Il Calderone di Severus

Posts written by Ania DarkRed

view post Posted: 28/3/2022, 20:34 Smistamento del Cappello Parlante - Hogwarts: sala grande
Ida, ti ringrazio tantissimo per il tag e mi piacerebbe molto ma molto poter partecipare, purtroppo, però, ho troppi impegni e progetti da portare avanti (ogni tanto anche riuscire a dormire almeno sei ore di fila non sarebbe male 😂) e non riuscirei proprio a seguire nulla, sarei un peso e nulla più.
Mi spiace 😞
view post Posted: 9/11/2021, 18:08 Severus/Harry - Immaginando Severus
CITAZIONE (Xe83 @ 9/11/2021, 09:04) 
Di VWikaArtt su Deviantart

Death Eater Mask

"Ognuno di noi chiede una possibilità chiudendo gli occhi in modo sincero, onesto.
Ognuno di noi vorrebbe ripararsi, trovare il proprio posto. Spesso non ci accorgiamo cosa scorre tra le righe, spesso diciamo che il mondo è crudele ma continuiamo a percorrere la nostra via d'uscita lontano bene convinti che domani sarà meglio di ieri".

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc11540061/...ac4-pre__2_.jpg)

Eppure l’avrebbe indossata.
Avrebbe indossato la sua stessa pelle se fosse servito a togliergli il male di dosso.
Almeno un po’.
Glielo avrebbe succhiato via attraverso la maschera o il respiro.
Almeno un po’.

No.
Categorico. Freddo. Duro.

Eppure l'avrebbe indossata per sempre.
Avrebbe indossato la sua stessa carne se fosse servito ad allontanargli il male di dosso.
Tutto quanto.
Glielo avrebbe strappato via da ogni cellula e battito.
Tutto quanto.

No.
Categorico. Freddo. Duro.

Bella bella fanart! C'è praticamente un mondo che si spalanca dietro 😍❤️
view post Posted: 12/10/2021, 14:09 15 anni con Severus - Hogwarts: sala grande
Un passerottononandarevia mi ha messo una pulce nell'orecchio.
Ora... ho ancora grossi traumi dalla SHC che non potete nemmeno immaginare 🤣🤣🤣 e un'instabilità psichica-emotiva-mentale-decore ancora peggiore, ma...
l'idea mi stuzzica...
Spero sia ammesso lo slash 😬😬😬

Io sarei Serpeverde e poi Corvonero (mai Grifondoro 😬)
view post Posted: 14/7/2021, 16:32 Buon Compleanno Ele Snapey! - Compleanni, Ricorrenze e Affini
Eleeeeeeeeeeeeee!
Sono latitante e quasi un ectoplasma, ma per il tuo compleanno non potevo non passare 😍❤️
Non ci vediamo da un secolo! 😭😭😭
Speriamo che ci sarà presto l'occasione per rivederci tutte, sono pure quasi vaccinata! 🤣😂
Per ora ti faccio tantissimi auguri di buon compleanno, Ele e ti mando un abbraccione grosso grosso 💙💖💙💖💙💖💙

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view post Posted: 10/6/2021, 02:11 Sfida n. 7 FA+FF: Severus e le Stagioni - Sfide e concorsi di parole e immagini su Severus Piton
Sempre di notte. Sempre di corsa. nopitynonono


Titolo: Dernière danse
Autore: Ania_DarkRed
Data: giugno 2021
Tipologia: one shot
Rating: per tutti
Genere: generale, introspettivo, romantico
Personaggi: Severus Snape, Harry Potter, due "apparizioni" :woot:
Pairing: Severus/Harry
Epoca: post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Il mare era lì, camminava sui pensieri del mondo, li liberava per poi riprenderseli e lasciarli ancora andare, in un ciclo infinito che non avrebbe cancellato niente. Non avrebbe cancellato lui né i propri desideri.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia è invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.

I... il flusso di parole in corsivo è invece di mia esclusiva proprietà in quanto non c'entra nulla col mondo di HP ma è stato solo preso come ispirazione.

Ad un certo punto si parla di una musica ed è Run di Ludovico Einaudi (io lo amo, lo venero, eternamente sua :lol: <3) e ve la metto sotto da ascoltare:




Dernière danse



«Ma poi perché ridevamo io e te?»
voci allegre, tra altra gente,
ma se dovessi avvicinarmi un po’ a te?
E se dovessi dirti ciò che sento davvero?
Un passo indietro.
Un altro.
Il tuo viso che si gira
ed io che corro via.


Aveva iniziato ad amare il mare senza alcun preavviso. Senza neppure accorgersene.
Di notte, solitario granello di sabbia nero, andava a confondersi spesso con un cielo che non restituiva alcuna luce, neppure sull’acqua addormentata.
Chiedeva silenzio.
Voleva silenzio.
Ingoiarlo fino a stare male.
Desiderava una morsa di quiete che gli serrasse le labbra, un ammasso di note mute che gli scivolasse lungo la pelle senza tralasciarne alcun lembo.
Lentamente avvicinò le dita della mano destra sulla bocca, socchiuse gli occhi e la spalancò appena, umida al suo stesso tocco mentre ne immaginava uno diverso, e scese, verso il mento e poi alla gola mentre la testa si piegò all’indietro, senza controllo.
La gola ardeva di mancanza. Di un respiro bramato nel buio.
Il bruciore di uno sguardo che gli urlava dentro e lo avvolgeva mentre il sonno non arrivava e le ombre sul soffitto si trasformavano in storie senza alcun lieto fine.
Il petto era quasi sotto il palmo pallido che scorgeva appena, s’insinuò tra la stoffa e i bottoni e strinse la sua stessa carne, così forte da farla gridare.
E desiderare di scendere ancora.
E allora aveva iniziato a desiderare che qualcuno sostituisse la propria mano mentre continuava la strada di pelle e abiti, un tocco che non era il suo cui doversi accontentare, cui doversi attaccare come erba cattiva sulla pietra.
Sentiva le ferite sottopelle, quelle piccole e bastarde compagne di vita che non avrebbero lasciato la sua vita infame.
Infame com’era lui, che si ritrovava a guardare il mare con una mano tra i pantaloni.
Infame com’era lui, che le mani gliele aveva messe ovunque prima di portargliele via, forse per sempre.
E infame come quella parola che continuava ad essere un coltello piantato tra le costole.
Il mare era lì, camminava sui pensieri del mondo, li liberava per poi riprenderseli e lasciarli ancora andare, in un ciclo infinito che non avrebbe cancellato niente. Non avrebbe cancellato lui né i propri desideri.
Si fermò per un attimo, le mani immobili, il respiro quasi spento, arrestò ogni tocco per guardare alla sua destra, qualcosa che nel buio si muoveva verso l’orizzonte scuro, forse era un pescatore che si allontanava in mare dopo aver lasciato un letto troppo caldo dove non faceva che sudare sotto la calura estiva, asfissiante persino la notte.
Avrebbe voluto seguirlo, andare in mare aperto a respirarne l’aria pura, ma rimase lì, bloccato, per poi accasciarsi sulla sabbia, seduto, ispirare tutta la salsedine e poi lasciare che ogni granello gli si attaccasse addosso, sulla pelle scoperta, tra i vestiti e in mezzo ai capelli.
Rimanere lì mentre le mani riprendevano a cercarsi qualcosa addosso come un’ultima danza prima di dire basta, di fermare il treno per far scendere quei maledetti pensieri.
Non sarebbe servito nulla, neppure andare dall’altra parte del mondo a cercare una qualsiasi pace, spingersi in posti remoti come un eremita ascoltando soltanto i suoni della natura, ma i suoni nella sua testa come li avrebbe cancellati?
Come si sarebbe strappato di dosso quegli occhi? Il modo in cui lo guardava.
Respirò a fondo l’aria del mare, l’aria della notte, cercando di non pensare a quando lo aveva trovato disteso tra gli alberi in mezzo alla Foresta Proibita.
«Cosa fa qui?» gli aveva domandato, con quell’espressione sul volto che era sicuro avesse e che avrebbe volentieri preso a schiaffi, quell’espressione che diceva lo so cosa provi per me, ma non posso farci niente, sono problemi tuoi, non miei.
E invece i problemi glieli aveva causati lui quando aveva iniziato ad avvicinarsi, quando aveva iniziato a farlo sorridere, a toccarlo un po’, per caso.
«Volevo stare solo» gli aveva risposto, senza neppure guardarlo. «E vorrei continuare ad esserlo,» ma lui gli si era seduto accanto, beffardo, e aveva iniziato a sfiorargli la mano destra poggiata mollemente sullo stomaco.
Lo aveva lasciato fare, per interminabili minuti, poi si era alzato ed era andato via. Scappato.
Ed era scappato ancora, dall’altra parte del mondo, e cercava di farlo anche lì, fuggire solamente dai propri desideri.

Corro a cercarti a lungo
fra gli alberi e le foglie
guardando il cielo
le risate di qualcun altro
e il profumo dei libri.
Forse nei luoghi sbagliati
per paura di trovarti davvero,
trovarti in mezzo alle statue
tra l’abbraccio dei colori,
per paura di fissarti gli occhi
e innamorarmi ancora un po’
di piccoli segni sulla pelle
e racconti che ancora non conosco.
Corro a cercarti a lungo
tra mille canzoni
guardando magliette
da poterti togliere
e poi stringere di notte.


Era tornato a casa, in quel piccolo rudere dov’era scappato mesi prima per stare da solo, per vivere in amplessi di silenzio per dimenticarne altri, per cercare di chiudere gli occhi senza sentire addosso labbra e respiri, quelle maledette dita che sapevano dove fermarsi, dove spingersi oltre.
La pozione che stava preparando, un esperimento per passare il tempo, continuava a sobbollire: ci sarebbe voluta un’altra ora e la notte continuava ad avanzare mentre il sonno, come spesso accadeva, non accennava ad arrivare.
Non era servito alcun rimedio da lui conosciuto e distillato, tantomeno qualche incantesimo – era difficile se non impossibile che funzionassero su chi li lanciava – a donargli ore ininterrotte di riposo.
Ogni volta che oscurava lo sguardo, lui era lì, il suo volto, i suoi occhi, la sua bocca; persino il modo in cui si sedeva o si sporgeva in avanti quando parlava con lui, il modo in cui si passava le mani tra i capelli ribelli, spingendoli indietro e anche in quel posto, ogni volta che era in quel letto vuoto, sentiva il desiderio di fare i medesimi gesti, mettere lui stesso le dita e tirare indietro fino a scoprirgli il collo e baciarlo, baciarlo a lungo.
Cominciò a darsi mentalmente dello stupido mentre con un libro si colpiva la testa, così forte da farsi male, ma non emise alcun lamento, continuava e basta, e ogni tanto gli veniva perfino da ridere.
Posò il libro e riprese in mano gli appunti e si accorse di aver calcolato male i tempi: la pozione avrebbe dovuto bollire senza essere rimestata e a quella temperatura per altre sei ore.
Sei. Non una.
Che diavolo aveva avuto in testa per aver commesso un errore così grossolano?
Sospirò a lungo, sempre più convinto di star perdendo ogni rigore e ogni logica che lo avevano sempre contraddistinto.
Decise di tornare alla spiaggia a guardare il mare, a godersi la sua calma scura sotto un cielo che mostrava soltanto una moltitudine di stelle.
L’aria era calda, la brezza del mare la mitigava appena, eppure poco più in là c’era un fuoco acceso e qualcuno che rideva lì vicino.
Lanciò un incantesimo per occultarsi alla loro vista e si avvicinò un poco per spiare, non sapeva il motivo, cosa lo spingesse a farlo, forse voleva soltanto distrarsi cercando di scoprire la vita di alcuni sconosciuti, conoscere la loro storia per dimenticare la propria.
Vide due donne che ridevano sedute davanti al fuoco, cercò di immaginare chi fossero, per quale motivo stessero lì a quell’ora della notte; forse anche loro cercavano un po’ di silenzio, godersi la notte e basta. Qualche ora insieme.
D’improvviso una melodia squarciò la muta oscurità, risuonarono delle note sulla sabbia per perdersi infine nel mare, lambire l’acqua e poi tornare indietro, verso di lui, dentro la propria carne fino ad avvolgergli il petto.
Era una musica lenta, di quelle che ti cullano quando sei sdraiato e ti spalancano i pensieri, che ti aprono il mondo sui desideri, su ciò che vorresti stringere e baciare, su quel volto e quella risata.
Aveva fatto la spia per anni, servito diversi padroni senza essere mai stato padrone di se stesso, guardava, ascoltava e poi riferiva semplicemente; ma in quegli istanti era come spiare se stesso, c’era qualcosa in loro che gli sembrava stesse urlando il proprio nome.
Si alzarono e a piedi nudi sulla sabbia fresca della notte, iniziarono a muoversi intorno al fuoco, prima distanti, ondeggiavano da una parte all’altra seguendo la musica.
I corpi si avvolgevano dei tasti di un pianoforte e delle variazioni di un violino, si riempivano dei suoni come di tenerezze e in quell’istante, nonostante fossero distanti, gli parve di essere di troppo, di osservare un momento soltanto loro, che non avrebbe dovuto corrompere con la propria presenza, eppure non riusciva a muoversi.
Quei movimenti che pian piano le avvicinavano, erano ipnotici, erano dolci come carezze e dolorosi come uno schiaffo; c’era un che di triste, di perdita e di abbandono.
Le loro mani che si univano erano uno strappo al cuore, erano lacrime anche se avevano labbra aperte alla notte, in attesa le une delle altre.
E quella musica assunse all’improvviso i contorni dell’errore.
Si arrestò inaspettatamente com’era iniziata, e lui voleva soltanto andarsene da lì, lasciargli quel momento com’era sicuro che lui non ne avrebbe più – mai – avuti, lasciarle in quel modo per sempre.
Si alzò sempre protetto dall’incantesimo e fece alcuni passi, lentamente, voltandosi per alcuni secondi a guardarle, poi gli diede le spalle e accelerò per sparire e basta.
Le due donne rimasero lì, col respiro corto, strette l’una all’altra. «Possiamo concederci un’ultima danza prima di tornare alle nostre vite distanti.»
Lui, però, quelle parole non le avrebbe mai sentite né avrebbe visto le lacrime scendere sul viso della più giovane delle due.

«Usciamo da questo letto?»
un sussurro appena, sulla bocca,
ma se usciamo e non potessi vederti più?
E se non dovessi più tenerti tra le braccia in questo modo?
Buio.
Respiri.
Una risposta nel silenzio
e il sorriso di entrambi.


La pozione era ormai pronta e non gli rimaneva che metterla dentro le ampolle ancora calda e poi attendere una settimana di riposo prima di provare la sua efficacia, ma una domanda che subito si fece, era dove l’avrebbe testata e soprattutto con chi.
Sbuffò, stanco, svuotato completamente.
Ormai era l’alba e la luce del sole iniziava a filtrare dalle finestre, lui, però, non aveva ancora chiuso occhio e in quel momento avrebbe dormito per settimane, per mesi interi senza ascoltare niente e nessuno, ma il giorno avanzava e lui era ancora lì con gli occhi spalancati.
Ritornò per un attimo a quel momento privato di cui era stato testimone, e si ritrovò a pensare a come sarebbe ballare sotto una notte estiva completamente scura, illuminati dai colori del fuoco, con qualcuno che si amava.
Stringerlo a sé, cercare un battito comune e poi abbandonarsi semplicemente alla melodia.
Estrasse un breve frammento di quel ricordo e lo lasciò defluire, poi puntò la bacchetta contro un ammasso gelatinoso e argenteo, un incantesimo sulle labbra: «Manifesta musica!» e quello stesso brano iniziò a diffondersi per la stanza.
Si sentiva tremendamente ridicolo e cominciò a ridere mentre le spalle si muovevano un po’.
«Per Salazar, Severus, come sei caduto in basso!» e si accasciò pesantemente sulla poltrona sentendosi un idiota.
Gli era capitato di ballare nelle stupide feste organizzate da Albus ad Hogwarts o quando era stato costretto a seguire l’etichetta dell’altro suo padrone.
Lo aveva fatto persino con sua madre quand’era bambino, in quelle ore in cui non c’era suo padre e insieme potevano passare momenti spensierati, anche se non lo aveva mai amato e lo faceva soltanto per lei.
Per sé, invece, non aveva mai ballato.
Non lo aveva mai fatto perché lo desiderava né con qualcuno con cui voleva stare davvero.
Sentì bussare alla porta e, anche se riceveva pochissime visite, non si premurò di far cessare quella musica, anzi, ne aumentò l’intensità sperando di cacciare lo scocciatore, ma quello non aveva alcuna intenzione di desistere e fu infine costretto ad andare ad aprire.
«Non ho intenzione di comprare nulla!» tuonò. Forse erano alcuni ragazzini che ogni tanto gli capitavano sull’uscio, quando aprì, però, non si ritrovò davanti nessuno di loro, ma un viso che conosceva benissimo.
La musica era lì e gli gettava addosso ogni desiderio, gli urlava contro e gli spalancava i pensieri nell’aria afosa che cominciava ad appiccicarglisi addosso.
«Balleresti con me?» gli era uscito, così, d’improvviso.
«Ok, io… aspetta, cosa?» gli occhi erano spalancati, l’espressione incredula.
«Ti ho chiesto se balleresti con me.»
Il mare non era lontano, e nemmeno la bocca.
view post Posted: 20/5/2021, 21:59 Severus/Harry - Immaginando Severus
CITAZIONE (Ida59 @ 20/5/2021, 22:14) 
Commento alla firma di Ania.
Amo Neruda, che non si smentisce mai, tra l'ombra e l'anima (aah!). Dostoevskij ha il suo perchè, ma è un perchè complesso.
E... "Io", cioè Ania, be' un applauso meritato! <3 :Streghetta:

Ci manchi!!!

Quella poesia di Neruda è sempre stata una delle mie preferite <3
Sì, Dostoevskij è assai complesso, ma su quella frase potrei scrivere un trattato altrettanto complesso :lol: :lol: :lol: 3LEVKd8 ijbm5jc

<3 :lovelove: <3
view post Posted: 20/5/2021, 21:54 Tutti gli AUTORI di Magie Sinister! - Gli autori di Magie Sinister
CITAZIONE (Ida59 @ 20/5/2021, 22:16) 
Prima o poi, covid permettendo e vaccinazioni in aiuto...

Al di là delle cacchiate :D speriamo che davvero la situazione vada sempre più migliorando, per tutti, e che ci si possa davvero rivedere perché è un sacco che non ci vediamo! ;_; <3
Dall'infausto Halloween... :|
view post Posted: 20/5/2021, 21:51 Sfida Originali n. 3 - I sussurri del bosco - Sfide di Scrittura
Dovrei fare altro, tanto, ma come sempre accade a quest'ora (va beh, diciamo ad ogni ora), ho la mente altrove e mi sono quindi ricordata di un suggerimento datomi da qualcuno di venire a leggere qui dentro.

Per una strana congiunzione, quando ho iniziato a leggere il racconto di Anouk, nella playlist che stavo ascoltando è partito questo brano:



e l'unione è stata pazzesca! <3

Poi ho lasciato scorrere le parole insieme alla musica, le ho lasciate scivolare addosso, ho lasciato che si attaccassero e iniziassero a sedimentare.
Incredibile.
È la prima parola che mi è venuta in mente.
Bellissima.
La seconda.
Emozionante.
Ad unire queste e le altre.
È una favola meravigliosa di due creature splendide, così pure, vive, vibranti.
Leggere è essere lì, ma non vuoi essere lì perché ti sembra di essere di troppo, di rubare spazio al loro mondo, ai loro sguardi, ai loro respiri.
Ero con Amaranta quando osservava e basta, timorosa, non riuscendo a far altro nonostante i sentimenti crescenti, ed è stato bello e terribile (a livello emotico personale, ovviamente :D non per la storia).
Una favola in cui c'è così tanto e così profondo, significati ed emozion. E pace.
Una bellissima storia, Anouk, una di quelle che rimangono dentro.
Perfetto il mondo che hai creato, l'atmosfera, ciò che si percepisce, la bellezza che lascia e due splendidi personaggi con i quali non si può non essere in contatto per essere noi stessi in contatto con il mondo che ci circonda e con tutta la meraviglia che ha da offrirci.
I miei complimenti vivissimi! :stuporebello:

---

Ho letto anche la tua storia, Mep.
Fighissima! :lol:
Per qualche minuto non ho pensato a niente e ti ringrazio, è fantastica e divertente e fresca, con la tua solita ironia che sai usare in maniera sempre divina.
Povera Gabry! :lol:
L'idea, la storia, i personaggi, semplicemente meravigliosi, originali e simpaticissimi! :lol: <3
view post Posted: 20/5/2021, 21:13 Tutti gli AUTORI di Magie Sinister! - Gli autori di Magie Sinister
CITAZIONE (Ida59 @ 20/5/2021, 22:08) 
CITAZIONE (Ania DarkRed @ 20/5/2021, 17:09) 
Ovviamente poi in privato regoliamo i conti :lol: :lol: :lol: <3 :]

Aaaarg! Quanti abbracci? Quanti baci?
Ma poi mi porti le melanzane alla parmigiana e la marmellata super buonissima di arance?
<3 <3 <3 <3 <3

P.S. Però sono davvero strabellissimi!

Regoliamo i conti e sempre io devo portà qualcosa?! =_= :lol: :lol: :lol:
La risposta è no!
Perché ovviamente avrai tutto quando tornerai a Bassano :lol: :lol: :lol: <3 XP :] :lovelove:
view post Posted: 20/5/2021, 20:30 Tutti gli AUTORI di Magie Sinister! - Gli autori di Magie Sinister
Grazie, ragazzuole *^^* <3
Contenta che adesso siano tutti ok! :D :b:
view post Posted: 20/5/2021, 19:57 Tutti gli AUTORI di Magie Sinister! - Gli autori di Magie Sinister
CITAZIONE (chiara53 @ 20/5/2021, 18:45) 
Ania non so davvero come ringraziarti.
Cerca di dormire anche... di notte, però.
Un abbraccione one one one.

Dormirò quando muoio... :woot: XD XD XD

Ho corretto la versione ridotta di Gabry che c'era un piccolo errore :D

Gabrix1967_2_rid_0




E rifatto quello di Kate ;) :D :b:

Lonely_Kate_3

Lonely_Kate_3_rid





Edited by Gabrix1967 - 24/5/2021, 11:49
6335 replies since 2/6/2009