Ida59 |
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| La visione "gotica" di Ida59
Da quando ho cominciato a scrivere Fanfiction mio marito ha sempre detto che il mio modo di scrivere era "gotico" ma, a dir la verità, detto da lui sembrava quasi un insulto! 
Ora, dopo un approfondito studio (si fa per dire!  ) dei temi della letteratura gotica, devo ammettere che in parte mi riconosco in questo filone letterario.
Il massimo di identificazione pura con il gotico lo ritrovo nei miei scritti quando entra in scena Voldemort, personaggio malvagio e tenebroso per eccellenza, addirittura quasi demoniaco nelle mie descrizioni e talvolta persino macabro (c'è una scena in "Antica Magia" in cui beve sangue e si fa una macabra doccia di sangue).
Invece, il mio adorato Severus sarà anche tenebroso, magari un po' ambiguo, ha un sacco di conflitti interiori irrisolti ma, certo, non è malvagio.
Spesso le mie ambientazioni sono studiatamente cupe (nell'ultima storia di "Trilogia d'amore e morte", guarda a caso proprio la storia con Severus/Bellatrix, ne ricordo una di Azkaban veramente angosciante, "dove il sole non sorge mai") e gioco molto spesso, invece, a livello psicologico del personaggio, utilizzando diversi simbolismi (o parallelismi con situazioni atmosferiche, la notte, i temporali...), con oscurità e luce sempre in perenne conflitto e con il personaggio (Severus) incapace di raggiungere un equilibrio stabile tra loro, sempre disperatamente alla ricerca della luce, ma spietatamente soffocato dall'oscurità.
Trovo che Voldemort sia assolutamente perfetto per interpretare il gotico puro, quello palesemente malvagio, quasi diabolico. E indubbiamente Bellatrix è sua degna compare. Con questi personaggi, inoltre, il richiamo al sangue e a scene anche macabre mi viene quasi naturale.
Non a caso, le cose più "puramente" gotiche le ho scritte quando questi personaggi hanno orbitato intorno al mio Severus che, di gotico, ha invece l'aspetto di tutti i pesanti conflitti interiori irrisolti, il suo inconscio tendere alla luce, per rimanere poi bloccato, ancora una volta ricacciato in un'oscurità che lo soffoca ma dalla quale, da solo, non riesce a liberarsi.
La tematica del sangue, però, appare molto spesso legata anche a Severus, sebbene in modo molto diverso. In tal caso è il conflitto con le proprie colpe, commesse in un lontano passato, ma non perdonabili (ecco il conflitto base irrisolto) che emerge e Severus vede le proprie mani ( e la propria anima) indelebilmente macchiate di sangue innocente anche quando sono perfettamente pulite.
Magari, se leggendo quello che scrivete voi mi viene in mente qualcos'altro, lo aggiungerò.Edited by chiara53 - 10/6/2015, 16:32 |
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