Il Calderone di Severus

L'affascinante e misterioso giardino di Severus!

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Ida59
view post Posted on 20/4/2017, 21:14 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Ed ecco l'ultimo capitoletto di Orizzonti.


Colori e profumi

 
Ti abbandoni a un lungo e piacevole sospiro nel ricordo di quel primo, dolcissimo bacio, mentre pregusti di avere di nuovo Octavia tra le braccia, tra poche ore.
Riapri gli occhi e ti rialzi dall'erba: hai ancora un sacco di lavoro da fare nel tuo giardino, per soddisfare i tuoi esigenti clienti.
Sorridi nel sole e sfiori piano un petalo rosso, poi uno giallo e uno blu screziato di violetto. Sono incantanti, i fiori del tuo giardino, da una dolce e potente malia d'amore. La tua esatta e delicata arte delle pozioni sa estrarre le più preziose essenze profumate dai fiori che coltivi con infinito amore insieme a Octavia.
Lei, più di chiunque altro, sa comprendere a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente, stregando i sensi...[1]
E tu hai davvero messo un fermo alla tua morte, quella notte, imbottigliando la fama e la gloria che non avevi mai cercato…
Adesso, invece, sei diventato un profumiere esclusivo e molto ricercato: i tuoi raffinati profumi vanno a ruba nel mondo magico come in quello Babbano.
Ti inginocchi vicino ad uno dei tuoi più riusciti ibridi magici: ha la durata di un'orchidea tigrata unita alla vellutata consistenza dei petali di una rosa nera, con l'inebriante profumo del calicanto del lontano oriente e il colore blu intenso delle ortensie tanto amate da Octavia. Però, è fragile al cospetto di quei dannatissimi insetti che ne suggono la linfa.
Potresti liberare i fiori dai parassiti con la magia, ma hai da sempre deciso di farlo con le tue mani, più delicate della più riguardosa magia. Lo stesso è per il giardinaggio: usi la magia solo per creare nuove specie, ma poi le curi con le tue dita sottili, chinando la schiena e inginocchiandoti, rimestando la terra col sudore della tua fronte. Per nulla al mondo rinunceresti alla sensazione delicata dei petali vellutati sotto i polpastrelli. E poi, solo il tuo naso di pozionista esperto può riconoscere il momento migliore per recidere il fiore, quando è al massimo del suo effluvio per ricavarne l'essenza più pregiata, la migliore in assoluto, ineguagliabile per chiunque altro.
Hai cominciato insieme a Octavia a distillare profumi, grazie alle sue conoscenze di compositore di fragranze, alle quali hai presto aggiunto la tua perizia di pozionista.
I colori, poi, sono molto importanti per aggiungere note esclusive e persistenti all'essenza, e tu, l'uomo sempre in nero, che per tutta la vita ha vissuto nell'oscurità dove non esistono i colori, hai scoperto di possedere un'incredibile maestria nel combinare i terricci, aggiungendo a volte il tocco di magia necessario per rendere ancora più blu le ortensie di Octavia. E le rose, e i tulipani, e le magnolie... Così hai dimenticato il nero e hai creato il petalo rosso più vermiglio, la corolla dal giallo più solare, il riflesso violetto più intenso, e hai saputo trasformare in profumi unici le gradazioni colorate della luce che sempre è mancata nella tua vita.
Sempre rimanendo in ginocchio, alzi lo sguardo sul mare di colori scintillanti del tuo giardino, poi lo sollevi oltre, sul blu del mare punteggiato dal candido spumeggiare delle onde e poi in alto, nel cielo azzurro terso.
Orizzonti di colori profumanti. Orizzonti di libertà e di futuro. Orizzonti di felicità e di amore.
Questo ti circonda, sul prato verde in cima alla tua scogliera, mentre lavori e attendi Octavia.
Torni ad abbassare il capo, i lunghi capelli neri a ombreggiarti il viso, e continui il tuo lavoro, in mente solo l'attimo in cui Octavia sarà di nuovo tra le tue braccia. Lambisci gli steli, accarezzi le foglie, sfiori il velluto dei petali e chiudi gli occhi.
Ogni tanto qualche spina ti punge, proprio come in questo istante; tu sorridi e pregusti a fondo l'emozione intensa delle labbra di Octavia sulle tue dita lievemente ferite. Non è nulla, rispetto alle profonde lesioni magiche dei tuoi lontani tempi di spia, ma lei se ne occupa come se la tua vita dipendesse dalle invisibili lacerazioni, e tu la lasci fare, sopraffatto dall'intimo turbamento che solo la tua piccola Octavia riesce a creare in te e nel tuo corpo. Nella tua anima e nel cuore.
La tua bella strega, in effetti, ormai quasi sospetta che qualche volta tu faccia apposta a pungerti, per ottenere le sue tenere attenzioni; non lo ammetteresti mai davanti a lei, ma, in fondo, tu sei un uomo così preciso e accurato che mai una spina potrebbe coglierti impreparato… se tu non collaborassi attivamente. Non saresti mai sopravvissuto, altrimenti, nel tuo ruolo di spia doppiogiochista.
Riapri gli occhi e sorridi; una rossa capocchia di spillo fiorisce appena sul tuo polpastrello: dovrai ravvivarla, quando Octavia sarà tornata; e intanto senti le sue labbra sulla pelle e rabbrividisci di desiderio.
Però ora devi terminare il tuo compito più importante, prima che la tua donna ritorni.
L'olio per massaggiare sensualmente la sua pelle è già pronto e attende tiepido nel laboratorio; devi solo scegliere: il petalo più profumato e dal colore più intenso.
Poi sarà una notte perfetta, dischiusa sull'orizzonte dei tuoi sogni.
 



[1] Caso mai qualcuno non le avesse riconosciute, sono le stupende parole pronunciate dal professore di Pozioni, Severus Piton, durante la prima, famosissima lezione di Pozioni in "Harry Potter e la Pietra filosofale".
 
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