Il Calderone di Severus

Prova 51 - L'accordo tra Silente e Piton

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view post Posted on 20/2/2007, 15:42
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I ♥ Severus


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capitolo 27 pag 538
parla Silente
"Oh, stanchezza, riflessi lenti, Amycus," disse Silente. "Vecchiaia, in breve"

capitolo 2 pag 37
parla Piton
"Mi compiaccio nel dire, però, che Silente sta invecchiando. Il duello con il Signore Oscuro il mese scorso lo ha scosso. Ha riportato una seria ferita dato che le sue reazioni sono più lente di quanto fossero in passato"
Da HP 6; pag. 538 e pag. 37. Fornita da galadriel_68. LETTERA A



“Spero che tu stia dicendo la verità, perché è stato un tentativo goffo e sciocco insieme. E tu ne sei già sospettato.”
Da HP 6; pag. 297. Fornita da Niky. LETTERA B


"L'anello, Harry. L'anello di Orvoloson. Una terribile maledizione lo proteggeva. Se non fosse stato - perdonami la mancanza di modestia - per la mia straordinaria abilità, e per l'intervento tempestivo del professor Piton quando sono tornato a Hogwarts terribilmente ferito, forse non sarei qui a raccontarlo."
Da HP 6; pag. 458. Fornita da Laura. LETTERA C


"attento!" gridò Harry, ma non aveva ancora finito di urlare che dalla bacchetta di Voldemort uscì un altro getto di luce verde contro Silente, e il serpente scattò...
Fanny calò davanti a Silente, spalancò il becco e inghiottì lo zampillo verde: esplose in fiamme e cadde a terra, implume e raggrinzita.
Da HP 5; pag. 755. Fornita da Laura e integrata da Alessio di Milano. LETTERA D


"Oh, senza dubbio voleva il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure" replicò Silente. "Le conseguenze del nostro breve incontro l'hanno dimostrato. Vedi, non siamo mai riusciti a trattenere un insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per più di un anno da quando rifiutai quel posto a Lord Voldemot".
Da HP 6; pag. 408. Fornita da Laura. LETTERA E


"Abbiamo deciso di mettere il Marchio Nero sopra la Torre e di costringerla a tornare subito per scoprire chi era stato ucciso" ribattè Malfoy. "E ha funzionato!"
«Be'... sì e no... » replicò Silente. «Ma devo dunque dedurre che non è stato assassinato nessuno? »
Da HP6 cap. 27; pag. 534-535. Inserito da Niky. LETTERA F


«Qualcuno è morto» rispose Malfoy, e la sua voce salì di un'ottava. «Uno dei suoi... non so chi, era buio... Ho scavalcato il corpo... Dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che la sua fenice si è intromessa... »
« Sì, hanno questa abitudine».
Da HP6 cap. 27; pag. 535. Fornita da Niky. LETTERA G


"Sono arrivati altri Mangiamorte... e poi Piton... E' stato Piton. Con l'Avada Kedavra". Harry non riuscì a continuare .
Madama Chips scoppiò in lacrime. Nessuno le fece caso a parte Ginny che sussurrò: "Ssst! Ascoltate!"
Madama Chips deglutì, si premette le dita sulla bocca, gli occhi dilatati. Da qualche parte, fuori nella notte, una fenice cantava in modo che Harry non aveva mai sentito prima: un doloroso lamento di terribile bellezza.
Da HP6, cap. 29; pag. 555. Fornita da Niky. LETTERA H


« Senza dubbio» disse infine, « questa pozione mi impedirà di prendere l'Horcrux. Potrebbe paralizzarmi, farmi dimenticare perché sono qui, farmi impazzire di dolore, o mettermi fuori gioco in un altro modo. Se così fosse, Harry, sarà tuo compito assicurarti che io continui a bere, anche se tu dovessi obbligarmi con la forza. Hai capito? »
l loro sguardi s'incontrarono sopra il bacile, i due volti pallidi accesi da quella strana luce verde. Harry non parlò. Era venuto per questo, per far inghiottire a Silente una pozione che avrebbe potuto provocargli un dolore insopportabile?
« Ricordi» riprese Silente, « a quale condizione ti ho portato con me? »
Harry esitò, guardando gli occhi azzurri che erano diventati
verdi alla luce del bacile.
«Ma se...?»
«Non hai giurato di eseguire qualunque mio ordine? » «Sì, ma...»
« Non ti ho avvertito che avrebbe potuto essere pericoloso? »
« Sì» rispose Harry, «ma... »
« Bene, allora» concluse Silente, rimboccandosi le maniche e levando il calice vuoto, «conosci i miei ordini».
«Perché non posso berla io, la pozione? » chiese Harry, disperato.
«Perché io sono molto più vecchio, molto più capace e molto meno prezioso di te » rispose Silente. « Per l'ultima volta, Harry, mi dai la tua parola che farai tutto quel che potrai per costringermi a bere? »
«Non posso...?»
« Mi dai la tua parola? » «Ma... »
« La tua parola, Harry». «lo... d'accordo, ma...
» [CUT]
« ... Basta... voglio smettere... » si lamentò Silente.
«Lei... lei non può smettere, professore» ribatté Harry. «Deve continuare a bere, ricorda? Mi ha detto che doveva continuare a bere. Ecco... »
Odiandosi per quanto stava facendo, Harry spinse ancora il calice verso le labbra di Silente e lo inclinò per vuotarglielo in gola.
«No... » gemette il mago, mentre Harry immergeva il calice nel badIe e lo riempiva un'altra volta. «Non voglio... non voglio... Lasciami... »
«Va tutto bene, professore» replicò Harry, con la mano che tremava. «Va tutto bene, sono qui... »

La versione originale inglese della frase “Odiandosi per quanto stava facendo, Harry spinse ancora il calice verso le labbra di Silente e lo inclinò per vuotarglielo in gola.” è (HP6 cap. 26 pag 534 edizione Bloomsbury):
Hating himself, repulsed by what he was doing, Harry forced the goblet back towards Dumbledore's mouth and tipped it, so that Dumbledore drank the remainder of the potion inside.
Quindi la traduzione più corretta sarebbe: Odiando se stesso, disgustato da ciò che stava facendo, Harry inclinò e spinse il calice di nuovo verso la bocca di Silente, così che potesse bere il rimanente della pozione.

(Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 516-7-8) Inserita da Ida LETTERA I

Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. l tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Perfino il lupo mannaro era intimorito.
Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio. «Severus... ti prego... »
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente. «Avada Kedavra!»

La versione originale inglese della frase “Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio.” è (HP6 cap.27 pag 556 edizione Bloomsbury):
Snape gazed for a moment at Dumbledore, and there was revulsion and hatred etched in the harsh lines of his face.
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 539) Inserita da Ida LETTERA L


“Devo riportarla a scuola, signore... Madama Chips “
“No”, rispose Silente. “Ho… ho bisogno del Professor Piton… ma non credo… di poter andare molto lontano, adesso… ”
“D’accordo… Signore, ascolti… Busserò a una porta, troverò un posto dove lei possa aspettare… poi posso correre a chiamare Madama… ”
Severus”, scandì Silente. “Ho bisogno di Severus...”
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 526) Inserita da Ida LETTERA M

Nel tenue bagliore, Harry vide Silente afferrarsi il petto con la mano annerita.
Vai a svegliare Severus,” gli ordinò, debolmente ma con chiarezza. “Raccontagli che cosa è successo e portalo da me. Non fare altro, non parlare con nessuno e non toglierti il Mantello. Io aspetterò qui.”
“Ma…”
“Hai giurato di obbedirmi, Harry… vai!”
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 528-9) Inserita da Ida LETTERA N


(Con riferimento alla mano di Silente) «Era già così, quando l'ho visto quest'estate» mormorò Harry a Hermione. «Pensavo che ormai l'avesse curata, però... o che l'avrebbe fatto Madama Chips ».
«Sembra morta» commentò Hermione con espressione nauseata. «Ma ci sono ferite che non si possono guarire... vecchie maledizioni... e ci sono veleni senza antidoto... »
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 157) Inserita da Ida LETTERA O
 
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view post Posted on 26/4/2007, 09:28
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Le seguenti deduzioni sono state tratte dal processo a Piton tenuto sul sito "Il Sotterraneo di Piton"



Deduzione #148 fornita da galadriel_68-Difesa

LETTERA A
Non e' "strano" che Silente e Severus usino quasi le stesse identiche parole?
Quasi come se fosse una "versione concordata" in precedenza tra loro, a conferma del fatto che tra loro esiste un chiaro accordo e che Piton segue gli ordini di Silente?




Deduzione #470 fornita da Salvatore - Accusa

LETTERA A

L’imputato si dichiara felice che Silente stia invecchiando e diventando più debole. Tra l’altro fornisce ad un mangiamorte (Bellatrix Lestrange) un importante notizia sulla salute del preside, rivelando così un punto debole di quest’ultimo. Questo conferma che Piton è ancora un leale servitore di Voldemort e disprezza Silente.




Deduzione #577 fornita da bombeppe di fermentino – Difesa
In relazione alla lettera A.


Ci sono molte prove contro il Professor Piton, ma ve ne sono anche moltissime a sua difesa. Tra queste una è schiacciante: Piton nel secondo capitolo de Il Principe Mezzosangue dice a Bellatrix che Silente sta invecchiando e che ha riportato una brutta ferita durante la "gita " al Ministero. Come ben sappiamo, però, Silente non si è ferito al Ministero bensì durante la ricerca dell'anello di Orvoloson. Perchè Piton non ha detto a Bellatrix che Silente non si era ferito nell'intento di trovare un Horcrux? Sarebbe stata una notizia di vitale importanza per il Signore Oscuro, in quanto,come ha detto Silente, Voldemort non sente niente quando viene distrutto un Horcrux. Questa prova dimostra la completa fedeltà di Severus Piton nei confronti di Albus Silente.




Deduzione #84 fornita da Ufficio GIP-GUP – Accusa

LETTERA B

L’imputato avvisa palesemente Draco che Silente ha dei sospetti su di lui riguardo all’episodio della collana maledetta e, così facendo, dimostra di essere dalla sua parte e non da quella del preside. In tal modo, Piton mostra anche di condividere pienamente, anche per via del Voto Infrangibile, le intenzioni di Draco e di volerlo aiutare a realizzarle (“Se mi dici che cosa stai cercando di fare, posso aiutarti...” da HP 6; pag. 298). Ciò è dimostrato anche dal fatto che, poco prima, Piton afferma: “Io sto cercando di aiutarti. Ho giurato a tua madre che ti avrei protetto. Ho stretto il Voto Infrangibile, Draco …” (HP 6; pag. 298).




Deduzione #105 fornita da Laura di Rimini –Difesa

LETTERA C
Ecco una prova lampante che Severus Piton non aveva nessuna intenzione di eliminare Silente, altrimenti l'avrebbe fatto in questa occasione...
Nessuno infatti se ne sarebbe accorto: Silente sarebbe morto per colpa della maledizione posta da Voldemort a difesa del suo Horcrux. Sì, sarebbe bastato che Piton fingesse di curare il preside, chi gliene avrebbe fatto una colpa se non ci fosse riuscito? una maledizione di Voldemort non è facilmente curabile!
Io credo quindi che se Piton ha scagliato l'Avada Kedavra contro Silente l'ha fatto solo per obbedire a precisi ordini di Silente stesso!




Deduzione #193 fornita da Rasputin– Accusa

LETTERA C

Non è inusuale vedere Piton aiutare Silente.
Ma come dice lui (pag. 36, libro 6): “Solo la protezione di Silente mi ha tenuto fuori da Azkaban!”, quindi per Piton lasciare in vita Silente era solo un modo per rimanere al sicuro sotto la sua ala protettrice. Lo faceva per un tornaconto personale.Col ritorno di Voldemort il suo compito ero quello di spiare le mosse di chi gli era accanto (pag. 36, libro 6: “Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter restare a Hogwarts come spia!”), non di procurargli dei danni (rischiando magari di essere scoperto).
Non a caso, nel momento in cui l’ha ritenuto appropriato, è stato Voldemort stesso a chiedere a Draco (e non a Piton) di uccidere Silente.
Piton non avrebbe potuto prendere una decisione del genere senza il benestare del suo padrone.
Alla fine si è sostituito a Draco (disubbidendo a un ordine di Voldemort) soltanto perché ha notato che il ragazzo esitava e l’ultima cosa che Piton voleva era morire per colpa di uno sciocco giuramento. Una punizione inflitta da Voldemort per aver aiutato Draco è comunque meglio della morte.



Deduzione #405 fornita da Regulus Alphard Black di bari – Difesa

LETTERA C

L'anello, Harry. L'anello di Orvoloson. Una terribile maledizione lo proteggeva. Se non fosse stato - perdonami la mancanza di modestia - per la mia straordinaria abilità, e per l'intervento tempestivo del professor Piton quando sono tornato a Hogwarts terribilmente ferito, forse non sarei qui a raccontarlo."

Signori e Signore, mio malgrado ho un dubbio da sollevare a favore dell'imputato:
Severus Piton ha avuto molte possibilità di uccidere il professore Silente, una fra tutte quando quest'ultimo si è impadronito dell'anello di Orvoloson. In questa occasione gli salva la vita (come ammesso dal preside in persona). Inoltre, quest'episodio dimostra che l'imputato è a conoscenza dei piani di Silente per distuggere horcrux (piani di cui sono a conoscenza solo Silente ed Harry, persino la profesoressa McGranitt ne è all'oscuro). E' risaputo che Silente si fida anche là dove non c'è da fidarsi, ma alla luce dei fatti esposti è probabile che Silente e Piton abbiano davvero pianificato la morte del preside per permettere all'imputato di svolgere meglio la sua funzione di spia.




Deduzione #207 fornita da Matteo (Dementor su questo forum) – Accusa

LETTERE D-G-H

la prova fornita dalla difesa non ha alcun fondamento ed è facilmente ribaltabile. infatti nella battaglia del ministero, Fanny si immola per il suo padrone, è vero, ma la faccenda è del tutto differente. infatti sappiamo che allora il tempo a disposizione del Signore Oscuro era poco: egli si era recato personalmente al ministero per risollevare la situazione a suo svantaggio e doveva agire in fretta, per evitare di essere visto. dopo il sacrificio della Fenice, Voldemort non ha più avuto tempo per rimandare una nuova maledizione sul preside.
nel sesto libro invece la situazione è differente: Piton ha tutto il tempo per maledire Silente un'altra volta, anche dopo un ipotetico sacrificio da parte di Fanny. ecco perché la fenice non si è immolata per il Preside: sapeva che sarebbe stato inutile, che non c'era più nulla da fare; quindi, seppur con molto dolore, deve aver ritenuto opportuno tenere in serbo il suo potere per salvare qualcun altro.




Deduzione #144 fornita da Laura di Rimini – Difesa

LETTERE D-G-H

Nel duello tra Voldemort e Silente - in "Harry Potter e l'Ordine della Fenice" - Fanny salva la vita al suo padrone prendendo su di sè la maledizione Avada Kedavra.
Anche la sera della morte di Silente Fanny è presente (vedi "Harry Potter e il principe mezzosangue" p. 535 e p. 555 ), ma non interviene per salvargli la vita. Perché?
All'inizio ho pensato che Fanny si fosse già sacrificata per aiutare qualche studente - c'era una lotta furibonda all'interno del castello - ma poi mi sono accorta che Fanny non era piccola e implume (come accade quando muore e risorge dalle proprie ceneri), infatti ha cantato il lamento funebre per la morte del suo padrone.
Ma allora perché Fanny non è intervenuta, perché non ha ingoiato il fiotto di luce verde dell'Avada Kedavra al posto di Silente?
C'è una sola spiegazione: anche Fanny ha ubbidito a Silente!!!
Silente quindi aveva deciso di morire.

Ancora una volta la tesi che Piton e Silente fossero d'accordo e che il primo abbia agito per obbedire agli ordini del secondo trova un'altra importante conferma.



Deduzione #303 fornita da Jeysi - Accusa

LETTERE D-G-H

Il fatto che la fenice Fanny non sia intervenuta per salvare Albus Silente indica sì che Silente non riteneva di aver bisogno di aiuto, ma non prova che fra quest'ultimo e l'imputato ci fosse un accordo.
Vorrei attenermi, per sottolineare la mia tesi, alla deduzione di difesa #144:
C'è una sola spiegazione: anche Fanny ha ubbidito a Silente!!!
Silente quindi aveva deciso di morire.

Fino a questo punto sono d'accordo. Evidentemente Silente aveva già deciso come sarebbe andata a finire.
Ancora una volta la tesi che Piton e Silente fossero d'accordo e che il primo abbia agito per obbedire agli ordini del secondo trova un'altra importante conferma.
Ma è possibile per la difesa, provare questo?




Deduzione #343 fornita da Laura di Rimini - Difesa

LETTERE D-G-H

Desidero rispondere alla deduzione #303 fornita da Jeysi.
Jeysi si domanda se la difesa può provare che ci fosse un accordo tra Silente e Piton (cioè, in pratica, che Piton abbia ucciso il preside esclusivamente per obbedire agli ordini di quest'ultimo). Rispondo, naturalmente, a titolo personale, altri avvocati della Difesa potranno forse fare megliO di me.
Ebbene, una prova di prima mano, del tutto certa e ineccepibile non c'è. Ci sono però varie prove che, messe insieme, avvalorano tale tesi difensiva. Sono tanti pezzi di un puzzle che si incastrano alla perfezione, fornendo un quadro ben chiaro: la tesi della difesa.
Seguendo invece i ragionamenti dell'Accusa non si giunge a un quadro altrettanto completo e credibile. Solo per fare qualche esempio: la discussione tra Silente e Piton collima con l'ipotesi che Silente stia chiedendo qualcosa di veramente troppo grande a Piton, come appunto uccidere Silente, facendo la figura orrenda del vigliacco. Ciò spiegherebbe anche perché Piton, dopo l'assassinio, provi tanto dolore, soprattutto quando Harry lo chiama "vigliacco".
Del resto il Voto Infrangibile, che obbliga Piton a uccidere Silente nel caso che Draco fallisca, spiegherebbe bene la scelta di Silente di morire per mano di Piton. Infatti se Piton non agisse così morirebbe per colpa del vincolo contratto con tale voto. E Silente non è tipo da lasciar morire la gente che lavora per lui, ma soprattutto con la morte di Piton verrebbe meno la spia insospettabile che Voldemort ha accanto e che potrebbe risultare vitale per la salvezza di Harry.
Non posso, ovviamente. ripercorrere tutti i pezzi del puzzle, tutte le prove che mi hanno portato a formare questa tesi, però la mia ipotesi mi pare confermata più e più volte.
Se però vogliamo una prova certa e inoppugnabile dovremmo poter ascoltare Piton e Silente (magari interrogando il suo ritratto, essendo egli presumibilmente morto).

Intanto Jeysi ha già fatto un passo avanti verso le tesi della Difesa. E' d'accordo sulla frase:
"C'è una sola spiegazione: anche Fanny ha ubbidito a Silente!!!
Silente quindi aveva deciso di morire."

Infatti a riguardo dice:
"Fino a questo punto sono d'accordo. Evidentemente Silente aveva già deciso come sarebbe andata a finire."

Ma perché mai Silente avrebbe deciso di morire, quale ragione logica lo avrebbe spinto a lasciarsi uccidere?
Solo la tesi della Difesa sembra offrire una spiegazione credibile a questo interrogativo.



Deduzione #536 fornita da Niky – Difesa

In relazione alle lettere D, G e H:

Nel suo lungo dialogo con Silente sulla Torre di Astronomia Draco Malfoy ci dice una cosa molto importante: Fanny la fenice del Preside quella notte, anzi appena poco prima era a Hogwarts ed è intervenuta nella battaglia (Dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che la sua fenice si è intromessa).

Anche Silente dice una cosa importante: « Sì, hanno questa abitudine».
Dunque le fenici hanno l'abitudine di intervenire in caso di pericolo per il loro padrone.Del resto, la fenice di Silente intervenne perfino al Ministero a salvare il Preside proprio da un anatema che uccide; l'Avada Kedavra scagliato da Voldemort in persona.
Un maleficio presumibilmente più potente di quello lanciato da Piton, che Fanny assorbe come se nulla fosse (lettera D di questa stessa prova).
La fenice poi era perfino corsa in soccorso di Harry nel secondo libro, quando affrontò il Basilisco (e Silente ebbe a dire che a Hogwarts chi cerca aiuto lo trova immancabilmente).

Sappiamo poi (lettera H) che, dopo aver rallentato Draco, Fanny non si è allontanata da Hogwarts.Eccola, infatti, poco dopo, intenta a cantare nel parco.

Dunque, Fanny interviene per bloccare Malfoy, ma non si fa viva, appena qualche minuto dopo, per fermare l'Avada di Piton.
Perchè un comportamento tanto illogico?
Forse perchè Silente voleva sì fermare Draco, ma non anche Piton.
Forse perchè Silente desiderava che Draco avesse salva l'anima, ma con Piton era già d'accordo da tempo.
Per questo, Fanny interviene rispetto al vero pericolo (Draco), ma non fa assolutamente nulla per ostacolare i piani di Silente, che prevedono ciò che Piton ha poi portato a compimento.



Deduzione #227 fornita da Linda – Difesa

LETTERE D-G-H

Mi sembra che la deduzione dell'accusa sia molto superficiale. Fanny nel VI libro si limita a cantare, non interviene nella battaglia all'interno della scuola, nè in aiuto di Harry Potter quando cerca di fermare Sverus Piton. Di conseguenza la supposizione che debba "aver ritenuto opportuno tenere in serbo il suo potere per salvare qualcun altro" non trova alcun riscontro effettivo.
In Harry Potter e la Camera dei Segreti si ricorda che "a Howarts chi chiede aiuto lo trova sempre" (Harry Potter e la Camera dei Segreti, p. 237), tanto che Fanny porta il Cappello parlante a Potter e acceca il basisilsco. Se Silente avesse voluto chiedere aiuto, l'arrivo della fenice avrebbe potuto creare abbastanza scompiglio tra i mangiamorte (anche se non è dato sapere se sarebbe bastato a far sopravvivere il preside). Alla luce di quanto detto mi sembra evidente che non ci sia stata richiesta d'aiuto e che, di conseguenza, Silente non pensasse di dover essere aiutato, nuova conferma dell'ipotesi di un accordo precedente tra Piton e Albus.




Deduzione #161 fornita da Laura di Rimini –Difesa

LETTERA E

Finalmente la Rowling ci svela come mai a Hogwarts gli insegnanti di Difesa contro le arti oscure non riscono a restare in carica più di un anno!
A quanto pare, Voldemort ha gettato una sorta di maledizione sul posto che avrebbe voluto ricoprire lui stesso.
In tal modo si spiega perché Albus Silente ha sempre rifiutato di dare quel posto a Piton: per proteggerlo dalla maledizione e impedire che venisse allontanato da Hogwarts.
Ma allora perché proprio quest'ultimo anno ha concesso a Piton di insegnare Difesa contro le arti oscure?
Evidentemente perché fin dall'inizio dell'anno scolastico sapeva che il professor Piton se ne sarebbe andato.
Ma come faceva a saperlo? Perché l'imputato gli aveva raccontato del Voto Infrangibile! Anzi, dirò di più: perché fin dall'inizio dell'anno scolastico il preside aveva in mente un piano preciso: farsi uccidere da Piton, quando ciò fosse diventato inevitabile, per salvare la sua preziosa spia dalle conseguenze letali del Voto Infrangibile.




Deduzione #192 fornita da Rasputin– Accusa

LETTERA E

Silente, consapevole della maledizione, per anni ha negato a Piton la cattedra di Difesa, perché il mago gli era utile a Hogwarts.
Come mai in un periodo cruciale nella lotta tra il bene e il male ha deciso di dargli la cattedra?
E' probabile che Silente avesse capito che Piton non era più affidabile e che la sua presenza a Hogwarts avrebbe potuto mettere in pericolo Harry e gli altri, ma non avendo prove concrete per licenziarlo e non volendo scoprirsi con lui, abbia usato a suo favore la maledizione lasciata da Voldemort (che evidentemente Piton non conosceva).
Se Piton fosse stato utile a Hogwarts, Silente non gli avrebbe mai concesso la cattedra e se avesse pensato che Piton potesse essere utile al di fuori della scuola glielo avrebbe chiesto senza utilizzare un mezzo così meschino.
E’ lampante dunque che Silente abbia volutamente cercato di allontanare Piton da Hogwarts senza che quest’ultimo se ne accorgesse e per come si sono sviluppati gli eventi, aveva pienamente ragione a dubitare di lui!




Deduzione #224 fornita da Laura di Rimini – Difesa

LETTERA E

In risposta alla deduzione dell'Accusa (deduzione #192) vorrei far notare che se Silente avesse davvero dubitato di Piton non gli avrebbe più permesso di stare ad Hogwarts, dove avrebbe potuto attentare alla vita di Harry e anche a quella di altri studenti. L'incolumità degli studenti gli sta talmente a cuore che proprio su questo punto ha una discussione addirittura con il suo pupillo (vedi "Harry Potter e il principe mezzosangue" p. 499, in particolare la frase di Silente: "Ti prego di non insinuare che non prendo sul serio la sicurezza dei miei studenti, Harry" ).
In quanto al fatto, poi, che non ci sarebbero prove per mandare via Piton, vorrei ricordare che quest'anno Silente è molto più libero di agire rispetto all'anno precedente: la Umbridge e Caramell non ci sono più e tutti sanno che Voldemort è davvero tornato. Il preside ha pieni poteri, almeno all'interno della sua scuola; le stesse discussioni con il nuovo ministro della magia non gli impediscono di condurre Hogwarts come meglio crede.
Inoltre io escludo che Silente voglia approfittare della maledizione di Voldemort per mandar via Piton, sia perché non rientra nello stile del preside usare simili "mezzucci", sia perché Silente non avrebbe mai permesso a una persona pericolosa di rimanere un minuto di più ad Hogwarts. E Piton, in quanto ex mangiamorte, una volta persa la fiducia del preside, diventa automaticamente pericoloso!
Senza contare poi che Silente si fida ancora di Piton, come afferma la stessa notte in cui verrà ucciso (Harry Potter e il principe mezzosangue", p. 498 "Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton")!!!
Io ritengo quindi molto più probabile che Silente sapesse del Voto Infrangibile e delle sue conseguenze, cioè dell'inevitabile allontanamento di Piton da Hogwarts (o in quanto morto o come assassino).
Essendo comunque inevitabile la perdita di Piton come insegnante, Silente gli ha affidato l'ambita cattedra di Difesa contro le arti oscure, ottenendo così due effetti:
1) accontentare finalmente il professor Piton
2) scegliere un insegnante di pozioni meno severo, che avrebbe accettato tra i suoi allievi Harry Potter, anche se non ha preso "Eccezionale" al G.U.F.O...Harry così può ancora accarezzare il sogno di diventare Auror!



Deduzione #492 fornita da Beatrice – Difesa

LETTERA E

Gentili signori della Corte, in merito alla colpevolezza dell'imputato, vorrei far presente la seguente affermazione: il professor Silente sa che, a causa della maledizione di Voldemort, nessun insegnante può tenere la cattedra di difesa contro le arti oscure più di un anno (LETTERA E della corrente prova).
Ora, il professor Piton ha per ben 15 anni fatto richiesta per quella cattedra, che puntualmente gli fu rifiutata dal preside professor Silente. Però, egli la ottiene durante il sesto anno di scuola del signor Potter, anno in cui il professor Silente viene ucciso per mano dello stesso professor Piton.
La domanda a questo punto è: se il professor Silente non aveva alcun sentore che quell'anno sarebbe successo qualcosa di... "particolare", avrebbe dato al professor Piton la cattera di difesa contro le arti oscure? La risposta ovviamente è no, gliela avrebbe rifiutata come aveva sempre fatto; ma anzi, la risposta a questo punto è: il professor Silente sapeva che quell'anno sarebbe stato l'ultimo a Hogwarts del professor Piton nelle vesti di insegnante, per questo ha voluto soddisfare il suo desiderio. E per quale motivo il preside avrebbe dovuto sapere che quello sarebbe stato l'ultimo anno dell'imputato nella scuola se non perché insieme avevano architettato l'omicidio alla torre?
Il ragionamente, a mio parere gentili signori, è il seguente: il professor Piton desidera da sempre la cattedra a difesa contro le arti oscure, cattedra che dal professor Silente gli viene costantemente rifiutata in quanto il preside non vuole affatto (sapendo della maledizione) perdere un validissimo insegnante e, oso dire, un amico quale è il professor Piton; durante il sesto anno, per motivi al momento sconosciuti, il professor Piton e il preside Silente si accordano sul reale o presunto omicidio dello stesso Silente da parte dell'imputato; ovvio che, dopo un simile gesto, il professor Piton non sarebbe più rimasto a Hogwarts. Quindi, sapendo che comunque il professor Piton avrebbe lasciato la scuola, ecco che il preside decide di esaudire il desiderio dell'imputato dandogli la cattedra di difesa contro le arti oscure. Ancora solo un anno deve rimanere e ancora solo un anno rimarrà, comunque, maledizione o non maledizione. A conclusione, dottissimi signori, ritengo che il fatto che l'ultimo anno, l'anno dell'omicidio del professor Silente, sia anche l'anno in cui il preside accorda la cattedra maledetta al professor Piton scagioni quest'ultimo dall'accusa di omicidio volontario per le ragioni sopra esposte.

Edited by Ida59 - 8/5/2016, 18:00
 
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Deduzione #534 fornita da Niky – Difesa

LETTERA F

Draco Malfoy confessa di aver teso una trappola a Silente e si vanta con quest'ultimo del fatto che il suo piano ha funzionato.
La risposta di Silente, per quanto criptica, è emblematica: "Bè... si e no... ".
Dunque, il piano di Malfoy Jr. non ha funzionato del tutto.
Non sappiamo cosa esattamente volesse dire il Preside, ma di sicuro non era stupito di quel che stava accadendo, nè eccessivamente preoccupato e non riteneva di essere caduto in trappola.
Sommando tale indizio con diversi altri, non ultimo il fatto che Silente sapeva della missione di Draco e del Voto Infrangibile, e lo sapeva da Piton, abbiamo un ulteriore tassello del puzzle che ci porta a ritenere che tra Silente e Piton vi fosse un preventivo accordo su come affrontare la situazione.




Deduzione #549 fornita da Ida59 – Difesa

In relazione alle LETTERE I e L.


Vorrei sottolineare alcune somiglianze tra quanto avviene nella caverna, con Harry che fa bere la pozione velenosa a Silente, e quello che avviene sulla Torre, con Piton che uccide Silente.
Strane somiglianze nel modo in cui le cose avvengono e come questi fatti si riflettono sul viso di Harry e Piton.


Cominciamo con la caverna: è palese (parte iniziale della LETTERA I) che Harry ha giurato di obbedire a Silente che ora lo obbliga a promettergli di fargli ingurgitare la pozione. Harry cerca di rifiutarsi ma Silente è irremovibile e si fa dare la sua parola.
Alla fine, Harry mantiene la parola data ed obbliga Silente a bere tutta la pozione, che sappiamo che è velenosa e, molto probabilmente anche mortale, anche se l’effetto non è immediato (lo spiega Silente HP6 pag 516).
Cosa compare sul volto di Harry mentre obbliga Silente a bere qualche cosa che molto probabilmente lo ucciderà? Odio e disgusto. La frase originale inglese è infatti “Hating himself, repulsed by what he was doing”, cioè, con una traduzione più esatta e completa di quella ufficiale, “Odiando se stesso, disgustato da ciò che stava facendo

Passiamo ora a Piton ed alla scena dell’uccisione di Silente sulla torre. Cosa c’è sul volto di Piton? Odio e disgusto. Le originali parole inglesi sono “revulsion and hatred”, questa volta correttamente tradotte.

Repulsion e Revulsion sono due sinonimi, traducibili con “repulsione, ripugnanza, avversione” il prmo e “disgusto, repulsione” il secondo.
Anche Hate (dal verbo Hating) e Hatred sono sinonimi, traducibili con “odio - odiare; avere in odio” il primo, e “odio; inimicizia; astio” il secondo.

Concludendo, Harry sta avvelenando Silente, seguendo un ordine che Silente stesso gli ha impartito, e sul suo volto c’è odio e disgusto ed è chiarissimo che questo odio è rivolto verso se stesso ed il disgusto è legato alla cosa terribile che sta facendo.

Piton sta uccidendo Silente e sul suo volto c’è la stessa espressione di Harry: perché non supporre che anche Piton stia eseguendo un ordine di Silente, e quindi che l’odio sia diretto verso se stesso, disgustato dal gesto terribile che è costretto a compiere per obbedire a Silente?


Del resto, proprio come Harry cerca di rifiutarsi di promettere a Silente di fargli del male, anche Piton ha discusso, quasi litigato forse, con Silente. Ce lo fa sapere Hagrid (prova 75 Imputazione 4) quando riferisce che ha “sentito Piton che diceva che Silente dà tutto per scontato e che forse lui – Piton – non voleva farlo più”, ma che Silente è stato irremovibile (proprio come Silente lo è stato con Harry) infatti “comunque Silente ci ha detto chiaro e tondo che aveva accettato di farlo e basta. E’ stato molto deciso.”

Un’ultima annotazione: cosa compare sul volto di Piton quando Harry lo accusa di aver vigliaccamente ucciso Silente? Dolore, sul viso di Piton appare un terribile, folle e disumano dolore! (HP6 pag 546 – Prova 50): “… e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano, come se provasse tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro spalle…”
Il dolore che Piton ha provato, ed ancora prova, per aver dovuto obbedire all’ordine di Silente di ucciderlo.




Deduzione #561 fornita da Niky- Difesa

In relazione alle lettere M e N:

A supporto della tesi che tra Piton e Silente vi fosse un accordo secondo il quale, nel caso estremo, Piton avrebbe dovuto uccidere Silente (accordo tra l’altro suggerito dal litigio tra i due nella foresta, riguardo a qualcosa che Piton “non voleva più fare”: vedi la prova 75 di questa imputazione e relative deduzioni a difesa) si noti che, la notte in cui morì, Silente desiderava vedere immediatamente l’imputato (e si noti anche che il Preside, il quale solitamente chiama Piton il Professor Piton, quando ne parla con Harry Potter, in questo caso, scorda le formalità e lo chiama Severus, com’è solito fare quando si rivolge direttamente all’imputato).

Silente ripete più volte che vuole vedere “Severus”, solo lui e nessun altro. Infatti, prima rifiuta con gran decisione l’intervento di Madama Chips e poi manda Harry a chiamare il Professor Piton (Harry non riesce a eseguire l’ordine a causa dell’intervento di Draco) specificandogli di recarsi nei sotterranei nascosto dal mantello dell’invisibilità (quindi nessuno, nelle intenzioni del Preside, deve vederlo) e di non mostrarsi o parlare a nessun altro che a Piton.

Non sappiamo perché Silente voglia vedere Piton con tanta urgenza (a parte il fatto di aver bevuto il veleno nella caverna), ma è probabile che il Preside, più che per farsi curare volesse incontrare Piton per ricordargli dell’accordo intercorrente tra loro.
Infatti, non appena Piton giunge sulla Torre di Astronomia, senza aver fatto nulla di nulla se non guardarsi intorno (e quindi, senza aver fatto nulla che potesse spaventare Silente, inducendolo a dubitare della sua lealtà), Silente esclama: “Severus… ti prego… “ (prova 39 di questa imputazione e relative deduzioni a difesa), come a volerlo esortare riguardo a qualcosa di preconcordato, che Piton può capire al volo, anche senza che il vecchio concluda la frase.
E si noti che è allora e solo allora che Piton alza la bacchetta puntandola su Silente e pronuncia l’anatema che uccide, come se stesse appunto obbedendo a un ordine (mentre sul suo viso, solitamente impassibile, si disegnano l’odio e il disgusto che Piton prova nell’adempiere ad un ordine tanto terribile e per lui doloroso.
Dolore di cui abbiamo prova, poco più tardi, quando Piton fugge e Harry lo chiama vigliacco in relazione alla morte di Silente. Dolore, talmente profondo da essere paragonato a quello di Thor rinchiuso nella capanna di Hagrid in fiamme. (Si vedano le prove 39 e 50 di questa imputazione e relative deduzioni a difesa).

Dunque, ancora una volta, le prove ci portano a ipotizzare che Piton e Silente si fossero accordati preventivamente, riguardo alla morte del secondo, il che ci conferma per l’ennesima volta che Piton è leale al Preside e non a Voldemort.




Deduzione #574 fornita da Niky – Difesa

In relazione alla lettera O:

Fin dal principio del sesto libro, veniamo a sapere che Silente è stato colpito da una potente maledizione legata ad un Horcrux, l'anello di Gaunt.
A causa di tale maleficio la mano di Silente appare bruciata e come morta.
La maledizione, normalmente sarebbe tale da portare in brevissimo tempo alla morte, e Silente stesso ci dice che ciò non è accaduto solo grazie ai suoi riflessi ancora prontissimi e al provvidenziale e immadiato intervento del professor Piton (lettera C di questa prova).
Però, durante tutto l'anno, la mano di Silente non migliora affatto, anzi, sembra peggiorare e qui Hermione dice che ci sono maledizioni che non hanno cura.
E' quindi probabile che la maledizione sia stata rallentata, ma non definitivamente sanata da Piton, perchè non esisteva un modo per farlo.
Se così è stato, Silente aveva i giorni contati ed era destinato a morire comunque.
A rendere ancora più probabile la propria morte, poi, Silente beve nella caverna un intero bacile di veleno - Imputazione 4, Prova 18, Lettera D (e se era già condannato a morte certa per via della maledizione dell'Horcrux si spiega ancor meglio la tranquillità con cui il preside decide di bere il veleno).
Nella consapevolezza di ciò è più che logico che il Preside, sapendo della missione di Draco e del Voto Infrangibile, e quindi del pericolo enorme che sovrastava uno dei suoi alunni (di morire o di bruciare la propria anima) e la sua spia, il suo collaboratore più fidato, Piton, abbia deciso (lui che non temeva minimamente la morte. Si veda la prova 18 di questa imputazione e relative deduzioni) di farsi uccidere da Piton, in modo da salvarli entrambi, considerato che lui (Silente) era condannato a morire comunque a causa della maledizione dell'anello e del veleno.
Ciò rafforza, ancora una volta, la tesi della fedeltà di Piton a Silente e dell'accordo tra i due in relazione alla morte del Preside.
Rafforza, cioè, la tesi dell'innocenza di Piton.




Deduzione #72 fornita da galadriel_68 - Difesa

A favore dell'ipotesi che Piton abbia ucciso Silente su suo espresso ordine al fine di salvare la vita a Malfoy e a se stesso, la Rowling usa lo stesso schema nella partita a scacchi che Harry, Ron e Hermione devono giocare per bloccare chi vorrebbe recuperare la pietra
Harry Potter e la Pietra filosofale
La regina bianca volse verso di lui la testa senza volto.
"Sì..." disse piano Ron, "è l'unico modo... devo lasciarmi
mangiare".
"NO!" esclamarono Harry e Hermione.
"Ma a scacchi è così!" tagliò corto Ron. "Bisogna pur sacrificare
qualche cosa! Ora farò un passo avanti e lei mi mangerà... e voi
sarete liberi di dare scacco matto al re, Harry!"






Deduzione #85 fornita da Ufficio GIP-GUP- Difesa

L’accusa dimentica che Silente, lungi dall’avere solo dei vaghi sospetti su Draco, è a conoscenza dei veri intenti di quest’ultimo, pur ignorando i metodi che Draco intende usare per realizzarli. Infatti, Silente stesso, quando Harry lo informa della conversazione citata come prova dall’accusa, dice: << Sì, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario, ho capito tutto quello che mi hai raccontato” rispose Silente con una certa asprezza.“Credo che potresti persino prendere in considerazione la possibilità che abbia capito più di te” HP6 pag.329 >>.
Il preside ribadisce la propria conoscenza dei piani di Malfoy anche parlando con lui stesso: <<“Sapevo della tua missione, ma non ho osato parlatene nel caso che usasse la Legilimanzia contro di te,” continuò Silente. “Ma ora possiamo parlare chiaro... HP6 pag. 535>>).
L’accusa infine dimentica che Piton è stato incaricato da Silente di indagare su Draco (Hagrid riferisce una conversazione tra Silente e Piton:<< “E poi ha detto qualcosa di Piton che doveva fare delle indagini sulla sua Casa, Serpeverde” (HP 6; pag. 372) >> e Silente stesso dice a Draco: << “Perché non mi ha fermato, allora?” chiese Malfoy.
“Ho provato, Draco. Il professor Piton ti tiene d’occhio per mio ordine
…” (HP 6; pag. 532) >>)
Piton deve infatti scoprire come Malfoy intende portare a termine il suo piano (e poco dopo glielo domanda esplicitamente: << “Qual è il tuo piano?” (HP 6; pag. 298) >>) anche allo scopo di evitare ulteriori incidenti gravi come quello occorso a Katie Bell e a Ron Wesley.
Piton, dunque, si limita ad eseguire l’ordine del Preside e lo fa nell’unico modo possibile, fingendosi alleato di Draco e ricordandogli il Voto Infrangibile per fargli credere di essere totalmente dalla sua parte. Questo è l’unica via praticabile per tentare di ottenere da Draco le informazioni desiderate, anche perché il ragazzo ha imparato ad occludere la mente impedendo a Piton di leggervi ciò che gli interesserebbe sapere (Draco afferma: “… Non mi guardi così! Lo so cosa sta cercando di fare, non sono stupido, ma non funzionerà… io la posso fermare!”
Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: “Ah… zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?”
(HP 6; pag. 297)).
In realtà a muovere Piton non è affatto il Voto Infrangibile, come si deduce dalle parole dello stesso Silente: << “Ho provato, Draco. Il professor Piton ti tiene d’occhio per mio ordine…”
“Non esegue i suoi ordini, ha promesso a mia madre… “
“Naturalmente è quello che ha detto a te, Draco, ma … “
“Fa il doppio gioco, stupido vecchio, non lavora per lei!”
“Dobbiamo rassegnarci a dissentire su questo punto, Draco. Si da il caso che io mi fidi del professor Piton…
“ (HP 6; pag. 532-533) >>.
Ciò che il Preside intende dire a Malfoy è che, sebbene Piton abbia effettivamente pronunciato il Voto, non è tale giuramento che lo fa agire come agisce, ma sono, invece, gli ordini che lui (Silente) gli ha impartito.



Deduzione #160 fornita da Linda-Difesa

Vorrei precisare un elemento che secondo me è stato dedotto in maniera troppo affrettata.
Silente, a mio avviso, chiede a Severus Piton di ucciderlo, o parlandogli in silenzio, o, più semplicemente, col solo sguardo, più che sufficiente per permettere a due compagni di lunga data di capirsi. E' evidente che i due hanno pianificato quella drastica soluzione per non far saltare la copertura di Severus.
Mi sembra che, al contrario, sia sbagliato ritenere che Silente chieda di essere ucciso perchè divenuto un Horcrux.
In primo luogo, non dimentichiamo il messaggio di R.A.B.: l'Horcrux evidentemente era già stato trovato e, a quanto sembra, sostituito con un medaglione falso, contenente il messaggio - di conseguenza, è possibile affermare che il vero Horcrux fosse il medaglione, altrimenti non sarebbe stato lasciato alcun oggetto al suo posto.
Secondariamente, per creare un Horcrux è necessario uccidere: è impensabile ritenere che un frammento dell'anima di Voldemort fluttuasse in quel sinistro veleno, così da trasformare in un maledetto trofeo una persona. E se pure fosse stato possibile, l'Oscuro Signore avrebbe fatto una scelta molto stupida: le persone non sono immortali, di conseguenza affidare parte della propria anima ad un essere umano avrebbe significato condannare parte della propria anima alla morte. Al contrario, Voldemort vuole preservare gli Horcrux, tanto da non rivelare la loro esistenza nemmeno ai mangiamorte: Lucius Malfoy dà il diario a Ginny Weasley per liberarsi di un oggetto scomodo, intriso di magia oscura. Se avesse saputo che si trattava di un Horcrux non lo avrebbe dato ad una persona così strettamente legata ad Harry Potter, ma lo avrebbe custodito col massimo riguardo; non è da escludere che proprio questa sua negligenza, insieme al fallimento al ministero dell'anno precedente, abbia indotto Voldemort a coinvolgere Draco Malfoy in un'impresa quasi impossibile ed altamente rischiosa per la sua vita.
Di conseguenza posso affermare con sicurezza che Silente non prega Piton di ucciderlo perchè divenuto un Horcrux: gli chiede di adempiere al suo dovere, nel solo modo possibile. Consideriamo un ulteriore elemento: ne Il Principe Mezzosangue Harry Potter è più volte invitato ad ubbidire ad Albus Silente - tanto che costringe il preside a bere il veleno della grotta contro la sua volontà - dal momento che ha promesso di farlo. E' possibile dedurre che Silente si sia comportato nello stesso modo nei confronti del professor Piton: gli ha strappato la promessa di fare tutto quel che fosse necessario per non far saltare la sua copertura - compreso ucciderlo.



Deduzione #170 fornita da Franz– Accusa

A che serve una spia a cui nessuno darà credito? Se davvero Silente si fosse sacrificato per consentire a Piton di conservare il suo ruolo di spia, avrebbe dovuto avvertire gli altri membri dell'Ordine, in modo che questi continuassero ad avere fiducia in Piton. Invece, quando Harry dà l'annuncio, tutti si lanciano contro il traditore.
Ora tutti i membri dell'Ordine credono che Piton sia un Mangiamorte e l'assassino di Silente, e quindi lui non ha proprio nessuno a cui fornire notizie su Voldemort, perchè nessuno sarebbe disposto a credergli.
Quindi, Piton è colpevole della morte di Silente... a meno che Silente in realtà non sia morto...



Deduzione #225 fornita da Micia– Accusa

Non trovo che uccidere Silente sia stata una mossa favorevole all'Ordine e a Harry Potter. Infatti adesso all'interno dell'Ordine sono rimaste poche persone (l'anno prima è morto anche Sirius, Bill è stato colpito) e di sicuro nessuna di loro è potente quanto Silente che infatti è l'unico mago che Voldemort teme. Non credo che Silente abbia voluto farsi uccidere per far sì che Piton potesse sopravvivere e aiutare Harry perchè sicuramente Albus stesso è sempre stato l'aiuto più forte e valido che Harry potesse avere per non parlare del fatto che, come qualcun altro dell'accusa ha già affermato, a cosa serve che Piton faccia la spia se nessuno gli crede più e quindi rischia di finire ad Azkaban appena si avvicina a un membro dell'Ordine? Con la morte di Silente infatti Harry è rimasto completamente solo e sebbene sia un mago in gamba non è certo forte come Silente o Voldemort stesso.
Come ultima osservazione vorrei sottolineare il fatto che Piton sapeva della missione di Draco (non c'era motivo di dirlo per farselo rivelare perchè Narcissa e Bellatrix non sarebbero state sorprese di vedere che Piton non sapeva della missione) e non c'era motivo di stringere il Voto Infallibile perchè nessuno avrebbe dubitato della sua devozione a Voldemort poichè non stava disubbidendo a nessun ordine diretto dell'Oscuro Signore. Ne deduco che uccidere Silente sia stata una volontà dell'imputato e che la sua morte non abbia giovato in alcun modo a Harry e a tutto l'Ordine della Fenice. Tra un Piton in vita che tutti credono un traditore e un Silente ancora pronto a combattere e dare consigli per aiutare Harry non c'è paragone di quale dei due avrebbe fatto meglio a morire a causa del Voto.




Deduzione #238 fornita da Laura di Rimini – Difesa

Vorrei spendere due parole in risposta ad alcune deduzioni dell'Accusa, secondo le quali è meglio avere Silente vivo e Piton morto piuttosto che viceversa. Nelle deduzioni dell'Accusa si afferma anche che Piton come spia non serve più a niente, dato che nessun membro dell'Ordine della Fenice gli darebbe più ascolto.
Ebbene io credo che, nella posizione in cui si trova, Severus Piton è estremamente utile. Infatti lui ora si trova nella posizione ideale per poter salvare Harry da un attacco di Voldemort. Il suo nuovo compito non è dunque quello di spiare Voldemort, quanto di impedirgli di uccidere Harry Potter! E con il vantaggio che né Voldemort né i mangiamorte sospettano minimamente di lui! Vi pare poco?
Certo, con un simile gesto l'ex-professore rischia di perdere la vita, ma dopo quanto è successo credo proprio che non se ne preoccupi. Infatti Piton avrebbe preferito morire al posto di Silente (vedi la discussione che hanno avuto: "Harry Potter e il principe mezzosangue", p.372), tanto che Silente deve spronarlo a stare ai patti ("Severus... ti prego..." ).
La stessa reazione che Piton ha di fronte all'accusa di vigliaccheria ("Harry Potter e il principe mezzosangue", p. 546), mostra che la cosa che più gli sta a cuore ora è di dimostrare l'esatto contrario. Ed è pronto a morire per farlo, si tratta solo di aspettare il momento giusto.





Deduzione #276 fornita da Lucia – Accusa

"Ecco" fece Lumacorno, a disagio, "tieni a mente che l'anima deve restare integra e indivisa. Spaccarla è un atto di violenza, è contro natura".
"Ma come si fa?"
"Con un'azione malvagia... L'azione malvagia suprema. Commettendo un omicidio. Uccidere lacera l'anima
. (...)" HP6 p. 453
Mi sembra evidente che Silente non ha chiesto a Piton di ucciderlo, Silente non avrebbe mai permesso a Piton di spaccare la propria anima.
Ritengo quindi senza fondamento le deduzioni della difesa.




Deduzione #350 fornita da Alexcremator di Modena – Difesa

Esaminiamo gli avvenimenti, ponendoci qualche domanda:
Potrebbe essere che sia stato Silente ad ordinare a Piton d ucciderlo?
Potrebbe, Silente, averlo fatto perchè cosi Piton avrebbe conquistato definitivamente la fiducia di Voldemort?
Se così non fosse, Silente avrebbe potuto difendersi tranquillamente dall'aggressione di Piton. Perchè, allora, non lo ha fatto?
E poi Piton, se fosse stato davvero un servo dell'Oscuro Signore, avrebbe potuto uccidere Harry durante la fuga, oppure rapirlo per consegnarlo a Voldemort.
Nessuno era in grado di impedirglielo, eppure Piton non ha ucciso o rapito Harry.
Anzi, quando un altro Mangiamorte ha scagliato una maledizione su Harry, Piton lo ha fermato, impedendogli di torturare il ragazzo.
Perchè mai, se Piton è colpevole, ha agito così?




Deduzione #416 fornita da Francesca di Milano – Difesa

Silente dopo aver "congelato" Harry è si "molto pallido" (Principe Mezzosangue, pg. 529), ma "non mostrava panico nè tensione". Inoltre, inizia a fare una lunga chiacchierata, prima con Malfoy (Pg. 529-536), poi anche con i Mangiamorte (pg 536-539). Perchè Silente "perde" tutto questo tempo? Perchè sa che Draco non lo ucciderà e ASPETTA Piton, sa che verrà, e quando arriva non è sorpreso o altro, ma con DOLCEZZA accoglie Piton. La scena stona con questo tono: Silente è indifeso, Harry è invisibile e immobile, ci sono i Mangiamorte, se uno che io credo mio amico arriva, userei un tono di voce diverso, gioia o trepidazione...non dolcezza!!!Piton ha valutato la situazione (possiamo scommettere che ha visto le 2 scope e sa che c'è qualcun'altro, forse Potter con il suo mantello dell'invisibilità?). Perchè Silente chiama Piton con dolcezza, e poi, dopo lo supplica? Lo supplica per quale motivo? Può mai Silente, l'uomo che ha così tanta fiducia di Piton, supplicarlo di risparmiarlo dalla morte? Può mai Silente pensare che Piton sta per ucciderlo CONTRO la sua volontà? NO!!!Silente ha appena ribadito anche a Draco che si fida di lui ("Si dà il caso che io mi fidi del professor Piton", Principe, pg 533), addirittura "... vedendo che il Mangiamorte dava del tu a Piton, Silente contrasse il volto in una smorfia di dolore", non c'è niente che ci possa far dubitare che, fino alle parole: "Severus...ti prego", Silente non si fidi di Piton. Appurato che si fida di lui, lo prega di fare cosa? Lo prega di fare una cosa che lo farà reagire con "disgusto e odio", lo prega di fare qualcosa che NON VORREBBE MA DEVE FARE...Silente prega Piton di ucciderlo!





Deduzione #423 fornita da Claudia – Difesa

Ribadisco tutte le difese soprastanti e aggiungo una piccola cosa. Piton oltre ad essere obbligato dal voto infrangibile ad uccidere Silente (pena la sua morte che comporterebbe anche la perdita dell'unica e preziosa fonte di informazione ai danni di Voldemort), è obbligato a proteggere un'innocente, Malfoy, dal commettere un enorme sbaglio, quello dell'omicidio, come anche Lumacorno dice a Tom a proposito degli Horcrux e quindi dell'omicidio: "...tieni a mente che l'anima deve restare integra e indivisa. Spaccarla è un atto di violenza, è contro natura - Ma come si fa? - Con un'azione malvagia... L'azione malvagia suprema" e ancora " Sette! Non è gia abbastanza orribile uccidere una persona?" Quindi è anche per questo motivo che Silente, il quale ha capito che cosa Malfoy aveva intenzione di fare (ammesso e non concesso che sia morto sul serio o meno), obbliga Piton ad ucciderlo: sia per non far infrangere a Piton il voto e per non far commettere a Malfoy uno sbaglio che lo avrebbe portato al mutilazione della sua anima.

Edited by Ida59 - 6/1/2008, 22:02
 
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I ♥ Severus


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Deduzione #590 fornita da Salvatore - Difesa

A mio avviso, ci sono numerose prove del fatto che esiste un "piano premeditato" tra il Preside ed il prof. Piton. Il prof. Silente sapeva di essere in procinto di morire; questo appare chiaro. Ha ben tenuto testa a Voldemort nel Ministero alla fine del 5° libro, ma ne è uscito provato, senza contare le ferite riportate al braccio destro per la distruzione dell'Horcrux. Il Preside, inoltre, si rende conto che tutto quello che poteva dare per la causa della guerra contro Voldemort è già stato dato;
1.ha protetto e vegliato Harry per 16 anni;
2.ha protetto Hogwarts fin da quando Voldemort ha fatto domanda per insegnare;
3.ha ricostituito e riorganizzato l'Ordine della Fenice;
4.ha scoperto come Voldemort ha guadagnato l'immortalità e quindi come distruggerlo;
oltre ad aver, appunto, istruito Harry su come fare a sconfiggerlo. Ma non può più fare altro, la sua vita e le sue forze stanno giungendo al termine. Sa però che per identificare gli Horcruxes rimasti e dove sono nascosti occorre stare vicini alla sola persona che sa dove sono: Lord Voldemort! Ed una delle persone a lui più vicine è senz’altro il prof. Piton. Il Preside, inoltre, sa che è ora che il prof. Piton faccia qualcosa di eclatante per fugare i dubbi da tutti i Mangiamorte e convincere definitivamente Voldemort. In questo modo l'Ordine avrà un suo "uomo" come braccio destro di Voldemort, il quale potrà cercare di scoprire dove si trovano gli altri Horcruxes e comunicarlo in qualche modo a Harry. Altrimenti come potrebbe Harry, senza alcun aiuto, scoprire dove sono e così sconfiggere definitivamente l’Oscuro Signore?

Vorrei portare poi alla vostra attenzione il Voto Infrangibile, stipulato fra il prof. Piton e Narcissa Malfoy (Prova 42, imputazione 4, LETTERA B: “Severus, vuoi tu vegliare su mio figlio Draco, nel suo tentativo di adempiere i voleri del Signore Oscuro?”. “Lo voglio,” rispose Piton. Una lingua sottile di fiamma scivolò dalla bacchetta e si avvolse intorno alle loro mani come un filo incandescente. “E vuoi tu, al massimo delle tue capacità, proteggerlo da ogni pericolo?”. “Lo voglio.” disse Piton. Una seconda lingua di fiamma scaturì dalla bacchetta e si intrecciò alla prima, formando una sottile catena ardente. “E, se dovesse rendersi necessario… se Draco dovesse fallire…” sussurrò Narcissa (la mano di Piton si mosse nella sua, ma lui non la ritrasse), “Vuoi tu portare a compimento l’impresa che il Signore Oscuro ha ordinato a Draco di eseguire?”Ci fu un attimo di silenzio. Bellatrix li guardava, la bacchetta sopra le loro mani intrecciate, gli occhio spalancati. “Lo voglio” disse Piton).

L’accusa basa l’aggravante della premeditazione nell’omicidio di Silente sul solo fatto che, in base a sue personalissime considerazioni e non supportate da fatti oggettivi, il Preside ed il prof. Piton non potrebbero essersi messi d’accordo su tale evento poiché, temporalmente, ha prima stretto il Voto Infrangibile con Narcissa Malfoy e poi ha litigato con Silente sull’omicidio. Questo mero dato temporale, a mio avviso, non significa niente. Sembra per lo meno improbabile che Silente e Piton abbiano discusso dei loro piani e dell’omicidio in una sola occasione, durante il litigio nella foresta. È un piano troppo articolato, non solo per la mera organizzazione dell’evento, ma anche per analizzare le possibili alternative e tutti gli effetti che ne sarebbero conseguiti, per poterne discutere, litigando peraltro, in una sola notte. Non dimentichiamo che sia il Preside che il prof. Piton sono persone molto meticolose e che dal loro operato, buono o cattivo che sia, possono derivare conseguenze per l’intero mondo dei maghi. Da una non perfetta organizzazione potrebbe derivare la vittoria di Lord Voldemort e la conquista, da parte sua, del potere sul mondo. Non è quindi plausibile che si siano organizzati alla svelta, in una notte, ma che l’omicidio di Silente sia stato organizzato da tempo.

L’elemento che dovrebbe poi farci sospettare una lunga organizzazione del piano è innanzitutto l’apparente ritorno del prof. Piton fra i Mangiamorte avvenuto molto tempo fa. Ritorno che, risulta evidente, serve a permettergli di spiare meglio Lord Voldemort per conto dell’Ordine della Fenice, ruolo che, giova ribadirlo, ha già svolto in passato e per cui è stato assolto dall’accusa di essere un Mangiamorte.

Vi sono, poi, le dichiarazioni di Silente in merito alla sua visione della morte. Da ciò che dice, si può desumere il fatto che non tema la morte, soprattutto se può servire a contribuire a salvare la vita di Harry Potter, l'unico che può uccidere Lord Voldemort in base alla ben nota profezia di Sibilla Cooman, ed a dare maggiore copertura al ruolo di spia all’interno dei Mangiamorte a Piton, l’unico, fra l’altro, in grado di scoprire le mosse dei Mangiamorte con un certo anticipo ed a potersi, quindi, regolare di conseguenza per salvarlo.

Inoltre, il Voto Infrangibile, che obbliga Piton a uccidere Silente nel caso che Draco fallisca, spiegherebbe bene la scelta di Silente di morire per mano di Piton. Infatti se Piton non agisse così, morirebbe comunque per colpa del vincolo contratto con tale voto . E Silente non è tipo da lasciar morire la gente che lavora per lui, ma soprattutto con la morte di Piton verrebbe meno la spia insospettabile che Voldemort ha accanto e che potrebbe, appunto, risultare vitale per la salvezza di Harry. È vero, infatti, che è difficile immaginare che chi sta dalla parte di Silente lo aiuti... ammazzandolo! Però se Piton non avesse scagliato l'Avada Kedavra contro Silente:a) Silente sarebbe morto comunque, per mano di Amycus, Alecto oppure - più probabilmente – Grayback
b) E anche Piton sarebbe morto! Infatti, chi non adempie al Voto Infrangibile muore: Severus si era impegnato a portare a termine la missione di Draco, se questi non ci fosse riuscito, missione che consiste appunto nell'uccidere Silente (Prova 42, imputazione 4, LETTERA A: “"Sì, sono sicuro" rispose Harry. "Perché, cosa vuol dire?""Bè, non si può infrangere un Voto Infrangibile...""Che strano, ci ero arrivato da solo. Ma allora che cosa succede se lo infrangi?""Muori").
Dunque l'alternativa era o la morte di entrambi (Silente e Piton) oppure la morte solamente di Silente...Se voi foste stati nei panni del Preside di Hogwarts, cosa avreste preferito? Almeno così Piton è vivo e ha una possibilità di aiutare Harry nello scontro con Voldemort (e poco importa che Harry creda a Piton oppure no, ci sono anche altri modi per aiutarlo!!!).

Inoltre, a sostegno del fatto che vi sia un piano preordinato fra il Preside ed il prof. Piton, vi sono ulteriori prove a dimostrazione di ciò. Innanzitutto, questo litigio, o discussione, è stato l’ultimo di una lunga serie, stante la riluttanza del prof. Piton ad uccidere quello che, probabilmente, è il suo migliore amico nonché mentore. C’è stata, infatti, un’altra discussione fra i professori Piton e Silente, avvenuto durante il quarto anno, quando ormai risulta evidente il ritorno di Lord Voldemort (‘Severus’ disse Silente rivolto a Piton, ‘sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto... se sei in grado...”Lo sono’ disse Piton. Era un po' più pallido del solito e i suoi freddi occhi neri erano animati da uno strano scintillio. ‘Allora, buona fortuna’ disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente. Passarono parecchi minuti prima che Silente parlasse di nuovo. Prova 92, imputazione 4 LETTERA D Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag 606). Nel quarto libro, il Preside chiede al prof. Piton, che accetta, anche se a malincuore, di fare qualcosa per lui. Ma cosa? Pensiamo, poi, al litigio fra loro due nella foresta, due anni più tardi (“Non lo so, Harry, non dovevo nemmeno sentirla, quella roba lì! Io… bè, veramente litigavano. Non volevo attirare l’attenzione, allora mi sono nascosto e ho provato a non ascoltare, ma non era mica tanto facile… Era una… bè, una discussione di quelle toste”.“Allora?” lo incalzò Harry, mentre Hagrid scalpicciava, imbarazzato.
“Allora… ho solo sentito Piton che diceva che Silente dà tutto per scontato e che forse lui – Piton – non voleva farlo più…”“Fare cosa?”. “Non lo so, Harry, era come se Piton era un po’ stanchino, ecco… comunque Silente ci ha detto chiaro e tondo che aveva accettato di farlo e basta. È stato molto deciso. E poi ha detto qualcosa di Piton che doveva fare delle indagini nella sua casa, Serpeverde. Bè non c’e mica niente di strano in questo” aggiunse in fretta, quando Harry e Hermione si scambiarono sguardi eloquenti. “Tutti i direttori delle Case hanno dovuto indagare sulla storia della collana…”.
Prova 75, imputazione 4 Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pagg. 372-373).
Cos’è che il prof. Piton aveva già accettato di fare in Harry Potter e il Calice di Fuoco, ma poi non ha più intenzione di eseguire? Vorrei portare alla vostra attenzione il fatto che, nel primo scambio di battute, il prof. Silente non specifica nella maniera più assoluta cosa il prof. Piton debba fare e che quest’ultimo non ha bisogno di alcuna delucidazione in merito: comprende al volo e va via, dando inizio al piano, evidentemente precedentemente messo a punto. Alla luce degli eventi che hanno portato alla morte di Silente, è possibile ritenere che Piton si stesse rifiutando di uccidere il Preside, qualora ciò fosse risultato necessario, secondo il piano prestabilito con Albus.
In quest’ultimo brano, in cui Hagrid ci riferisce solo una minima parte della conversazione fra i due, il prof. Silente appare molto duro, sembra quasi arrabbiato, e il prof. Piton parla di una cosa che non sapeva se sarebbe riuscito a fare. Alla luce di quanto detto finora, appare estremamente plausibile che il prof. Silente stia sottolineando al prof. Piton l’importanza della morte del Preside, così importante per l'obiettivo comune.

Analizziamo, poi, la prova n°51 dell’imputazione 4. Nel suo lungo dialogo con Silente sulla Torre di Astronomia («Qualcuno è morto» rispose Malfoy, e la sua voce salì di un'ottava. «Uno dei suoi... non so chi, era buio... Ho scavalcato il corpo... Dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che la sua fenice si è intromessa... ». « Sì, hanno questa abitudine». Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 535 LETTERA G), Draco Malfoy ci dice una cosa molto importante: Fanny, la fenice del Preside, quella notte era a Hogwarts ed è intervenuta nella battaglia (“Dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che la sua fenice si è intromessa”). Anche Silente dice una cosa importante: «Sì, hanno questa abitudine». Dunque le fenici hanno l'abitudine di intervenire in caso di pericolo per il loro padrone. Del resto, la fenice di Silente intervenne perfino al Ministero a salvare il Preside proprio da un anatema che uccide: l'Avada Kedavra scagliato da Voldemort in persona. Un maleficio presumibilmente più potente di quello lanciato da Piton, che Fanny assorbe come se nulla fosse ("Attento!" gridò Harry, ma non aveva ancora finito di urlare che dalla bacchetta di Voldemort uscì un altro getto di luce verde contro Silente, e il serpente scattò...Fanny calò davanti a Silente, spalancò il becco e inghiottì lo zampillo verde: esplose in fiamme e cadde a terra, implume e raggrinzita. Harry Potter e l’ordine della Fenice, pag. 755, LETTERA D). Sappiamo poi che, dopo aver rallentato Draco, Fanny non si è allontanata da Hogwarts. Eccola, infatti, poco dopo, intenta a cantare nel parco ("Sono arrivati altri Mangiamorte... e poi Piton... È stato Piton. Con l'Avada Kedavra". Harry non riuscì a continuare. Madama Chips scoppiò in lacrime. Nessuno le fece caso a parte Ginny che sussurrò: "Ssst! Ascoltate!". Madama Chips deglutì, si premette le dita sulla bocca, gli occhi dilatati. Da qualche parte, fuori nella notte, una fenice cantava in modo che Harry non aveva mai sentito prima: un doloroso lamento di terribile bellezza. Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 555 LETTERA H). Dunque, Fanny interviene per bloccare Malfoy, ma non si fa viva, appena qualche minuto dopo, per fermare l'Avada Kedavra di Piton. Perchè un comportamento tanto illogico? Forse perchè Silente voleva sì fermare Draco, ma non anche Piton. Perché, forse, con Piton era già un accordo in tal senso. Per questo, Fanny interviene rispetto al vero pericolo (Draco), ma non fa assolutamente nulla per ostacolare il prof. Piton, che verosimilmente sta portando a compimento il piano concordato fra il Preside ed il prof. Piton. Draco Malfoy confessa poi di aver teso una trappola a Silente e si vanta con quest'ultimo del fatto che il suo piano ha funzionato ("Abbiamo deciso di mettere il Marchio Nero sopra la Torre e di costringerla a tornare subito per scoprire chi era stato ucciso" ribattè Malfoy. "E ha funzionato!"«Bè... sì e no... » replicò Silente. «Ma devo dunque dedurre che non è stato assassinato nessuno? » Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 534-535 LETTERA F). La risposta di Silente, per quanto criptica, è emblematica: “Bè... si e no...”. Dunque, il piano di Draco Malfoy non ha funzionato del tutto. Non sappiamo cosa esattamente volesse dire il Preside, ma di sicuro non era stupito di quel che stava accadendo, né eccessivamente preoccupato e non riteneva di essere caduto in trappola. Abbiamo, dunque, un ulteriore indizio non solo del fatto che fra Silente e Piton vi fosse un preventivo accordo su come affrontare la situazione, ma anche del fatto che il prof. Silente fosse stato preventivamente avvisato del piano di Draco. Da chi potrebbe aver avuto tale informazione? La risposta, a mio avviso, appare scontata: il prof Piton. Abbiamo, dunque, un ulteriore indizio della fedeltà di quest’ultimo alla causa dell’Ordine della Fenice e che stia svolgendo il ruolo di spia per conto di Silente all’interno dei Mangiamorte.





Deduzione #596 fornita da Salvatore e Ida - Difesa

Perché Silente dovrebbe implorare Piton di non ucciderlo, come afferma l'accusa?
Perché Silente che, fino all'ultimo istante, anche con Draco (ma prima che arrivino gli altri Mangiamorte), continua a professare la sua totale fiducia in Piton (si vedano le innumerevoli Lettere della Prova 92), e lo vuole a tutti i costi vicino a sé chiedendo più volte a Harry di andare a chiamare Severus (attenzione, non il “Professor Piton”, bensì Severus, l’amico nel quale Silente ha la più profonda fiducia – Lettere M e N), quando poi Severus finalmente arriva, il Preside dovrebbe averne improvvisamente paura a tal punto da implorarlo di non essere ucciso?
Solo perché un Mangiamorte si rivolge a Piton come se fosse uno dei loro? Ma per Silente tutto ciò è normale: Piton è la sua spia presso Voldemort, quindi i Mangiamorte devono forzatamente pensare che lui sia un Mangiamorte, per cui questa dichiarazione certo non può né stupire né spaventare per niente Silente.
E’ più che evidente che il Preside vuole a tutti i costi che Piton arrivi in tempo sulla torre, tanto è vero che la tira in lungo all'infinito con Draco (Silente arriva perfino a definirla “piacevole chiacchierata” Lettera H Prova 76), poi saluta l’arrivo dei Mangiamorte come se stesse “dando il benvenuto a una festa” (HP6 pag 537).
Silente non sembra affatto preoccupato, né di Draco, né degli altri Mangiamorte. L’unico suo chiaro ed evidente scopo è guadagnare tempo in attesa che Piton arrivi.
Ma perché Silente è così ansioso che Piton arrivi in tempo? Per fare cosa?

Quando Piton finalmente arriva, non fa e non dice assolutamente nulla, salvo guardarsi attentamente intorno (certo anche lui avrà notato che ci sono due scope: l’ha notato subito perfino Draco – HP6 pag 529 – figuriamoci se non se ne accorge uno come Piton che fa la spia -doppiogiochista) e mettere Draco dietro a se stesso: passano solo pochi istanti e Silente non ha certo alcun motivo di cambiare idea su quello che crede essere il suo fedelissimo Piton e pensare che voglia invece fargli del male.
Perché, allora, Silente dovrebbe illogicamente implorare Piton di NON ucciderlo?

Ci sono moltissimi elementi che fanno ragionevolmente presupporre che tra Silente e Piton possa esistere un accordo circa la necessità di uccidere il Preside se non si fossero presentate vie alternative (e più salutari) percorribili.
Innanzitutto, come dimostrato dalle varie lettere della prova 18 e 19, Silente dimostra chiaramente e più volte di non temere assolutamente la morte e di essere disposto a sacrificare la sua vita per un bene superiore sia con le parole che con i fatti, fino al punto di bere con tranquilla rassegnazione tutta la pozione nella caverna (lettera I), un veleno mortale, con la particolarità di non agire immediatamente. Anzi, presumendo che la pozione stessa “Potrebbe paralizzarmi, farmi dimenticare perché sono qui, farmi impazzire di dolore, o mettermi fuori gioco in un altro modo. Se così fosse, Harry, sarà tuo compito assicurarti che io continui a bere, anche se tu dovessi obbligarmi con la forza. Hai capito?».
Infine, tutti voi ricordate bene che Silente ha una mano bruciata che non ne vuol sapere di guarire, vero? Chissà, forse da quella ferita non si poteva proprio guarire (lo dice Hermione che ci sono antiche maledizioni che procurano ferite inguaribili – Lettera O). Silente sa quindi di avere il tempo contato.
Inoltre, sappiamo con certezza che Piton è a conoscenza di tutto quello che riguarda gli Horcrux e, nella sua qualità di spia di Silente presso Voldemort, è anche la persona che si trova nella condizione migliore per scoprire qual è l’Horcrux ancora sconosciuto e dove si trovano tutti gli altri.
Però, sappiamo anche che Voldemort non si fida affatto di Piton (lo fa spiare da Codaliscia e non gli racconta le cose importanti, tipo quando ha attirato Harry in trappola all'Ufficio Misteri al Ministero, o quando ha mandato i Mangiamorte ad aiutare Draco per uccidere Silente), quindi lui deve riuscire a riguadagnarsi la completa fiducia di Voldemort per poter svolgere adeguatamente il suo compito di individuare gli Horcrux.
Silente sa inoltre di avere il tempo contato a causa della maledizione dell’Anello ed ha ormai passato a Harry tutte le informazioni di cui disponeva sugli Horcrux: il suo compito è ormai esaurito.
E’ rimasta una sola persona che può ancora aiutare veramente Harry a scoprire le informazioni mancanti sugli Horcrux, e questa persona, innegabilmente, è Piton.
Però Piton ha stretto quel pericoloso Voto con Narcissa e Silente lo sa, già prima dell’inizio dell’anno, così come sa qual è la missione di Draco (come lui setsso rivela a Draco),
Silente è convinto che Draco è fondamentalmente “buono” e che non lo ucciderà mai, e questo risulta da ciò che Silente, a posteriori, dice a Draco stesso (Lettere F, G e H della prova 76), che sono le parole di un uomo che ha perfettamente sotto controllo la situazione e sta cercando, con tutte le sue forze, di mantenere pura l’anima di Draco, convincendolo a passare dalla sua parte abbandonando Voldemort e a desistere dalla missione affidatagli.
Nel corso dell’anno scolastico, però, vedendo i disperati tentativi di Draco, Silente può anche aver dubitato o temuto che il ragazzo, terrorizzato dalla possibilità che Voldemort uccidesse lui e la sua famiglia se falliva, potesse veramente, spinto dalla disperazione, cercare di ucciderlo direttamente.
Certo un uomo come Silente non può permettere che un ragazzo, ancora così giovane, possa perdere l’innocenza spinto dal terrore di Voldemort; inoltre è evidente che, in uno scontro diretto con Silente, Draco ne sarebbe uscito perdente facendo così scattare Il Voto Infrangibile che pendeva sul capo di Piton.
Ma Piton è troppo essenziale per la ricerca degli Horcrux, quindi occorreva trovare un modo per garantirgli la sopravvivenza, o aggirando il Voto Infrangibile, o addirittura permettendogli di uccidere Silente stesso (a questo punto meno importante di Piton) che, come sopra dimostrato, è un uomo disposto a sacrificare la sua vita per il bene della causa; vita che, tra l’altro, ha i giorni contati.
Da quanto è stato finora spiegato e abbondantemente motivato, Piton è fedele a Silente, a partire dal fatto che non ha nessuna intenzione di ucciderlo, anzi gli ha appena salvato la vita (Lettera C), gli ha immediatamente rivelato la missione di Draco e di aver fatto il Voto, mentre non ha rivelato nulla a Voldemort del fatto che Silente sta cercando e distruggendo i suoi Horcrux (altrimenti ora Voldemort li starebbe proteggendo, cosa che non fa perchè, come Silente spiega a Harry, Voldemort non è in grado di accorgersi che vengono distrutti)
Piton litiga nella Foresta con Silente perché si rifiuta di ucciderlo, cosa che il Preside gli ricorda che ha già accettato di fare (tramite il Voto) e che Silente vuole assolutamente che Piton faccia se non si presentassero loro altre alternative percorribili: ma resta il fatto che litigano perché Piton dice che non vuole uccidere il Preside.
E' già stata evidenziata la perfetta somiglianza tra le parole che Silente rivolge a Piton durante il litigio nella Foresta, nonché la sua estrema insistenza e durezza, con le parole e la durezza con cui Silente si rivolge proprio a Harry (Lettere B-C-D-E Prova 75) quando gli chiede una totale obbedienza e, successivamente, quando gli ricorda che gli aveva promesso di obbedirgli a qualunque costo.
Il fatto che Piton non volesse assolutamente uccidere il preside, e che lo fa solo per obbedire ai suoi ordini, è dimostrato dal DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia - Lettera D Prova 71 Imp. 2) che c’è sul volto di Piton quando Harry gli da del vigliacco per aver ucciso Silente. Piton, infatti, soffre terribilmente perché è stato costretto, per il bene superiore e per obbedire agli ordini del preside, ad uccidere Silente, suo unico amico e mentore.Un altro ulteriore elemento, se ancora ce ne fosse bisogno, che prova, sempre con un preciso parallelo proprio con Harry, che Piton non voleva uccidere Silente, è l’espressione di “odio e disgusto” che appare sul suo volto al momento dell’assassinio, esattamente la stessa espressione che c’è sul volto di Harry quando, per obbedire agli ordini di Silente, gli sta facendo trangugiare a forza il veleno nella caverna.
Come già prima chiaramente spiegato, sia Harry che Piton stanno obbedendo agli ordini di Silente ed entrambi lo stanno uccidendo (anche se l’effetto del veleno della caverna non è immediato, come spiega lo stesso Silente): sul loro volto c’è quindi la stessa espressione di “odio e disgusto” ed è evidente che quell’odio è rivolto solo verso loro stessi, così come il disgusto è legato alla cosa terribile che si stanno imponendo di fare per obbedire a Silente.

A questo punto, tenuto conto che Silente:
• ha esaurito il suo compito, avendo ormai fornito a Harry tutte le importanti informazioni sugli Horcrux che aveva scoperto;
• sa bene che Piton è informato degli Horcrux;
• sa che solo una persona molto vicina a Voldemort, e che gode della sua piena fiducia, ha la possibilità reale di scoprire l’Horcrux mancante e l’ubicazione esatta degli altri;
• sa che Piton è in ottima posizione presso Voldemort, ma ancora non gode della sua piena fiducia;
• sa di avere il tempo contato a causa della maledizione dell’Anello dei Gaunt ed in ogni caso è disposto a sacrificare la propria vita;
• sa fin dall’inizio qual è la missione di Draco e che Piton ha stretto con Narcissa il Voto Infrangibile;
• ha piena fiducia in Piton;

è più che ragionevole ritenere che un uomo saggio come lui giunga alla ovvia, ma lucida conclusione, che, per la vittoria finale contro Voldemort, se non ci saranno altre alternative praticabili sarà necessario sacrificare la propria vita per permettere a Piton, che ora è diventato più importante di lui nella lotta contro Voldemort, di sopravvivere ed aiutare Harry nello scontro finale.

Cosa potrebbe succedere, infatti, se Piton non dovesse uccidere Silente?


1) Piton sarebbe morto subito perché aveva infranto il Voto in quanto Draco aveva dimostrato la sua incapacità di uccidere Silente (fallimento) senza tuttavia aver volontariamente deciso di non obbedire all’ordine di Voldemort (unico modo per aggirare il Voto come spiegato nel precedente Punto F).
2) Almeno uno dei 4 Mangiamorte sarebbe molto probabilmente riuscito ad uccidere Silente: teniamo presente che aveva bevuto il veleno nella caverna e diventava sempre più debole.
3) Harry sarebbe stato libero dal Petrificus, ma con 4 Mangiamorte davanti poteva anche ragionevolmente rimetterci la vita.
4) I 4 mangiamorte sarebbero scesi a dar man forte agli altri e avrebbero definitivamente sconfitto quelli dell'Ordine
(la Tonks racconta a Harry che quando Piton è sceso dalla torre e si è trascinato dietro i Mangiamorte che stavano combattendo, loro -quelli dell'Ordine- stavano per essere sconfitti - Lettera C e D Prova 164 Imputazione 2), li avrebbero uccisi e poi sarebbero dilagati per la scuola seminando morte e distruzione (ricordiamoci che c’era un Lupo Mannaro fra loro, Grayback, che non aveva bisogno della luna piena per azzannare i ragazzini!).

Uno scenario veramente da apocalisse!

Invece Piton ha ucciso Silente (su precisa richiesta del Preside: Severus, per favore, fa quello che mi hai promesso, salva te stesso e Draco e porta via questi Mangiamorte dalla scuola salvando anche gli altri studenti) e poi:

1) ha portato via i Mangiamorte dalla scuola incitandoli più volte a fuggire ogni qual volta si fermavano;
2) ha impedito che un Mangiamorte cruciasse Harry, con la scusa che Voldemort voleva ucciderlo di persona. Ma la Cruciatus non uccide, infligge solo dolore e se Piton avesse odiato veramente così tanto Harry l’avrebbe certo lasciato soffrire almeno qualche minuto;
3) ha sempre respinto gli incantesimi di Harry senza mai fargli veramente del male: l’unica reazione dura l’ha avuta quando Harry gli ha dato del codardo per aver ucciso Silente. Ma a Piton, invece, quel terribile gesto è costato tutto il suo coraggio, visto che significava uccidere l’unica persona che si fidava di lui e che, probabilmente, gli voleva anche bene. Infatti sul volto di Piton in quel momento c’è solo DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia). Piton soffre enormemente, in quel momento, perché è stato costretto, per il bene superiore, ad uccidere Silente, suo amico e mentore;
4) avendo ucciso Silente ora Voldemort si fiderà completamente di Piton che potrà così scoprire più agevolmente le preziose informazioni sugli Horcrux, che poi passerà a Lupin che conosce come sono andate veramente le cose.

Ora è solo necessario stabilire un piano, cercando, se è possibile, di aggirare il Voto Infrangibile, salvando quindi sia la vita di Piton che la propria, e recuperando altresì Draco dalla propria parte, evitando che diventi un potenziale assassino e Mangiamorte.
Se le cose, invece, dovessero presentarsi in modo del tutto negativo, occorrerà procurare un “amico” per Piton, che possa tenere i contatti con l’Ordine della Fenice una volta che Piton si sarà bruciato tutti i ponti uccidendo il Preside.
Silente ha un intero anno di tempo per preparare il suo piano, con le varie alternative a seconda di come si presenteranno le condizioni effettive e, certamente, uno dei suoi obiettivi più importanti, è quello di “salvare” l’anima di Draco, mantenendo integra la sua innocenza.
Ecco perché, nel momento decisivo, Silente è così tranquillo e dimostra di avere tutto sotto controllo.
Una sola cosa preoccupa Silente in quel momento: l’assenza di Piton, senza la cui presenza il piano prestabilito non può funzionare.

Ecco perché prima Silente cerca in tutti i modi di mandare Harry a chiamare Piton e poi tira incredibilmente in lungo le cose con Draco: sta aspettando che Piton arrivi.

E’ vero, il grande Silente è morto, ma la scuola ed i suoi occupanti sono salvi e Piton gode ora della completa fiducia di Voldemort e potrà più facilmente scoprire vitali informazioni sugli Horcrux.

Piton non è un Mangiamorte, né un traditore o un assassino: Piton ha solo dolorosamente obbedito a Silente e ha coraggiosamente compiuto il suo dovere, scegliendo ciò che è giusto, e non ciò che è facile, come sempre Silente aveva insegnato.
 
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view post Posted on 8/5/2016, 17:01
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Deduzione #550 fornita da Ida59 – Difesa
LETTERA E


Quando Silente ha deciso di affidare a Piton la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure e perché?

Dalla Lettera B della prova 161/4 sappiamo che Piton ha sempre chiesto, fin dal suo primo anno di insegnamento ma senza mai ottenerla, la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure ed ora, improvvisamente, Silente decide di affidargliela.
Cosa è successo per far cambiare idea a Silente?

In HP6 pag 10 (capitolo 1) sappiamo che l’incontro tra il Primo Ministro babbano e Caramell avviene verso la metà luglio. Da HP6 pag 47 (capitolo 3) sappiamo invece che Silente va a prendere Harry dai Dursley dopo 15 giorni dall’inizio delle vacanze, quindi dopo la metà di luglio.
Cosa accade di così importante tra il 1° ed il 3° capitolo?
Nel 2° capitolo di HP6, in un momento contestuale agli avvenimenti del 1° capitolo (pag. 26: “A molti chilometri di distanza, la nebbia gelida che aveva premuto contro le finestre del Primo Ministro aleggiava sopra un fiume sudicio…” insomma, anche sulla casa di Piton a Spinner’s End) Piton fa il Voto Infrangibile con Narcissa e lo fa, quindi, verso la metà di luglio.

Nel 3° cap. di HP6 Silente va a prendere Harry per portarlo alla Tana, ma prima passa da Lumacorno per convincerlo ad accettare la cattedra di Pozioni, facendosi aiutare proprio da Harry.
Ma per quale motivo Silente cerca un nuovo Professore di Pozioni se ha già Piton a sua disposizione?
Ci può essere una sola logica risposta a questa domanda: perché Silente ha già deciso di affidare a Piton la Cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, dopo avergliela negata per anni.
E come mai questa strana decisione?
L’unica ragionevole spiegazione è che Piton, dopo aver fatto il Voto Infrangibile con Narcissa, abbia immediatamente riferito l’importantissima informazione a Silente che ne ha tratto le dovute conclusioni.
Silente sa che la cattedra è maledetta e che nessun professore di Difesa contro le Arti Oscure dura per più di un anno (vedi Lettera E di questa prova e la prova n. 161, lettera A dell’imputazione 4 e relative deduzioni a difesa), ma sa anche che Piton, entro la fine dell’anno, o lo avrà ucciso o sarà morto per aver infranto il Voto (le probabilità che Draco possa riuscire ad uccidere Silente sono così infime che possono tranquillamente essere ignorate): in entrambi i casi, Piton l’anno successivo non potrà più insegnare ad Hogwarts (proprio come dice anche Harry: vedi Lettera C della prova 161).

Ma se Piton ha immediatamente riferito a Silente di aver fatto un Voto che prevede di dover uccidere Silente stesso, questo fatto di per sé dimostra che Piton è un uomo fedele a Silente e che non è più un Mangiamorte, altrimenti non svelerebbe mai i piani segretissimi di Voldemort.
Inoltre, questo fatto dimostra anche che, poiché Silente sapeva ciò che Piton doveva fare, tra i due esisteva un accordo che, alla fine, ha portato Piton a dover uccidere Silente su ordine di quest’ultimo.
 
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4 replies since 20/2/2007, 15:42   5042 views
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