CITAZIONE (Ida59 @ 11/7/2020, 19:40)
Aula di Difesa contro le Arti Oscure
Brano del 6° libro.
Credo che Severus sia l'insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per antonomasia, anche se i suoi alunni lo percepiscono più come professore "di" Arti Oscure (senza la Difesa) per la sua particolare predilizione verso la materia.
Piton ha cercato per tanti anni di poterlo diventare, Silente glielo ha ogni volta negato in un "tira e molla" continuo, sempre uguale a se stesso, fino al sesto anno di scuola di Harry.
Ma Severus nei panni del Prof. di Difesa contro le Arti Oscure ci sta da Dio, ne è consapevole, e indossandoli si sente perfettamente a proprio agio.
Ama questa materia come nessun altro e ne ha grandissimo rispetto (ne ha meno per gli studenti, è risaputo, ma in fondo noi lo amiamo anche per questo). Fa sua una pedagogia dall'ironia molto spinta ed accesa, dal sapore caustico e rancoroso, accompagnata da profonde e corpose venature di sarcasmo.
Piton è spesso profondamente provocatorio nelle sue eaternazioni e pertanto raccoglie risposte viscerali da parte degli studenti.
Mostra di avere più a cuore la conoscenza delle proprie materie, quelle che nel corso della carriera gli sono state affidate e verso le quali manifesta un amore sconfinato, piuttosto che la professione di insegnante (attività, invece, per cui era imbattibile il buon Lupin).
Personalmente in aula di Difesa contro le Arti Oscure sento la mancanza del morbido tatto di Remus. Provo nostalgia della sua capacità di infondere ai ragazzi fiducia nelle loro capacità e nel saper "tirare fuori" da ognuno la parte migliore...ma
it doesn't matter, Piton ha altre qualità.
In fondo Severus in classe, come nella vita, ci mette l'anima, oltre ad una grande competenza in materia... il cuore no, quello è come al solito "non pervenuto", rigidamente tenuto a freno e gelosamente conservato per momenti migliori (che tarderanno sempre ad arrivare).
Harry a questo giro invece sa essere davvero insolente e anche impertinente, però il suo modo di fronteggiare il tanto odiato professore lo trovo senza alcun dubbio molto spassoso.
La sua risposta irriverente «non c'è bisogno di chiamarmi signore, professore» non la ricordavo e mi ha fatto ridere di gusto. Una replica spontanea, a prima vista becera e demenziale e volta solo a contrastare gli inutili formalismi del professore, ma che in realtà nasconde dentro di sé la volontà del ragazzo di essere sempre più protagonista.
Harry accetta via via quel ruolo da "predestinato" che dall'inizio tutti gli hanno affibbiato, ma che lui avrebbe preferito scrollarsi volentieri di dosso. Lo fa anche affrontando coloro che percepisce come suoi avversari persino sul piano della provocazione scanzonata. Lui sa scherzare anche con i forti e questo gli fa onore, perché, se farlo con i deboli è da vigliacchi, provarci con chi detiene il potere è da coraggiosi.
Harry però preferisce non affrontare Piton sul terreno dei contenuti (quella parte la affida volentieri ad Hermione, più preparata di lui, più abile poi ad incassare insulti che le vengono rovesciati come badilate di sterco a pioggia sulla testa). Harry affronta l'avversario sul piano della forma, che però, come ci insegnano gli antichi, è poi manifestazione della sostanza. Lui fa il Kicker (di una partita di football) pronto a piazzare un "extra point" sulle 15 yard con alle spalle una ristretta ma selezionata pletora di supporter.
In queste pagine assistiamo ad un altro buon confronto tra Harry e Severus, due cavalli di razza così profondamente "distanti" durante i primi anni di scuola del ragazzo, ma che poi, con il trascorrere del tempo, si ritroveranno sempre più "pericolosamente vicini". Una vicinanza che avrà il sapore di una condivisione forzata, ma che manifesterà chiaramente quanto essi in realtà si assomiglino.
Harry e Severus hanno tanto in comune, piu di quanto loro siano disposti ad ammettere, più di quanto gli amici del ragazzo siano disposti a suggerire e a rivelare persino al loro stesso amico.
Edited by Xe83 - 15/7/2020, 22:19