Ida59 |
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| Estratto da Non sei sola, Cap. 5 – Diversità
La strega sospirò volgendo lo sguardo amareggiato e triste al cielo d’oriente, al rosa dell’aurora che guadagnava terreno costringendo l’oscurità della notte ad arretrare e ritirarsi, le stelle che ad una ad una stancamente si spegnevano in lenta progressione. - Vedi, essere così diversa da loro, - cercò di spiegare, - significa che per tutte loro è difficile comprendermi, anche se si sforzano. La strega emise un lungo sospiro preoccupato e tornò ad immergersi negli occhi neri di Severus, vellutata oscurità notturna che amava infinitamente: - E da parte mia… temo di non riuscire a comprenderle come vorrei. – finì di spiegare con voce triste. – Mi sento impotente, intrappolata, incapace di cambiare la situazione: io lontana da loro e loro lontane da me, nello stesso mondo eppure irrimediabilmente separate. E questo mi fa sentire terribilmente sola… - concluse con un nuovo, lungo sospiro, sprofondando poi con il viso nel petto del mago, tra i sensuali bottoncini tanto adorati.
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