Il Calderone di Severus

Sewa - Ti chiamo padre, Tipologia: Poesie - Genere: Drammatico - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 6^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Altro - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 31/3/2017, 17:06
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Titolo: Ti chiamo padre

Autore/data: Sewa agosto 2014
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Tipologia: Poesia
Rating: per tutti
Genere: drammatico, introspettivo
Personaggi: Severus Piton
Pairing: (Severus Piton/Lily Evans) sott’inteso
Epoca: 6° libro
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: E ci fosti tu, padre d’amore ma non di sangue.
Versi/parole: 64/419

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa poesia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I versi di questa poesia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa poesia o una citazione da essa.
Questa poesia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Nota: Scritto per la Sfida N. 4: “Il padre di Severus... Tobias o Silente?” seconda edizione, agosto 2014
La poesia partecipa al Gioco creativo n.14: Severus House Cup.



Ti chiamo padre



Ti chiamo padre,
uomo iracondo e violento,
perché fosti artefice
della mia triste umanità,
subito ripudiata senza parole d’amore,
senza gesti d’affetto.
Ti ho perduto il giorno
in cui sono nato,
forse non hai neppure sorriso,
quando per la prima volta incontrasti
i miei occhi ancora innocenti.
Sei nei miei ricordi,
ma in quelli che vorrei poter cancellare.
Di te niente è rimasto, solo una casa vuota
in cui è angoscioso entrare.
Perché padre?
Perché così possono chiamarsi
anche gli uomini
che solo paura ed astio hanno saputo dare
al proprio figlio?
Nessuna eredità d’amore
mi hai lasciato, nessun rimpianto.
Eppure, quasi dolce sarebbe stato piangere per te,
in lacrime ricordare le tue carezze,
i tuoi insegnamenti.
Ti avrei portato nel cuore per sempre.
Nei momenti più bui
saresti stato un baluginio di luce,
un abbraccio che giunge di lontano
eppure caldo, come fossi con me.
Dolce sarebbe stato,
doverti la mia devozione, il mio rispetto
per la tua tenerezza di padre vero.
Ma nel mio passato, solo rimane
il ricordo dei tremuli sorrisi
di una povera madre troppo debole per ribellarsi
ad una schiavitù, che in cuor suo chiamava amore.

****

E ci fosti tu, padre d’amore ma non di sangue.
Non so perché, fra tanti altri, proprio me
scegliesti, su cui riversare il sale
della tua conoscenza e il tuo amore.
Proprio io, che mi nascondevo, vergognoso
di me stesso, della mia povertà, del mio sangue impuro,
della mia anima già inguaribilmente ferita.
Eppure proprio io, che ultimo mi sentivo,
da te ho avuto insegnamento e tenerezza di padre.
Anch’io ti ho amato, a mio modo,
con l’affetto scontroso e guardingo di chi
ha sempre sofferto e non saprebbe resistere a nuove ferite.
E tu, da padre, hai perdonato il mio
terribile tradimento, hai nascosto il tuo dolore
per aiutarmi a risorgere dall’abiezione,
mi hai stretto al tuo fianco, per mostrare quanto di me ti fidavi.
E poi è giunta l’estrema prova.
Mi hai detto che la morte già ti ghermiva.
E io che già vedevo il buio chiudersi
intorno a me, come una grotta senza uscita, io sono stato scelto
per compiere un assassinio, un altro, il più atroce.
Oh sì, c’era la crudele necessità, il destino di molti era
nelle mie mani insanguinate, ma tu Albus, padre d’amore,
anche se morte ti è stata meno aspra, poiché era
il tuo obbediente figlio a infliggerla,
mi hai lasciato solo ad affrontare il Male
e la mia anima è morta.
Perché, padre mio, se tanto mi amavi?

 
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TOPIC_ICON4  view post Posted on 13/3/2024, 21:36

Sfascia-calderoni

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è quasi una poesia spaventosa ahaha
 
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