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Sbatte rapidamente gli occhi più volte, ricacciando indietro lacrime che non può accettare e deglutisce a fatica: non può cedere, non deve, non davanti a tutte quelle persone che non hanno mai capito nulla di lui e che lo credono solo un essere insensibile e crudele, incapace di provare umani sentimenti, mentre lui, invece, non ha mai realmente cessato di portare orgogliosamente il proprio cuore sul bavero. Ha passato gli ultimi venti anni della sua difficile esistenza a far credere d’essere chi non è mai stato, glaciale statua indifferente ad ogni umana emozione: ha inciso il disprezzo per gli altri in ogni suo sgradevole lineamento solo per tenere tutti a distanza e preordinare la pericolosa recita che avrebbe inscenato al ritorno dell’Oscuro Signore. A nessuno importa se, per riuscirci, ha dovuto implacabilmente soffocare il fuoco ardente della passione negli occhi e nel cuore, negando la sua stessa umanità.
Accidenti! Tipo orgoglioso Snape... un uomo vero, sempre piu' rari da trovare, peccato.
Sara' forse questo che mi spinge ad apprezzarlo? É un duro, é il Charles Bronson del mondo magico! E sapere che un tipo del genere abbia sentimenti tanto profondi, e li nasconda a quel modo, non fa che aumentare il sex-appeal letterario
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Ed ora, proprio a due passi dall’agognata fine delle sue sofferenze, quando le attraenti braccia della morte finalmente si tendono cupide verso di lui, tutta la sua atroce finzione si dimostra vana e, per la prima volta, tutti potranno capire chi è veramente Severus Piton, quale straziante sofferenza ha dovuto affrontare per pronunciare quelle due maledette parole, acuminati rostri a squarciargli la gola, condanna perpetua e insopportabile nella sua memoria.
Ma ancora, nonostante tutto, s’impone ancora, spietatamente, di riprendere il più completo controllo di sé, come sempre nella sua vita: deve farlo, deve riuscirci, pena un rovinoso crollo.
Ah!
Non ho parole... Ma vi rendete conto che se ci fosse stato Codaliscia al suo posto, l'aula sarebbe stata inondata da un diluvio universale di lacrime?! Senza contare le scene strazianti e i vani tentativi di imbonirsi la giuria? Non oso pensare a quali livelli scenderebbe Peter...
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E’ un uomo, debole e fragile proprio come ogni altro essere, distrutto da troppo possenti emozioni, ma non intende rassegnarsi né piegarsi, né, soprattutto, accettare l’altrui pietà.
Molto meglio l’incomprensione ed il disprezzo che, negli anni, ha imparato ad affrontare magistralmente con il suo tagliente sarcasmo.
Raddrizza ancora una volta dignitosamente le spalle, seppure con infinito sforzo, stringe i denti e fissa Silente, la più completa indifferenza di nuovo dipinta sul viso e lo strazio nel cuore a rivederlo davanti a sé, ancora vivo, comodamente seduto sulla sua poltrona nello studio circolare nella torre.
Mi inchino.
Ma un po' di conforto pero' se lo meriterebbe eccome:in silenzio e senza darlo a vedere se lo godrebbe, ma non lo chiedera' mai.
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- Non ho altre informazioni dirette sugli Horcrux, ma ti ho raccontato ogni singolo particolare che, nel corso degli anni, ho scoperto sulla vita di Tom Riddle e che ti può essere utile. Ora tocca a te fare il resto. –
Piton annuì cupamente:
- Sono certo che ne ha consegnato almeno uno in custodia a Bellatrix: si è più volte vantata che Voldemort le avesse a suo tempo affidato i suoi più preziosi tesori! –
- Sembra che la pista che stavo seguendo sul medaglione di Serpeverde si sia finalmente riaperta: potrei essere vicino al traguardo e, se tutto va bene, ne avremmo già distrutti tre. –
Piton sospirò, preoccupato:
- Spero che non vorrai essere così testardo da andarci ancora da solo! –
Silente sorrise, disarmante:
- A dir la verità, vorrei portare Harry con me! –
Piton aprì la bocca per parlare, ma poi la richiuse di scatto: i suoi occhi parlavano per lui, raccontando furiosamente il suo disaccordo.
- Se la mia tesi è corretta, e solo Harry è in grado di distruggere gli Horcrux senza subire danni, è necessario che impari a riconoscere i trucchi usati da Voldemort. – aggiunse il Preside, condiscendente.
- Non è per nulla necessario: ci penserò io a sgombrare il cammino di Potter eliminando ogni barriera magica messa a protezione degli Horcrux. – intervenne Piton duramente. - L’importante è che Fanny consegni i miei anonimi messaggi al ragazzo: solo in questo modo potrò ancora passargli informazioni, quando tutti mi crederanno – il Professore prese fiato e il suo volto s’irrigidì ulteriormente prima di finire la frase sibilando, - un traditore ed assassino! –
Silente sospirò e accarezzò dolcemente la Fenice che rispose con un lieve fischio modulato.
- Fanny sarà al tuo servizio, Severus, non temere. –
In questo ricordo veniamo a sapere finalmente piu' dettagli sul compito di Snape: ha aiutato Harry e l'Ordine rimanendo nell'ombra, anzi non solo nell'ombra... nel fango, nella merda! É passato ufficialmente dalla parte del Male, su ordine di Albus, diventando per tutti definitivamente un gran bastardo, un Mangiamorte, assassino, ingrato traditore... e Fanny é li' docile, docile e non si ribella.
Ma Signori della Corte: sveglia!!
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Hermione Granger fissa le immagini del ricordo a bocca aperta; poi dà di gomito a Potter, sussurrando eccitata:
- Accidenti, Harry, come ho fatto a non capirlo prima? Ecco chi era il misterioso amico di Fanny che c’inviava tutte quelle preziose informazioni! Come ho potuto essere così immensamente stupida? L’ombra nera che mi pareva di aver intravisto, più di una volta, quando abbiamo recuperato e distrutto gli Horcrux, era proprio il Professor Piton che ci spianava la strada liberandola da ogni ostacolo! Ecco perché non abbiamo mai avuto difficoltà a recuperarli: te l’avevo detto che c’era qualcosa di molto strano! –
Fortunatamente almeno Hermione non mi delude, al contrario dei vecchietti assopiti che scaldano le poltroncine dei Giurati...
Harry ci arrivera' anche lui, é un po' tardo, ma l'input lo ha ricevuto e deve solo interpretarlo correttamente. Diamogli tempo.
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- Sarà la tua unica amica… - sussurrò piano il Preside.
Piton strinse le labbra e distolse lo sguardo da Silente, che continuò, esitante:
- Ce la farai a sopportare il loro odio e le loro offensive accuse? –
Piton emise un lungo sospiro, mentre un sorriso amaro gli incurvava le labbra sottili:
- Non che ora mi amino! – sussurrò ironicamente, sollevando un sopracciglio. – Stai tranquillo Albus: mi sarà molto più difficile sopportare l’amicizia dei Mangiamorte, che non il disprezzo dei tuoi amici. –
Alcuni Giurati si sono svegliati dal torpore: "Se Albus gli affida Fanny, e se quest'ultima non batte ciglio... cosa raccontava gia' il primo ricordo? "
Si sa che la fenice non aiuterebbe chiunque, e sicuramente non una persona dai cattivi propositi.
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- Mi dispiace Severus, ma a questo punto non sono rimaste altre scelte valide. – mormorò Silente ponendo la mano malata sulla spalla dell’altro che, in un primo momento, sembrò volersi sottrarre bruscamente all’inatteso contatto.
Poi, invece, adagiò lentamente la propria mano, pallida e sottile, su quella bruciata e rinsecchita dell’altro e chiuse gli occhi sospirando e scrollando lievemente il capo. Infine gli prese delicatamente la mano tra le sue, in un gesto di tenero e rispettoso affetto, e mormorò desolato, la voce roca incrinata dal dolore:
- Non ci sono riuscito, Albus: perdonami, ma non sono stato capace di trovare una soluzione per fermarla! –
- Non esiste alcuna soluzione per vincere la Maledizione dell’Anello, ragazzo mio: non è colpa tua! – cercò di rincuorarlo Silente. - L’hai contrastata con la tua pozione finché hai potuto, regalandomi questi preziosi mesi di vita che mi hanno permesso di sistemare tutto quello che avevo in sospeso. Ora sono pronto a morire. –
Tra i due maghi scese un silenzio impotente: la luce azzurra dello sguardo di Silente accarezzava, con rassegnata tranquillità, il tormentato fuoco nero che, indomito, continuava a divampare negli occhi dell’altro.
- Sarebbe del tutto inutile morire entrambi, ma è quello che accadrà se tu non mi ucciderai, quando verrà il momento. –
Piton scosse ancora il capo, forsennatamente, disperatamente, mentre i lunghi capelli neri gli coprivano il viso. Poi strinse i pugni e implorò, in un sussurro tremante, le parole spezzate e soffocate tra i singulti, gli occhi neri spalancati sull’orrore di tenebre già troppo profondamente conosciute:
- No… no… per favore… non posso… non ce la faccio… no… ti prego, non costringermi… -
Silente rimase in silenzio, attendendo con gravità che l’angosciato sfogo dell’altro si calmasse lentamente.
Infine disse, scandendo piano le parole:
- Ora, l’importante è salvare l’anima di Draco. La mia vita per la tua e il tuo straziante sacrificio per rendere a Draco l’anima che Voldemort ha cercato di rubargli. Guardami negli occhi, Severus! – esclamò con pressante decisone il Preside. – Rendi ancora integra e pura la sua anima e la magia tornerà, là dove sembrava per sempre perduta. –
Silente sorrise, il volto quasi trasfigurato dalla luce che emanava dai suoi occhi:
- Non posso dirti altro, Severus, ma quando la magia tornerà, tu potrai finalmente stringere tra le braccia la tua felicità! –
Avra' anche ucciso, ma sono parole di un assassino queste?! Snape ha addirittura curato Albus, prolungandogli la vita e permettendogli di portare a termine le ricerche sugli Horcrux!
Non so come siano le leggi del mondo magico in fatto di eutanasia, ma il Bacio del Dissennatore non lo ricevera', ne sono sicura.
Noto con piacere che anche i Giurati si stanno interessando nuovamente alla sorte dell'imputato.
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Le immagini sfumano nell’aria e Piton è ben conscio che tutti quei maghi, rigorosamente prevenuti contro di lui, o indifferenti, nella migliore delle ipotesi, l’hanno appena visto in quel ricordo, desolatamente spogliato da ogni sua protettiva maschera, esposto ai loro occhi in tutta la sua tormentata fragilità di uomo, ad invocare il perdono di Albus, padre e amico, stringendone con delicata premura la povera mano malata che non aveva saputo guarire, a supplicarlo disperato, senza alcuna vergogna, di non obbligarlo ad ucciderlo.
Alcune streghe particolarmente sensibili lottano disperatamente anche loro con le lacrime.
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Eppure, sebbene impietosamente messo a nudo di fronte ai suoi detrattori, Severus Piton, il mago ingiustamente accusato d’essere un Mangiamorte, traditore ed assassino, non pensa più alla vergogna d’essersi trovato a rivelare davanti a tutti la sua intima e debole essenza umana: ora riesce solo a guardare attonito il Severus sgomento del ricordo, chiedendosi come ha fatto a non capire, come ha potuto essere stato cieco e sordo davanti alle parole di Silente che ora gli paiono così chiare!
Quel giorno il suo vecchio mentore gli aveva rivelato l’esistenza di un arcano incantesimo di Magia Bianca che si sarebbe attivato con il sacrificio della propria vita, disinteressatamente immolata proprio per lui, per un caro amico, congiunto al suo stesso sacrificio di dolore nel portare a compimento quel terribile atto.
Ma c’era ancora una cosa importante da fare, essenziale, affinché l’antico incanto manifestasse il desiderato effetto: l’anima di Draco, sulla quale Voldemort aveva allungato l’ombra velenosa delle sue avide mani, doveva essere liberata dall’inganno e riportata alla purezza dell’innocenza.
Solo così la forza trascinante di un’anima recuperata alla luce avrebbe potuto rendere, ad un’altra anima, all’anima di sua figlia, della sua piccola Lys, la magia che lui stesso le aveva un tempo sottratto con un oscuro sortilegio di Magia Nera.
La morte è il prezzo della vita e la sofferenza regala la felicità.
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Severus Piton ora sorride: un triste sorriso che si scioglie lento in quello che ancora brilla sul volto sereno di Silente.
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Il grande mago aveva creduto profondamente in lui, aveva avuto fiducia fino al punto di affidargli la sua morte; il potente mago sapeva, con assoluta certezza, che lui non lo avrebbe mai deluso, che non si sarebbe tirato indietro e che, al momento giusto, avrebbe adempiuto al suo dovere, a qualunque costo, nonostante il tormento che lo straziava ed il rimorso che lo avrebbe per sempre torturato.
Così, senza neppure sapere qual era l’enorme posta in palio, Severus Piton aveva compiuto il suo dovere fino in fondo, esaudendo completamente ogni singola richiesta di Silente: anche quella di riportare nell’anima di Draco la luminosa purezza dell’innocenza.
Senza minimamente immaginare che stava lottando per la propria felicità.
L’ombra di un sorriso rassegnato aleggia appena sul suo volto pallido e stanco: non era nato per essere felice, lui!
Ora si sorprende pero' anche Severus! Lui pensava di sacrificarsi per riparare del Male fatto e basta. E guarda un po'... ha ricevuto anche una ricompensa, venendone a conoscenza solo alla fine, quando forse sara' troppo tardi! Quindi ha agito senza interesse personale. Uomo di nobili principi.
I Giurati mormorano. Albus ha riposto cosi' tanta fiducia in un uomo, in un amico. Tanta da affidargli addirittura le sue sorti, la sua vita!
Ora si commuovono anche i Giurati maschi piu' sensibili, gli altri non lo danno a vedere, ma...
E ora passiamo alla divinazione (capitoli inediti).
Nel 7° Snape prendera' la parola (o gli verra' data) e raccontera' tutto senza sminuire i fatti. Solo la verita' nuda e cruda.
Ma da buon "masochista" si accollera' le colpe. Infatti lui non si perdonera' MAI di aver ucciso Albus. Lo ha fatto perché Albus lo ha esplicitamente chiesto, salvando tante vite, salvando tante anime dalla dannazione eterna, ma ha ucciso un amico, ha ucciso qualcuno che per lui era piu' d'un amico! E si ritiene anche colpevole di non avere capito che Albus voleva riattivare l'incantesimo del sacrificio d'amore.
Proprio non sopporta di sbagliare, Severus... orgoglioso piu' che mai.
I Giurati mormorano.
Nel capitolo 8° riporterei in scena Lys, che altrimenti é li' che guarda e basta
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Sbattuta improvvisamente in un mondo nuovo e con un incarico molto delicato, si chiedera ' parecchie cose.
Non sa ancora che sta salvando suo padre, ma avendo sentito cosa sia successo si chiede se abbia agito giustamente e soprattutto perché la scelta sia caduta su di lei e non sull'Angelina Jolie del mondo magico
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I Giurati mormorano.
Nel 9° vedrei Snape riflettere sulla sua vita, che pensava giunta alla fine, che potrebbe prendere un altro corso. Merita veramente il "premio"? Lui é un mostro... come potrebbe una figlia rallegrarsi venendo a conoscenza dell'identita' del suo vero padre? Chi vorrebbe un assassino come padre? Dopo tanti anni... esiste un sentimento tanto forte da cancellare tanto Male fatto?!
PSSST... Severus... si chiama
perdono...
I Giurati mormorano.
Per il capitolo 10° prevedo la sentenza, che non sara' una condanna al Bacio.
Potrebbe intervenire Hermione e testimoniare a favore di Snape, ma se Fanny entrasse in scena e si posasse sulla spalla del condannato? Ricordatevi che la fenice distingue i Buoni e aiuta solo loro... ha aiutato Snape trasmettendo i suoi messaggi ai ragazzi! Questa sarebbe la prova finale dell'innocenza dell'imputato.
La mia parte razionale prevede una condanna con attenuanti, ma la parte emozionale suggerisce che quell'uomo ha sofferto abbastanza e merita un assoluzione o comunque un condono della pena.
I Giurati non mormorano piu', hanno deciso.
Nel capitolo 11° abbiamo il lieto fine, il sorriso finale.
Tutti si alzano e applaudono Ida
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