Ecco un'altra fiction trasformata in "racconto originale": mi sa che ci sto prendendo gusto... e la cosa potrebbe essere pericolosa!
Incubo di sangue
Riassunto : Un tremendo incubo che di nuovo ritorna, più lacerante di prima, nel malvagio richiamo d’un oscuro sortilegio indelebilmente inciso sulla pelle.
Categoria: Originali :Prosa - Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Angst - Altro Genere: introspettivo, drammatico, romantico
Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Altro - Pairing: Altro - Personaggi: Altro - Altri Personaggi: Altro
Questo è il breve brano per invogliarvi alla lettura.Il vetro della finestra si ruppe.Andò in frantumi intorno alle dita sottili, straziandole, numerose schegge acuminate a conficcarsi nel palmo delle mani, lame aguzze a incidere profondamente i polsi.
Il sangue sgorgò, scarlatto e caldo, in ondate abbondanti e successive guidate dal battito accelerato del suo cuore.
Selwyn fissò attonito le mani insanguinate, quasi senza avvertire il dolore intenso, attratto dal fluido vitale che rapido abbandonava il suo corpo e gocciolava copioso a terra.
Non riusciva a staccare gli occhi dal sangue che usciva pulsante dai tagli profondi, ma doveva alzare lo sguardo, doveva riuscirci: dal prato innevato, dal candido manto irrimediabilmente tinto di carminio, provenivano nuove urla, del tutto diverse, adesso, colme di straziante sofferenza.
Poi si unirono risa, traboccanti di crudele piacere; appartenevano alla Confraternita di assassini che torturava vittime innocenti. Le aveva udite troppe volte, in passato, mentre serrava stretti gli occhi, angosciato, per non vedere l’orrore davanti a sé.
Per non vedere ciò che era diventato.Per rifuggire e negare il suo tremendo e disumano desiderio, per resistere a quel profumo inebriante, a quel sapore squisito.Alzò gli occhi neri, profondi e disperati, grandi e dilatati nel volto pallido, e fissò lo squarcio, i bordi taglienti pieni di sangue, il resto del vetro altrettanto ricoperto di sangue, che grondava e ricadeva fino agli infissi e al muro di scuro granito rossastro.
Gocciolava al ritmo del suo cuore, come se ogni battito sprigionasse una nuova ondata, calda, rovente, pulsante, piena di vita. Scendeva lungo la parete, imbevendola con generosità, e si raccoglieva ai suoi piedi in una pozza che si allargava a vista d’occhio.
Intensamente e deliziosamente scarlatta. Ondate potenti lo colpirono e lo sospinsero verso l’apertura che lo attraeva in modo irresistibile, porta affacciata su un altro mondo, atroce e agghiacciante.
Una soglia affacciata sul suo passato di dannato, al quale aveva vanamente creduto di potersi sottrarre.
Il pulsante calore vermiglio lo accecava, ma allo stesso tempo lo richiamava verso il passaggio, risucchiandolo inesorabilmente.
Ci fu uno schianto secco e la finestra, barriera tra i due mondi, scomparve.
Vi era solo un mare di sangue con rosse onde spumeggianti: un orrendo abisso in cui non poteva far altro che immergersi e sprofondare.
Edited by Ida59 - 21/10/2017, 21:03