Il Calderone di Severus

L'affascinante e misterioso giardino di Severus!

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view post Posted on 15/4/2017, 18:14
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Solo per queste parole varrebbe la pena di leggere...
CITAZIONE
Piccole ali bianche che sorridono.

Tutto questo brano è stupendo, travolgente e intimamente coivolgente.
I colori e le descrizioni luminose e vivide a fare da contrappunto al nero del passato.
Da leggere e rileggere: lo trovo perfetto.
Chi dice che l'introspezione è noiosa? Assolutamente no! Specie se gestita ai massimi livelli come fai tu.
Bellissimo.
 
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Ho letto di seguito i due capitoli di Orizzonti.
Li ho trovati ben scritti - per quanto permangano i miei problemi personalissimi con la seconda persona - e ben calibrati nella loro brevità.
Ho apprezzato in particolar modo Nuovi orizzonti, forse perché ho una passione profonda per gli sbalzi di marea e quindi in quel momento sono riuscita a trovarmi sulla scena, forse perché ho sempre desiderato visitare la Cornovaglia, e prima o poi lo farò... o forse è quel lieve gusto di "ballata" che di tanto in tanto vi si respira.
 
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view post Posted on 15/4/2017, 21:39
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CITAZIONE (Alaide @ 15/4/2017, 22:15) 
... o forse è quel lieve gusto di "ballata" che di tanto in tanto vi si respira.

Cioè? Cosa intendi dire?
 
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view post Posted on 15/4/2017, 21:49
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CITAZIONE (chiara53 @ 15/4/2017, 19:14) 
Solo per queste parole varrebbe la pena di leggere...
CITAZIONE
Piccole ali bianche che sorridono.

Tutto questo brano è stupendo, travolgente e intimamente coivolgente.
I colori e le descrizioni luminose e vivide a fare da contrappunto al nero del passato.
Da leggere e rileggere: lo trovo perfetto.
Chi dice che l'introspezione è noiosa? Assolutamente no! Specie se gestita ai massimi livelli come fai tu.
Bellissimo.

La frase che hai citato è piaciuta moltissimo anche a me, quando me la sono trovata scritta sul video. Giuro, è uscita da sola, come "nuovo orizzonte" rispetto all'ala nera del passato di Severus, che più volte avevo descritto nel suo mantello. Non è la prima volta che faccio camminare Severus in riva al mare, ma questa volta ho proprio visto l'ala bianca del sorriso che lo attorniava. Una bella immagine.

Sono felicissima che il brano ti sia piaciuto: Severus di sicuro non è mai stato l'uomo dei colori, ma questa volta luce, colori e profumi... erano proprio necessari a delineare i nuovi orizzonti cui Severus è infine approdato. E ne aveva davvero bisogno... e diritto.

E, grazie, infine, per i complimenti: sicuramente la 2a persona mi ha aiutato a gestire la densità introspettiva di questa storia. L'idea la devo indubbiamente a te, che usi sempre questa forma stilistica che, nel separare il personaggio dal narratore, permette di creare una sorta di dialogo interno e continuo che spezza la noia dell'introspezione totale.
 
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view post Posted on 17/4/2017, 19:59
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Quarto e penultimo brano (il più lungo) di Orizzonti.


 

Octavia

 
- Avanti, venga qua ad asciugarsi! - grida, mostrandoti un grande asciugamano colorato.
E' comparsa dal nulla: eri certo che non ci fosse nessuno sulla spiaggia, altrimenti non ti saresti certo comportato come uno stupido.
La guardi restando immobile, i piedi nudi ancora nell'acqua fredda e i lunghi capelli corvini che stillano acqua salata appiccicati sul volto.
Si avvicina a te correndo, le braccia allungate a porgerti l'asciugamano.
- Venga fuori dall'acqua, avanti! - ti sprona decisa. - E' freddissima!
Atteggi una superiore indifferenza maschile mentre tenti di reprimere il primo brivido. Non hai molto successo. Lei ride. Una risata cristallina come ti pare di non avere mai udito. Decidi di ignorarla. Però esci dall'acqua: non ha senso congelarti anche i piedi dopo la figura da idiota che hai fatto.
- Lo prenda! - insiste porgendoti l'asciugamano deliziosamente asciutto.
Tuo malgrado lo accetti e ti asciughi il viso strizzandoti i capelli fradici e levandoteli infine dalla faccia.
Lei spalanca gli occhi e la bocca, sorpresa. Manco avesse visto un sirenetto, pensi tu, irritato. Sei tremendamente a disagio. Lei è giovane, avrà come minimo vent'anni meno di te. Ha un viso carino, nonostante il fastidioso stupore, lunghi capelli biondo scuro e gli occhi spalancati sono… dannatamente verdi. E' un verde completamente diverso, per fortuna. Molto più scuro e intenso. Però il tuo cuore ha perso un battito. Ancora una volta.
Ma è stata l'ultima volta, ora lo sai. Adesso il tuo cuore batte solo per lei, per Octavia.
Sorridi di nuovo nel presente e torni al tuo ricordo, al vostro primo incontro.
- Nonostante le apparenze, non sono un mostro marino e non mi cibo di umani. - sibili scortese. - Può quindi chiudere la bocca ed evitare che una mosca ci si infili. - termini stringendoti nell'asciugamano insieme ai tuoi brividi e a rivoli di sgradevole atteggiamento.
Che sarcasmo inutile le hai sputato addosso. Solo perché ha gli occhi verdi. Si vede che hai perso l'allenamento dei tempi migliori, quando le tue battute erano fulminanti.
Octavia obbedisce e chiude la bocca, ma solo per deliziarti con un inatteso sorriso.
Ti guarda e annuisce tra sé, gli occhi verdi e profondi che scintillano; e ti ammaliano al punto che neppure noti il piccolo movimento complicato impresso alla bacchetta per farne fuoriuscire un getto di aria calda che dirige su di te.
Merlino, è una strega!
- No, nessun mostro. Né marino, né altro. - annuisce mentre continua a sorriderti con aria che ti pare maliziosa. - Solo Severus Piton.
La sua voce è dolcissima mentre pronuncia il tuo nome e sei perfino disposto a sorvolare sulla malizia del sorriso. Ma sulla questione mostro avresti parecchio da dire. E non certo a tua difesa. Invece resti in silenzio. E' una strega e sa chi sei. Tocca a lei parlare.
Ti liberi dall'asciugamano: non c'è più bisogno dei rimedi Babbani se c'è la magia e Octavia è così diligente da ripetere l'incantesimo dirigendo su di te la punta della sua bacchetta, comparsa prima da chissà dove.
Ti rendi conto, assurdamente, che è il tuo nome che vorresti sentire ripetere dalla sua voce traboccante di profumata melodia. E l'assicurazione che non sei un mostro. Anche se un tempo lo sei stato, e nessuna magia può cambiare il tuo passato.
- Non credo che esista un mago, o una strega, che non conosca Severus Piton, l'eroica e coraggiosa spia doppiogiochista di Silente, che ha sovvertito l'esito della seconda guerra magica.
Anche il suo sorriso è profumato, e ti inebria.
- L'ho vista più volte mentre lavorava curvo nel suo giardino: le protezioni che ha istallato sono solo anti-Babbano. - spiega accondiscendente.
Anche i suoi occhi verdi sono profumati. Hanno il profumo della vita e del futuro. Il profumo della speranza.
All'improvviso scuoti il capo con forza, spruzzando le ultime gocce di mare dalle punte dei capelli. Come ha fatto, un pozionista accorto come te, a impiegare tutto questo tempo per capire?
- Essenza di hydrangea[1]. - affermi senza tema d'errore. - La pregiata varietà blu.
Octavia sorride, quasi scusandosi:
- La stavo distillando, lassù, - e indica una piccola veranda chiusa affacciata sulla baia, - quando ho notato uno dei tanti distratti che si fanno accerchiare dal mare sugli scogli. - spiega ridendo. - Sapendo come va sempre a finire, mi sono precipitata giù per aiutare.
Ti guarda, e sembra felice di averlo fatto. E non è certo influenzata dall'essenza di hydrangea, lei.
- Solo quando si è tolto i capelli dal viso, ho potuto riconoscerla, Signor Piton.
- Severus. - sussurri.
Ancora oggi non sai come il tuo nome ti sia sfuggito dalle labbra, quel giorno. L'unica cosa di cui sei certo, è che neppure tu eri influenzato dall'inebriante essenza di hydrangea.
- Severus…
Un brivido profumato ti percorre il corpo, e vorresti che ripetesse il tuo nome all'infinito. Sì, forse hai respirato un po' di essenza di hydrangea blu. Doveva essere racchiusa nel tuo nome, la prima volta che era uscito dalle labbra di Octavia.
- Mi dispiace, avrei dovuto lavarmi le mani prima di scendere.
Arrossisce ed è bellissima mentre getta a lato i sandali e si avvicina al bagnasciuga per riparare all'errore.
- No!
Si ferma al tuo richiamo e si volta: i lunghi capelli dalle sfumature biondo scuro volano nel vento e coprono il verde dei suoi occhi. Ma l'incanto permane. E il tuo cuore, incredibilmente, batte, batte forte, batte come non ricordi abbia mai battuto nel tuo petto. Forse, un bagno non previsto nelle fredde acque del Mar Celtico, ai primi di giugno, a un quasi cinquantenne fa male al cuore. O, forse, gli fa solo molto bene.
- Mi piacerebbe visitare il suo laboratorio. Deve essere brava a distillare pozioni, visto il risultato che ha ottenuto con la difficile essenza di hydrangea blu.
Che sfacciato che sei! Le tue parole suonano come uno scontato approccio maschilista e lei si offenderà.
- Davvero? - esclama invece entusiasta. - Detto da un raffinato pozionista come lei, è un complimento bellissimo, Severus!
Ti guarda e ti sorride, e non importa se ha gli occhi verdi. Il tuo nome è sempre più dolce e profumato sulle sue labbra. Al diavolo il salmastro del mare che ti riempie le narici.
- Mi permetterà di vedere anche il suo laboratorio, Severus?
Non riesci a trattenere un sorriso: vecchio orso cinquantenne senza esperienza alcuna in fatto d'amore, ora ti auguri che sia lei a prendere l'iniziativa. Sperando che non desideri, invece, solo perfezionare l'arte delle pozioni.
Da quel giorno avete cominciato a frequentarvi, prima al suo laboratorio e poi al tuo, molto più attrezzato. Poi avete cominciato a trascurare i laboratori e siete passati ai colori profumati del tuo giardino, quindi alle passeggiate mano nella mano sulla spiaggia e ai bagni nel mare dalle acque sempre troppo fredde; e hai cominciato ad apprezzare i modi Babbani per riscaldarsi e asciugarsi, abbracciati stretti sulla sabbia. Infine la luna, candidi raggi a illuminare un amore puro che nasceva con dolce lentezza da un cuore che credevi non fosse più capace di amare.
Invece, quanto amore c'era in quel tuo povero cuore!

 


[1] Nome scientifico dell'ortensia.

Edited by Ida59 - 17/4/2017, 21:25
 
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Questo capitolo mi è piaciuto molto, forse per la presenza del dialogo o per il maggior coinvolgimento rispetto ai tre capitoli precedenti. Ho apprezzato il modo con cui hai saputo delineare la situazione e il primo incontro con Octavia, con un tocco lieve e delicato. Veramente molto bello!
 
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view post Posted on 18/4/2017, 17:26
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Fantastico! Severus imbarazzato è fantastico!
Hai descritto l'incontro con un velo di umorismo e ti è venuto benissimo.
Lei ha gli occhi verdi,ma... di un verde diverso, per fortuna.
Lui è stupendamente antipatico, fedele a se stesso, finchè non capitola.
In questo racconto hai dato il meglio di te, sia nelle parti introspettive che in quelle di pura narrazione, ne gode anche il personaggio che mostra tutta la sua umanità: è fragile e "normale", è come io immagino Severus.

Octavia è bella e solare, mi piace ( ha l'età di Hermione o sbaglio? :lol: ) e lui deve essere un figo da paura con la camicia bagnata...
Basta! Altrimenti vado troppo oltre.
Pubblica presto!
 
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CITAZIONE (Alaide @ 18/4/2017, 11:23) 
Questo capitolo mi è piaciuto molto, forse per la presenza del dialogo o per il maggior coinvolgimento rispetto ai tre capitoli precedenti. Ho apprezzato il modo con cui hai saputo delineare la situazione e il primo incontro con Octavia, con un tocco lieve e delicato. Veramente molto bello!

Sono felice dell'apprezzamento: sì, con i dialoghi il coinvolgimento è più facile. ;) E sono contenta che il primo approccio con Octavia ti sia piaciuto.
 
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view post Posted on 18/4/2017, 18:29
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CITAZIONE (chiara53 @ 18/4/2017, 18:26) 
Fantastico! Severus imbarazzato è fantastico!

Ebbene sì, a noi Severus imbarazzato piace sempre tantissimissimo!!! :D
CITAZIONE
Hai descritto l'incontro con un velo di umorismo e ti è venuto benissimo.

Grazie. Come sai l'umorismo non è propriamente il mio forte, quindi sono contenta della tua conferma che il brano sia venuto bene
CITAZIONE
Lei ha gli occhi verdi,ma... di un verde diverso, per fortuna.

L'autrice non è stata sadica, questa volta… ;) :P
CITAZIONE
Lui è stupendamente antipatico, fedele a se stesso, finchè non capitola.

Dai, su, però capitola con molto onore!!! :lol:
CITAZIONE
In questo racconto hai dato il meglio di te, sia nelle parti introspettive che in quelle di pura narrazione, ne gode anche il personaggio che mostra tutta la sua umanità: è fragile e "normale", è come io immagino Severus.

Oooh grazie, che bel complimento! Sì, volevo un Severus più "normale": del resto, sono passati 12 anni da quando non è morto! Inoltre, davvero, mi sono accorta che mi è sempre più difficle scrivere storie in cui lo faccio soffrire. Anche se ci saranno ancora...
CITAZIONE
Octavia è bella e solare, mi piace ( ha l'età di Hermione o sbaglio? :lol: )

Sbagli. Severus ha 48 anni e lei poco più di 25. (ho scritto che lui ritiene che lei abbia almeno 20 anni meno di lui).
CITAZIONE
e lui deve essere un figo da paura con la camicia bagnata...

Assolutamente sì! :lovelove:
 
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Ed ecco l'ultimo capitoletto di Orizzonti.


Colori e profumi

 
Ti abbandoni a un lungo e piacevole sospiro nel ricordo di quel primo, dolcissimo bacio, mentre pregusti di avere di nuovo Octavia tra le braccia, tra poche ore.
Riapri gli occhi e ti rialzi dall'erba: hai ancora un sacco di lavoro da fare nel tuo giardino, per soddisfare i tuoi esigenti clienti.
Sorridi nel sole e sfiori piano un petalo rosso, poi uno giallo e uno blu screziato di violetto. Sono incantanti, i fiori del tuo giardino, da una dolce e potente malia d'amore. La tua esatta e delicata arte delle pozioni sa estrarre le più preziose essenze profumate dai fiori che coltivi con infinito amore insieme a Octavia.
Lei, più di chiunque altro, sa comprendere a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente, stregando i sensi...[1]
E tu hai davvero messo un fermo alla tua morte, quella notte, imbottigliando la fama e la gloria che non avevi mai cercato…
Adesso, invece, sei diventato un profumiere esclusivo e molto ricercato: i tuoi raffinati profumi vanno a ruba nel mondo magico come in quello Babbano.
Ti inginocchi vicino ad uno dei tuoi più riusciti ibridi magici: ha la durata di un'orchidea tigrata unita alla vellutata consistenza dei petali di una rosa nera, con l'inebriante profumo del calicanto del lontano oriente e il colore blu intenso delle ortensie tanto amate da Octavia. Però, è fragile al cospetto di quei dannatissimi insetti che ne suggono la linfa.
Potresti liberare i fiori dai parassiti con la magia, ma hai da sempre deciso di farlo con le tue mani, più delicate della più riguardosa magia. Lo stesso è per il giardinaggio: usi la magia solo per creare nuove specie, ma poi le curi con le tue dita sottili, chinando la schiena e inginocchiandoti, rimestando la terra col sudore della tua fronte. Per nulla al mondo rinunceresti alla sensazione delicata dei petali vellutati sotto i polpastrelli. E poi, solo il tuo naso di pozionista esperto può riconoscere il momento migliore per recidere il fiore, quando è al massimo del suo effluvio per ricavarne l'essenza più pregiata, la migliore in assoluto, ineguagliabile per chiunque altro.
Hai cominciato insieme a Octavia a distillare profumi, grazie alle sue conoscenze di compositore di fragranze, alle quali hai presto aggiunto la tua perizia di pozionista.
I colori, poi, sono molto importanti per aggiungere note esclusive e persistenti all'essenza, e tu, l'uomo sempre in nero, che per tutta la vita ha vissuto nell'oscurità dove non esistono i colori, hai scoperto di possedere un'incredibile maestria nel combinare i terricci, aggiungendo a volte il tocco di magia necessario per rendere ancora più blu le ortensie di Octavia. E le rose, e i tulipani, e le magnolie... Così hai dimenticato il nero e hai creato il petalo rosso più vermiglio, la corolla dal giallo più solare, il riflesso violetto più intenso, e hai saputo trasformare in profumi unici le gradazioni colorate della luce che sempre è mancata nella tua vita.
Sempre rimanendo in ginocchio, alzi lo sguardo sul mare di colori scintillanti del tuo giardino, poi lo sollevi oltre, sul blu del mare punteggiato dal candido spumeggiare delle onde e poi in alto, nel cielo azzurro terso.
Orizzonti di colori profumanti. Orizzonti di libertà e di futuro. Orizzonti di felicità e di amore.
Questo ti circonda, sul prato verde in cima alla tua scogliera, mentre lavori e attendi Octavia.
Torni ad abbassare il capo, i lunghi capelli neri a ombreggiarti il viso, e continui il tuo lavoro, in mente solo l'attimo in cui Octavia sarà di nuovo tra le tue braccia. Lambisci gli steli, accarezzi le foglie, sfiori il velluto dei petali e chiudi gli occhi.
Ogni tanto qualche spina ti punge, proprio come in questo istante; tu sorridi e pregusti a fondo l'emozione intensa delle labbra di Octavia sulle tue dita lievemente ferite. Non è nulla, rispetto alle profonde lesioni magiche dei tuoi lontani tempi di spia, ma lei se ne occupa come se la tua vita dipendesse dalle invisibili lacerazioni, e tu la lasci fare, sopraffatto dall'intimo turbamento che solo la tua piccola Octavia riesce a creare in te e nel tuo corpo. Nella tua anima e nel cuore.
La tua bella strega, in effetti, ormai quasi sospetta che qualche volta tu faccia apposta a pungerti, per ottenere le sue tenere attenzioni; non lo ammetteresti mai davanti a lei, ma, in fondo, tu sei un uomo così preciso e accurato che mai una spina potrebbe coglierti impreparato… se tu non collaborassi attivamente. Non saresti mai sopravvissuto, altrimenti, nel tuo ruolo di spia doppiogiochista.
Riapri gli occhi e sorridi; una rossa capocchia di spillo fiorisce appena sul tuo polpastrello: dovrai ravvivarla, quando Octavia sarà tornata; e intanto senti le sue labbra sulla pelle e rabbrividisci di desiderio.
Però ora devi terminare il tuo compito più importante, prima che la tua donna ritorni.
L'olio per massaggiare sensualmente la sua pelle è già pronto e attende tiepido nel laboratorio; devi solo scegliere: il petalo più profumato e dal colore più intenso.
Poi sarà una notte perfetta, dischiusa sull'orizzonte dei tuoi sogni.
 



[1] Caso mai qualcuno non le avesse riconosciute, sono le stupende parole pronunciate dal professore di Pozioni, Severus Piton, durante la prima, famosissima lezione di Pozioni in "Harry Potter e la Pietra filosofale".
 
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view post Posted on 21/4/2017, 09:18
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Ho letto al volo l'ultimo capitolo, che conclude benissimo la storia che hai raccontato: una storia molto delicata, quasi "sussurrata".
Mi è piaciuta molto la descrizione dei fiori e dei loro colori e profumi. Con poche pennellate sono entrata in questo giardino odoroso (come si direbbe in un'opera).
 
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view post Posted on 21/4/2017, 13:48
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CITAZIONE (Alaide @ 21/4/2017, 10:18) 
Ho letto al volo l'ultimo capitolo, che conclude benissimo la storia che hai raccontato: una storia molto delicata, quasi "sussurrata".
Mi è piaciuta molto la descrizione dei fiori e dei loro colori e profumi. Con poche pennellate sono entrata in questo giardino odoroso (come si direbbe in un'opera).

Grazie di essere entrata nel giardino di Severus e di averne odorato il profumo. Felice che tu abbia gradito la storia. :)

Ora attendo la continuazione della tua, molto più complessa e interessante,come costruzione.
 
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view post Posted on 22/4/2017, 18:41
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Wow, rimando il commento, ma non la lettura.
Nero contro colori vivaci.
Tristezza e morte contro gioia e vita: Ida, è davvero una storia stupenda. :wub:
 
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view post Posted on 22/4/2017, 19:45
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:) :wub: :lovelove:
 
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