Grazie!
Confortata dalle vostre parole, aggiungo un ulteriore pezzetto.
Vi avviso inoltre che a volte i vari paragrafi sembrano slegati tra loro perchè sto ovviamente tralasciando di tradurre una serie di informazioni che riguardano le parti della vita di John extra-fanfiction.
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6. Anche se John aveva un po’ l’aspetto del seduttore, avrebbe immediatamente rifiutato – me lo ha confermato – se qualcuna ci avesse provato, perché era fedele e devoto solo a Shirley, che lui adorava come lei adorava lui. Il loro amore era quasi un romanzo - non ho mai conosciuto una coppia così unita, ancora così innamorata dopo un matrimonio di quasi trent’anni. John non era sentimentale – era troppo nordico per questo, e inoltre, i suoi sentimenti erano genuini - tuttavia, nel suo modo leggermente burbero e divertito, non aveva paura di esprimere amore e passione. Misurava il valore della sua vita dalla forza del suo matrimonio, e la lode maggiore che poteva offrire ad una donna era dirle che le ricordava Shirley, che ai suoi occhi è sempre stata perfetta.
(John e Shirley nel 2009)Lui e Shirley avevano avuto figli dai loro matrimoni precedenti: John aveva due maschi e una femmina, David, Lynn e Steve, in quest’ordine. Shirley aveva un figlio e una figlia, Richard e Louise. John e Shirley avevano avuto dai loro figli ben dodici nipoti e anche qualche pronipote. John non vedeva molto spesso sua figlia dopo il divorzio dalla prima moglie, ma era in ottimi rapporti con gli altri e la sua casa era sempre invasa dai bambini. John adorava i suoi figli e quelli di Shirley, i nipotini e i pronipotini, e cercava costantemente di aiutarli ad imparare facendoli divertire, insegnando loro la musica e a leggere, raccontando loro storie o facendo disegni.
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Quando l’ho conosciuto per la prima volta, gli ho detto che non doveva pensare di piacere a noi fan di Snape solo per via del suo legame con Severus. A noi Snape piaceva perché Snape era un esempio del tipo di persona che ci andava a genio, e dato che John somigliava molto a Snape in tanti modi, anche lui era un esempio del tipo di persona che ci piaceva – e lo avremmo amato comunque, anche se non avesse avuto nessun collegamento con Snape.
John si era identificato fortemente con la mia analisi del carattere di Snape – specialmente con l’idea che a Snape tocchino tutti i lavori indispensabili che nessun altro vuole fare, e che poi tutti lo guardino storto per averli fatti. Mi ha detto che questa considerazione lo aveva aiutato a sopportare tutto quel che aveva dovuto passare quando aveva subito un’operazione drastica e molto dolorosa nel 2007.
A suo modo, era un artista notevole, a cui piaceva cantare e suonare la cornetta e fare piccoli rap quando era in classe, e persino le sue lezioni erano esercizi di arte dello spettacolo; perciò, trovarsi trasformato in Snape ha avuto per lui lo stesso impatto di un attore a cui venisse dato un ruolo da protagonista per sempre. Avendo accettato il suo “mago interiore”, John entrò nella parte con grande entusiasmo e trovò persino un secondo lavoro, vestendosi come Snape per far visitare Chepstow ai turisti di un’agenzia viaggi americana. John non lo faceva ovviamente per denaro, ma solo per il piacere di interpretare il personaggio e avere una scusa per girare vestito come nei film.
(John "è" Snape in un ciclo di conferenze nel Gloucestershire)Anche la sua famiglia aveva accettato la sua “Snapishness”. Suo figlio Steve trasformò la stampa in bianco e nero dello Snape di Rickman in un simpaticissimo poster che appese nel suo ufficio e che diceva “il personaggio dell’antipatico Professor Snape nei libri di Harry Potter è basato sul mio Papà.”
All’inizio, John diceva, “Essendo un po’ ingenuo, ero abituato a mandar giù ogni pensiero di Harry come definitivo”. Tuttavia, nei giorni in cui ancora pensava che Snape fosse detestabile, John era abbastanza sportivo e corretto da accettare questa caratterizzazione negativa. Anche se, durante l’incontro di un fan club di Harry Potter a cui era stato invitato, John rimase attonito quando un bambino gli dichiarò che Snape era il suo personaggio preferito. “Gli ho detto che doveva essere matto, povero ragazzo!” mi raccontò successivamente. Fu compito di Tamara dare a John una nuova visione di Snape, e “Da allora,” mi ha poi detto lui con l’umiltà che lo caratterizzava, “ho imparato a migliorare la mia comprensione di quello che Joanne ci sta veramente dicendo.”
Questo per dire che quello di cui Tamara lo ha convinto è che la Rowling aveva pensato Snape con molte virtù nascoste – come infatti lei ha chiaramente dimostrato – e che aveva fatto di Harry il Narratore Inaffidabile, la cui visione è colorata dai suoi stessi pregiudizi, precedenti esperienze e informazioni incomplete. John non è mai arrivato al punto di accettare che la Rowling potesse sbagliarsi su uno qualunque dei suoi personaggi, e che anche se avesse effettivamente pensato a Snape come a un malvagio, questo non avrebbe cambiato il fatto che le sue azioni sono quelle di qualcuno che ha evidentemente molte virtù e che la gente amerebbe in ogni caso.
Per chiarire, i personaggi della Rowling sono manifestazioni dei pensieri nella sua testa, perciò se lei dice che un particolare personaggio agirebbe in quel modo particolare, dobbiamo accettarlo; ma io non credo che dobbiamo condividere anche il suo giudizio morale sul comportamento dei suoi personaggi.
Uno Snape compatibile col canon non può essere così stucchevolmente santo da non permettere alla Rowling di avere sentimenti contrastanti verso di lui, sia che condividiamo la sua ambiguità o no, ed un Dumbledore compatibile col canon non può essere così malvagio da non permettere alla Rowling di pensare che, nonostante tutto, sia uno dei Buoni, che siamo d’accordo con lei o no; ma siamo liberi di pensare, ad esempio, che l’uso che Harry fa della maledizione
Cruciatus sia molto più spiacevole e inquietante di quello che pensa la Rowling; o che Molly Weasley sia una stridula seccante befana che vede i suoi figli come estensioni delle sue ambizioni, anche se alla Rowling sembra (a giudicare da alcuni dei suoi commenti) che Molly sia una madre perfetta; o che non sia disonorevole l’azione di Hermione di sfregiare per sempre Marietta Edgecombe, in modo da punirla per essere stata più leale a sua madre e al suo governo piuttosto che ad un amico di un'amica che quasi non conosceva, e con il quale, tanto per cominciare, non avrebbe neanche voluto essere coinvolta. Questo nonostante la Rowling pensi che la punizione di questo “tradimento” sia completamente giustificata. John comunque era persuaso che Lily fosse interamente perfetta perché la Rowling sembrava pensarlo, a prescindere da quanto fredda e distante Lily fosse stata con l’alter ego di John; ed accettava anche l’idea moralmente dubbia che qualsiasi cosa crudele o illegale fatta dal Trio fosse ammissibile, perché loro erano i Buoni, e perciò tutto quello che facevano era automaticamente giustificato, perché la Rowling sembrava pensare che fosse giusto così e tutto quello che lei pensava doveva essere giusto.
John teneva conferenze locali sui collegamenti tra i libri di Harry Potter e l’area di Chepstow. Ha persino scritto la sua propria fanfic, un’aggiunta vivace e divertente agli Animali Fantastici; il brano, chiamato Lo Scalpipede, era anche illustrato con uno dei suoi piccoli simpatici disegni. Aveva anche in mente di scrivere una storia SS/OC, ma la sua salute declinante e il lavoro che seguiva per il partito laburista hanno fatto sì che questa non abbia mai superato lo stadio di progetto. Lui non voleva sentire accuse contro la Rowling e vedeva solo il buono dentro di lei. Joanne era una delle poche persone nelle quali John non trovava alcun difetto, persino quando mi raccontava che gli agenti di lei (con o senza informarla, questo non lo so) gli avevano proibito di fare i suoi “Snape tour” per l’agenzia viaggi.
Personalmente, credo che questa fosse un’autentica sfacciataggine, dato che Snape era ovviamente un duplicato di John (per di più riconosciuto come tale nel 2007 dall’autrice stessa, quando ammise di aver scritto Snape in parte come satira del suo insegnante di Chimica). Tale “duplicato” era stato preso e usato commercialmente senza il permesso di John, e adesso a John veniva impedito di esercitare un diritto di proprietà sulla parte di sé stesso che gli era stata tolta. La situazione era analoga a quella di un fotografo che, avendo scattato una foto di qualcuno per strada senza chiedergli il permesso, avesse creato da quella foto un poster di enorme successo e poi avesse negato agli inconsapevoli modelli qualsiasi diritto sulla loro stessa immagine. Ma quando qualcuno chiese a John di questa storia con l’intenzione di farci un po’ di chiasso, la risposta di John fu, tra le altre cose, “i post che sono seguiti al tuo articolo contengono un sacco di invettive dirette contro Joanne. Sono molto preoccupato dello sgradevole atteggiamento di questa gente. Quei libri sono stati scritti per amore, non per soldi, e Joanne ha detto recentemente, “La morte di mia madre è scritta su quasi ogni pagina”. Io lo so, perché come dice Max Boyce*, “Io ero lì!”
*(Maxwell "Max" Boyce è un commediografo, cantante e intrattenitore gallese di successo, autore tra le altre cose di un disco chiamato “I Know ‘cos I was there” (lo so perché ero lì).------------
Snape era importante per John, ma anche John era importante per Snape. Tanto per cominciare, quelli che odiano Snape commentano sempre che, dato che ha questa o quella caratteristica antipatica, deve per forza essere un uomo cattivo. Ma John era talmente simile a Snape che quasi tutti quelli che lo conoscevano vedevano immediatamente la somiglianza, e oltre a condividere tutte le virtù di Snape, condivideva con lui molte delle sue caratteristiche più ostiche, come il temperamento irascibile e il sarcasmo. Eppure queste caratteristiche non gli hanno impedito di essere un uomo incredibilmente buono, amabile e amato, un pilastro della sua comunità. Di conseguenza, non impediscono a Snape di essere altrettanto buono, amabile e amato.
Se siete interessati nel processo creativo piuttosto che nella semplice lettura di ciò che è scritto sulla pagina, allora sapere che la Rowling ha basato Snape in misura considerevole su John può illuminare alcuni punti che sono oscuri nei libri, specialmente ciò che riguarda l’apparenza fisica e il modo di fare di Snape. Non fare questi collegamenti, d’altra parte, può condurre a strane aberrazioni, come quel dinamico saggio di qualche fan che riteneva, molto seriamente, che la Rowling avesse pensato Snape con i capelli lunghi per “femminilizzarlo e ammansirlo” – anche se il motivo per cui i capelli lunghi dovrebbero ammansirlo è tutto da scoprire. No, Snape ha i capelli lunghi perché la sua apparenza fisica è basata su un uomo vero che aveva i capelli lunghi.
(John nel 1979, a 39 anni) A partire dal secondo libro, ci viene detto ripetutamente che Snape ha capelli lunghi che formano una cortina (
curtains of hair), e all’inizio del secondo libro, ci viene anche detto che quei capelli gli arrivano alle spalle, anche se questo non è più menzionato da altre parti. Una delle caricature di Snape fatta dalla Rowling lo mostra con i capelli appena sotto le spalle, un’altra con i capelli appena sotto le scapole (e sembra che occupino lo stesso spazio del colletto della sua mantella) mentre il suo disegno più realistico mostra i capelli a metà strada tra le spalle e la mascella. Ci sono almeno due modi di interpretare la frase “curtains of hair” (letteralmente “sipario di capelli”), ma siccome sappiamo che Snape era ampiamente basato su John, e John aveva i capelli lisci, diritti, senza frangia e con la riga al centro, di lunghezza variabile tra la mascella e le spalle, è ragionevole pensare che anche i capelli di Snape siano stati pensati così.
L’altezza di Snape nei libri non è molto chiara. Sappiamo che è visibilmente più basso di Sirius - che è alto - ma tuttavia è talmente simile a Sirius come altezza che Harry si rende conto che Snape è più basso di Sirius solo quando li vede vicini insieme. E Snape è sufficientemente più alto di Narcissa - che è alta per essere una donna – tanto da dover chinare la testa per guardarla in viso quando entrambi sono in piedi. A seconda dell’altezza di Sirius, Snape potrebbe avere un’altezza tra i 180 e i 190 cm, ma dato che John era alto solo 170 cm, Snape potrebbe probabilmente essere alto 180cm, cioè relativamente più alto di una donna e tuttavia più basso di un uomo alto.
Tutti – me compresa – associamo ormai Snape con il ricco tono basso, trascinato e languido, di Alan Rickman. Personalmente, a me non piacciono i film, perché cambiano troppo la natura dei personaggi e delle situazioni. Cambiano Snape in un prepotente di mezza età, sicuro di sé, riservato e imponente, invece di un uomo molto giovane, eccitabile, emozionalmente instabile, poco più di un ragazzo lui stesso, che è poi quello che è nei libri; un tipo che scatta facilmente perché è giovane, spaventato, stanco e sottoposto ad incredibili pressioni.
Cambiano Harry in un innocente strappalacrime dalla sguardo tenero, invece di un piccolo semi-delinquente arrabbiato dal cuore d’oro, che ruba e mente senza rimorso ma che, a differenza del suo interprete nei film, non esita neanche un secondo prima di abbandonare la caccia al successo nel torneo Tre Maghi per andare in aiuto di chi ne ha bisogno.
Cambiano Hermione in una ragazzina irritante e moralista invece della ragazza audace in grado di avere una relazione con un campione sportivo a soli quindici anni.
Cambiano i Mangiamorte alla Coppa del Mondo in una terrificante armata in marcia, una parata sinistra di maschere paurose che distrugge tutto al suo passaggio, invece di una folla scomposta e ubriaca in passamontagna che incendia un paio di tende per sbaglio inciampando nei fuochi per cucinare all’aperto.
Tuttavia, anche io penso che la voce di Rickman sia qualcosa di incredibile.
Purtroppo non c’è nessuna prova di questo nei libri, e forse, nelle intenzioni della Rowling, Snape avrebbe anche potuto parlare come John – molto simile a Wallace dei film di
Wallace e Gromit.
Edited by Lady Memory - 11/8/2016, 18:45