Ida59 |
|
| Brano estratto da Luci e ombre del cristallo, Cap. 10 – Sogni infranti
Severus suonava con gli occhi socchiusi, l’archetto volava sul violino e le dita accarezzavano le corde, ma la sua mente era fuggita via, sull’incanto di quelle note che lo avevano portato lontano, dove i sogni un tempo avevano preso vita, ma poi si erano miseramente infranti sulla realtà di una terribile scelta. […] La mano di Severus stringeva spasmodicamente il violino mentre la sua fronte si era appoggiata sulle corde. L’archetto era scivolato via dalla mano destra, ora abbandonata lungo il fianco, ed era caduto a terra. […] Un’amara lacrima scivolò sul candido corpo del violino, brillando come un pendente di cristallo alla fredda luce della luna. […] Improvvisamente Severus sollevò il viso dal violino e lo scagliò sulla scrivania, frenando solo all’ultimo istante l’impatto sul levigato ripiano di legno.
|
| |