| La prima citazione è di una storia che ha preteso un anno per essere recensita. E ancora non ho finito... E' la prima ff in assoluto che mi sono messa a leggere e a recensire seriamente. Non era più uno svogliato leggi e salta qui e là. Era una delle prime storie che attiravano la mia attenzione (l'altra la segnalerò prossimamente) e pretendevano di essere lette bene e in modo approfondito.
Checchè si dica: dovere, doversi sdebitare, io non leggo mai qualcosa che non attragga la mia attenzione, seppur l'autrice mi abbia invitato caldamente a leggerla. Ha fatto bene.
Facciamo questa benedetta citazione e basta bla bla.
La verità era solo nell’amore che aveva pervaso il suo nome, un sussurro sfuggito al cuore del mago, che le aveva fatto provare brividi profondi, risvegliando sensazioni e ricordi che pensava morti per sempre, insieme ai suoi genitori ed al loro amore. Sapeva che non erano brividi di freddo quelli che stavano diffondendosi nel suo corpo e questo la spaventò ancor di più: mai, l’abbraccio di un uomo, le aveva ricordato la sensazione di protezione ed amore che promanava dal calore delle braccia di suo padre; mai più, da quando era una piccola bimba, il suo nome era stato pronunciato con tal enfasi d’amore. Tutto questo, semplicemente, la terrorizzava al punto di non voler ammettere quanto aveva bisogno di amore, di dolcezza e di rispetto.
Ed ecco a voi "Luci e Ombre del Cristallo" ovvero "la Studentessa."
Crystal: un personaggio in continua fase evolutiva, parte da una semplicità e una scontatezza quasi immediate, per poi evolversi, mutare e assumere sfumature ancora nuove e rafforzarsi col progredire della storia e del suo amore per Severus.
Questo è il capitolo 9, Violino, forse il capitolo che mi è piaciuto di più di tutta la storia. Me lo ricordo bene e ricordo tutte le riflessioni che fece scaturire in me, cercando di capire cosa celava e, soprattutto, chi era la persona che sapeva scrivere in questo modo. Ne è passato di tempo...
Questo è uno dei tratti più belli della storia, ma ce ne sarebbero molti altri da citare. Mi limito al primo capitolo di quella Trilogia che, per tanto tempo, mi ha tenuta agganciata a questo forum, quando ancora mi ci stavo avvicinando, a piccoli, esitanti passi a questo strano mondo, dove si parlava di sogni, dove persone di tutte le età si incontravano per dar vita a conversazioni infinite, discussioni in cui ci si accalorava e dove, ogni tanto, qualche zampata scattava.
Mi ricordo le notti insonni, per leggere e scrivere recensioni decenti. Per vedere dove mi avrebbe condotto il destino comune di due personaggi così diversi che, nel loro diverso modo di soffrire e amare, apparivano quasi uguali. Una storia costruita su un rapporto che nasce, si realizza, si rinvigorisce e a volte si frantuma per ricomporsi più resistente di prima. A un certo punto della storia, la sofferenza continua ad esserci ma non è più una sofferenza che separa, ma che unisce e fortifica.
La cosa bella da leggere nelle storie di Ida59 (per chi ancora non avesse capito di chi sto parlando) è che il suo Severus è molto reale, materiale. A volte sembra di poterlo toccare, lui, l'uomo che soffre, ma che punta sempre lo sguardo in avanti, per la realizzazione di un ideale, di un sogno. E' difficile dirlo a parole, ma la sensazione è proprio questa.
Non dico altro, per chi non avesse ancora letto la storia. La rileggerò tutta prima o poi (la prima! lo so che devo ancora finire la recensione della terza!) e vedrò se le mie percezioni sono cambiate.
[/color]
Edited by chiara53 - 3/1/2017, 17:54
|