Scrivendo questa micro-guida alle recensioni, sono partita dal presupposto di dare indicazioni a chi, di recensioni, non ne aveva mai scritte, tralasciando la grossa fetta della "
critica", componente che rimane pur sempre essenziale all'interno di una recensione.
Come dicevo nel
primo messaggio di questa discussione, chi è agli inizi farebbe meglio a recensire una storia che non ha incontrato il suo disappunto, ma che gli è complessivamente piaciuta.
Poi, una volta presa la mano a recensire (non che ci voglia una scienza... qualche consiglio ve l'ho dato nel primo messaggio) è chiaro che, mettendosi a leggere di tutto, ci si troverà davanti anche storie che non piacciono.
Su MSS non vi dirò mai che non piacciono nel senso di "scritte male", sia a livello grammaticale che lessicale, perchè, grazie al cielo, l'archivio è filtrato. "Non piacciono" a livello di gusto personale.
Andiamo con ordine però.
Tendenzialmente siamo portati a emettere giudizi su quasi qualsiasi cosa. Siamo tutti recensori per natura, ma, nel caso di recensire una fiction o un originale, ci vuole un attimo di "metodo".
Prendiamo le persone che scrivono in questo forum, i nostri
Autori, che tentano di scrivere BENE e soprattutto col cuore, e mettiamoci un momento nei loro panni.
Scrivere una storia non significa semplicemente mettere tante parole insieme per creare una matassa informe di fogli virtuali, una catasta bianchiccia, o qualcosa che poi possa essere pubblicato per l'effimero guadagno di lodi e complimenti (per carità, nessuno scrive per la gloria, ma non è solo questo il punto. Passiamo oltre.)
Scrivere una storia significa anche condividere le proprie esperienze, le proprie passioni, le proprie idee e la propria visione del mondo con altri.
Non viviamo forse con la speranza che i sogni si possano ricordare in qualche modo? Quale mezzo migliore, allora, se non la scrittura per trasformare un sogno in un ricordo. Per sogni intendo un avvenimento, il personaggio di un libro, la nostra visione di quel personaggio in un contesto che creiamo noi e che vogliamo trasmettere e
condividere con altre persone. E questo va oltre il "caro diario" o un racconto scritto per se stessi.
Il discorso, infatti, viene complicato dal fatto di dover rendere comprensibili a tutti le nostre emozioni e accettare il fatto che, una volta rese pubbliche, potranno essere soggette alla critica di chiunque.Tornando nei panni del
recensore:
è importante esprimere il proprio giudizio (soprattutto se negativo, ma ugualmente quello positivo) rispettando in primis l'autore e soprattutto il lavoro che c'è dietro alla stesura della sua storia.
Un conto, quindi, sarà il giudizio personale e un altro sarà un giudizio di tipo "tecnico" e, de due, quest'ultimo lo riservo a persone oggettivamente competenti in materia.Giudizio tecnico in che senso?Per le storie in generale: grammatica, ortografia, sintassi, ecc...
Per le fiction: rispetto del canone, conoscenza dei libri, attinenza ai fatti, ecc...
Infine: a mio modo di vedere, per poter essere critici, bisogna essere
onesti. Se un'amica scrive una storia che non ci convince, per un motivo o per l'altro, la cosa migliore sarà dirglielo. Personalmente ho imparato più dai miei sbagli che dai miei successi.
Spero che questo breve papiro possa essere d'aiuto ai nostri utenti.