Il Calderone di Severus

1.6 - Metafora, Figure di contenuto o traslati, di significato o semantiche

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Ida59
view post Posted on 14/6/2010, 13:44 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Tratto da Wikipedia


La metafora (dal greco μεταφορά, da metaphérō, «io trasporto») è un tropo, ovvero una figura retorica che implica un trasferimento di significato. Si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui "essenza" o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva. Differisce dalla similitudine per l'assenza di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali ("come").

La metafora non è totalmente arbitraria: in genere si basa sulla esistenza di un rapporto di somiglianza tra il termine di partenza e il termine metaforico, ma il potere evocativo e comunicativo della metafora è tanto maggiore quanto più i termini di cui è composta sono lontani nel campo semantico.


La metafora è la principale funzione letteraria del linguaggio. Aristotele, nella Poetica, definisce la metafora "trasferimento ad una cosa di un nome proprio di un’altra o dal genere alla specie o dalla specie al genere o dalla specie alla specie o per anologia". Fa poi i seguenti esempi:
"esempio di metafora dal genere alla specie, "ecco che la mia nave si è fermata", giacché "ormeggiarsi" è un certo "fermarsi";
dalla specie al genere, "ed invero Odisseo ha compiuto mille e mille gloriose imprese", giacché "mille" è "molto" ed Omero se ne vale invece di dire "molte";
da specie a specie, "con il bronzo attingendo la vita" e "con l’acuminato bronzo tagliando", giacché là il poeta chiama "attingere" il "recidere", mentre nel secondo caso chiama "recidere" l’"attingere", perché ambedue i verbi rientrano nel toglier via qualcosa". (1457b)

La metafora è diversa dalla metonimia, perché questa associa due cose simili, mentre la prima mette in relazione, spesso facendole stridere, due cose diverse. La metafora si distingue anche dall'allegoria, perché quest'ultima rimanda soprattutto a un piano concettuale, o un'idea, mentre la metafora si riferisce per lo più a una relazione fra due cose o fra due nomi. L'allegoria è stata anche definita come "metafora continuata", attribuendo con tale definizione alla metafora un riferimento immediato e all'allegoria uno sviluppo narrativo.

Storicamente la metafora è tipica della civiltà barocca. L'arte parte dalla natura, ma la trasfigura.


In semantica la metafora è più propriamente il processo per cui una parola si arricchisce di nuovi significati, per estensione. Ad esempio, la parola vite indica l'utensile vite per analogia con la pianta vite (per somiglianza tra la filettatura dell'utensile e il viticcio della pianta). Spesso tali meccanismi sono fossilizzati nel lessico e non sono avvertiti dal parlante, ma si possono ricostruire con lo studio dell'etimologia.



Come compito vi lascio alcuni esempi di Metafora tratti da grandi poeti invitandovi a cercare di individuarli e a renderli espliciti.

Tratto da Poetare

Ludovico Ariosto

E acciò che meglio il vero io ti denudi,
perché costor volessero far scempio
degli anni verdi miei contra ragione,
(Orlando furioso: V, VI, 5-7)

Torquato Tasso

Cade, e gli occhi ch'a pena aprir si ponno,
dura quiete preme e ferreo sonno.
(Gerusalemme Liberata: III, XLV, 7-8)


Giovanni Pascoli

Sei tu che ritorni. tra poco
ritorni, tu, piccola dama,
sul mostro dagli occhi di fuoco
(Notte d'inverno, 23-25)

Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
Sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sì... piccoli, sì...
(La nonna, 1-5)

Edited by Ida59 - 6/7/2015, 14:29
 
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