Il Calderone di Severus

Severus Ikari (Aprile)

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view post Posted on 4/4/2014, 13:52
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Sì, si può fare anche così, se vuoi; ma, in ogni caso, credo che sia una specifica che devo fare, altrimenti ci sarebbero problemi anch con in tanka di Chiara e, del resto, su un haiku è davvero difficile inserire e la vestale, identificandola, e Severus e il Tempio!

Del resto, anche nelle mie 4 poesie, c'è sicuramente il Tempio, Severus e le Vestali ma, salvo in una, non c'è in modo specifico la Vestale Maxima!


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:30
 
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Dunque, siccome mi sono data alla sperimentazione, sono voluta andare a pescare nel sonetto.
Dover scrivere in metrica e rima, un po' ti frena, ma io penso di averci messo tutti i requisiti richiesti (dove più dove meno), ovvero Tempio, Severus e Vestale (parla lei).
Sono 8, quindi andranno conteggiate solo 5, perchè sono tutte poesie medie.
Se pure queste non vanno bene, ho le 4 a metrica sciolta e tanti saluti ad aprile! :lol: :lol: :lol:

Il titolo riprende il significato di "sonetto" che è propriamente "piccolo suono".


Titolo: Lievi suoni dal mare
Autore/data: Severus Ikari/ 7-8 aprile 2014
Beta-reader: nessuno
Tipologia: raccolta di poesie medie
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Stasja, Severus Snape
Pairing: vaghi riferimenti all’amore di Stasja per qualcuno
Epoca: post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: il mare sa cullare i pensieri.
Nota: Poesie scritte per il Gioco Creativo “Il Sensuale Tempio dei Bottoncini che Tirano” facente parte della Severus House Cup del Forum “Il Calderone di Severus”.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Lunghezza: 8 sonetti di 14 versi.
Nota2: la raccolta di poesie comprende 8 sonetti, ma per la SHC ne verranno conteggiati soltanto 5, in quanto supererebbero il limite consentito di punti che è 60 per partecipante.

Il sonetto è la forma metrica più diffusa della poesia italiana ed è composto da due quartine e da due terzine di endecasillabi, con rima incrociata per le quartine (ABBA – ABBA) e rima invertita per le terzine (CDE – EDC).

Questa è la composizione della raccolta:

I - Vedrò un raggio di sole sul mare
II - Mentre sul mare il viso piangente
III - Il mare si sveglia assonnato
IV - Passi su passi nel mare, davanti
V - Gocce salate cadevan sul mare
VI - Nel mare avrei voluto morire
VII - Mani bagnate di mare sul seno
VIII - Scendon vetri di mare sulla pelle



Lievi suoni dal mare




Vedrò un raggio di sole sul mare

Vedrò un raggio di sole sul mare
riflesso nei sussurri della notte
dov’emozioni corrono in flotte
e vele, che non riesco ad osservare
verso un mondo dove non posso stare
senza guardare nient’altro che lotte
sulle mie mani sporche e corrotte
dov’il cuore urla e non può volare.
Ma ho sfiorato il mio Paradiso
tra le candide colonne di pietra
dove la brezza son voci diverse
di lacrime, sulla sabbia riverse,
cancellate dal suono d’una cetra
e d’occhi neri aperti in un sorriso.

---------------------


Mentre sul mare il viso piangente

Mentre sul mare il viso piangente
si lasciava cullare dalle onde
e mani nell’acqua, piccole sponde
d’un domani come il sole nascente,
i miei pensieri, futuro morente
andavano lontano, alle alte fronde
dov’il vento fuggiva anime immonde
d’un immenso albero sofferente.
E tra le dita stringevo un fiore
pallido come la luna, ch’è dono
per gli occhi di un oscuro frutto
nel volto che è il sogno di tutto
tra i marmi dove chiede perdono
un cüore dall’immenso valore.

---------------------


Il mare si svegliava assonnato

Il mare si svegliava assonnato
al mutar di notte al primo chiarore
mentre il sole tingeva d’amore
il tempio di colori drappeggiato
e il suo volto era un cuore sospirato
che chiedeva un adorato splendore
perso in quell’ultimo baglïore
nel buio, di un battito vegliato.
E il ricordo d’un futuro amato
ormai lontano dai giorni gioiosi
ch’erano nient’altro che porpora cera
tra le mïe mani, fumo che spera
musiche e canti desiderosi
d’un abbraccio mäi dimenticato.

---------------------


Passi su passi nel mare, davanti

Passi su passi nel mare, davanti
ai miei occhi si schiude in petali
azzurri che inghiottono i mali
libranti in aria come dolci canti
tra i veli, colorati pïanti
discïolti in molteplici sali
in lacrime a riempire boccali
di süoni di lontani amanti.
E m’assale il ricordo del giorno
in cui i piedi nudi toccarono
il freddo marmo sfiorato dal sole
e un’anima che come la mia si duole
per il vento d’amori che furono
nel luogo dove non faran ritorno.

---------------------


Gocce salate cadevan sul mare

Gocce salate cadevan sul mare
mentre il silenzio abbracciava il mio corpo,
scrigno del cuore che credevo morto
annebbiato da lacrime amare
destato dal nero che sospirare
io vidi, tra gl’aromi del verde orto
dove speranza è un fiore risorto
nell’aria dove vüole danzare.
E la pietra bianca come il suo giglio
che il suo sgüardo ancora vede
tra gli oscuri rami della mente
dove il ricordo è lama rovente
di un futuro a cui più non crede
perso in ferro d’un profumo vermiglio.

---------------------


Nel mare avrei voluto morire

Nel mare avrei voluto morire
tra l’acque come un’appassita mora
persa dal rovo e che più non odora
nel buio dov’è dolce il soffrire
e il silenzio che non mi farà udire
da te, sorridente e nera signora
che il mio animo triste adora
e attende soltanto di partire.
Ma ho ascoltato un lontano dolore
che dagl’occhi non vuole andare via
ma si cela in colonne di natura
ch’allontanano la remota paura
del solitario cuore che si fa mia
tramutandola in un sogno d’amore.

---------------------


Mani bagnate di mare sul seno

Mani bagnate di mare sul seno
scivolano lente come una lama
riportandomi a quell’antica brama
che nel cuor era soltanto veleno
di cui non potevo farne a meno,
ma ho l’abbraccio di questo panorama
che stringe ciò che il mio animo ama,
a sciogliere quest’ermetico freno.
Che in silenzio il mio sonno culla
assonnando il miei sogni com’in serra,
occhi neri nel volto come orma
che segue le mie dita in ogni forma
e profumi di fiori sulla terra
dove petali cadono nel nulla.

---------------------


Scendon vetri di mare sulla pelle

Scendon vetri di mare sulla pelle
mentre echeggia il canto di Vesta
tra i marmi tinteggiati di festa
dov’il dolore svanisce imbelle
inghïottito dalle alte stelle
lì, dove divien muta richiesta
di un’anima allegra non più mesta
che del passato è solo ribelle.
E si libra nel cielo un bianco foglio
dov’inchiostro è nient’altro ch’amore
smarrito in quell’ultimo abbraccio,
in un bacio impresso nel ghiaccio,
e una voce si fa intenso colore
di uno sguardo nero non più spoglio.

Edited by Severus Ikari - 14/4/2014, 17:29
 
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Ooooooh! Altre poesie???
Ma non avevi già quelle delle vestali?
Sforerai assai assai con i punti!!!
(e posso dire che ne sono felice così la prossima volta che qualcuno osa dire che facciamo le cose solo per fare punti e vincere gliele ficco nel...)

Stampo e leggo al più presto!


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:31
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 11/4/2014, 22:39) 
(e posso dire che ne sono felice così la prossima volta che qualcuno osa dire che facciamo le cose solo per fare punti e vincere gliele ficco nel...)

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Comunque, non eravamo rimaste che le poesie sulle Vestali non le usavo per la SHC, ma le inserivo poi, separatamente, perché venivano meno ai requisiti richiesti dalla sfida (ok, poi hai fatto la specifica al regolamento), così nessuno poteva dire niente?


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:31
 
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Sì, all'inizio c'era quel problema, superato dal fatto che nei tanka di Chiara la Vestale non c'era, così ne ho approfittato per aggiungere la specifica nel regolamento togliendo il paletto "vestale".
Tu, però, sei incredibile: sforni poesie a un ritmo velocissimo!!!

Mi sembrava che già ne avessi altre in serbo per il Tempio, se non ricordo male, che ti "crescevano" da non so cosa...

Se sei d'accordo, tieni in serbo quelle delle Vestali fino all'utimo e poi pubblicale fuori concorso come "regalo" dei Serpeverde alle Vestali del Tempio, come hanno fatto i Grifo a gennaio con i loro banner/animali/casa.


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:32
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 12/4/2014, 12:19) 
Sì, all'inizio c'era quel problema, superato dal fatto che nei tanka di Chiara la Vestale non c'era, così ne ho approfittato per aggiungere la specifica nel regolamento togliendo il paletto "vestale".
Tu, però, sei incredibile: sforni poesie a un ritmo velocissimo!!!

Mi sembrava che già ne avessi altre in serbo per il Tempio, se non ricordo male, che ti "crescevano" da non so cosa...

Se sei d'accordo, tieni in serbo quelle delle Vestali fino all'utimo e poi pubblicale fuori concorso come "regalo" dei Serpeverde alle Vestali del Tempio, come hanno fatto i Grifo a gennaio con i loro banner/animali/casa.

Sì, ne ho altre 8, ma quelle sono poesie lunghe a versi liberi, sono le 4 che avevo scritto all'inizio per arrivare a 60 punti, e che sono poi diventate 8 per non far torto alle altre raccolte che sono sempre di 8 poesie.
Ma quelle, ormai, le sfrutterò in futuro per fare il mio dovere di vestale del tempio :D :P

Sì, per me va bene, le doniamo alle vestali del tempio :D quanto sono bravi questi Serpeverde, altro che chiacchiere :lol: :P


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:32
 
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 12/4/2014, 12:36) 
Sì, ne ho altre 8, ma quelle sono poesie lunghe a versi liberi, sono le 4 che avevo scritto all'inizio per arrivare a 60 punti, e che sono poi diventate 8 per non far torto alle altre raccolte che sono sempre di 8 poesie.
Ma quelle, ormai, le sfrutterò in futuro per fare il mio dovere di vestale del tempio :D :P

Sì, per me va bene, le doniamo alle vestali del tempio :D quanto sono bravi questi Serpeverde, altro che chiacchiere :lol: :P [/color]

Con 8 poesie lunghe vivrai di rendita nel Tempio per un bel pezzo!!!

Eeeeeeh... sì, questi Serpeverdi hanno preso tutto dal loro Capocasa!


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:33
 
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Certo, una all'anno, fanno otto anni! :lol:
Sempre se nel mentre non vinco al superenalotto o mi sposo :lol: :lol: :lol:

Sì, è vero, siamo molto affini a Severus e sarebbe del tutto fiero di noi :D
 
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Allora, ho finito di leggere "Lievi suoni dal mare" e naturalmente le poesie vanno tutte benissimo.
Però mi sono resa conto di preferire i versi liberi rispetto a perfetti endecasillabi in rima, che però frenano in parte la spontaneità della passione che, per me, vale più di qualsiasi cosa.
Anche Leonora ha scritto nove (dovevano essere 15, ma per fortuna il tetto dei punti a 60 li ha ridotti a 9) sonetti: leggere i suoi sembrano le poesie che c'erano sui libri di scuola, che non mi piacevano per niente.
I tuoi sono decisamente meglio, Ania, ma preferisco le tue poesie libere da ogni regola metrica, perchè sento di più vibrare il tuo cuore, la passione e, quando ci sono, anche i colori.
In fondo è come con la mia poesia "Colori nel sole" che nella verisone "libera" era... meglio!
In ogni caso, ti ammiro incredibilmente: non solo endecasillabi, ma anche in rima e nella forma di sonetto (ormai l'ho imparato: due quartine e due terzine)... e nonostante tutto c'è sempre il cuore che batte, e soffre, e sorride!

Le mie preferite sono "Gocce salate cadeva sul mare" e "Scendon vetri di mare sulla pelle" (e quei vetri di mare è la fine del mondo!!!). Segue a ruota "Mani bagnate di mare sul seno".
Davvero complimenti: c'è Severus e c'è il Tempio e c'è anche Stasja con il ricordo lontano, ma ancora doloroso e rimpianto, d'un amore che non è riuscito a spiccare il volo.
Alla fine, credo di aver preferito le poesie nelle quali mi è parso di capire maggiormente il significato, spesso ermetico, di cui sono dense. Ma sono sicura che se tu volessi, come nelle antologia a scuola, disvelarmi il recondito significato delle tue parole, mi innamorerei anche di tutte le altre poesie di cui, per ora, ho colto solo il significato più superficiale.
:)

Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:34
 
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Eeeeh, lo so, i versi liberi li preferisco anche io, perché sono più liberi dagli schemi e puoi spaziare di più, in quanto non hai la restrizione della rima, che è quella ciò che frena maggiormente, ma, sinceramente, è l'unica cosa che cambia, per me, tra questi e i versi liberi.
Certo, quelle poesie in versi liberi sarebbero state scritte diversamente, ma nella sostanza delle cose, spontaneità e passione, per me, sono uguali, le metto in ogni caso, ovvio che le rime frenano perché devi cercare di fare la rima.
Non le costruisco a tavolino, se entri nel ritmo dell'endecasillabo, è facile scrivere versi più o meno di 11 sillabe, e per la rima lo stesso, ti lasci trasportare da ciò che senti e poi limi entrambe, sillabe e rime.
È ovvio che comunque devi limare per far quadrare le cose.
Non sono Petrarca, Dante, o chicchessia, ovvio, ma ho cercato il più possibile di scrivere con passione e spontaneità come sempre, evitando la leziosità della lezioncina pratica sullo studio del sonetto da sfoggiare.
Ho voluto sperimentare, vedere come me la sarei cavata, mi piace giocare anche con le mie capacità, e questo è stato un ottimo esercizio, divertente e stimolante :D
Mi dispiace che cuore, passione e colore si sentano poco, ma posso assicurarti che è lo stesso se avessi scritto versi sciolti, soltanto che per forza di cose ci sono delle limitazioni.

Comunque, veniamo alla parafrasi... a modo mio XD

CITAZIONE
Vedrò un raggio di sole sul mare

Vedrò un raggio di sole sul mare
riflesso nei sussurri della notte
dov’emozioni corrono in flotte
e vele, che non riesco ad osservare
verso un mondo dove non posso stare
senza guardare nient’altro che lotte
sulle mie mani sporche e corrotte
dov’il cuore urla e non può volare.
Ma ho sfiorato il mio Paradiso
tra le candide colonne di pietra
dove la brezza son voci diverse
di lacrime, sulla sabbia riverse,
cancellate dal suono d’una cetra
e d’occhi neri aperti in un sorriso.

vv.1-8: Al tramonto mi ritrovo immobile a guardare l'orizzonte e il sole è ormai del tutto scomparso nell'acqua, ma c'è ancora un piccolo raggio che sta lì e si riflette nella notte che parla piano perché inizia adesso ad abbracciarle il mondo che mi circonda e che sto guardando.
E nella notte i pensieri corrono di più tra le pieghe del buio che li nasconde, navigano veloci come barche in mezzo al mare sospinte dal vento, e volano al di là di quell'orizzonte, in quel luogo dalla quale sono fuggita perché lì vedevo nient'altro che le mie mani sporche di sangue e sentivo il mio cuore urlare per un amore che non poteva esistere.
vv.9-14: Ma qui, in queste colonne bianche, ho trovato il mio luogo di benessere, ho trovato il mio luogo di pace dove le voci provengono da labbra diverse, ma sembrano un'unica folata di vento che lacrima tra la sabbia e in essa si perdono, le lacrime, cancellate dal suono della poesia, una poesia d'amore (la cetra è lo strumento che usava Apollo, protettore della poesia) e da gli occhi neri di Severus che finalmente sorridono.

CITAZIONE
Mentre sul mare il viso piangente

Mentre sul mare il viso piangente
si lasciava cullare dalle onde
e mani nell’acqua, piccole sponde
d’un domani come il sole nascente,
i miei pensieri, futuro morente
andavano lontano, alle alte fronde
dov’il vento fuggiva anime immonde
d’un immenso albero sofferente.
E tra le dita stringevo un fiore
pallido come la luna, ch’è dono
per gli occhi di un oscuro frutto
nel volto che è il sogno di tutto
tra i marmi dove chiede perdono
un cüore dall’immenso valore.

vv.1-8: Sono immersa nell'acqua, con lo sguardo verso il cielo, mentre le lacrime scivolavano lente nel mare e da esso si facevano cullare, e muovevo appena le mani, a pelo d'acqua, come se fossero piccoli scogli dove andava ad infrangersi il futuro appena sorto; e la mia mente, al ricordo di quel futuro destinato a morire, va lontano, a quella foresta poco lontana dove il vento ha saputo scacciare i lati ignobili di Severus che soffre per essi.
vv.9-14: E mentre muovevo le mani, avevo con me un fiore, bianco, come la luna che grande illuminava la notte, quella luce che era il dono per uno sguardo immerso nell'oscurità, dono e bagliori che servivano a dissipare quel buio dipinto sul volto dell'uomo che ha saputo far rinascere i sogni, lì, tra quel tempio dove il suo cuore che tanto ha dato, chiede perdono per ciò che le sua mani hanno compiuto.

CITAZIONE
Il mare si svegliava assonnato

Il mare si svegliava assonnato
al mutar di notte al primo chiarore
mentre il sole tingeva d’amore
il tempio di colori drappeggiato
e il suo volto era un cuore sospirato
che chiedeva un adorato splendore
perso in quell’ultimo baglïore
nel buio, di un battito vegliato.
E il ricordo d’un futuro amato
ormai lontano dai giorni gioiosi
ch’erano nient’altro che porpora cera
tra le mïe mani, fumo che spera
musiche e canti desiderosi
d’un abbraccio mäi dimenticato.

vv.1-8: È appena l'alba, quando il sole fuoriesce con il primo raggio su quel mare ancora avvolto dalla notte, e quel raggio si allungava nell'acqua, e ancora più in là, fino a quel tempio colorato dai quei veli di diverse tonalità, e osservo quel volto che sospira a quel primo bagliore di luce mentre il ricordo andava ad un altro bagliore, l'ultima scintilla di un cuore ormai fermo che è rimasto a vegliare tutta la notte.
vv.9-14: E mentre osservo il suo dolore per lei, il ricordo di quel futuro che desideravo si fa forte, ma è un desiderio che ormai fa parte di un passato lontano, di quando ero felice, ed è un desiderio che è sempre stato come sangue che scivola tra le mani, si scioglie ed evapora nell'aria in fumo che è soltanto la speranza di una gioia che continua a sperare quell'abbraccio che nonostante tutto non è mai stato dimenticato.

CITAZIONE
Passi su passi nel mare, davanti

Passi su passi nel mare, davanti
ai miei occhi si schiude in petali
azzurri che inghiottono i mali
libranti in aria come dolci canti
tra i veli, colorati pïanti
discïolti in molteplici sali
in lacrime a riempire boccali
di süoni di lontani amanti.
E m’assale il ricordo del giorno
in cui i piedi nudi toccarono
il freddo marmo sfiorato dal sole
e un’anima che come la mia si duole
per il vento d’amori che furono
nel luogo dove non faran ritorno.

vv.1-8: Cammino nel mare, lì dove l'acqua è bassa e osservo il cielo che si apre davanti ai miei occhi in petali azzurri, svelandomi il suo incanto che nel suo colore accesso dissipa ogni male che sale da ognuna di quelle donne, e si leva in alto come i loro canti d'amore, diversi e colorati come i loro veli, canti di sofferenza che si sciolgono in lacrime che si raccolgono sulle loro dita, come acqua fresca di mare, dove il riflesso è soltanto il ricordo di ciò che si è amato.
vv.9-14: E mentre guardo il cielo, ricordo il giorno in cui sono venuta qui, in questo luogo che narrava dell'uomo che insieme a me soffriva per quella passione d'amore che aveva lasciato al di là del mare, in quel luogo dove, come me, non sarebbe ritornato.

CITAZIONE
Nel mare avrei voluto morire

Nel mare avrei voluto morire
tra l’acque come un’appassita mora
persa dal rovo e che più non odora
nel buio dov’è dolce il soffrire
e il silenzio che non mi farà udire
da te, sorridente e nera signora
che il mio animo triste adora
e attende soltanto di partire.
Ma ho ascoltato un lontano dolore
che dagl’occhi non vuole andare via
ma si cela in colonne di natura
ch’allontanano la remota paura
del solitario cuore che si fa mia
tramutandola in un sogno d’amore.

vv.1-8: Il desiderio di lasciarmi andare per sempre tra le acque, mi attanagliava, il desiderio di essere nient'altro che un frutto appassito senza più alcun odore, un frutto ormai morto che veniva inghiottito dal buio, lì dove non ci sarebbero state sofferenze, ma ho paura, e spero in quel silenzio che non permetterà alla morte di raggiungermi, anche se il mio animo vuole soltanto abbracciarla e farsi portare via.
vv.9-14: Poi, però, ho sentito il dolore di Severus, lontano ma come se fosse in me, il suo dolore che che come fiamma inghiotte i suoi occhi e non si vuole spegnere, ma in questo posto d'incanto, persino il dolore e la paura vengono allontanati, la sua paura del futuro, come la mia, lì, si trasforma in nient'altro che un sogno d'amore, il sogno d'amore di tutte.


Edited by Severus Ikari - 15/4/2014, 18:34
 
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 15/4/2014, 18:13) 
Non le costruisco a tavolino, se entri nel ritmo dell'endecasillabo, è facile scrivere versi più o meno di 11 sillabe, e per la rima lo stesso, ti lasci trasportare da ciò che senti e poi limi entrambe, sillabe e rime.

Il problema, per me, è entrare nel ritmo: con la prima poesia mi è andata bene e ho dovuto limare poco. Con la 2a e la 3a ho rinunciato subito, memtre con la 4a la prima metà è stata semplice da sistemare, ma la seconda parte ho dovuto stravolgrla.
Come diavolo fai a entrare nel ritmo???
Alle rime, proprio non ci penso...

CITAZIONE (Severus Ikari @ 15/4/2014, 18:13) 

Non sono Petrarca, Dante, o chicchessia, ovvio, ma ho cercato il più possibile di scrivere con passione e spontaneità come sempre, evitando la leziosità della lezioncina pratica sullo studio del sonetto da sfoggiare.
Ho voluto sperimentare, vedere come me la sarei cavata, mi piace giocare anche con le mie capacità, e questo è stato un ottimo esercizio, divertente e stimolante :D
Mi dispiace che cuore, passione e colore si sentano poco, ma posso assicurarti che è lo stesso se avessi scritto versi sciolti, soltanto che per forza di cose ci sono delle limitazioni.

Tranquilla, che il rischio della leziosità della lezioncina non l'hai mai corso!
Invece, l'ho trovato in Leonora: ha già pubblicato, quindi puoi leggere e darmi il tuo parere. Io li ho trovati molto forzati e... datati. Nel senso, ha usato parole e immagini lontane dal nostro presente!
Questo è il motivo per cui non commenterò... non sarebbe un commento molto positivo, quindi preferisco restare zitta.


Il resto del tuo messaggio me lo stampo e lo leggo con calma domani in treno, sperando che non arrivino altre storie per il Tempio.

Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:35
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 15/4/2014, 21:19) 
Il problema, per me, è entrare nel ritmo: con la prima poesia mi è andata bene e ho dovuto limare poco. Con la 2a e la 3a ho rinunciato subito, memtre con la 4a la prima metà è stata semplice da sistemare, ma la seconda parte ho dovuto stravolgrla.
Come diavolo fai a entrare nel ritmo???
Alle rime, proprio non ci penso...

A parole è un po' difficile da spiegare, è un po' come una canzone, anzi, come una musica che ha un ritmo ben preciso, e su quella musica ci inserisci parole diverse che ci stanno alla perfezione.
Ci vuole un po', ma se ricordi la melodia poi è più facile incasellare le parole in quella melodia.
Prendi una canzone, tipo Nel blu dipinto di blu, la ascolti, impari la melodia di base, e poi cambi le parole originali con parole tue.
Tutto sta a sentirsi in testa la melodia della canzone.
E lo stesso vale per le poesie a schema metrico ben preciso.
A parole è complesso spiegarsi, dal viso sarebbe diverso, ti farei cantare i versi battendo il ritmo con le mani, come facevo io con gli endecasillabi falesci di Catullo :lol: :P

CITAZIONE
Tranquilla, che il rischio della leziosità della lezioncina non l'hai mai corso!
Invece, l'ho trovato in Leonora: ha già pubblicato, quindi puoi leggere e darmi il tuo parere. Io li ho trovati molto forzati e... datati. Nel senso, ha usato parole e immagini lontane dal nostro presente!
Questo è il motivo per cui non commenterò... non sarebbe un commento molto positivo, quindi preferisco restare zitta.

Le ho lette ieri sera e ho abbandonato dopo la prima, le ho rilette tutte e il mio parere è esattamente quello: leziosità della lezioncina.
Nel senso, ok, hai consultato il Rimario Toscano, hai saputo usarlo, bene, brava, hai studiato il sonetto e tutte le sue applicazioni, hai imparato tutto sull'endecasillabo, bene, brava anche per questo, ma nella sostanza delle cose?
Io vedo soltanto un applicazione per mostrare quanto è stata brava nello studiare queste cose, utilizzando un italiano che ha gli anni del cucco e per questo è pesante da leggere e da "sentire", più che altro perché nei contenuti non vedo originalità, ma sempre e solo temi d'opera e il loro costrutto.
Le due cose, unite, a me non danno niente, perché avrei letto anche sonetti in italiano arcaico purché ci fosse comunque passione e originalità in loro, e non soltanto un mostrare quanto si è stato bravi a mettere in pratica la lezione come una semplice equazione da svolgere.
Sì, beh, mi sa che pure io non commenterò :P

CITAZIONE
Il resto del tuo messaggio me lo stampo e lo leggo con calma domani in treno, sperando che non arrivino altre storie per il Tempio.

Tranquilla, fai con calma, quando vuoi stanno lì, mi ha chiesto e mi faceva piacere spiegarle ;)


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:36
 
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 15/4/2014, 22:04) 

A parole è un po' difficile da spiegare, è un po' come una canzone, anzi, come una musica che ha un ritmo ben preciso, e su quella musica ci inserisci parole diverse che ci stanno alla perfezione.
Ci vuole un po', ma se ricordi la melodia poi è più facile incasellare le parole in quella melodia.
Prendi una canzone, tipo Nel blu dipinto di blu, la ascolti, impari la melodia di base, e poi cambi le parole originali con parole tue.
Tutto sta a sentirsi in testa la melodia della canzone.
E lo stesso vale per le poesie a schema metrico ben preciso.
A parole è complesso spiegarsi, dal viso sarebbe diverso, ti farei cantare i versi battendo il ritmo con le mani, come facevo io con gli endecasillabi falesci di Catullo :lol: :P

Allora mi sa che sono senza speranza: io non so cantare nè mantenere il ritmo. Posso canticchiare una canzone, ma solo se ricordo perfettamente a memoria le parole, altrimenti sono morta!!!

CITAZIONE (Severus Ikari @ 15/4/2014, 22:04) 

Le ho lette ieri sera e ho abbandonato dopo la prima, le ho rilette tutte e il mio parere è esattamente quello: leziosità della lezioncina.
Nel senso, ok, hai consultato il Rimario Toscano, hai saputo usarlo, bene, brava, hai studiato il sonetto e tutte le sue applicazioni, hai imparato tutto sull'endecasillabo, bene, brava anche per questo, ma nella sostanza delle cose?
Io vedo soltanto un applicazione per mostrare quanto è stata brava nello studiare queste cose, utilizzando un italiano che ha gli anni del cucco e per questo è pesante da leggere e da "sentire", più che altro perché nei contenuti non vedo originalità, ma sempre e solo temi d'opera e il loro costrutto.
Le due cose, unite, a me non danno niente, perché avrei letto anche sonetti in italiano arcaico purché ci fosse comunque passione e originalità in loro, e non soltanto un mostrare quanto si è stato bravi a mettere in pratica la lezione come una semplice equazione da svolgere.
Sì, beh, mi sa che pure io non commenterò :P

Ecco, hai detto con parole "colte" esattamente quelo che ho pensato io: che palleeeeeee!


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:36
 
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view post Posted on 15/4/2014, 21:38
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CITAZIONE (Ida59 @ 15/4/2014, 22:24) 
Allora mi sa che sono senza speranza: io non so cantare nè mantenere il ritmo. Posso canticchiare una canzone, ma solo se ricordo perfettamente a memoria le parole, altrimenti sono morta!!!

Ma nemmeno io so cantare, una gallina che gli tirano il collo sarebbe sicuramente migliore di me!
Mica devi andare a Sanremo, devi solo ricostruire la melodia nella mente, e su quella scriverci delle parole, lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma tutto sta ad entrare nei meccanismi.

CITAZIONE
Ecco, hai detto con parole "colte" esattamente quelo che ho pensato io: che palleeeeeee!

:lol: sì, il senso è quello :P


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:36
 
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view post Posted on 19/4/2014, 18:04
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 15/4/2014, 18:13) 
Ho voluto sperimentare, vedere come me la sarei cavata, mi piace giocare anche con le mie capacità, e questo è stato un ottimo esercizio, divertente e stimolante :D
Mi dispiace che cuore, passione e colore si sentano poco, ma posso assicurarti che è lo stesso se avessi scritto versi sciolti, soltanto che per forza di cose ci sono delle limitazioni.

Direi che te la sei cavata benissimo e sicuamente preferisco il tuo risultato a quello di Leonora, che trovo invece molto ingessato.
Riguardo al cuore, come ti ho già detto, si sente lo stesso, ma non tanto come in altri casi, ma ti assicurom che è più che abbastanza! :wub:

CITAZIONE
Comunque, veniamo alla parafrasi... a modo mio XD

Vedrò un raggio di sole sul mare

Tu lo sai, vero, che dopo la spiegazione, la poesia diventa molto più bella e godibile per chi la legge? E, ovvio, anche con un cuore molto più palpitante, che c'era anche prima ma io non avevo colto!
Di questa poesia avevo compreso bene solo i vv.5-7, 9-10 e 14, ad esempio fraintendendo la cetra del v. 13.


CITAZIONE
Mentre sul mare il viso piangente

... e muovevo appena le mani, a pelo d'acqua, come se fossero piccoli scogli dove andava ad infrangersi il futuro appena sorto;

Ooooh bellissimo!!!
Qui dei primi 8 versi non avevo capito nulla. Gli ultimi 6 li avevo compresi (ovviamneteb il riferimento a Severus aiuta sempre!) anche se avevo frainteso il dono (ho pensato solo al fiore) e, in ogni caso, spiegato da te acquista ulteriore valore!



CITAZIONE
Il mare si svegliava assonnato

Ecco, mi vergogno a dirlo, ma qui avevo compreso solo i primi 4 versi e l'ultimo: in pratica mi ero persa tutta l'essenza...


CITAZIONE
Passi su passi nel mare, davanti

Bellissimi i primi 8 versi di cui avevo compreso poco o niente e che invece ora mi sembrano così hciari!
Gli ultimi 6, invece, erano stati più facili da comprendere anche se avevo frainteso quel "non faran ritorno" pensando che il soggetto fossero "gli amori che furono".


CITAZIONE

Nel mare avrei voluto morire

Qui sui primi 8 avevo grossi dubbi: ora però so che la mia interpretazione tutto sommato era corrretta.
Sugli altri 6 ero andata ad orecchio comprendendo abbastanza bene i primi 3 e molto meno gli ultimi 3.

Certo che per godersi a pieno le tue poesie bisognerebbe avere sempre, come era nei libri di scuola, la spiegazione sotto; così, anche dove si era capito il senso, si possono gustare bene anche tute le sfumature aggiuntive che solo tu sai spiegare, e molto bene, anche! :wub:


Edited by Ida59 - 1/12/2015, 22:37
 
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