Il Calderone di Severus

CANONE – OOC – AU, Sintetica guida

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/3/2010, 11:24
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


CANONE – OOC – AU




Con Canon (canone, in italiano) s’intendono tutte quelle informazioni rilasciate nei libri della saga di Harry Potter. Con "rispetto del canone" si intende non contraddire queste informazioni, anche relative alla psicologia dei personaggi, se non in casi molto particolari.
La distrazione o la non buona conoscenza dei libri o il fatto che vi serva accada una data cosa invece di un’altra non sono motivi per violare il canone. Se volete dare sfogo alla vostra fantasia, scrivete degli Originali: se volete scrivere una fanfiction è sempre consigliato fare prima delle ricerche, e il luogo migliore per cercare informazioni su Harry Potter, se non avete letto i libri abbastanza volte per ricordarvi tutto, è l'HP-Lexicon.
A completamento del Canone dei libri si aggiunge il Canone delle interviste e del sito di JKRowling. Per quanto non sia obbligatorio, ogni sforzo per non contraddire anche queste informazioni sarà grandemente apprezzato.
Il canone può essere contraddetto in un caso particolare, l'AU (Universo Alternativo). In una fanfiction AU si parte dal presupposto di contraddire un certo parametro del canone. Casi esemplari di AU sono: Cosa sarebbe successo se Voldemort avesse deciso di attaccare prima i Paciock anziché i Potter.


• AU (Alternate Universe): sta per Alternate Universe, e si usa quando si sceglie volontariamente di cambiare il Canone conosciuto in quel momento.
In primo luogo, l'AU puo' significare Universo Alternativo in senso stretto: i personaggi di HP trasportati in un mondo differente da quello che li ospita nei libri. Tanto per fare qualche esempio pratico di questo tipo di AU: Harry e Co. nello spazio, in un'ambientazione futuristico-fantascientifica; Harry e Co. nel Far West; Harry e Co. nel passato, che sia il medioevo, il 1800, o quello che preferite voi; e ancora, Harry e Co. in un mondo nel quale la magia non esiste; ecc.)
Un'altra definizione per AU è AR (Alternate Reality), mentre un'altra accezione è data dal What If? (Cosa sarebbe successo se...), ma di questo ne parliamo a parte.
Sostanzialmente, le fanfiction AU sono storie che hanno come centro focale la volontaria "contraddizione" del canone di base e quindi si trattano tutte le reazioni del canone a questo cambiamento.
L’avvertimento AU va inserito, nelle fiction di HP, in relazione all’Universo di HP conosciuto in base ai libri già pubblicati nel periodo in cui le storie sono state scritte: l’uscita del 7° libro, con tutte le informazioni contenute, non rende automaticamente AU le fiction scritte prima, ma ambientate dopo il 6° libro, solo perché le contraddice nei fatti accaduti, che ovviamente nessuno poteva conoscere a priori. Le fiction saranno quindi AU solo se contraddicono fatti inseriti in libri già pubblicati al momento in cui sono state scritte, perché solo in questo caso l’autore intendeva andare AU
Esempio: se la storia è ambientata durante o dopo il 5° anno di HP a Hogwarts e Sirius continua ad essere vivo, la storia sarà AU se è stata scritta dopo l’uscita del 5° libro (cioè quando si sapeva che Sirius moriva e il canone è volutamente contraddetto), mentre non è AU se è stata scritta prima dell’uscita del 5° libro e, quindi, non si intendeva contraddire il canone (che al momento non era neppure conosciuto).

• What if? (Cosa sarebbe successo se...): qui rileva il fatto che un certo presupposto, importante nel canone di HP, è stato volutamente stravolto dall'autore. In questo caso, la fan fiction risponde alla domanda: come si sarebbe evoluta la vicenda di HP se, per caso, anziché X fosse accaduto Y?".
Un racconto nel quale Sirius Black non è mai caduto dietro il Velo, quindi non è morto, è un racconto AU nell'accezione "What if?".
Idem in tutti i casi simili, anche se occorre prestare attenzione.
Un racconto nel quale uno dei personaggi morti nella saga di HP torna in vita, resuscitando in qualunque modo, avremo comunque un distacco dal canone, e la storia potrebbe essere, o non essere AU (dipende dal fatto che la “resurrezione” vada o non vada ad alterare le altre informazioni del canone), ma non sarà mai "What if?", dal momento che l'evento morte del personaggio è avvenuto eccome, anche se poi l'autore l'ha ripescato facendolo rivivere.
Un buon esempio di questa distinzione è il racconto di Astry, "Per amore di un figlio". Quel racconto non è né "Wath if?" né AU per il solo fatto che lì Piton è vivo. Lo sarebbe se l’autrice avesse scritto, rispettivamente, che Severus non era mai morto o se lo avesse fatto risorgere prima del punto temporale in cui si svolge l’Epilogo del 7° libro. Ma per come l’autrice ha invece trattato l’argomento (Piton torna vivo in un momento successivo a quello in cui si svolge l’epilogo di HP7), la storia è perfettamente IC (in canone).
Si ha un "What if?" anche quando muta un presupposto fondamentale riguardo ad un lato del carattere di un personaggio che conosciamo come certo per via del canone dei libri.
Sirius, ad esempio, è legatissimo a James. Un racconto nel quale Sirius avesse conosciuto prima Severus e, legando con lui, avesse preso in odio James, è un racconto "What if?".
Oppure, sappiamo benissimo che Severus non era leale a Voldemort. Un racconto nel quale Severus, dopo la morte di Lily, resta fedele a Voldemort, è un "What if?".
Come per l’AU, anche l’avvertimento "What if?" va inserito, nelle fiction di HP, in relazione all’Universo di HP conosciuto in base ai libri già pubblicati nel periodo in cui le storie sono state scritte: l’uscita del 7° libro, con tutte le informazioni contenute, non rende automaticamente "What if?" le fiction scritte prima, ma ambientate dopo il 6° libro, solo perché le contraddice nei fatti accaduti, che ovviamente nessuno poteva conoscere a priori. Le fiction saranno quindi "What if?" solo se contraddicono fatti inseriti in libri già pubblicati al momento in cui sono state scritte, perché solo in questo caso l’autore intendeva scrivere "What if?".
E’ sempre valido lo stesso esempio sopra riportato nel caso dell’AU.

• AU e What if? nello slash: In questo campo le distinzioni sono molto sottili. Non è "What if?" un qualunque racconto slash tra personaggi per almeno uno dei quali l'eterosessualità sia di certo scolpita nel canone, altrimenti tutto lo slash sarebbe AU (e in un certo senso lo è davvero, e proprio per questo lo si segnala solo in determinati casi) e "What if?".
E' un po' come se lo slash facesse eccezione ed avesse regole di AU e "What if?" a parte che cerchiamo di spiegare qui.
Tutti sappiamo che Harry ama Ginny e che Draco è sposato con una donna. Ma una Harry/Draco non è per forza di cose un racconto AU o "What if?", così come può non esserlo anche se l’autore scrive che Harry si è disinnamorato di Ginny, o che ha capito che in realtà il suo per lei non era vero amore, e la lascia dopo averla sposata ed avere avuto i loro tre figli.
Se, però, la Harry/Draco non tiene conto per nulla dell'epilogo di HP (ma solo se, ovviamente, è stata scritta dopo l’uscita di HP7) e nella quale, dunque, Harry non ha mai sposato Ginny, allora la storia è AU.
Ma potrebbe ancora non essere "What if?".
Una Harry/Draco ambientata nel Far West è ovviamente AU, ma certo non può essere "What if?", visto quanto i presupposti del canone sono già stati stravolti a monte dall’essere pienamente AU per aver completamente cambiato l’universo di riferimento.
Se, però, vi è una Harry/Draco nella quale Harry era stato smistato a Serpeverde, dopo aver accettato la mano tesa di Draco al primo anno, allora ecco che in questo caso siamo proprio nel campo specifico del "What if?".
Siamo quindi sempre nel campo del “What if?” nel caso di una Harry/Draco nella quale Draco sia riuscito ad uccidere Silente, oppure nella quale Harry decida di allearsi con Voldemort per dominare il mondo.

• OOC (Fuori Canone): sta per Out of Canon e si usa quando nella storia sono presenti dei cambiamenti al Canon che però non fanno della fanfiction una AU , ovvero che non hanno tale cambiamento (volontario) come centro della storia.
Esempio: nel mondo di JKR, i morti non possono resuscitare; se nella vostra fanfiction un morto resuscita, ma non è il centro della storia (per dire, il riassunto della vostra storia non dice: "Cosa succederebbe se la Rowling avesse sbagliato nel dire che i morti non possono resuscitare?"), la storia è OOC (per violazione del Canone ).
Altro esempio, forse ancora più chiaro: non ci si può Materializzare all'interno di Hogwarts; se nella vostra fanfiction un personaggio si Materializza all'interno di Hogwarts, la storia è OOC .

• OOC (Fuori Personaggio): sta per Out of Character e si usa quando uno o più personaggi della fanfiction non rispecchiano fedelmente quelli scritti dalla Rowling.
Cercate di rispettare il canone della caratterizzazione psicologica del personaggio (soprattutto se state “maneggiando” Piton) o, comunque, cercate di motivare ragionevolmente l’OOC tramite una buona introspezione del personaggio, illustrando con la dovuta (lenta) progressione i motivi che lo portano a discostarsi dai comportamenti attesi (canone) di quel dato personaggio.
Tornando ad esemplificare su Piton, anche se siete convinti che sa amare e piangere per amore, considereremo OOC immotivato un Piton che si innamora perdutamente, magari proprio di una sua alunna sedicenne, e si lascia andare a “smancerie” in pubblico dopo solo poche pagine di fiction e senza una adeguata e ben sostenibile motivazione. Ma sarà OOC anche un Piton che urla sempre e si mostra costantemente privo di controllo.
Il caso dell’OOC (Fuori Canone o Fuori Personaggio) è molto diverso dall’AU e dal What if
Se il fatto che la fanfiction sia AU/What if è una scelta dell'autore, una fanfiction è OOC solitamente per un "errore" del suo autore. E va bene, in alcuni casi può anche essere voluto, ma il più delle volte è dovuto alla cattiva conoscenza del Canone da parte dell'autore. A volte si tratta solo di "licenze poetiche", ma quando l'intera storia si basa su un Fuori Canone/Fuori Personaggio imputabile ad errori dell’autore, ci troviamo in un bel guaio!
Per lo più, comunque, si tratta dello sconvolgimento di piccoli fatti, quasi sempre dovuti a errori o a “forzature” per comodità dell’autore.
Alcuni esempi: lo smistamento di tutti gli allievi si fa il primo giorno di scuola, non quando vi fa comodo per inserire un nuovo personaggio; la Professoressa Sprite insegna Erbologia e non Astronomia o Incantesimi; non ci si può smaterializzare dentro il castello di Hogwarts; lo schiantesimo comporta lo svenimento del mago, non il suo rimbalzo all’indietro e molte altre cose simili.

• Interrelazioni tra AU – What if – OOC (Fuori personaggio): Un racconto può essere AU (in qualunque senso lo si intenda) e "What if?" senza essere per forza anche OOC completamente.
Se scrivo AU e "What if?" questo non significa che il personaggio debba per forza di cose cambiare carattere. Se lo fa è OOC e va segnalato, a meno che l'autore non sia riuscito a motivarlo tanto bene in ragione del "What if?" stesso da renderlo credibile al lettore.
Esempio: caso di un racconto nel quale Piton è un crudele Mangiamorte, leale a Voldemort fino alla fine. Questo non vuol dire, però, che Piton avrà un carattere meno enigmatico, chiuso e scontroso di quello IC della Rowling.
Prendiamo invece un racconto nel quale Piton viene smistato a Grifondoro, qui le possibilità (per esemplificare) sono almeno due:
a) è un Grifondoro, ma mantiene il suo solito "caratterino": Piton può ancora essere considerato IC;
b) è un Grifondoro e, proprio il fatto di essere rimasto accanto a Lily, e di non aver frequentato i vari Serpeverde, ha influito sul suo carattere iniziale, rendendolo mano a mano più aperto, meno cupo, più solare.
In questo caso:
- se nella storia è molto ben motivato, è il fatto stesso di aver fatto smistare Piton a Grifondoro a far sì che non sia OOC, perché il suo cambiamento caratteriale non sbucherà dal nulla, ma sarà proprio la naturale evoluzione del carattere di Piton dovuto al nuovo presupposto (essere smistato a Grifondoro) introdotto con il "What if?".
- se il “What if?” non è adeguatamente motivato o non è motivato affatto, allora Piton è OOC nudo e crudo.

• OOC nello slash: Anche se si inseriscono i pairing più improbabili, questo non comporta automaticamente un OOC dei personaggi.
Esemplifichiamo con un pairing apparentemente improbabile-impossibile: una Severus/Sirius consensuale e perfino romantica, nel senso che ciascuno dei due personaggi ama l'altro e ne è ricambiato.
Considerando che nel canone quei due si odiano, un racconto come questo è sempre AU e OOC?
Quanto all'AU, potrebbe anche non esserlo. Se ci fosse un Sirius innamorato di un Severus che, magari pure "standoci" una sola volta, comunque ama Lily, non sarebbe AU.
Se nella Severus/Sirius, Sirius non muore passando il Velo, allora sì che è AU nella particolare accezione di "What if?".
Passiamo all'OOC. In una Severus/Sirius scritta motivando adeguatamente come e perché dall'odio sono passati all'amore, o comunque rendendo credibile la cosa, i personaggi non sono affatto OOC, purché, una volta innamorati, Severus e Sirius continuino ad avere i tratti più salienti dei rispettivi caratteri.
Per concludere: Severus innamorato di Sirius non sempre è OOC, ma Severus che, essendo innamorato di Sirius, lo chiama (in un racconto non comico-demenziale) "Cucciolone mio adorato", a noi pare che sia OOC eccome.

• OOC nelle ff comico-demenziali: Il genere comico o demenziale non è di per sé sinonimo di OOC, inteso come stravolgimento del carattere dei personaggi. Una marcata enfatizzazione di lati realmente appartenenti al carattere del personaggio per raggiungere l'effetto comico-grottesco attraverso l'esagerazione, non è OOC.
Nel caso di questo genere di racconti la differenza tra IC e OOC è quindi generalmente un po' più sfumata.
Ciò non toglie che un personaggio scritto in chiave comica possa essere perfettamente IC, proprio come nei libri e in qualunque altro genere di fanfiction, e neanche esclude che, quando si scrive ai limiti dell'OOC al fine di rendere alcune sfumature comiche del proprio racconto, la modifica dei caratteri originali debba essere (come per qualunque altro genere) debitamente motivata.
Qualora non lo fosse lo si considererà un vero e proprio OOC, che, in quanto tale, deve essere segnalato.

Qualunque sia il motivo per cui non rispettate canone conosciuto al momento in cui avete scritto la vostra storia, siete pregati di indicare negli avvertimenti AU oppure OOC oppure What if.
Poiché l’OOC è prevalentemente dovuto ad errori, il giudizio dato alla vostra fiction, se l’OOC (sia come “fuori canone” che come “fuori personaggio”) non è ragionevolmente motivato, potrebbe anche risentirne negativamente.




Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:30
 
Web  Top
0 replies since 10/3/2010, 11:24   105 views
  Share