Il Calderone di Severus

"Ritorno alla vita" di Ida59, Storia consigliata Gennaio 2010

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Ida59
view post Posted on 20/1/2010, 11:04 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Per prima cosa, grazie, Alessandra, per la tua bellissima e sentita recensione.

CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 19/1/2010, 15:57)
Isolarsi forzatamente, vivere rinchiusi dentro se stessi e contemplare un mondo che progressivamente non si riesce più a vedere, accentua la sofferenza del personaggio, che si strugge in un dolore forte e pulsante, che gli scorre nelle vene, avvelenando la sua stessa esistenza, attorniato unicamente da muri di pietra su cui rimbalzano i suoi pensieri, come echi di fantasmi passati non intenzionati ad andarsene.

Non avrei potuto spiegare meglio la tremenda sensazione che attanaglia Severus nella profondità del suo essere, mentre si dibatte lottando contro se stesso.

CITAZIONE
La contraddizione in questo intensissimo passaggio: un dolore che non si vede, che non dovrebbe esistere, ma che dimostra la verità sottostante, ovvero la volontà di amare e il rimpianto di aver scelto di non poterlo fare. Così profondamente ingiusto, così tremendamente umano.

Queste tue parole mi danno i brividi per il significato recondito che contengono per me.

CITAZIONE
È il momento decisivo della storia, è quel ricominciare a vivere dopo la lenta e dolorosa scoperta di sé stessi. L’essere apparentemente perfetto si sgretola, sotto i duri colpi della vita, e mentre una parte di sé soccombe, un’altra trova il modo di emergere e di aggrapparsi strenuamente a una nuova vita.
È una vita in cambio di un’altra, nuova, è il confronto con se stessi, le proprie scelte e il proprio passato, quella parte di se stessi che lentamente muore, lasciando l'essere umano solo, fragile e indifeso, come effettivamente è. Ma rendersene conto è agghiacciante. Considerare i propri limiti, tutti assieme, ed accettarsi per quello che si è, rende la vita, da un canto, ancora più spietata e pericolosa, ma, dall'altro, l'acquisizione della conoscenza del proprio essere conferisce una forza nuova, quella di riuscire a guardare avanti, sapendo che a incedere saremo noi, nei nostri limiti, nel nostro essere uomini e nella consapevolezza di potercela fare in ragione di ciò che siamo e dei sentimenti che continuano a darci la forza di continuare e assaporare questo viaggio.

Questo è indubbiamente il nucleo essenziale della storia, la presa di coscienza che permette al personaggio il reale ritorno alla vita e credo che sia una delle cose più personali e importanti per me stessa che io abbia mai scritto. Del resto, non ho mai fatto mistero, e l’ho specificato anche nella premessa della storia, che questa storia ha per me un profondo significato del tutto personale.


Edited by chiara53 - 23/5/2015, 20:03
 
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