Il Calderone di Severus

N. 5 - Ode al Bottoncino

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Ida59
view post Posted on 16/9/2016, 13:06 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Sempre bottoncini molto drammatici e sempre un intenso estratto da La via del perdono, Parte I - Ecco. Il Marchio nero.


Alle ultime, fiere parole del mago, accompagnate da quel gesto colmo di sofferta dignità, Caramel si allontanò scuotendo la testa e Severus ebbe l'impressione che non avesse compreso una sola parola del torrente impetuoso che, incredibilmente, era uscito dalle sue labbra di solito sempre serrate in una stretta linea sottile. Lui, sempre così silenzioso e schivo, aveva quasi perso il controllo di sé e aveva investito il Ministro con quel fiume ininterrotto di parole, mostrando a tutti il Marchio Nero, orrido simbolo delle colpe del suo passato.
In quelle parole era racchiuso il suo mondo e la sua tragica storia; era il racconto straziato della sua scelta sbagliata e della sua inesorabile caduta, ma anche della sua nuova scelta, quella più difficile ma finalmente giusta, e della sua faticosa risalita; era tutto ciò di tremendo che quel Marchio significava per lui: era stato la sua condanna, ma sarebbe stato anche la sua sospirata redenzione. Era stato come mostrare la sua anima, nuda e inerme, era stato mostrare il suo vero se stesso a tutti gli altri.
Per quanto tremendamente difficile, aveva slacciato ad uno ad uno i bottoni che celavano la sua vergogna e sollevando la manica aveva mostrato a tutti l’orrore imperdonabile del suo passato; era stato come confessare ogni errore commesso su quella strada sbagliata imboccata per vendetta; era stato ammettere la sua straziante sofferenza per tutto ciò che aveva perduto.
Anche se loro, probabilmente, non avevano compreso nulla al di fuori dell’apparenza di colpevolezza sancita da quel ributtante sfregio nero inciso nella sua pelle chiara. Invece aveva offerto loro la possibilità di intuire la propria anima, di sfiorarla con la loro se avessero voluto, di vederla ed osservarne l’oscurità, ma anche la luce che vi brillava dentro. Solo per un istante, prima di ritornare a indossare la sua gelida maschera imperturbabile e recitare il suo ruolo oscuro, disgustandoli e facendosi odiare.

 
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