Il Calderone di Severus

Prova #94 : "Legilimanzia e occlumanzia"

« Older   Newer »
  Share  
Ida59
view post Posted on 19/5/2007, 12:47 by: Ida59
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


“Dunque, l’Occlumanzia. Come ti ho detto nella cucina del tuo caro padrino, questa branca della magia chiude la mente alle intrusioni e alle influenze esterne”.
“ E perché il professor Silente crede che ne abbia bisogno, signore?” domandò Harry, guardando Piton dritto negli occhi e chiedendosi se avrebbe risposto.
Piton ricambiò lo sguardo per un momento, poi disse, sprezzante: “Dovresti esserci arrivato anche tu, a questo punto, Potter. L’Oscuro Signore è molto abile nella Legilimanzia…
“Che cos’è? Signore?”
“E’ la capacità di estrarre e mozioni e ricordi dalla mente di un’altra persona…”
“Sa leggere il pensiero?” chiese in fretta Harry, sentendo confermare le sue peggiori paure
“Tu non hai acume, Potter” rispose Piton, con i neri occhi che scintillavano. “Non capisci le sfumature. E’ uno dei difetti che ti rende un pozionista così scadente”.
Piton fece una pausa prima di continuare, a quel che pareva per assaporare il gusto di insultare Harry.
“Solo i Babbani parlano di ‘lettura del pensiero’ I pensieri non sono un libro che si possa aprire ed esaminare a piacimento. Non sono incisi all’interno del cranio in modo che qualunque intruso possa leggerli. La mente è qualcosa di complesso e stratificato, Potter… o perlomeno, la maggior parte delle menti lo sono”. Sorrise, beffardo. “E’ comunque vero che chi padroneggia la Legilimanzia è in grado, in condizioni particolari, di scavare nella mente delle sue vittime e interpretare correttamente ciò che vi trova. L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”.
Checchè ne dicesse Piton, a Harry la Legilimanzia sembrava proprio la lettura del pensiero, e non gli piaceva affatto.
“Quindi lui potrebbe sapere che cosa stiamo pensando ora? Signore?”
“L’Oscuro Signore si trova ad una considerevole distanza e le mura e i terreni di Hogwarts sono protetti da molti incantesimi antichi che garantiscono l’incolumità fisica e mentale di coloro che vi abitano” rispose Piton. “Il tempo e lo spazio sono importanti nella magia, Potter. Il contatto visivo è spesso essenziale per la Legilimanzia”.
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pagg.500-501) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA A


« È vero » ammise Silente in tono di scusa. « Ma vedi... è necessario cominciare dalla tua cicatrice. Perché quando ti riunisti al mondo magico fu subito chiaro che la mia intuizione era giusta, e che la cicatrice ti avvertiva dell'avvicinarsi di Voldemort e dello scatenarsi delle sue emozioni».
«Lo so» mormorò Harry stancamente.
«E la tua capacità di individuare la presenza di Voldemort anche quando si nasconde, e di conoscerne le emozioni più violente, è aumentata da quando Voldemort è tornato nel suo corpo e ha riacquistato in pieno i suoi poteri».
Harry non si prese nemmeno la briga di annuire. Sapeva già tutto.
«Negli ultimi tempi» proseguì Silente, «ho cominciato a temere che Voldemort potesse rendersi conto di questo legame. Infatti, com'era inevitabile, a un certo punto sei entrato così a fondo nei suoi pensieri che lui ha avvertito la tua presenza. Mi riferisco, è ovvio, alla notte dell'attacco contro il signor Weasley».
"Sì, Piton me l'ha detto" borbottò Harry.
«Il professor Piton» lo corresse pacato Silente. «Non ti sei chiesto perché non sono stato io a spiegartelo? Perché non sono stato io a insegnarti Occlumanzia? Perché per mesi non ti ho quasi degnato di uno sguardo? »
Hany alzò gli occhi. Si accorse che Silente era triste e stanco. "Sì" mormorò. «Sì, me lo sono chiesto ».
«Vedi» riprese Silente, «ero convinto che ben presto Voldemort avrebbe tentato di penetrare nella tua mente per manipolare i tuoi pensieri, e non intendevo offrirgli altri incentivi. Di sicuro, se si fosse reso conto che il nostro rapporto era - o era stato - più stretto di quello fra preside e studente, avrebbe cercato di servirsi di te per spiarmi. Temevo che ti usasse, Harry, che si impadronisse di te. E credo di aver avuto ragione, perché le rare volte che io e te ci siamo trovati in stretto contatto mi è parso di scorgere la sua ombra fremere dietro i tuoi occhi... »
Harry ricordò la sensazione che un serpente assopito si risvegliasse in lui ogni volta che incrociava lo sguardo di Silente.
«E come ha dimostrato stanotte, lo scopo di Voldemort non era la mia distruzione, ma la tua. Quando ti ha posseduto per un attimo, poco fa, sperava che ti avrei sacrificato nella speranza di ucciderlo. Per questo, vedi, ho tentato di tenerti a distanza: per proteggerti. L'errore di un vecchio... »
Trasse un profondo sospiro. Harry sentiva le sue parole scorrergli addosso. Fino a pochi mesi prima avrebbe dato qualunque cosa per sapere tutto, ma ormai non aveva senso, davanti alla voragine che la perdita di Sirius aveva spalancato dentro di lui: più niente aveva importanza...
« Sirius mi ha detto che la notte dell'attacco ad Arthur Weasley avevi sentito Voldemort risvegliarsi dentro di te, e ho capito subito che i miei peggiori timori erano giustificati: Voldemort si era reso conto di poterti usare. Così, nel tentativo di armarti contro i suoi assalti mentali, ho chiesto al professor Piton di darti lezioni di Occlumanzia ».
Da HP5, cap. 37; pag. 765-766. Inserita da Niky.> LETTERA B


«Allora sarai una facile preda per l'Oscuro Signore! » gridò Piton. « Gli sciocchi che portano il proprio cuore con orgoglio sul bavero, che non riescono a controllare le emozioni, che si crogiolano nei ricordi tristi e si lasciano provocare così facilmente … gente debole, in altre parole ... non hanno alcuna possibilità contro il suo potere! Entrerà nella tua mente con una facilità inverosimile Potter! »
« Io non sono debole » disse Harry a voce bassa, mentre la furia montava così rapida che avrebbe potuto aggredire Piton da un momento all'altro.
«Allora dimostralo! Controllati! » sbottò Piton. « Misura la rabbia, disciplina la mente! Proviamo di nuovo! Preparati! Legilimens! »
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 507) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA C




«Devi sgombrare la tua mente da ogni emozione tutte le notti prima di dormire; svuotala, rendila piatta e calma. Hai capito? »
«Si» rispose Harry, che ascoltava appena.
« E ti avverto, Potter... lo capirò, se non ti sei esercitato... »
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 556) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA D



« Legilimens! »
Stava correndo lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, davanti alle pareti di pietra, alle torce accese... la porta nera si faceva sempre più grande; lui correva così forte che ci avrebbe sbattuto contro, era a pochi metri e vedeva la striscia di debole luce azzurra...
La porta si era aperta! Era entrato, finalmente, in una stanza circolare con pareti e pavimento neri, illuminata da candele con la fiamma azzurra, e c'erano molte altre porte intorno... ma qual era quella giusta...?
«POTTER!»Harry aprì gli occhi. Era di nuovo disteso sulla schiena, senza alcun ricordo di come ci era finito; stava ansimando, come se avesse davvero corso lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, avesse davvero oltrepassato la porta nera e trovato la stanza circolare.
« Spiegati! » esclamò Piton, torreggiando su di lui, furioso.« Io... non so che cos'è successo » disse sinceramente Harry, alzandosi. Aveva un bozzo sulla nuca, dove aveva sbattuto, e si sentiva febbricitante. « Non l'avevo mai visto prima. Gliel'ho detto, ho sognato la porta... ma non si era mai aperta... »
« Non ti impegni abbastanza! »
Per qualche motivo Piton sembrava più arrabbiato adesso che due minuti prima, quando Harry aveva visto i suoi ricordi.
« Sei pigro e sciatto, Potter, e non mi meraviglia che l'Oscuro Signore... »
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 556) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA E




“Cercherò di forzare la tua mente” rispose Piton soave. “Vediamo quanto sei in grado di resistere. Mi hanno detto che hai già mostrato attitudine a opporti alla Maledizione Imperius. Scoprirai che per questo ci vuole un potere simile … ora concentrati. Legilimens!”
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag. 504 Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA F
 
Web  Top
1 replies since 19/5/2007, 12:47   2350 views
  Share