Vedo adesso con grande piacere la discussione che hai aperto, Giorgy, bravissima, i miei complimenti per come lo hai fatto con grande cognizione e capacità espositiva.
Caravaggio, una delle mie passioni da sempre, ma chi potrebbe osar dire di non amare questo artista immenso, "maledetto" e allo stesso tempo benedetto da straordinario talento, capacità espressiva, creativa e comunicativa?
Un genio assoluto in grado di conquistarsi, nonostante la netta propensione al creare presupposti che lo facevano finire regolarmente nei casini, il favore di grandi mecenati grazie alla sua indiscussa abilità pittorica.
Ricordo di esserne sempre rimasta affascinata, quando sin da piccola trascorrevo un sacco di tempo ad ammirare le sue opere osservando e ri-osservando ogni ombra, ogni luce, ogni particolare.
Una delle mie preferite era questa (difficile dire però quale fosse davvero la mia preferita)
De La conversione di san Paolo non so che cosa mi affascinasse di più, se la fisicità del cavallo tenuto per le briglie o la posa un po' scomposta di Saulo già a terra che protende le braccia a proteggersi da quell'entità che lo richiama a non perseguitarlo, presenza divina lasciata fuori dal quadro che comunque appare anche senza apparire, c'è, si evince grazie al drammatico contrasto luce/ombra che racconta con forza quasi brutale quanto è appena accaduto.
Un quadro magico, come lo sono tutti i quadri di Michelangelo Merisi, che avrei potuto stare a guardare incantata per ore, così come potrei stare qui a parlarne per ore... ma vi risparmierò il pippone.
Aggiungo solo che Caravaggio è fascino puro. Così come lo è Artemisia Gentileschi, che pure io adoro, e che Cate ha tirato fuori dal cilindro con ottimo tempismo: grazie per averlo fatto
Trovo che anche lei sia stata un'artista eccezionale, incredibile, spaziale, che purtroppo non balzò agli onori delle cronache dell'epoca come avrebbe ampiamente meritato proprio solo perchè donna!