Il Calderone di Severus

John Nettleship: le origini di Severus Snape

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view post Posted on 10/7/2016, 22:09
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Buca-calderoni

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E infine sì, Claire ha una spiccata personalità. Ha una mentalità scientifica con cui raccoglie e compara i dati, e disseziona i risultati con una logica spietata. Io di solito rimango senza parole di fronte a questo tipo di persone, perchè purtroppo sono spaventosamente emozionale nelle mie reazioni (Ma va? Non l'avevate mai notato, vero? ;)) e la logica in questi casi va a farsi benedire.

Tuttavia c'è anche un rovescio della medaglia, come per tutti. Se ha scelto una tesi, Claire la difenderà fino allo stremo delle forze. Discutere con lei può essere un vero duello verbale... anche perchè l'inglese è la sua lingua madre, e lo sa usare benissimo.

Grazie ancora per i tuoi commenti, Ida. Sono contenta che questo saggio ti piaccia.
C'è ancora parecchia roba da tradurre prima della fine.
Spero che continuerà a piacervi.
 
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view post Posted on 11/7/2016, 19:22
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Lady Memory @ 10/7/2016, 23:02) 
Poveretti! Con tutti i loro "Feisbuk" (che io non ho), si perdono il meglio della rete...

Concordo al 1000 er 1000!
 
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view post Posted on 26/7/2016, 23:17
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Buca-calderoni

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E siamo arrivati alla quarta parte.

Ricordo sempre che questo è un saggio di Claire in memoria di John Nettleship, e riporta i ricordi che John ha condiviso con lei. Le opinioni espresse in questa traduzione sono ovviamente quelle di Claire.

-------------

4. Tamara ed io, con altre amiche della Sisterhood, eravamo abbastanza sicure che John fosse un caso borderline di sindrome di Asperger. Questa è una lieve forma di autismo spesso associata a grande intelligenza ed abilità analitiche, insieme ad una ridotta capacità di elaborare situazioni contestuali dubbie e qualche difficoltà a capire norme e comportamenti sociali, soprattutto stati d’animo e allusioni. John stesso era d’accordo: in fondo, dava solo un nome a qualcosa che già sapeva di sé stesso, e capiva che non c’era niente di cui imbarazzarsi per un’etichetta che lo accomunava ad Einstein e Newton oltre che ad un’altissima percentuale di scienziati, legislatori, matematici, musicisti, programmatori e giocatori di scacchi.

Io penso che fosse questa caratteristica lieve ma immutabile a spiegare come John potesse essere un uomo così gentile e affettuoso, e allo stesso tempo, potesse apparire ad alcuni dei suoi studenti come duro o insensibile. Se avesse capito che qualcuno stava soffrendo, che aveva bisogno di aiuto, sarebbe stato pronto a dare una mano, ma non comprendeva questo tipo di segnali o sfumature: se non era decisamente evidente, non avrebbe capito che qualcuno era preoccupato, a meno che questa persona non si fosse alzata ed avesse detto, “sono preoccupato.”

Non è che non percepisse le emozioni; era molto osservatore, e quando pensava alla gente in terza persona, spesso poteva capire cosa c’era che non andava e poteva anche spiegarlo con considerevole acutezza. Ma se doveva parlare con qualcuno direttamente, e interpretare il suo tono di voce o il suo “linguaggio del corpo”, molto probabilmente si sarebbe smarrito. Uno studente che detestava John, mi ha detto che come insegnante era “insensibile e privo di percezione”. Io gli ho risposto che questo era letteralmente il caso: a John mancava un certo tipo di “sensibilità” e si comportava di conseguenza.

Lo stesso studente mi ha anche detto che John era attento e comunicativo con gli studenti interessati alla sua materia o che volevano saperne di più, ma avrebbe parlato a stento con gli altri. Dando per scontato che sia vero, sembra un’ulteriore prova della sua incapacità a creare relazioni. Poteva essere profondamente coinvolto oppure assolutamente distaccato, e questo perché non era in grado di essere amichevole e di socializzare come il resto delle persone – ma questo potrebbe essere stato interpretato come una prova di favoritismo da parte di Jo Rowling.

Un giro nei forum online in cui gli ex studenti di Wyedean ricordano la scuola mostra che “Stinger” (il soprannome di John) era amato o detestato più o meno in egual misura. Aveva la reputazione di essere un grande showman estremamente divertente. Cose eccitanti avvenivano di continuo durante i suoi esperimenti (e qualcuna non proprio volutamente) e molti studenti, compresi quelli che avevano paura di John, ancora ricordano le sue lezioni come piene di risate e di divertimento. Un ex studente dell’epoca, in uno dei suoi post descrive John come “davvero agghiacciante” a causa del suo “pallore spettrale”, cosa che lo aveva portato ad immaginare che John vivesse nel dipartimento di Scienze senza mai uscirne - proprio come Snape nei sotterranei.

Wyedean

(Wyedean, la scuola dove insegnava John e dove ha studiato la Rowling)

Quando John lavorava alla scuola Secondary Mod a Leeds, lo staff aveva ancora l’abitudine di percuotere gli studenti con una canna per ogni leggera infrazione, e John era diventato un eroe per i ragazzi perché lui ed un altro insegnante erano gli unici a non seguire questo comportamento. Questa esperienza lo aveva comunque segnato. Come Snape, probabilmente era incline a pensare che la durezza verbale ed un cattivo carattere non avessero poi molta importanza in comparazione con gli abusi e le violenze fisiche a cui aveva assistito.

………………

(Segue un lungo pezzo in cui vengono descritte le esperienze didattiche di John in varie scuole e in cui si scopre che gli studenti dell’epoca erano alquanto violenti; varie volte John era stato fatto oggetto di atti di bullismo o aggressioni, dal prendersi uno schiaffo fino ad essere picchiato o addirittura spinto fuori da una finestra. Questa cosa aveva lentamente portato John ad avere un atteggiamento rigidamente punitivo verso i trasgressori).

La sua reazione verso gli studenti pigri era sempre la stessa: essi “dovevano” imparare perché era importante per il loro futuro e la loro personalità. Quindi, cercava di persuaderli. E dato che non sapeva come fare ad essere persuasivo, era a volte alquanto “abrasivo”. Vediamo questo chiaramente riflesso nei libri di Harry Potter: Remus Lupin modifica il comportamento di Harry molto più efficacemente degli scoppi d’ira di Snape o delle punizioni della McGonagall, perché Lupin è abilmente manipolativo e ricatta Harry a livello emozionale, facendolo sentire colpevole per aver messo in pericolo la sua vita, che i suoi genitori hanno salvato a prezzo della loro. Invece John, come Snape, era troppo onesto, troppo diretto e troppo uomo del nord per pensare di manipolare le persone… e a differenza di Snape, non avrebbe neanche saputo come farlo.

Snape, naturalmente, aveva sviluppato uno stile di insegnamento “abrasivo” anche perché aveva cominciato ad insegnare quando aveva solo ventun anni, con studenti di poco più giovani di lui e che sapevano tutti come Snape fosse stato un bersaglio favorito per i bulli. John aveva un problema simile, nel senso che persino intorno ai quarant’anni continuava a dimostrarne diciotto.

…………….

Il fatto che John avesse questo leggero deficit sociale spiega anche molto a proposito di Snape. La Rowling quasi certamente non aveva capito che John non era in grado di percepire tutte le varie sfumature ed abitudini sociali; in ogni caso, Snape non poteva certo avere la sindrome di Asperger perché, per poter essere un valido agente doppiogiochista, doveva essere in grado di capire e ingannare gli altri al volo, cosa che nessun Asperger potrebbe fare (eccetto forse Dumbledore, che è un potente lettore della mente con oltre un secolo di pratica di interpretazione delle persone – ma questa è un’altra discussione). Perciò, la Rowling ha descritto Snape con molte delle caratteristiche e dei comportamenti di John, solo che lei li ha interpretati come segni di rabbia o di livore piuttosto che come un’incapacità di rapportarsi con gli altri, e poi ha creato il background di Snape in modo da spiegare quella rabbia e quel livore.

Ironia della sorte, Rowling ha evidentemente considerato John un bullo consapevole di esserlo e ha respinto i suoi tentativi di tornare in contatto con lei. Eppure, la Rowling è molto amica dell’ex Primo Ministro Gordon Brown, una personalità autistica che aveva le stesse difficoltà sociali di John oltre a parecchi altri affascinanti problemi di suo: che è stato ugualmente (e forse a questo punto anche ingiustamente) considerato un bullo, e il cui carattere era così irritabile che si sapeva che i suoi sottoposti erano terrorizzati quando dovevano dargli qualche cattiva notizia. Riporto questo solo perché, se le storie a proposito del carattere di Brown sono vere, allora la Rowling sembra perdonare a quest’uomo quello che ha condannato in un altro. Se invece non sono vere, allora lei dovrebbe capire come a qualcuno può essere affibbiata la reputazione di essere un bullo quando in realtà ha solo problemi a rapportarsi con gli altri.

…………………

John aveva un profondo senso deontologico del suo lavoro. Infatti, rimase scioccato e mortificato quando scoprì l’esistenza di fanfiction e fanart nei quali Snape era associato ad Hermione: ci sono voluti anni prima che potesse anche solo considerare l’idea, e solo se Hermione era chiaramente adulta.

…………

Di John si racconta anche che per qualche tempo avesse avuto l’abitudine di “pungolare” gli studenti più pigri, picchiettandoli scherzosamente col manico di un cacciavite del laboratorio. Questa è una cosa in cui era diverso e simile a Snape nello stesso tempo.
“Diverso”, perché Snape nei libri è quasi totalmente privo di reazioni “fisiche”. Non lo vediamo mai toccare uno studente o altre persone, fino a quando caccia fuori Harry dalla sua stanza nell’episodio del Pensatoio del quinto anno.
“Simile”, perché nonostante il suo fosse un atto scherzoso, e assolutamente innocuo rispetto alle punizioni corporali dell’epoca, il testimone che me lo ha raccontato sembra persuaso che ci fosse solo cattiveria dietro questo modo di fare.

Usare un cacciavite in classe oggi sarebbe sicuramente considerato illegale, e a maggior ragione, punire i ragazzi a colpi di canna. A paragone di un bastone, un colpetto leggero col manico di un cacciavite non è sicuramente doloroso; ma se un colpetto è inaccettabile, allora una bastonatura lo è ancora di più. Come Snape, John è stato biasimato esageratamente mentre altri insegnanti avevano via libera a comportamenti molto più offensivi; e questo perché il comportamento e il modo di essere di John lo rendevano diverso dagli altri e lo mettevano sempre in mostra. Tutto ciò in una scuola in cui, secondo i forum degli ex studenti, l’insegnante di fisica faceva piangere regolarmente i ragazzi dei primi anni e spesso li teneva per la nuca come se fossero gattini.

Per quel che riguarda gli aspetti meno piacevoli del carattere di Snape, il suo modo di fare sprezzante e il suo risentimento non possono essere stati ripresi da John, che non sapeva neanche cosa volesse dire portare rancore. Io penso che derivino direttamente dalla Rowling: spesso lei ha detto che aveva messo qualcosa di sé in ciascuno dei suoi personaggi, e io credo che tutto sommato lei sia una persona che porti rancore, dato che sembra pensare che, come lei, ogni ex studente sia desideroso di vendicarsi degli insegnanti che ha avuto, e lei stessa, trenta anni dopo, sembra tuttora intenzionata a farla pagare a John per qualcosa che deve essere stato una sciocchezza.

Dico che debba essere stata una sciocchezza non solo perché John era un brav’uomo, ma perché se avesse realmente fatto qualcosa di orribile, la Rowling non avrebbe reso il suo alter ego uno dei più grandi eroi della sua storia. Il suo risentimento verso John infatti è stranamente mescolato ad affetto e ammirazione, visto che la Rowling dà a Snape una serietà morale e a volte una grandeur che pochi degli altri personaggi posseggono.

[Dimentichiamo la sua affermazione post Doni della Morte, nella quale la Rowling dichiarava di non vedere Snape come un eroe. Il significato primario di eroe nell’inglese britannico moderno è “esempio, modello”, ed è chiaro dai motivi addotti dalla Rowling per non considerare Snape come un eroe, che stava pensando di rispondere alla domanda, “è un buon esempio?”

Quando ha capito che gli americani usano tuttora la parola eroe soprattutto per indicare chi si comporta eroicamente, è stata d’accordo a dichiarare Snape un eroe. È evidente che, mentre scriveva i suoi libri, lei pensava a Snape come a qualcuno che si comporta eroicamente, altrimenti non avrebbe fatto dire a Harry che Snape era probabilmente l’uomo più coraggioso che avesse mai conosciuto. ]

Io credo che molta dell’ambiguità della Rowling nei confronti di Snape sia dovuta al fatto che ha messo dentro di lui aspetti di sé stessa a proposito dei quali non si sente a suo agio, forse anche questa capacità di portare rancore. E dato che non le piacciono questi lati di sé stessa, non riesce a capire come mai invece piacciono tanto ai fan di Snape. Un mio amico ha lavorato con la Rowling nei primi anni ’90, “prima che diventasse famosa”, quando entrambi guadagnavano soldi extra correggendo compiti per i corsi di scrittura creativa al Netherbow Arts Centre, e mi ha detto che lei era bizzarra ed ambigua riguardo a sé stessa come lo è a proposito di Snape, oscillando tra arroganza e autocritica estrema.

D’altra parte, potrebbe essere ambigua riguardo a Snape anche solo perché era ambigua anche nei confronti di John - vedendolo come qualcuno che a volte era affettuoso e a volte ostile, piuttosto che come un uomo essenzialmente buono ma socialmente confuso e con problemi famigliari irrisolti.

Ma se davvero una parte di Snape viene dalla Rowling stessa, allora noi fan di Snape dovremmo volerle bene, perché lei è parte di Snape e Snape è parte di lei, e perché John le voleva bene e voleva che gliene volessimo anche noi. Era la figlia di una delle sue migliori amiche, ed inoltre era una sua ex studente (mentre non aveva mai insegnato a sua sorella Diane) e John era immensamente orgoglioso di lei, e pieno di rabbia e compassione quando qualcuno le faceva del male. Era addolorato per lei perché durante i suoi anni giovanili “aveva sofferto per la malattia e per la morte di sua madre, e poi era stata maltrattata da un marito bastardo…”

Tutto questo nonostante il fatto che John comprendesse chiaramente che Joanne aveva, nel migliore dei casi, sentimenti molto confusi a proposito del suo ex insegnante – ma come Severus, l’affetto di John non dipendeva da come veniva ricambiato, e non aveva particolare aspettative di essere benvoluto né era risentito per non essere considerato.
Non sono sicura se questo sia un segno di mitezza o di estremo autocontrollo. C’era una sfumatura di Luna Lovegood dentro John: a lui non importava molto quello che la gente pensava di lui, si preoccupava solo di quello che pensava sua moglie Shirley.

Edited by Lady Memory - 28/7/2016, 12:05
 
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view post Posted on 27/7/2016, 07:57
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I ♥ Severus


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Un brano stupendo e commovente. Ora sono dal cellulare e non riesco a commentare, ma fai i miei più grandi complimenti a Claire. E mille grazie a te per la traduzione.
:applauso: :applauso: :applauso:
 
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Grazie anche a nome di Claire. Le manderò i tuoi saluti :)
 
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Che lettura affascinante, un grazie di cuore a Claire, che condividendo i propri ricordi ci regala un'opportunità meravigliosa! E grazie infinite a te, Mep :hug: :wub: che traducendoli ci stai permettendo di scoprire quanto la Rowling abbia attinto da John, quest'uomo veramente unico e particolare, e perfino da se stessa, per creare Severus. In questo modo appare davvero più chiaro di come sia sempre potuto apparire così incredibilmente ricco di sfaccettature, di luci e di ombre e di splendide complessità, fino a diventare uno dei personaggi più interessanti della saga se non addirittura il più interessante.
 
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view post Posted on 27/7/2016, 23:10
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Buca-calderoni

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Grazie Ele. Sono contenta che vi piaccia. E' un po' un problema tirar fuori i segmenti che si riferiscono a Severus e alla Rowling, perchè ci sono talmente tante informazioni e sembrano tutte interessanti. Spero di aver selezionato quelle più belle.

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5. Il 13 dicembre 2010, tre mesi prima della sua morte, John ha rilasciato quella che probabilmente sapeva che sarebbe stata la sua ultima intervista. L’intervistatrice era Nancy Cavill, la figlia di Ivor Cavill, un noto docente di Ematologia che era un vecchio amico di John. Lei ha poi detto che, nonostante la sua malattia terminale, John era ancora “lucido e pronto a condividere i suoi ricordi della sua ex- allieva”. Lui invece mi ha detto che continuava ad addormentarsi durante l’intervista. John avrebbe voluto che l’articolo fosse illustrato da una sua foto del 1979 in cui lui aveva un aspetto poetico, nel pieno della sua “snapishness”, ma alla fine l’articolo è apparso dopo la sua morte senza illustrazioni, almeno online.

Questa bellissima intervista, in cui John ha parlato del suo grande orgoglio per Joanne, era molto più naturale e informativa delle sue interviste precedenti, nelle quali tendeva ad apparire eccessivamente espansivo: Nancy era la figlia di un amico e quindi qualcuno con cui poteva confidarsi. C’erano infatti nuove informazioni che non avevo mai sentito prima. Anche se la Rowling si lamentava pubblicamente del fatto che John le dava brutti voti in chimica, e diceva che lo aveva trasformato in Snape per vendicarsi di lui, John stesso mi aveva invece detto che “Joanne ovviamente detestava la materia anche se i suoi voti erano OK.”
È davvero sorprendente che i suoi voti fossero “OK”, perché in questa intervista John dice che “sembrava determinata a non parlarmi” [omissis] “Ho visto i suoi risultati e mi sono reso conto che quella ragazzina aveva buoni voti perciò ho pensato, ‘devo riuscire a metterla a suo agio’, ma lei non voleva nemmeno toccare una provetta.”

Joanne era – nelle parole di John – una ragazzina in qualche modo timorosa, e John non riusciva a capire se fosse effettivamente impaurita da lui o no, ma “ad ogni lezione lei si sedeva vicino alla porta di emergenza – sia per tenersi lontana dal fumo degli esperimenti, sia perché era il posto più lontano da me, credo.” In questo caso, io temo che l’entusiasmo di John per la sua materia lo abbia bloccato all’intersezione tra “timoroso” e “esplosioni semi-controllate”, e che Joanne si sedesse vicino alla porta di emergenza perché aveva un ragionevole desiderio di riuscire a darsela a gambe se John avesse appiccato fuoco all’aula.

Ad ogni modo, JKR ha ovviamente qualche tipo di risentimento contro John – anche se lui riteneva che, quando lei diceva “se lo meritava”, volesse dire che John si meritava di essere ridotto ad una caricatura e preso in giro, non che meritava di essere ucciso da una gigantesca vipera mutante, e probabilmente John aveva ragione di pensarlo. Mi sono spesso chiesta se la famosa scena “non vedo nessuna differenza” sia stata ripresa dalla vita reale. Nel libro è effettivamente poco chiaro se Snape voglia intendere “non vedo nessuna differenza tra i denti di Hermione adesso e i denti di Hermione prima” oppure “non vedo nessuna differenza tra Malfoy che lancia un incantesimo contro Granger, e Potter che lancia un incantesimo contro Goyle”, ma nel caso che la Rowling intendesse il primo, mi chiedo se il suo problema con John fosse che lui l’aveva offesa con qualche commento simile. Era capace a volte di essere spettacolarmente privo di tatto, ma se davvero fosse successo, John non l’avrebbe fatto con malignità – avrebbe pensato che era solo una battuta.

Mi sono anche chiesta se JKR si fosse mai presa una cotta per John, cosa che lui non avrebbe mai notato. La Rowling si dilunga sulla presenza fisica di Snape – i suoi gesti e il suo aspetto – molto più che per qualsiasi altro personaggio. Ha spesso detto che Hermione è un personaggio riferito a sé stessa, ed Hermione ad un certo punto si prende una bella cotta per un insegnante (Lockhart). Forse questo potrebbe spiegare perché la Rowling ha scelto di rendere Snape brutto mentre John era un bell’uomo. Potrebbe anche spiegare perché stava così zitta durante le lezioni di John. John mi ha detto varie volte che, di tutti gli studenti a cui lui aveva insegnato, lei era probabilmente quella meno interattiva.

Ma si deve anche dire che John, benedetto lui, pensava che l’idea che Joanne potesse aver avuto una cotta per lui fosse semplicemente ridicola. Ma John non notava mai cose come queste, e rimase stupefatto quando un’altra ex studentessa rivelò di essersi innamorata di lui negli anni scolastici.

D’altra parte, Joanne avrebbe potuto restare in silenzio perché John – o la sua materia - la rendevano nervosa. Ironicamente, nessuno dei due sembra aver realizzato che l’altro quasi certamente aveva una incapacità connaturata ad un certo tipo di apprendimento – nel caso di John, ad interpretare i comportamenti altrui, nel caso della Rowling, a comprendere i numeri – perciò John aveva dedotto che quella ragazzina altrimenti così brillante avrebbe potuto capire chimica e fisica se solo lui fosse riuscito ad interessarla, nonostante la quantità di matematica contenuta in quelle materie; invece Joanne sembra aver dedotto che i tentativi ben intenzionati ma decisamente goffi di John di farla uscire dal guscio fossero in realtà una forma di persecuzione. John mi aveva detto “io credo nell’utilità di lasciare che i ragazzi siano sé stessi, perciò, anche se la mettevo sotto pressione con le mie domande, non mi sono mai lamentato se non era preparata a rispondermi.” Ma se Joanne odiava la materia e andava in panico davanti alla matematica, non penso proprio che riuscisse a cogliere un ragionamento così sottile. Stare sotto pressione non è facile, non c’è altro da dire.

Qualunque fosse la precisa natura dei suoi sentimenti verso John, la giovane Joanne non poteva averlo detestato poi così tanto, perché scelse volontariamente di seguire le lezioni serali facoltative di astronomia tenute da lui. Effettivamente, viene da pensare che, se l’insegnante di Astronomia nei libri HP - Aurora Sinistra - è una tale nullità, questo potrebbe essere dovuto al fatto che forse la Rowling non ha voluto mostrare Snape come insegnante anche di Astronomia oltre che di Pozioni, e tuttavia non è riuscita a visualizzare un insegnante di Astronomia che avesse una fisionomia diversa da Snape, perciò ha lasciato Sinistra indefinita.

Per quel che riguarda le origini del sarcasmo di Snape, è chiaro che la stessa Rowling sa essere molto sarcastica, altrimenti non scriverebbe il sarcasmo così bene né lo avrebbe attribuito non solo a Snape ma anche a Dumbledore, Flitwick ed in certa misura anche ad Harry. Anche John poteva essere decisamente sarcastico, ma questa non è necessariamente una colpa in un insegnante. Nonostante la Rowling sembri aver considerato il sarcasmo pedagogico come un problema, e perciò ritragga personaggi che soffrono per la lingua acida di Snape (e quindi, per implicazione, di John), in effetti nessuno degli altri studenti di Wyedean – anche quelli che non amavano John – sembra aver mai avuto problemi a questo proposito.

Da bambino, la mamma di John a volte gli diceva che era così bello che era un peccato che non fosse nato femmina. Ma invece di renderlo vanitoso, queste considerazioni l’avevano lasciato molto insicuro rispetto al suo aspetto, con l’idea che qualsiasi danno alla sua apparenza fisica diminuisse anche il suo valore come essere umano, e con la sensazione che essere maschio lo rendesse in qualche modo meno apprezzabile. Quindi, scoprire che Snape era descritto come brutto fu un duro colpo per lui; John rimase molto rattristato dal meno realistico e più crudele dei tre disegni di Snape che la Rowling aveva fatto.

JKR_Snape_realistic

(ritratto di Snape e Ron preso da un disegno di gruppo eseguito dalla Rowling)

Ma poi scoprire che Snape era amato moltissimo e visto come attraente gli risollevò il morale immensamente, e lo rallegrò anche nei suoi ultimi giorni. Tutto l’amore che noi fan abbiamo dedicato ad un personaggio inventato non è stato sprecato, secondo me, perché si è riversato su John. Lui ne era felice, e a differenza di Snape, ha avuto la possibilità di poterne andare orgoglioso.

La decisione della Rowling di dare a Snape occhi neri è interessante. I colori di John – carnagione chiara, capelli neri e occhi grigi – sono tipicamente irlandesi. Capelli neri, occhi scuri e pelle scura è un’altra combinazione comune da noi, ma avere capelli e occhi scuri con una carnagione chiara è inusuale in Inghilterra. Per questa ragione, io ho reso Snape in parte spagnolo nelle mie fanfic, perchè ci sono colori simili in alcune parti del Galles, probabilmente dovuta a linee di sangue molto antiche, perché alcune popolazioni celtiche venivano dall’Iberia, e perché c’era stata una forte presenza di legioni romane in zona.

Non so se la Rowling ha dato all’alter ego di John occhi neri solo perché pensava che fossero adatti al personaggio di Snape o perchè era troppo timida per guardare John negli occhi e vedere che erano grigi. Ma i capelli di Snape erano decisamente copiati da quelli di John. Lui ne era straordinariamente fiero, e preferiva portarli lunghi tanto quanto glielo permetteva Shirley, anche dopo che erano diventati grigi, e li teneva divisi a metà. Una volta ho cercato di persuaderlo a fare una riga laterale, ma John mi ha risposto che a lui piaceva l’idea di guardare il mondo come se lo stesse osservando da una fessura in uno steccato.

Il suo rapporto con il suo sé stesso inventato era complesso, e nel corso degli anni John era passato dal sentirsi mortificato quando era identificato come Snape, al pensare che l’identificazione filmica di Snape con Alan Rickman era una buona cosa perché creava sempre più fan per Snape, per arrivare infine a riferirsi a Snape come “io” e a considerare lo Snape di Rickman nelle fanart e nelle fanfiction come un intruso.

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“C’era questa ragazzina che si teneva nascosta in fondo alla classe, un anno dopo l’altro,” John ha detto nella sua ultima intervista, “e non si sapeva cosa stesse pensando, ma è uscito fuori tutto vent’anni dopo. Invece che pensare ‘ Ecco il signor Nettleship nel suo camice bianco, e il suo esperimento è appena scoppiato’, lei stava pensando ‘Sta indossando una veste nera e il suo esperimento esploderà quando lo toccherà con la bacchetta.’”

5. continua - ci sono ancora quattro o cinque pagine. Ma se vi siete stancate, fatemelo sapere.
 
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view post Posted on 28/7/2016, 10:57
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CITAZIONE
Qualunque fosse la precisa natura dei suoi sentimenti verso John, la giovane Joanne non poteva averlo detestato poi così tanto, perché scelse volontariamente di seguire le lezioni serali facoltative di astronomia tenute da lui. Effettivamente, viene da pensare che, se l’insegnante di Astronomia nei libri HP - Aurora Sinistra - è una tale nullità, questo potrebbe essere dovuto al fatto che forse la Rowling non ha voluto mostrare Snape come insegnante anche di Astronomia oltre che di Pozioni, e tuttavia non è riuscita a visualizzare un insegnante di Astronomia che avesse una fisionomia diversa da Snape, perciò ha lasciato Sinistra indefinita.

Mi ha colpito questo particolare.
In effetti è difficile figurarsi qualcuno, mentre si scrive, se non ce l'hai in mente e, a quanto pare, JKR addirittura aveva in mente un'altra persona: John.
Certo, Severus insegnante di Astronomia sarebbe stato stupendo...

CITAZIONE
Ma poi scoprire che Snape era amato moltissimo e visto come attraente gli risollevò il morale immensamente, e lo rallegrò anche nei suoi ultimi giorni. Tutto l’amore che noi fan abbiamo dedicato ad un personaggio inventato non è stato sprecato, secondo me, perché si è riversato su John. Lui ne era felice, e a differenza di Snape, ha avuto la possibilità di poterne andare orgoglioso.

Questo mi rende davvero tanto felice.
E' bello sapere che almeno l'alter ego di Severus abbia potuto godere dell'amore e delle descrizioni che gli erano dovute.

CITAZIONE
Non so se la Rowling ha dato all’alter ego di John occhi neri solo perché pensava che fossero adatti al personaggio di Snape o perchè era troppo timida per guardare John negli occhi e vedere che erano grigi. Ma i capelli di Snape erano decisamente copiati da quelli di John. Lui ne era straordinariamente fiero, e preferiva portarli lunghi tanto quanto glielo permetteva Shirley, anche dopo che erano diventati grigi, e li teneva divisi a metà. Una volta ho cercato di persuaderlo a fare una riga laterale, ma John mi ha risposto che a lui piaceva l’idea di guardare il mondo come se lo stesse osservando da una fessura in uno steccato.

E' vero e si vede anche dalle foto di John i capelli di Severus sono stati "copiati" di sana pianta.
Forse gli occhi erano grigi, ma a volte la fantasia fa voli pindarici e JKR è bravissima in questo.

CITAZIONE
C’era questa ragazzina che si teneva nascosta in fondo alla classe, un anno dopo l’altro,” John ha detto nella sua ultima intervista, “e non si sapeva cosa stesse pensando, ma è uscito fuori tutto vent’anni dopo. Invece che pensare ‘ Ecco il signor Nettleship nel suo camice bianco, e il suo esperimento è appena scoppiato’, lei stava pensando ‘Sta indossando una veste nera e il suo esperimento esploderà quando lo toccherà con la bacchetta.’”

Nel leggerlo ammetto di essermi commossa.
Sono certa che JKR deve averlo pensato, questo mi fa provare vero affetto per il Professor Nettleship.
Avrei tanto voluto conoscerlo. Purtroppo non è l'unico che mi è stato impossibile vedere di persona... anche Alan :(
 
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view post Posted on 28/7/2016, 11:12
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Grazie, Chiara. Anche io sono arrivata a "quasi" conoscere John, ma tutto è avvenuto negli ultimi dieci giorni della sua vita, quindi ho solo potuto unirmi alle preghiere e alle speranze che ce la potesse fare ancora una volta. Claire poi mi ha detto che John sarebbe stato molto felice di conoscermi, perchè lui considerava tutte le donne del fandom come tante sorelle. Sarebbe stato bello.

Devo dire comunque che il saggio di Claire ce lo restituisce con immagini vive e affascinanti. E anche commoventi, come hai potuto notare.
E' bello avere tutti questi dettagli, i libri di HP diventano ancora più una cosa di famiglia. Poi vedrai nel resto della traduzione.
 
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view post Posted on 28/7/2016, 12:57
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Anche oggi non riesco a commentare, però ho letto il nuovo brano, sempre molto interessante: guai a te se interrompi la traduzione, Mep! ;) :)
 
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view post Posted on 28/7/2016, 18:26
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Mep, sto leggendo con molta calma, un po' alla volta, ciò che stai traducendo e postando. Non ti fermare! E' molto interessante leggere dell'uomo che ha ispirato alla Rowling il personaggio di Severus.
 
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view post Posted on 29/7/2016, 23:48
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Buca-calderoni

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Grazie!
Confortata dalle vostre parole, aggiungo un ulteriore pezzetto.
Vi avviso inoltre che a volte i vari paragrafi sembrano slegati tra loro perchè sto ovviamente tralasciando di tradurre una serie di informazioni che riguardano le parti della vita di John extra-fanfiction.

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6. Anche se John aveva un po’ l’aspetto del seduttore, avrebbe immediatamente rifiutato – me lo ha confermato – se qualcuna ci avesse provato, perché era fedele e devoto solo a Shirley, che lui adorava come lei adorava lui. Il loro amore era quasi un romanzo - non ho mai conosciuto una coppia così unita, ancora così innamorata dopo un matrimonio di quasi trent’anni. John non era sentimentale – era troppo nordico per questo, e inoltre, i suoi sentimenti erano genuini - tuttavia, nel suo modo leggermente burbero e divertito, non aveva paura di esprimere amore e passione. Misurava il valore della sua vita dalla forza del suo matrimonio, e la lode maggiore che poteva offrire ad una donna era dirle che le ricordava Shirley, che ai suoi occhi è sempre stata perfetta.

John_and_Shirley_09-05-2009

(John e Shirley nel 2009)

Lui e Shirley avevano avuto figli dai loro matrimoni precedenti: John aveva due maschi e una femmina, David, Lynn e Steve, in quest’ordine. Shirley aveva un figlio e una figlia, Richard e Louise. John e Shirley avevano avuto dai loro figli ben dodici nipoti e anche qualche pronipote. John non vedeva molto spesso sua figlia dopo il divorzio dalla prima moglie, ma era in ottimi rapporti con gli altri e la sua casa era sempre invasa dai bambini. John adorava i suoi figli e quelli di Shirley, i nipotini e i pronipotini, e cercava costantemente di aiutarli ad imparare facendoli divertire, insegnando loro la musica e a leggere, raccontando loro storie o facendo disegni.

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Quando l’ho conosciuto per la prima volta, gli ho detto che non doveva pensare di piacere a noi fan di Snape solo per via del suo legame con Severus. A noi Snape piaceva perché Snape era un esempio del tipo di persona che ci andava a genio, e dato che John somigliava molto a Snape in tanti modi, anche lui era un esempio del tipo di persona che ci piaceva – e lo avremmo amato comunque, anche se non avesse avuto nessun collegamento con Snape.

John si era identificato fortemente con la mia analisi del carattere di Snape – specialmente con l’idea che a Snape tocchino tutti i lavori indispensabili che nessun altro vuole fare, e che poi tutti lo guardino storto per averli fatti. Mi ha detto che questa considerazione lo aveva aiutato a sopportare tutto quel che aveva dovuto passare quando aveva subito un’operazione drastica e molto dolorosa nel 2007.

A suo modo, era un artista notevole, a cui piaceva cantare e suonare la cornetta e fare piccoli rap quando era in classe, e persino le sue lezioni erano esercizi di arte dello spettacolo; perciò, trovarsi trasformato in Snape ha avuto per lui lo stesso impatto di un attore a cui venisse dato un ruolo da protagonista per sempre. Avendo accettato il suo “mago interiore”, John entrò nella parte con grande entusiasmo e trovò persino un secondo lavoro, vestendosi come Snape per far visitare Chepstow ai turisti di un’agenzia viaggi americana. John non lo faceva ovviamente per denaro, ma solo per il piacere di interpretare il personaggio e avere una scusa per girare vestito come nei film.

Snape_at_Blackfriars

(John "è" Snape in un ciclo di conferenze nel Gloucestershire)

Anche la sua famiglia aveva accettato la sua “Snapishness”. Suo figlio Steve trasformò la stampa in bianco e nero dello Snape di Rickman in un simpaticissimo poster che appese nel suo ufficio e che diceva “il personaggio dell’antipatico Professor Snape nei libri di Harry Potter è basato sul mio Papà.”

Snape_poster


All’inizio, John diceva, “Essendo un po’ ingenuo, ero abituato a mandar giù ogni pensiero di Harry come definitivo”. Tuttavia, nei giorni in cui ancora pensava che Snape fosse detestabile, John era abbastanza sportivo e corretto da accettare questa caratterizzazione negativa. Anche se, durante l’incontro di un fan club di Harry Potter a cui era stato invitato, John rimase attonito quando un bambino gli dichiarò che Snape era il suo personaggio preferito. “Gli ho detto che doveva essere matto, povero ragazzo!” mi raccontò successivamente. Fu compito di Tamara dare a John una nuova visione di Snape, e “Da allora,” mi ha poi detto lui con l’umiltà che lo caratterizzava, “ho imparato a migliorare la mia comprensione di quello che Joanne ci sta veramente dicendo.”

Questo per dire che quello di cui Tamara lo ha convinto è che la Rowling aveva pensato Snape con molte virtù nascoste – come infatti lei ha chiaramente dimostrato – e che aveva fatto di Harry il Narratore Inaffidabile, la cui visione è colorata dai suoi stessi pregiudizi, precedenti esperienze e informazioni incomplete. John non è mai arrivato al punto di accettare che la Rowling potesse sbagliarsi su uno qualunque dei suoi personaggi, e che anche se avesse effettivamente pensato a Snape come a un malvagio, questo non avrebbe cambiato il fatto che le sue azioni sono quelle di qualcuno che ha evidentemente molte virtù e che la gente amerebbe in ogni caso.

Per chiarire, i personaggi della Rowling sono manifestazioni dei pensieri nella sua testa, perciò se lei dice che un particolare personaggio agirebbe in quel modo particolare, dobbiamo accettarlo; ma io non credo che dobbiamo condividere anche il suo giudizio morale sul comportamento dei suoi personaggi.

Uno Snape compatibile col canon non può essere così stucchevolmente santo da non permettere alla Rowling di avere sentimenti contrastanti verso di lui, sia che condividiamo la sua ambiguità o no, ed un Dumbledore compatibile col canon non può essere così malvagio da non permettere alla Rowling di pensare che, nonostante tutto, sia uno dei Buoni, che siamo d’accordo con lei o no; ma siamo liberi di pensare, ad esempio, che l’uso che Harry fa della maledizione Cruciatus sia molto più spiacevole e inquietante di quello che pensa la Rowling; o che Molly Weasley sia una stridula seccante befana che vede i suoi figli come estensioni delle sue ambizioni, anche se alla Rowling sembra (a giudicare da alcuni dei suoi commenti) che Molly sia una madre perfetta; o che non sia disonorevole l’azione di Hermione di sfregiare per sempre Marietta Edgecombe, in modo da punirla per essere stata più leale a sua madre e al suo governo piuttosto che ad un amico di un'amica che quasi non conosceva, e con il quale, tanto per cominciare, non avrebbe neanche voluto essere coinvolta. Questo nonostante la Rowling pensi che la punizione di questo “tradimento” sia completamente giustificata. John comunque era persuaso che Lily fosse interamente perfetta perché la Rowling sembrava pensarlo, a prescindere da quanto fredda e distante Lily fosse stata con l’alter ego di John; ed accettava anche l’idea moralmente dubbia che qualsiasi cosa crudele o illegale fatta dal Trio fosse ammissibile, perché loro erano i Buoni, e perciò tutto quello che facevano era automaticamente giustificato, perché la Rowling sembrava pensare che fosse giusto così e tutto quello che lei pensava doveva essere giusto.

John teneva conferenze locali sui collegamenti tra i libri di Harry Potter e l’area di Chepstow. Ha persino scritto la sua propria fanfic, un’aggiunta vivace e divertente agli Animali Fantastici; il brano, chiamato Lo Scalpipede, era anche illustrato con uno dei suoi piccoli simpatici disegni. Aveva anche in mente di scrivere una storia SS/OC, ma la sua salute declinante e il lavoro che seguiva per il partito laburista hanno fatto sì che questa non abbia mai superato lo stadio di progetto. Lui non voleva sentire accuse contro la Rowling e vedeva solo il buono dentro di lei. Joanne era una delle poche persone nelle quali John non trovava alcun difetto, persino quando mi raccontava che gli agenti di lei (con o senza informarla, questo non lo so) gli avevano proibito di fare i suoi “Snape tour” per l’agenzia viaggi.

Personalmente, credo che questa fosse un’autentica sfacciataggine, dato che Snape era ovviamente un duplicato di John (per di più riconosciuto come tale nel 2007 dall’autrice stessa, quando ammise di aver scritto Snape in parte come satira del suo insegnante di Chimica). Tale “duplicato” era stato preso e usato commercialmente senza il permesso di John, e adesso a John veniva impedito di esercitare un diritto di proprietà sulla parte di sé stesso che gli era stata tolta. La situazione era analoga a quella di un fotografo che, avendo scattato una foto di qualcuno per strada senza chiedergli il permesso, avesse creato da quella foto un poster di enorme successo e poi avesse negato agli inconsapevoli modelli qualsiasi diritto sulla loro stessa immagine. Ma quando qualcuno chiese a John di questa storia con l’intenzione di farci un po’ di chiasso, la risposta di John fu, tra le altre cose, “i post che sono seguiti al tuo articolo contengono un sacco di invettive dirette contro Joanne. Sono molto preoccupato dello sgradevole atteggiamento di questa gente. Quei libri sono stati scritti per amore, non per soldi, e Joanne ha detto recentemente, “La morte di mia madre è scritta su quasi ogni pagina”. Io lo so, perché come dice Max Boyce*, “Io ero lì!”

*(Maxwell "Max" Boyce è un commediografo, cantante e intrattenitore gallese di successo, autore tra le altre cose di un disco chiamato “I Know ‘cos I was there” (lo so perché ero lì).

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Snape era importante per John, ma anche John era importante per Snape. Tanto per cominciare, quelli che odiano Snape commentano sempre che, dato che ha questa o quella caratteristica antipatica, deve per forza essere un uomo cattivo. Ma John era talmente simile a Snape che quasi tutti quelli che lo conoscevano vedevano immediatamente la somiglianza, e oltre a condividere tutte le virtù di Snape, condivideva con lui molte delle sue caratteristiche più ostiche, come il temperamento irascibile e il sarcasmo. Eppure queste caratteristiche non gli hanno impedito di essere un uomo incredibilmente buono, amabile e amato, un pilastro della sua comunità. Di conseguenza, non impediscono a Snape di essere altrettanto buono, amabile e amato.

Se siete interessati nel processo creativo piuttosto che nella semplice lettura di ciò che è scritto sulla pagina, allora sapere che la Rowling ha basato Snape in misura considerevole su John può illuminare alcuni punti che sono oscuri nei libri, specialmente ciò che riguarda l’apparenza fisica e il modo di fare di Snape. Non fare questi collegamenti, d’altra parte, può condurre a strane aberrazioni, come quel dinamico saggio di qualche fan che riteneva, molto seriamente, che la Rowling avesse pensato Snape con i capelli lunghi per “femminilizzarlo e ammansirlo” – anche se il motivo per cui i capelli lunghi dovrebbero ammansirlo è tutto da scoprire. No, Snape ha i capelli lunghi perché la sua apparenza fisica è basata su un uomo vero che aveva i capelli lunghi.

John_April_1979_(poetic)

(John nel 1979, a 39 anni)

A partire dal secondo libro, ci viene detto ripetutamente che Snape ha capelli lunghi che formano una cortina (curtains of hair), e all’inizio del secondo libro, ci viene anche detto che quei capelli gli arrivano alle spalle, anche se questo non è più menzionato da altre parti. Una delle caricature di Snape fatta dalla Rowling lo mostra con i capelli appena sotto le spalle, un’altra con i capelli appena sotto le scapole (e sembra che occupino lo stesso spazio del colletto della sua mantella) mentre il suo disegno più realistico mostra i capelli a metà strada tra le spalle e la mascella. Ci sono almeno due modi di interpretare la frase “curtains of hair” (letteralmente “sipario di capelli”), ma siccome sappiamo che Snape era ampiamente basato su John, e John aveva i capelli lisci, diritti, senza frangia e con la riga al centro, di lunghezza variabile tra la mascella e le spalle, è ragionevole pensare che anche i capelli di Snape siano stati pensati così.

L’altezza di Snape nei libri non è molto chiara. Sappiamo che è visibilmente più basso di Sirius - che è alto - ma tuttavia è talmente simile a Sirius come altezza che Harry si rende conto che Snape è più basso di Sirius solo quando li vede vicini insieme. E Snape è sufficientemente più alto di Narcissa - che è alta per essere una donna – tanto da dover chinare la testa per guardarla in viso quando entrambi sono in piedi. A seconda dell’altezza di Sirius, Snape potrebbe avere un’altezza tra i 180 e i 190 cm, ma dato che John era alto solo 170 cm, Snape potrebbe probabilmente essere alto 180cm, cioè relativamente più alto di una donna e tuttavia più basso di un uomo alto.

Tutti – me compresa – associamo ormai Snape con il ricco tono basso, trascinato e languido, di Alan Rickman. Personalmente, a me non piacciono i film, perché cambiano troppo la natura dei personaggi e delle situazioni. Cambiano Snape in un prepotente di mezza età, sicuro di sé, riservato e imponente, invece di un uomo molto giovane, eccitabile, emozionalmente instabile, poco più di un ragazzo lui stesso, che è poi quello che è nei libri; un tipo che scatta facilmente perché è giovane, spaventato, stanco e sottoposto ad incredibili pressioni.
Cambiano Harry in un innocente strappalacrime dalla sguardo tenero, invece di un piccolo semi-delinquente arrabbiato dal cuore d’oro, che ruba e mente senza rimorso ma che, a differenza del suo interprete nei film, non esita neanche un secondo prima di abbandonare la caccia al successo nel torneo Tre Maghi per andare in aiuto di chi ne ha bisogno.
Cambiano Hermione in una ragazzina irritante e moralista invece della ragazza audace in grado di avere una relazione con un campione sportivo a soli quindici anni.
Cambiano i Mangiamorte alla Coppa del Mondo in una terrificante armata in marcia, una parata sinistra di maschere paurose che distrugge tutto al suo passaggio, invece di una folla scomposta e ubriaca in passamontagna che incendia un paio di tende per sbaglio inciampando nei fuochi per cucinare all’aperto.

Tuttavia, anche io penso che la voce di Rickman sia qualcosa di incredibile.

Purtroppo non c’è nessuna prova di questo nei libri, e forse, nelle intenzioni della Rowling, Snape avrebbe anche potuto parlare come John – molto simile a Wallace dei film di Wallace e Gromit.


Edited by Lady Memory - 11/8/2016, 18:45
 
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view post Posted on 30/7/2016, 13:19
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CITAZIONE
Snape era importante per John, ma anche John era importante per Snape. Tanto per cominciare, quelli che odiano Snape commentano sempre che, dato che ha questa o quella caratteristica antipatica, deve per forza essere un uomo cattivo. Ma John era talmente simile a Snape che quasi tutti quelli che lo conoscevano vedevano immediatamente la somiglianza, e oltre a condividere tutte le virtù di Snape, condivideva con lui molte delle sue caratteristiche più ostiche, come il temperamento irascibile e il sarcasmo. Eppure queste caratteristiche non gli hanno impedito di essere un uomo incredibilmente buono, amabile e amato, un pilastro della sua comunità. Di conseguenza, non impediscono a Snape di essere altrettanto buono, amabile e amato.

Per la serie: nessuno è perfetto. Sia John che Severus hanno pregi e difetti, qui si nota quanto sia profonda la somiglianza tra i due.
Anche per caratteristiche fisiche: prendiamo i capelli :lovelove:
CITAZIONE
Se siete interessati nel processo creativo piuttosto che nella semplice lettura di ciò che è scritto sulla pagina, allora sapere che la Rowling ha basato Snape in misura considerevole su John può illuminare alcuni punti che sono oscuri nei libri, specialmente ciò che riguarda l’apparenza fisica e il modo di fare di Snape. Non fare questi collegamenti, d’altra parte, può condurre a strane aberrazioni, come quel dinamico saggio di qualche fan che riteneva, molto seriamente, che la Rowling avesse pensato Snape con i capelli lunghi per “femminilizzarlo e ammansirlo” – anche se il motivo per cui i capelli lunghi dovrebbero ammansirlo è tutto da scoprire. No, Snape ha i capelli lunghi perché la sua apparenza fisica è basata su un uomo vero che aveva i capelli lunghi.

Questa immagine lascia di stucco.

John_April_1979_(poetic)

 
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view post Posted on 30/7/2016, 15:17
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Fantastico, Mep. Ogni brano che aggiungi è una rivelazione affascinante, che porta ad amare sempre di più la figura di quest'uomo molto particolare! Grazie per lo straordinario lavoro che stai facendo, regalandoci il tuo tempo prezioso :wub:
 
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view post Posted on 2/8/2016, 15:11
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Siamo alla penultima entrata, che è tutta dedicata ai luoghi dell'universo potteriano, come ricostruiti da John Nettleship.

7.
Hocker_Hill_Street

John mentre passeggia con alcuni turisti a Hocker Hill Street, possibile modello per Diagon Alley.

John non era la sola persona reale il cui carattere/aspetto sembrano aver contribuito alla creazione del Potterverse. Sapendo che Joanne Rowling aveva iniziato a raccontare storie su una scuola di magia mentre era ancora a Wyedean, come modo di prendere in giro i suoi insegnanti, John e altri membri dello staff dell’epoca si sono divertiti ad abbinare persone, posti e eventi dell’universo potteriano con le effettive controparti a Chepstow e dintorni. John ha scritto una serie di saggi che identificavano vari personaggi locali e i loro equivalenti romanzeschi, saggi che non sono mai andati in giro ovviamente, perché non a tutti fa piacere essere trasformati in una caricatura.

In questo mio saggio, quindi, ho dato un nome al solo probabile originale che non è stato apertamente identificato dalla Rowling, e che è la defunta Phyllis Lewis, una nota scultrice locale ed un'appassionata protettrice della Foresta di Dean, che insegnava ceramica a Wyedean, che è stata ampiamente riconosciuta come il prototipo della Professoressa Sprite e ne era apparentemente molto felice.

In molti casi, io credo che John e i suoi amici stessero sforzandosi un po’ troppo per trovare una corrispondenza reale ad ogni personaggio dei libri. Alcuni personaggi sono sicuramente pura invenzione, o basati su gente che la Rowling conosceva ma John non aveva mai incontrato. Tuttavia non c’è dubbio che molti di questi personaggi e molti avvenimenti sono stati almeno parzialmente ispirati da gente vera di Chepstow e dintorni – come ci si può aspettare, dato che la cosa ha preso il via inizialmente come un bozzetto dello staff di Wyedean.

Questo naturalmente non vuole essere una critica alla Rowling. Molti autori basano alcuni dei loro personaggi in parte su gente reale – è ben noto che Conan Doyle modellò Sherlock su uno dei suoi professori, Peter Wimsey era ispirato ad un amico universitario di Dorothy L Sayers, e quelli di noi che partecipavano alle convention britanniche di fantascienza negli anni ’80 sanno che alcuni dei personaggi di Terry Pratchett sono parzialmente ispirati da suoi fan nella vita reale (ho motivo di pensare che Sybil Ramkin fosse basata in parte su di me) – e la Rowling è perfettamente in grado di inventare personaggi dal nulla quando ne ha bisogno. Dumbledore sembra essere 85% inventato ed è uno dei più interessanti e complessi personaggi della serie. Ma quello che è inusuale dei libri su Harry Potter è che molti dei personaggi sono nati come caricature di un piccolo gruppo di persone in cui tutti si conoscevano gli uni con gli altri, e perciò potevano leggere i libri e dirsi a vicenda, “Ehi, guarda, questo sei tu!”

So che alcuni fan pensano che sia una specie di crimine suggerire che ci possano essere state ispirazioni prese dalla vita reale riguardo alcune persone ed avvenimenti nel Potterverse, ma basta solo comparare i disegni della Rowling con lo staff effettivo di Wyedean per vedere che è andata effettivamente così, e che i libri sono pieni di battute comprensibili solo agli iniziati per ciò che riguarda politica e folklore britannico, e astuti e ingegnosi riferimenti ad altri autori – Tinworth, per esempio, dove si trova Villa Conchiglia, è il nome di un villaggio inventato nel giallo Safer Than Love di Margery Allingham, che si svolge in un collegio maschile, e Umbridge e Tonks sono i nomi di due degli insegnanti del St. Trinian’s*. In ogni caso, questo è un saggio su John, ed è un fatto che John aveva l’hobby di cercare le ispirazioni riprese dalla vita reale per i libri, faceva conferenze a questo proposito e ha scritto un libro e molti saggi su questo argomento, ed almeno altri tre membri dello staff di Wyedean condividevano lo stesso interesse.

*(St. Trinian’s era una serie a fumetti di umorismo “nero”, creata e disegnata da Ronald Searle negli anni dal 1946 al 1952. I fumetti sono incentrati su un collegio femminile, dove le insegnanti sono sadiche e le ragazze sono piccole delinquenti).

Ho spesso detto che Terry Pratchett è lo Shakespeare del nostro tempo mentre la Rowling ne è il Dickens. I libri di Pratchett sono pieni di bellissime frasi risonanti che ricorderete per il resto della vostra vita. Lo stile letterario della Rowling è invece soprattutto corretto, il suo modo di scrivere non è Grande Arte come spesso lo è invece quello di Pratchett, ma trame e dialoghi hanno uno standard altissimo: JK Rowling sa delineare i suoi personaggi in maniera assolutamente superba e molto acuta. Pochi scrittori, forse nessuno, possono superarla nel dare quei piccoli dettagli di gesti e parole che ci mostrano una personalità in azione piuttosto che darne una semplice descrizione. Sotto il Mantello dell’Invisibilità della sua introversione, la Rowling è un’osservatrice eccezionale delle persone che le stanno intorno, e ha affinato queste abilità a Wyedean.

La Rowling ha ammesso che Lockhart era basato molto da vicino su una persona vera (che John non conosceva); che Snape era basato su John (anche se recentemente ha cercato di fare marcia indietro) con un’aggiunta di Sylvia Morgan; che Harry è basato su suo marito, e Ron su un amico della scrittrice; e che Hermione è un auto-inserimento. A suo dire, Lockhart deve essere circa 85% reale, ed era chiaro che Snape era circa 75% John. Allo stesso modo, visto che Pomona Sprout non ha poi tutto questo sviluppo caratteriale nei libri, la professoressa Sprout sembra essere basata molto chiaramente – almeno per quel che riguarda il suo aspetto – su Phyllis Lewis. Phyllis era un’anima gentile e amichevole; portava un cappello a tesa floscia con fiori sul bordo e aveva un viso che ricordava un dolce infarinato, ed era universalmente adorata dai suoi studenti.

Phyllis_Lewis_full-face

Phyllis Lewis con alcune delle sue sculture in ceramica, dal The Western Daily Press

JKR_Sprout

Sprout_blackline

Originale e versione bianco e nero del disegno della Rowling per Pomona Sprout, utilizzato all'esposizione in memoria di Phyllis Lewis

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John pensava che non fosse una coincidenza che il nome del padre di Joanne fosse Peter, e sicuramente il fatto che John fosse rimasto amico con questo padre col quale JKR aveva pubblicamente tagliato ogni rapporto (comprensibilmente, dato che Peter sembrava essere adatto ad essere padre tanto quanto lei a far carriera come matematica), probabilmente contribuì alla decisione della Rowling di respingere ogni tentativo di John di tornare in contatto. Anche questo in qualche modo è comprensibile. È interessante che Peter Pettigrew (Minus) alla fine si sia leggermente riscattato grazie alla sua riluttanza ad uccidere Harry.

C’erano altri personaggi che erano chiaramente ripresi da gente vera, anche se diventandone proprietaria e trasformandoli nei suoi personaggi, la Rowling è stata a volte scortese verso gli originali, come è accaduto con John. C’era a Wyedean un insegnante di Biologia molto grosso e muscoloso, dalla barba folta, particolarmente emotivo e amante di ogni creatura un po’ strana… ma era molto intelligente ed era un insegnante efficacissimo, e non era particolarmente alto. C’era una donna dal viso vagamente di rana, che aveva modi di fare molto leziosi ma che era in realtà un tipo manipolativo, subdolo e dispotico, con un circolo di studenti dai modi aggressivi che erano i suoi accoliti… ma era moralmente contraria alle punizioni fisiche e i suoi obiettivi erano fondamentalmente buoni, nelle intenzioni se non in pratica.

In altri casi, sono state solo poche appariscenti caratteristiche ad essere riprodotte. C’era a Wyedean un’insegnante di francese immensamente alta e parecchio imponente, ma non so se somigliasse a Madame Maxime anche in altro. Il preside era erudito, eccentrico e aveva un modo di fare permissivo; credo che avesse anche i capelli bianchi, ma non era un genio dominatore, né un ipotetico dittatore, né manipolava i sentimenti altrui, e neppure era la mente dietro ad un esercito segreto. Il padre di uno degli studenti, che viveva in una casa decisamente grande e lussuosa, si era opposto al programma curriculare di scienze allo stesso modo con cui Lucius si oppone all’insegnamento di Hagrid, e riuscì a impedire a John di insegnare scienze nel modo inventivo ed eccentrico che John tanto amava; ma a parte ciò, questo padre era una brava persona di buona famiglia. C’era un viveur allegro e grassoccio, che si sedeva nella sua poltrona come se ci si fosse fuso dentro: era il precedente insegnante di Chimica ed aveva molte conoscenze, ma non era un arrampicatore sociale. (Tutte queste notizie vennero rivelate da John durante le sue conferenze pubbliche a Chepstow). Non c’è troppo da sorprendersi quindi di tutte queste somiglianze, dato che le storie sono iniziate come una satira dello staff di Wyedean, e tante sono probabilmente ammiccamenti per pochi addetti. Molti dei personaggi sono soprattutto inventati, e hanno solo preso in prestito alcune delle loro caratteristiche dalla vita reale – ma indubbiamente, qualcosa hanno preso.

In qualche modo, le persone dello staff erano “sterotipi”, e si potrebbero trovare copie parziali di loro nella maggioranza delle scuole, ma alcune somiglianze sono davvero specifiche. Anche un giro rapido sui forum di Wyedean rivela una mescolanza di caratteristiche individuali e incidenti che sono inequivocabilmente ripresi nei libri, incluse poche cose che John non ricordava.

C’era un insegnante chiamato Mr. Mooney, anche se il suo nome sembra essere l’unica cosa che condivideva con Remus. C’era un altro insegnante a cui piaceva sconcertare i suoi studenti togliendosi il suo occhio di vetro o picchiettandolo con le unghie, anche non aveva niente altro in comune con Malocchio Moody. John fu colpito alla testa e ferito da una palla da cricket (un Bolide?) mentre arbitrava una partita. I membri dello staff erano vergognosamente parziali nel sostenere le proprie Case, e si poteva chiaramente vedere che importava davvero a tutti; Mr. Mooney continuava a ostentare il suo favoritismo per i team di Chichester anche dopo aver lasciato il suo incarico come capo di quella Casa.” C’erano uno stagno scolastico e un orto di zucche. Ad un certo punto, gli studenti svilupparono una mania per le sedute spiritiche; in un altro momento, il preside vietò ogni manifestazione amorosa come baci e abbracci, in maniera così forte che si dice venne addirittura riportato dalla stampa, e venne poi ricordato mentre “setacciava gli angoli bui della discoteca scolastica, separando coppie di teenagers che si sbaciucchiavano.” Alcuni di questi avvenimenti sono stati attribuiti a personaggi diversi dagli originali, così per esempio la parzialità di Mooney per la sua Casa e l’attività anti-amorosa del preside hanno finito per essere assegnati a Snape, ma riflettono chiaramente eventi reali.

Un ex studente di Wyedean mi ha raccontato che l’usanza che Dudley descrive a Harry a proposito della scuola di Stonewall High, (ovvero ‘Lo sai che a Stonewall il primo giorno di scuola ti ficcano la testa nella tazza del gabinetto?’), era tradizionalmente raccontata ai futuri nuovi studenti di Wyedean, anche se non era assolutamente vero. John mi ha invece detto che il modo in cui Lily tratta Severus era decisamente lo standard con cui le ragazze trattavano i ragazzi a Wyedean quando Joanne Rowling era lì, e che il bullismo era stato descritto molto accuratamente perché c’erano parecchie intimidazioni e maldicenze al tempo di Joanne. La stessa Joanne una volta si ribellò e si scontrò fisicamente con una delle ragazze che facevano parte del circolo dei bulli e la fece finire a terra – con grande sorpresa del suo insegnante, perché era così piccola e normalmente inoffensiva. Dato che lei ha ammesso che Hermione è un auto-inserimento, questo incidente potrebbe avere una qualche rilevanza nella scena in cui Hermione dà uno schiaffo a Draco.

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La parola “muggle” (babbano), tra parentesi, era uno scherzo che all’epoca era usato dallo staff di Wyedean, inclusa Anne Rowling, come sostituto per “muddle” (pasticcio, casino) – come ad esempio in "I'm in a bit of a muggle" (Sono in un bel pasticcio). Se il pretestuoso caso di plagio relativo al manoscritto di “The Legend of Rah and the Muggles” (La leggenda di Rah e dei Muggles) fosse andato avanti, John era già pronto ad entrare in azione e a farsi avanti per testimoniare per conto della Rowling sull’origine della parola. I “plimpi” invece, John pensava che fossero le palle da golf del country club locale, che sembrava essere attratte magneticamente dall’acqua.

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I plimpi disegnati da JK Rowling, dal libro Gli Animali Fantastici

John aveva l’hobby di trovare le possibili ispirazioni locali per le location dei libri, e scrisse un opuscolo, “La Chepstow di Harry Potter”, che è essenzialmente una guida turistica per i fan della serie che vogliano farsi una camminata nella cittadina cercando i posti connessi con la Rowling o col Potterverse, completa di una mappa e di un itinerario suggerito. Io l’ho betato per lui e gli ho anche trovato alcune fonti. C’erano anche altre connessioni scoperte da John - e a volte anche da me - che non sono state riportate nella guida perché si trovavano al di fuori di Chepstow, come ad esempio il fatto che “Dursley” è il nome di una cittadina a circa quindici miglia da Chepstow.

Di tutti i siti collegati con il Potterverse a Chepstow (e nella guida di John), il più imponente è probabilmente il castello di Chepstow, che la giovane Jo Rowling sicuramente vedeva un paio di volte a settimana quando viveva a Tutshill (Sedbury e Tutshill sono due sobborghi gemelli di Chepstow, Sedbury a sud e Tutshill a nord, sulla riva inglese del fiume Wye).

castle_Chepstow_water

Il Castello di Chepstow riflesso nelle acque del fiume Wye

Questo monumento è il più antico castello normanno in pietra della Gran Bretagna, iniziato nel 1067, l’anno dopo la conquista normanna. Si erge su una scogliera sopra una liscia distesa d’acqua, (in questo caso, un fiume) con un tunnel ai piedi della scogliera che porta l’acqua sotto il castello. Guardando il castello al di là dell’acqua e sul lato sinistro dell’edificio, nella stessa posizione nella quale la mappa schizzata di Hogwarts disegnata dalla Rowling riporta la scritta “prati in pendenza che scendono verso il lago (albero)”, una larga chiazza di erba dondola verso la riva del fiume e finisce in un gruppo di alberi e cespugli che comprendono anche quello che sembra un grande albero di faggio.
Ripeto, non sto dicendo che ci sia qualcosa di sbagliato nel prendere luoghi reali e utilizzarli come basi per location fittizie. Suppongo che quasi tutti gli scrittori di narrativa lo facciano – di sicuro io lo faccio – e mi sembra che sia quello che hanno fatto svariati autori. È una nobile tradizione. Ma è anche interessante giocare a “trova il riferimento”, e a John piaceva giocare questo gioco sia per i libri di Harry Potter sia per la Historia Brittanum, di cui era appassionato.

NOTA DELLA TRADUTTRICE: Non ho tradotto la sezione che si riferisce agli interessi storici di John, che erano particolarmente concentrati sulla storia antica dei luoghi in cui abitava e di cui era diventato un appassionato cultore.


La più affascinante delle somiglianze che aveva trovato John era fuori da Chepstow. Circa nove miglia a nor-nord-est da Chepstow infatti, c’è un’antica miniera di minerale ferroso chiamata Clearwell Caves, situata in un area di fattorie parzialmente circondata dalla Foresta di Dean. Nelle Clearwell Caves venne esposta l’esposizione postuma delle sculture di Phyllis Lewis. Delle caverne, John diceva questo:

“Dal 1970 o forse anche prima, le caverne sono state un’attrazione turistica e di interesse speciale per le famiglie nel periodo di Natale, quando i bambini potevano incontrare Babbo Natale in un’atmosfera decisamente magica. Sicuramente anche le bambine Rowling andarono in visita lì, così come i miei figli. Il minerale di ferro era trasportato in carrelli che correvano su rotaie strette attraverso un labirinto di tunnel. I tunnel devono essere molti lunghi perché apparentemente si estendevano fino ai sotterranei della Banca Gringotts, dove i Goblin usano i piccoli carrelli di legno per accedere alle camere blindate. Vedete come il disegno di Joanne corrisponda parecchio al vecchio carrello che giace sul fianco in questa fotografia.”

Clearwell_Caves

Carrello di legno abbandonato della miniera Clearwell Caves

JKR_Gringotts_tunnels

Disegno dei tunnels della Gringotts effettuato da JK Rowling

Alcuni collegamenti sono strani o parziali: strade sinuose e ciottolose che somigliano agli schizzi della Rowling di Diagon Alley, ma fortemente inclinate e troppo strette per avere un bar sul marciapiede; misteriose, confusionarie vecchie osterie che potrebbero aver ispirato i Tre Manici di Scopa o il Paiolo Magico o la Testa di Porco; una via d’acqua sotterranea che fluiva sotto il pavimento della casa dei Rowling e a cui si poteva accedere tramite una griglia sotto il tavolo della sala da pranzo; viottoli segreti a forma di tunnel; il pub Green Dragon; la libreria Merlin Bookshop, il cui proprietario aveva una distinta somiglianza fisica con Ollivander. A metà strada di una ripida collina un miglio o più a nord di Chepstow, c’è un tunnel che si può attraversare, chiamato la Caverna del Gigante: non è troppo simile alla caverna a metà di una montagna in cui Sirius e Fierobecco vivono nel Calice di Fuoco, ma potrebbe forse aver piantato il seme dell’idea per la residenza di Grop o delle tribù dei giganti.

Giants_Cave

Ingresso sud alla The Giant's Cave nella passeggiata Wye Valley Walk

Uno dei più eccentrici probabili collegamenti era quello del Whomping Willow (il Platano Picchiatore). Due miglia a sud-est di Chepstow c’è il Marriott St Pierre Hotel and Country Club, di cui erano membri i Rowling e dove la giovane Joanne andava a nuotare. Davanti all’hotel c’era un gigantesco albero di gelso tutto contorto, che una notte effettivamente “picchiò” duro, in quanto cadde rovinosamente, e poi ricominciò a crescere dal tronco ormai reclinato. John era sicuro che questo gelso “orizzontale” fosse l’originale del Platano Picchiatore, ma girando nei dintorni ho incontrato un altro possibile candidato – una quercia spettacolarmente nodosa che cresceva vicino al viale principale attorno all’area del golf dell’hotel, dove la Rowling doveva averlo visto per forza, magari varie volte. Sfortunatamente, sono riuscita a prendere una foto che mostra solo parzialmente questa pianta notevole, ma quello che si vede rassomiglia incredibilmente allo schizzo del Platano Picchiatore effettuato dalla Rowling.

St_Pierre_tree

Vecchia quercia contorta al Marriott Country Club, St Pierre

7 - continua. Sono rimaste solo un paio di pagine...

Edited by Lady Memory - 11/9/2016, 22:49
 
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