| stefi |
| | CITAZIONE (Ida59 @ 15/3/2007, 14:04) CITAZIONE (stefi @ 15/3/2007, 13:56) Saro' piu' chiara: Draco decide di sua volonta' di non diventare un assassino, di non uccidere, rifiuta quindi il Male. Severus lo ha aiutato e sostento nella sua travagliata strada per mettersi chiaramente dalla parte del Bene. Sì, esatto, ma qual'è il suo ruolo nell'incantesimo? Ecco i compiti sul capitolo 4: CITAZIONE Severus Piton, lo sguardo fisso sulla sua bambina, è l’unica persona veramente in grado di comprendere fino in fondo le parole vergate su quella pergamena, è l’unico che sa, anche se solo adesso l’ha compreso, quale particolare sacrificio d’amore si è realizzato quella notte sulla torre d’astronomia, quando Albus Silente lo ha pregato di ucciderlo e, di nuovo, l’ha condannato a vivere, proprio come il figlio dei Potter aveva involontariamente fatto in quella notte di Halloween, grazie al sacrificio d’amore di sua madre. Albus, però, gli aveva promesso che ne sarebbe valsa la pena, che doveva avere fiducia, che doveva caparbiamente lottare per la salvezza dell’anima di Draco, che solo così, anche per lui, un giorno sarebbe arrivata la felicità. Piton scrolla con fatalismo il capo, mentre stringe ancora le sbarre scure e fredde; avrebbe dovuto capire subito il significato di quella promessa, non era poi così difficile: un volontario sacrificio d’amore, l’unico capace di annullare gli effetti di un altro, simile e parallelo sacrificio. Silente aveva rinunciato alla propria vita per l’anima di Draco e per la vita dell’amico in cui riponeva la più incondizionata fiducia. Allo stesso modo lui, Severus, aveva rinunciato a sua figlia, più preziosa della sua stessa vita, pur di permetterle di vivere, ma aveva dovuto strapparle via la sua anima magica. In entrambi i casi lui, Severus, aveva suggellato la magia con il suo sacrificio di dolore, subendo rassegnatamente la condanna a vivere, quando invece aveva solo motivi per morire. Solo ora, quando l’anima di Draco era stata finalmente restituita alla purezza, l’incantesimo di Albus aveva potuto restituire la magia alla sua Lys: era tutto così chiaro ed evidente, e così maledettamente semplice! Ecco perché era passato quasi un anno dalla morte di Albus prima che il suo sacrificio potesse annullare gli effetti del sortilegio oscuro che aveva operato tanti anni prima su sua figlia: prima aveva dovuto restare al fianco di Draco, sostenerlo e convincerlo di quale fosse l’unica scelta veramente giusta, anche se dannatamente difficile. All’inizio il ragazzo aveva ceduto e si era lasciato marchiare dall’Oscuro Signore, per paura, perché era troppo giovane per morire. Ma non gli aveva permesso di sbagliare oltre, di seguire le orme del giovane Severus e di macchiare irrimediabilmente la propria anima: l’aveva promesso ad Albus, in quella notte tremenda sulla torre, senza sapere che in quel modo, con il proprio sacrificio di dolore, ancora una volta suggellava un incantesimo antico come il mondo. Così aveva protetto Draco ed era riuscito a renderlo sempre più forte, sicuro e deciso, fino a sottrarlo del tutto all’influenza di Voldemort. Era stato proprio Draco che, nell’ultima battaglia, si era distinto a fianco di Potter ed aveva combattuto a testa alta, di fronte a tutti, contro il Signore dell’Oscurità, come a lui, invece, non era mai stato concesso di fare. Questo lungo pezzo ci fa capire (come lettori) che la cosa piu’ importante è l’Amore. Tutto si basa sull’Amore, sentimento forte piu’ del Male. Dai molta importanza anche al sacrificio e al dolore che si debba provare per permettere che l’incantesimo svolga il suo corso. Albus, Severus, Harry e Draco sono, o sono passati, chiaramente dalla parte del Bene e hanno contribuito alla sconfitta del Male, ma hanno dovuto percorrere un lungo cammino di rinunce, sofferenze e sacrifici, chi piu’ chi meno, per arrivarci. Harry ha sofferto abbastanza in generale: ha perso i genitori in cambio della sua vita e abbiamo quindi un sacrificio d’amore (Lily e Harry). Severus è stato condannato a vivere (per aiutare poi altri e riprendersi forse un po’ di vita persa) e c’è anche qui un sacrificio d’amore (Severus e sua figlia Lys). Albus ha dato la vita e ha chiesto ad un suo amico di togliergliela, per salvare l’anima di Draco “ridare la vita persa a Severus”, nuovamente un sacrificio d’amore. Sono drammi questi, ma il dolore e la sofferenza hanno fatto si’ che il Male sia stato sopraffatto dal Bene. CITAZIONE (stefi @ 15/3/2007, 13:56) A me sembra chiaro, di cosa si tratti: Severus sa amare, e lo fa (é buono). CITAZIONE Che sia buono è indubbio, che sappia amare altrettanto: di questo, però, solo noi ne siamo convinti mentre pubblico e giuria lo ritengono un insensibile e speitato criminale. Tutto il ricordo del capitolo 5 é una prova a favore dell'innocenza di Snape. Poteva semplicemente dimostrasi all'inizio un po' titubante, ma poi arrendersi. Invece spera di poter trovare una soluzione alla morte di Albus. CITAZIONE Il Giudice solleva le ampolle e le osserva in controluce: gli è subito evidente che si tratta di ricordi, evidentemente di cruciali ricordi di Silente. Ma perché li ha consegnati a quella ragazzina babbana che solo ora, e con così grave ritardo, li presenta alla Corte? Dopo un breve conciliabolo con il Cancelliere e con il rappresentante della Giuria, il magistrato fa portare un pensatoio e versa con attenzione il primo ricordo; quindi inserisce la propria bacchetta nell’apposita scanalatura posta sul bordo del bacile di pietra, avendo cura che tutta l’impugnatura vi si incastri perfettamente: quando la bacchetta è in piedi, con la punta rivolta verso l’alto, l’avvolge con la mano destra e china piano il volto sulla superficie argentea. Il Cancelliere estrae a sua volta la bacchetta, borbotta alcune parole e poi ne sovrappone la punta a quella del Giudice, che comincia a vibrare: dopo pochi secondi un fascio di luce esce dalle punte congiunte e, allargandosi ad imbuto, comincia a proiettare, tremolanti nell’aria, le stesse immagini che il mago sta osservando nel pensatoio. I ricordi di Albus vengono purtroppo consegnati in ritardo, ma vengono ugualmente presi in considerazione. É chiaro che per il giudice e i giurati sia una prova fidabile, altrimenti non avrebbero permesso a Lys di proporli quale prova a favore dell'imputato. CITAZIONE - Non andare Severus, è inutile e anche questa volta sarà un completo fallimento: non puoi trovare ciò che non esiste ed è ormai evidente che non sussiste più alcuna traccia di quell’antico sortilegio, ammesso mai che sia veramente esistito. – esclamò il Preside allargando stancamente le braccia. - No Albus, non intendo ancora arrendermi: una soluzione per salvarti la vita deve pur esserci! – sibilò Piton. Se non fosse sinceramente deciso a salvare ALbus potrebbe anche rispondere: Hai ragione, che sfiga! Mi spiace tanto per te... Non lo fa. CITAZIONE Silente sollevò lentamente la mano annerita sussurrando: - Se anche ci fosse… costerebbe la tua vita! – - Lo sai che non m’importa nulla! - sbuffò Piton alzando la mano con uno scatto, quasi volesse gettare al vento un’esistenza che da troppi anni era condannato a vivere. Ammettiamo che prima avesse finto, almeno adesso un Severus assassino e votato al Male avrebbe risposto: Hai ragione, non vale la pena sprecare la vita di un giovane per quella d'un vecchio malato... preghero' per la tua anima. CITAZIONE - A me importa. – sussurrò dolcemente il vecchio. - No, non voglio: la tua vita è troppo importante! – ringhiò ancora Piton voltandogli le spalle, ben deciso ad inoltrarsi nel buio della foresta. Stiamo toccando livelli biblici: per tre volte NON lo ha rinnegato, per la terza volta si é dichiarato contrario. CITAZIONE - Mi spiace Severus, ma sai bene che le cose non stanno più così da parecchio tempo. – affermò con decisione l’anziano mago, alzando il tono della voce per fermare i passi dell’altro. – Dopo il ritorno di Voldemort sei riuscito a convincerlo della tua immutata fedeltà nei suoi confronti e questo fa di te una risorsa infinitamente preziosa nella nostra guerra. – Piton si fermò e scosse il capo senza replicare né voltarsi, mentre Silente continuò con decisione: - Ora devi solo riuscire a tenermi in vita ancora un po’ con quella tua orribile pozione. Una volta che avrò raccontato a Harry tutte le informazioni che ho raccolto su Tom Riddle, e gli avrò spiegato le mie circostanziate supposizioni sugli Horcrux, la mia esistenza diventerà perfettamente inutile: non potrò aiutarlo nello scontro finale, non potrò fare più nulla per lui. – - Questo non è assolutamente vero! - esclamò Piton girandosi di scatto verso il castello. - Invece, sai bene che le cose stanno così: solo tu, adesso, puoi aiutare veramente Harry scoprendo quali sono gli Horcrux, dove sono nascosti e da quali mortali incantesimi sono protetti. Tu sei la persona che meglio può scoprire queste vitali informazioni e lo puoi fare proprio rimanendo al fianco di Voldemort. – Silente sorrise, - Vivo, naturalmente! – Gli occhi del giovane mago dai capelli corvini mandarono tempestosi bagliori, mentre si ribellava e contestava con cupa ira le parole dell’altro: - Finora sei stato tu che hai scoperto ogni cosa, tramite le tue precise osservazioni dei fatti e le tue acute deduzioni: io devo solo trovare un modo per fermare definitivamente quella maledizione, così tu potrai continuare le tue ricerche. – - Non c’è più tempo, Severus, lo sai: da quando Voldemort è tornato ad avere di nuovo un corpo, la situazione è precipitata. Ora devi essere tu a portare avanti le ricerche, perché hai migliori probabilità di me di riuscirci, in tempi brevi, soprattutto. - - Non è vero: sai bene che lui non si fida per nulla di me. – replicò nervosamente Piton. - Ma lo farà, si fiderà eccome di te, dopo che mi avrai ucciso! – - Io non ho nessuna intenzione di ucciderti! – urlò Piton, gli occhi fiammeggianti nella notte. Superiamo anche i discepoli cristiani, per la quarta volta avrebbe potuto trovare un buon motivo per dire: Si', hai ragione! Ti faccio fuori cosi' Voldemort avra' fiducia in me. Non lo fa.... ma allora forse é veramente buono?! CITAZIONE - Eppure… lo hai giurato Severus, a pena della tua vita. – rispose Silente con voce ferma. - Sono stato un idiota, lo so: l’ho fatto solo per scoprire quel era la missione di Draco e sono rimasto incastrato. Come potevo immaginare che quel pazzo gli avesse assegnato una missione assolutamente impossibile? Come potevo immaginare che Narcissa mi avrebbe chiesto di compierla al posto di suo figlio? - sospirò Piton scuotendo il capo. - Ho maledettamente bluffato cercando di vedere le informazioni nella sua mente, ma lei era troppo sconvolta ed una cappa di terrore copriva ogni suo pensiero, mentre i suoi occhi affogavano in lacrime di disperazione! – Piton rimase in silenzio per un attimo, lo sguardo desolatamente fisso a terra: - Quando, finalmente, sono riuscito a vedere nella sua mente, era tardi, troppo tardi ormai: il Voto era già in corso, avevo già promesso di vegliare su Draco e proteggerlo da ogni pericolo… - Piton si bloccò, mordendosi le labbra. - E non hai potuto sottrarti al terzo giuramento, senza che Bellatrix sospettasse di nuovo della tua fedeltà a Voldemort. – proseguì il Preside al posto suo. - Lo so Severus, so bene quanto ti è costato pronunciare ugualmente quelle parole pur conoscendo il loro terribile significato, e so che lo hai fatto pensando deliberatamente di non tenervi mai fede. – mormorò Silente posando la mano sana sulla spalla dell’amico che aveva chiuso gli occhi, serrato le mandibole e stretto i pugni, abbandonati lungo i fianchi. – Ma so anche che, invece, lo farai: perché è la cosa giusta da fare, perché è il tuo dovere! – terminò il Preside con estrema decisione, alzando la voce. - Tu dai tutto per scontato Albus, ma io… io non intendo farlo, non voglio farlo! - rispose Piton con uno scatto d’ira, poi aggiunse sconfortato, quasi in un sussurro – Non m’importa nulla di morire, ma io non… - E dai!!! Gimme five Severus!! CITAZIONE - Lo farai, invece. – lo interruppe duramente Silente alzando la voce e modulandola in un ordine secco che non accettava repliche. – Hai promesso di farlo ed ora lo farai perché sai benissimo anche tu che è la cosa più giusta da fare. Quindi, stai alle costole di Draco e cerca di scoprire le sue intenzioni. Stagli vicino, Severus: lui ha bisogno di te! – Silente afferrò per un braccio Piton che, irriducibile davanti alle parole dell’altro, stava per tornare verso la Foresta Proibita e lo strattonò spingendolo invece verso il castello: - Sai bene che, vista la particolare formulazione del Voto, esiste una possibilità per aggirarlo: dobbiamo convincere il giovane Malfoy a rinunciare spontaneamente alla sua missione. – spiegò il vecchio mago. – Hai promesso a Narcissa di portare a termine il compito di Draco, ma solo se risulterà necessario, solo se lui dovesse fallire. Ma se il ragazzo, invece, si rifiutasse di fare qualcosa che lo ripugna, se decidesse di non sporcarsi le mani di sangue e di mantenere ancora integra la sua anima, questo sarebbe ancora un fallimento? No, non sarebbe affatto una sconfitta per Draco, bensì la sua coraggiosa vittoria contro Voldemort! – esclamò Silente sorridendo soddisfatto. - Il Voto lo hai fatto a favore del giovane Malfoy, non certo di Voldemort, quindi quel potente incantesimo giudicherà l’esistenza o meno del “fallimento” con gli occhi della persona nel cui interesse il Voto è stato fatto: se Draco non ritiene di aver mancato la missione, se Draco rifiuta volontariamente di uccidermi e di lacerarsi l'anima, lui non avrà fallito e tu, quindi, non sarai costretto a compiere la missione al posto suo per rispettare il Voto. – Piton scosse nuovamente il capo: - Lo sai che è mi è quasi impossibile parlare con Draco: mi evita attentamente e continua a non presentarsi quando lo convoco nel mio studio, sfidandomi apertamente. Da un lato, è tutto esaltato dai discorsi di sua zia, e teme che io gli rubi la gloria. – sbuffò stizzosamente Piton. - Dall’altro lato, è sempre più disperato per quello che è costretto a fare, terrorizzato dall’idea che lui e tutta la sua famiglia saranno uccisi se non gli obbedisce. – Il giovane mago s’interruppe un attimo stringendo i pugni, sentendosi impotente nell’aiutare il suo pupillo; poi continuò: - Sa occludere la mente quanto basta per nascondermi le sue intenzioni ed io non voglio forzarla per non danneggiarlo: ma l’Oscuro Signore non è altrettanto “premuroso” e se sospetterà qualcosa non esiterà a devastare la sua mente; del resto, Draco non ha il coraggio di nascondergli i suoi pensieri, come invece fa con me, quindi cerca di auto-convincersi che deve a tutti i costi concludere la missione. – - Certo, dobbiamo soprattutto salvaguardare la vita del ragazzo: Voldemort non deve assolutamente capire che sono informato della missione di Draco, altrimenti per il giovane Malfoy sarà la fine! – esclamò Silente. - Tu, però, puoi provare a guadagnarti la sua fiducia, sei amico dei suoi genitori da tanto tempo… - - No, Albus, al momento ho le mani legate: Bellatrix lo sta istigando contro di me, affermando che non sono degno di fiducia e che il mio non è il comportamento di un Mangiamorte veramente leale nei confronti del suo Padrone. – sospirò Piton. - Non posso rischiare di espormi troppo con lui finché non sarò abbastanza sicuro che passerà dalla nostra parte: sono costretto a mantenere l’ambiguità del mio comportamento altrimenti l’Oscuro Signore potrà tranquillamente leggere il mio tradimento nella mente del ragazzo e tutto sarà stato inutile. - – E’ vero, stiamo conducendo un gioco molto rischioso, ma, se riusciremo a convincere Draco a rinunciare alla sua missione e se tu, testardo come sei, avrai miracolosamente trovato una soluzione per la mia mano, – concluse Silente, permettendosi finalmente un sorriso, - allora, forse, potremo di nuovo chiacchierare nel mio studio bevendo tranquillamente un bicchiere di quell’ottimo idromele barricato di Madama Rosmerta! – Come si fa a giudicarlo un assassino? Un seguace di Voldemort? Tutto il ricordo é un tira e molla fra Albus che vuole convincerlo a ucciderlo e Severus che spera di poter trovare un'altra soluzione!
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