Il Calderone di Severus

Sfida N. 5 FF: “Guardami”

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giny81
view post Posted on 28/8/2007, 13:15




Grazie Ida del commento.

Solo una cosa. Non è che io tendessi a dimostrare la mia tesi. Il fatto è che ci credo nella mia tesi, e quindi non potevo che scrivere come ho scritto.
Ho amato molto la scena in cui Severus si allontana dalla tomba di Albus e contemporaneamente Harry si prepara ad assistere alla profanazione e decide di non agire.
Ho pensato che in quel momento fossero incredibilmente forti e incredibilmente uguali. Che soffrissero nello stesso modo, ma nello stesso modo avessero deciso di fare ciò che dovevano. Freddi, disciplinati. Straziati.

Credo che in molte occasioni Harry e Severus siano stati più simili di quanto non sembrasseo. Nella Caverna e sulla Torre, per esempio, in HP6. Ma questa è solo una mia idea personale.
 
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giny81
view post Posted on 28/8/2007, 17:01




Per Occhiomalocchio.

Ho letto la tua one shot e mi è piaciuta, sarà pure un punto di vista maschile ma devo dire che il finale è davvero torcibudella, se posso usare un'espressione tipica della critica letteraria. Mi ha colpito molto questo infatti: un finale molto emotivo, rispetto al resto della storia.

Per Astry.
Molto, molto intensa la tua one shot dall'inizio alla fine. Devo dire che quando chi scrive è in qualche modo innamorato del suo personaggio la differenza si sente. Ho trovato la storia della giusta lunghezza, misurata. Forse non c'è altro spazio per ulteriori meditazioni, perchè diventerebbe una forzatura. Insomma...il tempo è quello che è.

Credo sia la difficoltà più grossa di questa ff: uno avrebbe voglia di scrivere chilometri, di spiegare la vita, il sentire, il dolore di quest'uomo a fondo. Ma non ha tempo. Del rsto è la crudeltà della morte....
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 28/8/2007, 18:49




Bella composizione Giny, mi piace!

Devo dire che, se anche non conoscessi il nome dell'autrice, non farei fatica a scoprire chi l'ha scritta ^_^ ^_^ quello è decisamente il TUO Severus, e le tue idee e i sentimenti che hai provato leggendo hp, io ce li vedo... quindi, brava!

Forse la tua visione del personaggio è un po' una voce fuori dal coro di questo forum ;) , ma secondo me non è una voce affatto stonata, lo descrivi in modo diverso, ma la grandezza di Piton non viene sminuita.

Grazie del commento alla mia fic, felice che ti sia piaciuta ;) :D
 
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giny81
view post Posted on 28/8/2007, 19:08




Grazie Occhio!

Sono felice che sia passato questo messaggio, cioè che magari il mio Severus non è proprio in canon in questo forum, ma è ugualmente un eroe, è ugualmente grande.

Perchè, qualcuno non ci crederà magari, ma è un personaggio che amo molto, anche se ho con lui un rapporto a tratti ambivalente..... ;)
 
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Lady Angelica Serpeverde
view post Posted on 29/8/2007, 11:44




io voglio partecipare..Ho già la storia pronta...Va solo approvata...
 
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Lady Angelica Serpeverde
view post Posted on 29/8/2007, 13:46




Titolo: Un ultimo sguardo (prima ho copiato lo schema di Giny e ho dimenticaot di cancellare, sorry)

Autore/data: Lady Angelica Serpeverde/ 29 agosto 2007(il mio computer è avant idi un giorno sorry)

Tipologia: one-shot

Rating: Per tutti

Genere: Tragico

Epoca: HP 7

Personaggi: Severus Snape, Signore Oscuro, Albus Siente, Lily Evans, Harry Potter

Pairing: Severus/Lily

Avvertimenti: spoiler HP7



Un ultimo sguardo:

Il Signore Oscuro lo aveva chiamato. Per quale motivo? Doveva trovare il ragazzo, era vitale, il suo sacrificio e quello della amata Lily non dovevano essere invani…
Doveva chiederglielo con insistenza. Niente, era troppo preso dai suoi discorsi. Nel pensare, il suo sguardo trovò quello di Nagini: era protetta e accanto al signore. Fu un attimo, dovette togliere lo sguardo o Voldemort avrebbe capito. Non poteva aspettare oltre. Avrebbe dato la vita pur di sfuggire da quella situazione. Doveva intervenire. Preso dalla foga, gli uscì un per favore. Non avrebbe dovuto farlo, aveva tradito il suo tono freddo e calmo. Ma per sua fortuna, Voldemort era troppo preso da ciò che stava dicendo. Lily, Lily, la sua amata Lily. Per quale orrendo scherzo del destino, doveva soffrire così tanto. Non riusciva a capacitarsi del fatto che, tanti anni prima, fosse stato così stupido, avesse ignorato di avere la donna della sua vita al fianco. Ma ormai era tardi, doveva tornare alla realtà. La bacchetta di Sambuco rigirava nelle sue mani. Non voleva ricordare, la tremenda profanazione di quel essere. In tanti anni non aveva mai capito il genio di Silente, troppo accecato dall’odio. In quel momento si ricordò di harry, l’ultima volta che lo aveva visto. Lì, sulla torre di Astronomia…Non avrebbe mai perdonato a Silente il torto, il torto di vedere così tanta rabbia e tristezza in quegli occhi. Non gli avrebbe perdonato di aver fatto vedere al ragazzo, la perdita di un altro protettore, di un’altra figura familiare. Il ragazzo non se lo meritava. Forse era questo il suo conforto, pensare che qualcun altro oltre a sé stesso soffriva in modo orribile. Quella notte, di un anno fa, avrebbe dato di tutto pur di non sentir dire quelle parole al ragazzo. “Vigliacco, uccidi me come hai ucciso loro!” Aveva venduto il suo amore in cambio dell’odio. “Lily ora saresti fiera di me” pensò in conforto Severus. Lo pensò, proprio quando arrivò l’ordine.
“Uccidi!”
L’enorme serpente gli si era avvinghiato e lo aveva morso. Il dolore della ferita era assai minore di quello del fallimento. Aveva fallito. L’uomo di Silente, una volta freddo e distaccato, e ora così pieno di emozioni aveva fallito. Cadde a terra, con un leggero tonfo.Poi dall’oscurità si avvicinò qualcuno. Piton temeva fosse qualche Mangiamorte. Poi scorse meglio la figura, si stava avvicinando…Era Harry! Lo stava osservando, il viso solitamente caloroso era pallido e il viso paralizzato. E di nuovo, il ragazzo aveva visto tutto. Doveva dargli il ricordo, doveva darglielo, in modo che il suo sacrifico non fosse invano.
“Prendilo”
Dal nulla riuscì a capire che era stata evocata una fiale. Non riusciva a capire come, quando sentì un lieve singhiozzo femminile.Harmione era lì. Il ragazzo raccolse tutto il contenuto e lo mise nella fiala. Severus sentiva che le forze lo stavano abbandonando. Ma non poteva andarsene senza vedere un ultima volta Lily.
“Gua..rda..mi..” disse con voce sottile, indebolito.
Non avrebbe sopportato di non vedere più Lily, ogni giorno negli occhi del ragazzo…Quell’ anno senza vedere i suoi occhi era stata per lui la una grande sfida…E se il ragazzo fosse morto prima che lui rivedesse un ultima volta quella luce, quella sfumatura, quel colore così simile a quello della sua amata? Ma ora sapeva, e anche Harry lo avrebbe saputo, che il suo impegno sarebbe stato invano…Un'altra volta nella sua vita, avrebbe immaginato la luce, cha scompariva da quegli occhi…Non aveva più forze…Sciolse la mano e chiuse gli occhi, capendo che aveva fatto bene a barattare la sua vita, in cambio di poter vedere un’ultima volta, Lily, e i suoi occhi….

Edited by Lady Angelica Serpeverde - 29/8/2007, 19:34
 
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Nykyo
view post Posted on 29/8/2007, 13:54




Magari correggere prima l'ortografia... andare a capo... inserire le maiuscole... no?
 
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Lady Angelica Serpeverde
view post Posted on 29/8/2007, 14:58




Va bene o no?
 
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Starliam
view post Posted on 29/8/2007, 15:10




Aspetta, cerco di capire per te il criptico messaggio di Niky...
Aspetta che mi concentro...
direi proprio...
NO!

Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:48
 
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view post Posted on 29/8/2007, 17:48
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Lady Angelica Serpeverde @ 29/8/2007, 14:46)
Titolo: Capire chi sono, capire chi sei

Autore/data: Lady Angelica Serpeverde/ 30 agosto 2007

Per essere una fiction che è stata scritta DOMANI, non è male. :sick:
A parte il titolo, invece, che mi sembrava di averlo già letto IERI.

Per il resto, un traduttore automatico dall'inglese avrebbe anche potuto fare meglio. :sick:
Del resto, tu sei una SCRITTRICE INGLESE, non italiana, vero?

Diciamo così, non diventerai ricca con lo sfruttamento economico del diritto d'autore di questa storia.


Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:48
 
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Lady Angelica Serpeverde
view post Posted on 29/8/2007, 18:35




Io e i lcomputer siamo reciprocamente in contesa...Davanti a sto aggeggio infernale divento matta!! Infatti sono una delle poche che i libri gli scrive ancora a amchhina e ogni tanto a mano..Dannato computer!!!
 
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Starliam
view post Posted on 29/8/2007, 18:43




Che c'entra il computer? Spiegamelo, vorrei capire il tuo punto di vista.

Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:49
 
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Bex.
view post Posted on 29/8/2007, 19:14




Ho letto la tua ff Angelica, i sentimenti sono belli ma la grammatica lo è un po' meno; tu scrivi Io e i lcomputer siamo reciprocamente in contesa...Davanti a sto aggeggio infernale divento matta!! Infatti sono una delle poche che i libri gli scrive ancora a amchhina e ogni tanto a mano..Dannato computer!!! e io posso capire, ma purtroppo gli errori che fai tu non sono gli errori di chi ha poca confidenza con i computer ma di chi ne ha poca con la lingua italiana.
Tu dici che scrivi qualche volta a mano, e va benissimo, anche la Rowling lo fa; poi dici che scrivi a macchina, e va benissimo, ma purtroppo vedi, non c'è molta differenza fra lo scrivere a macchina e lo scrivere al computer su un documento di word, lo so bene: la tastiera è la medesima in entrambi i casi, anzi, i tasti della macchina (anche di quelle più moderne) sono un filo più lunghi dei tasti del computer, quindi teoricamente più faticosi e più soggetti a causare errori nei testi.
Ma ancora al di là di questo, tu non fai errori di "uso del computer o della tastiera", cioè errori di battitura, bensì errori grammaticali veri e propri quando non errori di costruzione sintattica. Questo non dipende dal computer. Gli errori del computer sono scrivere "amre" invece di "mare" o "prorpi" invece di "propri", ti posso passare, come in questa frase, anche il "i libri gli scrive" invece che "i libri li scrive", ma purtroppo non altro. Gli errori di costruzione della frase, di consequenzialità o di grammatica vera e propria non dipendono dall'uso del computer ma dall'uso della lingua (anche perché, devo dire, di errori di battitura ne fai davvero pochi, quindi mi embra strana la continua affermazione di non aver confidenza col computer -inteso come tastiera visto che stiamo scrivendo e non stiamo creando programmi).
Comunque, questa sfida mi ispira!! Io non scrivo ff, non sono capace, ma penso che qui mi cimenterò anche io; ho fatto molti commenti su di te ma sono l'ultima a dover parlare :D Appena posto attendo insulti.

Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:50
 
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Bex.
view post Posted on 29/8/2007, 20:49




Titolo: Guardami
Autore/data: Bex. in data 29 agosto 2007
Tipologia: one-shot
Rating: Per tutti
Genere: Tragico
Epoca: HP 7
Personaggi: Severus Piton, Voldemort, Harry Potter
Pairing: Severus/Lily
Avvertimenti: spoiler HP7


Voldemort sollevò la bacchetta che spaccando l'aria fece un rumore simile al sibilo di una frusta.
Era buio attorno, uno strano odore di muffa e stantio pervadeva l'aria, comunque immobile, quasi tangibile, quasi visibile quando era stata tagliata dal gesto improvviso dell'uomo che gli stava di fronte.
Uomo. In verità si chiedeva se quello che gli stava davanti fosse ancora definibile uomo.
Ne aveva paura, gli procurava repulsione, ne aveva ribrezzo, mal sopportava il vedere le vene bluastre pulsare sotto il finissimo strato di pelle diafana, sui polsi, sulla testa, sulle tempie, il disgusto nel vederle era assoluto; eppure una volta, o due sole, si era persino sorpreso a provarne pietà.
Anche di se stesso aveva pietà. Per ragioni differenti, ma ciò che ancora lo univa a colui che era stato il suo padrone era la consapevolezza che gli stessi sentimenti di schifo e pena che aveva per lui li aveva anche per sé. E anche lo stesso odio.

Il grosso e spesso serpente fluttuava sopra la testa di Voldemort a otto piedi da terra. Le vecchie persiane della Stamberga erano tutte abbassate, forse bloccate sulle finestre in quella posizione, alcune storte, altre rotte.
Fu un attimo, e vide Nagini scivolare troppo avanti nella sua gabbia leggera. Sembrava un pallone, e l'orrendo accostamento fu quello fra i palloncini colorati a festa per le ricorrenze e quella... cosa che stava rotolando verso di lui.
La prigione del serpente divenne anche la sua, come in una scena orribilmente rallentata sentì la pressione della gabbia attorno alla testa e alle spalle togliergli spazio e aria, sentì il fetore della pelle della bestia che lo stava soffocando.
Gridava; non lo fece volontariamente e fu quando già stava urlando che se ne rese conto.
Era la vita, la vita che lottava per proseguire, che cercava aria, che voleva luce, che mirava in alto, quella forza che persino nella disperazione più cupa brucia e fluisce in ogni fibra del corpo, era la vita, il suo respiro, il suo scorrere, era un corpo torturato ma sano, una mente lucida, troppo lucida, un cuore che aveva ancora forza di pompare sangue, era la vita a gridare, per essere liberata, per continuare, per pulsare, respirare, sentire, pensare, soffrire, era la vita che non voleva andarsene, che lottava prima ancora di ogni atto volontario della sua mente cosciente era la vita che lottava per vincere.
Nonostante tutto ciò che aveva potuto pensare fino a quel momento, nonostante il desiderio, dopotutto, di morire, di finire, e finalmente riposarsi, forse dimenticare, ora, negli ultimi spasmi di libertà era la vita a urlare. Ma non c'era soccorso. Non ce ne sarebbe stato. Questo, e solo questo, la sua mente cosciente lo sapeva.
Sentì un dolore lancinante al collo mentre i denti della belva penetravano del suo collo e cadde sulle ginocchia con la vista offuscata.
Poi, di colpo, come svanita la furia, il serpente scivolò via, la sua gabbia si alzò, e l'aria più fresca tornò a muoversi appena attorno alla sua testa, libera dall'odore dell'animale. Cadde su un fianco, stremato, mentre brividi di freddo salivano dalle viscere procurandogli un intenso senso di nausea e invadendo tutto il suo corpo fino a togliergli anche quell'ultimo sprazzo di dignità.
Si sentiva spaventato. E si sentiva umiliato.
Persino nel momento della morte, che pareva non arrivare mai, si sentiva come si era sentito in vita. Spaventato. Umiliato.
La sua mente era così affollata di urla, di voci, di pensieri, di immagini, che non riusciva a fermarne nemmeno uno. La sua intera vita passata stava sgorgando fino a inondarlo, travolgendo il poco controllo che ancora aveva; era la sua punizione. Era una sensazione terribile.
Nel disperato tentativo di arginarne il flusso teneva le dita premute sulla ferita nel collo, uno vi affondava persino dentro, nel cerchio profondo lasciato da un dente; era un dolore orrendo, il sangue gli zampillava nel palmo della mano, caldo e viscoso.
Vide qualcuno avanti a sé, qualcuno che si accovacciò accanto a lui. Una coltre di nulla scivolò via mostrandogli il ragazzo. Tentò di chiamarlo e lo vide chinarsi. Gli afferrò il bavero della maglia. Non aveva aria nei polmoni ma doveva dirgli ciò che andava detto, doveva metterlo al corrente della situazione, doveva lasciare dietro a sé una spiegazione e aveva paura di non fare in tempo, di non riuscirvi, aveva paura che il ragazzo se ne andasse; strinse con più forza portandolo verso di sé fino a che riuscì a dirgli: "Prendilo... Prendilo."
Non poteva spiegare altro, era la parola più immediata che aveva in quel momento. Ma vide il ragazzo afferrare una bottiglia e riempirla della sostanza rilucente che scorreva via insieme al sangue. La vita. Era la vita, perlata, plasmatica, che se ne andava insieme al sangue che la trasportava normalmente dalla mente al cuore, e ora... fuori.
Un moto di panico lo prese: stava finendo e non avrebbe mai più potuto pensare a Lily.
"Guardami..."
Vide il ragazzo voltarsi, e vide gli occhi verdi.
Poi, più nulla.

Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:50
 
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=Ranze=
view post Posted on 29/8/2007, 20:54




Ciao Bex,
ho letto la tua ff e trovo che sia veramente splendida!
Scrivi davvero bene, ma questo lo sapevo già... sono convinta che piacerà non solo a me.

Ti meriti una bestiaccia tutta per teeeeeeee!!! :wub:

Edited by Ida59 - 24/7/2015, 22:50
 
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107 replies since 4/8/2007, 12:34   3519 views
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