualcosa di originale, potreste scattare una foto dal punto di vista della ciotola. Gli animali di grossa taglia, o comunque adulti, vanno trattati con più cautela. Fermo restando le regolette sopra esposte, si può operare essenzialmente in due modi:
- Lasciarli fare - Proponendo loro delle attività
Nel primo caso, basta portare gli animali in uno spazio libero, magari erboso e con fiori, lasciarli liberi e scattare senza ritegno! Bellissime sono le fotografie dei cani che corrono verso il fotografo, specialmente se ripresi di fronte, sembrano quasi volare nei loro lunghi balzi catturati dalla fotografia.
Se invece di cani si tratta di cavalli, beh, allora è meglio fotografarli di lato: essere investiti da un cane affettuoso è un conto, da un cavallo un altro. Per i gatti il discorso è completamente diverso, non è possibile pensare di portarli in un prato e lasciarli liberi. Nella migliore delle ipotesi se ne starebbero fermi, accucciati e con l’aria offesa, nella peggiore possono sparire, magari decidendo di tornare a casa a piedi: meglio fotografarli nel loro ambiente, senza farci troppo notare. Stesse cautele per animali adulti di piccola taglia come criceti o scoiattoli.
Il secondo caso invece implica un complice, sia esso uomo (bambino) o animale.
Il complice dovrà farli giocare con una palla o lanciare loro qualche oggetto da riportare (la maggioranza dei cani, sempre che non siano sassi tirati loro addosso, si diverte molto con questo gioco), o nel caso di animali più reticenti, interessandoli con qualche oggetto mosso davanti a loro.
In tutti i casi è meglio fotografarli dalla loro “altezza”, non dall’alto, in modo da rendere l’immagine più naturale. Il complice non dovrebbe comparire nella foto, salvo che la cosa sia voluta o che il complice sia un cucciolo d’uomo 8-)).
Continua…
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