Il Calderone di Severus

Ida59 - Amore fatale, Tipologia: racconto breve Rating: per tutti Genere: fantasy (vampiri) tragico

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view post Posted on 20/1/2024, 09:56
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I ♥ Severus


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Titolo: Amore fatale
Autore/data: Ida Daneri - 10 novembre 2019
Tipologia: racconto
Rating: Per tutti
Genere: fantasy (vampiri)
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Torrida estate che tutto brucia nel suo possente passaggio, estate di fuoco che si oppone al gelo silenzioso della morte e nella morte stessa si muta.
Parole-battute: 418 - 2415

Questa storia è di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.

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Amore fatale




Estate assolata, caldo bruciante che mi stringe tra le sue spire soffocanti.
Devo attendere la notte e poi…

Sulla mia pelle il suo respiro, gelido; nei miei occhi solo il luccichio dello sguardo di sangue che m’incatena all’oscurità.
Le mie labbra aride anelano una stilla di pioggia, ma non esistono lacrime nell’abbraccio mortale di questo deserto riarso.
Sono sua, nel corpo e nella mente, nel cuore perduto e nell’anima a brandelli: ha inciso il suo marchio sul mio collo, tanti anni fa, quando ero ancora giovane e bella e il tempo non aveva deturpato il mio sensuale e lussurioso fascino.
Le sue bianche dita scheletriche mi accarezzano i lunghi capelli neri, giocano con i riccioli ribelli, sinuose spire di serpente che cercano di intrappolarlo per non lasciarlo più fuggire.
Non è mio, non lo sarà mai, nessuna donna mortale potrà mai possederlo.
Lui è il mio Signore, il mio Padrone, e la mia vita è sulle sue labbra, ardente di desiderio e pronta al sacrificio totale.
Sta giocando col mio corpo, la sua lingua mi assapora, mi vuole. Con un brivido di piacere percepisco la puntura leggera e acuminata dei canini: brama il mio sangue, dono gradito e sempre reiterato, il mio sangue puro per nutrire il suo.
Ma il mio amato Signore rifugge l’amore, perché l’amore è morte, e so bene che sarà anche la mia fine.

Torrida estate che tutto brucia nel suo possente passaggio, estate di fuoco che si oppone al gelo silenzioso della morte e nella morte stessa si muta.
Neppure Lei lo avrà, anche la Nera Mietitrice sarà sconfitta dal potere del mio Signore in questo tremendo scontro di cupe tenebre. Io sola potrò dire d’averlo avuto, dentro di me, nel corpo e nella mente, padrone assoluto della mia temeraria ossessione, tetra ombra dei miei deliri.
Il sole splende, vivido e crudele, e m’accecano i suoi lancinanti raggi; nel buio solo i suoi occhi rossi e la mia risata che immola altro sangue sull’altare di questo insano amore.
Quando chiederà la mia vita, gliela offrirò con un sorriso di voluttà, goccia dopo goccia.
È sempre stata sua, dalla prima volta che lo vidi a casa dei miei genitori, ancora bambina: gli occhi neri più del nero, il volto candido come una statua greca e un sorriso appuntito che sapeva ammaliare chiunque.
La vita ha irrimediabilmente sciupato il mio aspetto, ma Lui è sempre il mio Signore e il mio amore è ancora uguale a quello della bimba stregata dal suo sguardo straripante d’oscurità.
 
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