Il Calderone di Severus

Blood Giurì

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Ale85LeoSign
view post Posted on 30/9/2008, 17:56 by: Ale85LeoSign




Premessa alle Motivazioni:

Spiegare il colore del sangue a un cieco

Non è affatto semplice: certo ci puoi provare, puoi usare altri tipi di sensazioni, ma non riuscirai mai a fargli vedere, appunto, col tuo punto di vista una tonalità che può realmente colpire solo te, che riesce a colpire te.
Qui parliamo in particolare di un colore: il rosso.
Rosso vuol dire amare, ferire, odiare, attraverso una percezione univoca, che non accetta altre tonalità, se non quella della vera passione.
Dal mio punto di vista il sadismo, di io che scrivo, deriva da una sarcastica stesura della realtà che si tinge di questa tonalità. Lo scrittore sadico non si cura di quanto dolore possa arrecare al lettore, guarda solo al suo perfido piacere nel vedere quel determinato personaggio in situazioni di estrema sofferenza trascinando di conseguenza anche il "povero" lettore in una valle di lacrime.

Il sadico sa di avere un'arma a doppio taglio.
Le parole taglienti si incidono nella nostra mente, parole scritte da una persona che ha ucciso ogni speranza e ha reso parecchie delle nostre notti rosse, apprezzando i nostri insulti, sapendo di meritarseli, anzi, mirando proprio a riceverli.
Io sono così e ne vado fiera, come solo una mente distorta come la mia, potrebbe fare.

Care colleghe,
diciamo che la vostra penna attinge da un inchiostro rosso, da un incondizionato amore per il personaggio che vi da l'energia per scrivere e per far sognare il lettore.
Io attingo da un fonte più sanguigna, legata squisitamente al dolore, condizionato solo dalle mie esperienze di vita, senza soffrire per le sofferenze che infliggo, ma traendo un vero e proprio divertimento dal sofferto coinvolgimento psicologico che determino.

Giudicare ciò che voi esimie avete scritto diventa estremamente difficile.
Perché? Perché in voi di vero sadismo non ce n'è molto, per essere sinceri.
Il vostro eroe soffre, in tutti i modi possibili e immaginabili, certo, ma lo fa con uno scopo: elevarsi, glorificarsi agli occhi di tutte le miscredenti e non, per arrivare al ruolo insindacabile di eroe, appunto, che nuota in un mare di dolore, ma senza mai annegare del tutto e anche se capita il malaugurato caso che debba annegare, lo fa da eroe, non certo perché la vita è una colossale presa per i fondelli.

Care colleghe, quando voi scrivete il dolore, c'è veramente dolore in tutto quello che volete dire, non c'è neanche l'ombra di volerne trarre piacere, salvo rare eccezioni, che comunque restano estremamente fuggevoli all'interno della storia e non troveranno mai una totale, sadica approvazione.
Le sei lettere di questa parola feriscono, affondano e lasciano anche il segno, ma sono ferite che si rimarginano, che smettono di sanguinare, dove questi artigli non avranno mai una presa ben salda.

I miei parametri di giudizio, impossibilitati dall'essere totalmente obiettivi, hanno cercato di trovare, non la tortura peggiore, non la morte o altre accezioni attinenti alla sfera del dolore.
Ho cercato un sadico piacere, qualcosa che mentre feriva faceva sentire un'agghiacciante risata di sottofondo.
Ammetto che è stata dura, ma alla fine ce l'ho fatta.
Lo scrigno si è aperto e qualcosa ho trovato anche se mi ci è voluto un po' a cercare, a tentoni, come un cieco in una notte di nebbia.
No dai, scherzi a parte: dopo le dovute delucidazioni sui miei parametri di giudizio, scendo nel particolare, cominciando dall'alto come esige la prassi.


EDIT: SarcAstry sostiene che metto i commentuzzi a rate per sadismo.
Ma vi sembro veramente capace di una cosa del genere??? :rolleyes:





1 - Astry - "Dopo la vittoria"


SarcAstry: un nome una garanzia.
Perché ho messo al primo posto proprio lei?
Perché, tra le partecipanti, esclusa la sottoscritta ovviamente, è riuscita a mettere del vero e proprio sarcasmo all'interno della storia, anche in dei pezzettini sofferti, ma scritti veramente bene.
"Dopo la Vittoria": già il titolo è una tremenda presa per i fondelli del lettore, che di vittorie qui ne trova ben poche, a cominciare dalle sorti alquanto spiacevoli che attenderanno a braccia aperte il famigerato paladino in nero. Famigerato qui ci calza a pennello, visto che sarà carcerato per i tre quarti della storia e gliene capiteranno di tutti i colori.
Che cos'ho visto di sadico qui?
Con una bella panoramica sull'intera storia, posso dire che la disgraziAstry, tiene il povero lettore col fiato in sospeso per TUTTA la storia (e io so che si diverte immaginandosi la disperazione di chi legge. Provato di persona! L'ho odiata mentre lei se la rideva. Questo è essere sadici!) ma proprio tutta e fino alla fine lo sventurato lettore che legge con gli occhi spalancati e si chiede "Ma quante gliene fa capitare? Ma come finisce?" dal che inizia a cogliere le margherite, o, in alternativa, a strapparsi i capelli uno ad uno, e a chiedersi "Finisce bene. Finisce male. Finisce bene..."

Andando nel dettaglio: Mentre la leggevo, sotto le frasi dell’autrice che instillava dubbi su dubbi (sadica!) ho patito un po’ per tutti i personaggi. La loro introspezione è resa così bene, con gesti, espressioni verbali e fisiche così realistiche da trascinare inevitabilmente il lettore dentro la storia e alle relative "perle di sadismo".

Sadico è portare il lettore al limite di sopportazione, è far sì che un uomo innocente sia ritenuto colpevole e faccia da capro espiatorio per tutti (masochista il ragazzo, non tenta nemmeno la fuga.) ed è portare un uomo a pensare di potersi suicidare perché la vita non gli da alcuna speranza.
Fino alla fine ho temuto e creduto il peggio. Ma convinta, eh? Perché per TUTTA la storia, gli altri personaggi sono convinti che Severus sia effettivamente colpevole. Cosa che fa venir voglia al lettore di prendere la rincorsa e tirare una craniata contro il muro.
Poi non è che l'autrice da una pausa al senso di angoscia, (ma quando mai?) del tipo: posa figurativamente una mano sulla spalla al lettore e dice: "Non disperarti, c'è ancora speranza."
NO.
E' come se prendesse un martello e lo tirasse in testa sempre più forte a ogni lettore, dicendo "Continua a leggere che alla fine ti viene un colpo in ogni caso." come se quelli che ci tira sempre più forti (sì, perchè a ogni pagina rincara la dose) non fossero già abbastanza sofferti.

Il finale poi non poteva che essere la vera vittoria di tutta la storia, con una buona endovena di diabetico buonismo per far riprendere a respirare i poveri lettori.
Dopo la rovinosa caduta, l'autrice mette un bel materassone morbidoso e fa felici tutti, anche Severus.
Finalmente giustizia, scandita da un finale infinitamente piacevole che emerge così bene da far dimenticare al lettore tutti i patimenti sofferti durante la lettura.
Ma il sadismo c'è stato, eccome.
Verso di lui e verso tutti noi che abbiamo letto.
E brava SarcAstry. :D ;)



2 - Ida59 - "Nessuno deve sapere chi è Mark Evans"


Ahhh, e adesso ci divertiamo.
Si fa per dire, perché quelli che si divertono non sono certo i lettori e in parte non lo è nemmeno la tigrosa autrice.
Il suo pensiero, riguardo al Dark Master, lo conosciamo tutti più o meno approfonditamente e sappiamo, anche solo leggendo uno dei suoi numerosi scritti, qual'è il suo pensiero riguardo alla sofferenza che gli arreca.

La cara ragazza, ha la capacità di tirare una sfilza di coltellate al suo amorino, ma, non appena ha esaurito le energie, si premunisce di mettere un bel cerottino (rosso magari) in ogni punto che ha colpito.
Un lavoretto meticoloso insomma, che solo una mente sadica può concepire.
E non basta!
La cosa tremenda è che non le basta farlo, chessò per una, due... esageriamo, tre volte!
No.
Lei lo maltratta, lo crucia, lo dissangua, lo ammazza pure ogni tanto!!! E poi che fa?
Pace all'anima sua?
No!
Lo resuscita per ricominciare questo circolo vizioso da zero.
Ma qui il sadismo precipita (come una maschera per stare in tema col pensiero tigresco) e si svela il lato buono che, come i cerottini che menzionavo prima, la porta comunque a rendere felice e contento il personaggio.
La vita non è una presa per i fondelli: è un postaccio crudele, ok, ma alla fine, se uno combatte (a sangue possibilmente) ha la sua meritata ricompensa e tutto da rosso si tinge di rosa.

Ma per tornare sulla storia che ho messo al secondo posto.
Con quale ratio l'ho fatto?

Allora: panoramica generale: Severus qui è masochista, ma tanto masochista, seppur a fin di bene (il che toglie punti alla mia concezione di sadismo.).
Non solo rinuncia alle cose veramente belle che aveva, ma lascia che un altro uomo rubi la sua felicità e NON SOLO!
Lui stesso, da eccelso masochista/buonista, osserva ciò che si è volutamente lasciato alle spalle, soffrendo ancora di più.
Ma non è finita qui: oltre a tutto decide di "consumare" un ultimo rapporto con quella che diventerà la dolce metà di un altro. Se per l'autrice questo era un modo per dargli un contentino prima della clavata, per me (se non avessi conosciuto il suo pensiero) sarebbe stato un ulteriore sadismo, perchè quest'ultimo atto d'amore, altro non sarebbe stato che un modo di soffrire per le giornate future di Severus, uomo che pensa fin troppo, e che sicuramente avrebbe vissuto nel ricordo del suo ultimo atto di felicità, sapendo di non poterlo vivere mai più.

Comunque: tutta la storia ha innegabilmente il suo sadismo, sofferto dal lettore ed esternato molto bene dai pensieri del povero Dark Master su cui però l'autrice non gode, ma soffre. Il che si vede, eccome.

Ma brava Tigre, pronta coi cerottini? :D :D :D
P.S. (Se al mio commento seguirà una taccata rotante, il cerottino rosso lo voglio pure io sulla fronte :D Possibilmente due, incrociati, così al prossimo colpo hai un bersaglio più facile :D )


3 - Aliseia- "L'Aurora"


Questo terzo posto è stato molto sofferto per più di una ragione: sia per me, a decidere, sia per l'autrice a essere sadica. (Vero Ali?)
Essere sadici in questo caso, a mio avviso, vuol dire fare uno sforzo meritevole di essere votato e in questo modo premiato.
Lo slash non è il mio genere e forse anche per questo mi è venuto istintivo votarlo, facendomi dell'autosadismo da sola





Edited by Ida59 - 21/1/2015, 18:26
 
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