Primo Personaggio
Rodulphus Lestrange
Loreley, ovvero sia memorie di un Margravio
Avevo una nipote, Anna. Non ricordo bene il suo volto, né la sua voce, ma so perfettamente cos’è accaduto.
Era il giorno delle sue nozze con Walter, a io avevo dato il mio consenso. Non ricordo se quell’uomo mi piacesse o meno. So solo che mia nipote sembrava decisamente felice. Ed io avevo benedetto quella felicità:
Felice te, che al talamo dorato
Costei ne adduce che ha l’amor creata
Ah! Sii felice!
Tutto era festa e canto. Tutto pareva incredibilmente bello e luminoso, quando è improvvisamente apparsa un’altra donna, una donna bellissima, abbigliata di rosso, i capelli biondi, una cetra d’oro in mano. Walter, il promesso sposo della mia amata nipote, è apparso inquieto al suo apparire. Ho deciso di scacciarla, ma il giovane si è messo in messo.
Soltanto dopo ho capito. Walter era affascinato, stregato dalla fanciulla, totalmente ottenebrato, lasciando nel più cupo dolore la mia adorata nipote, che ho sempre considerato come una figlia. L’ho abbracciata, ma era pallida e affranta.
E nel frattempo la misteriosa giovane parlava a Walter e lo attirava a sé. L’ho visto, colmo di esaltazione e di rimorso – o almeno voglio sperarlo –, ascoltarla.
L’ha seguita, ha detto ad Anna di non averla mai amata. La mia povera nipote è svenuta ed io non ho potuto fare molto, mentre Walter se ne andava, se non maledirlo.
Anna non si è più rimessa da quel momento terribile ed è spirata.
Avevo pensato di vederla felice sposa, invece ho dovuto accompagnare il suo corteo funebre.
Ed al vano della stella
Un angelo è salito in paradiso
Anna, la pia, la bella
Anna, la buona che l’amore ha ucciso!
Ed in quel momento è apparso Walter, quel maledetto traditore. Ha osato presentarsi al funerale di colei che aveva ucciso, con le sue false promesse d’amore. Voleva vederla, baciarla, uccidersi. Non potevo far altro che inorridire. Cosa voleva costui? Perché osava profanare il funerale della mia amata nipote.
L’ho nuovamente maledetto:
Sia la vita la tua pena,
la memoria il tuo martir!
Tragga eterna la catena
Del rimorso il tuo fallir.
Non so cosa ne sia stato di Walter, dopo che ce ne siamo andati, né della fanciulla bionda che l’ha chiamato a sé, il giorno delle nozze di Anna.
Forse è morto, forse è con quella donna.
Io spero che abbia pagato per quello che ha fatto alla mia amata nipote.
Ascolto: scena delle nozze di Anna (da 1h14 a 1h30). Avete comunque tutta l’opera a vostra disposizione. Non è una grande incisione, ma è l’unica che ho trovato.
Ecco qui il punto di vista della vicenda, narrata dalla Loreley di Catalani, dal punto di vista del Margravio, personaggio secondario, ma presente in una scena decisamente importante. Compare nel finale del secondo atto ed all’inizio del terzo, per poi scomparire del tutto.
Vi svelo unicamente che la donna bionda, vestita di rosso, che attira a sé Walter facendogli abbandonare Anna, è Loreley.
Non dirò come va a finire la vicenda, come avevo promesso nella prima lezione.
Per chi fosse curioso:
QUI potete trovare il libretto
QUI la trama.
Vi lascio comunque l’elenco dei personaggi ed il nome dei prodi librettisti (le parti in versi del racconto del Margravio sono tratte dal libretto) che sono Carlo d'Ormeville e Angelo Zanardini:
Rudolfo, Margravio di Biberich (basso)
Anna di Rehberg, nipote di Rudolfo (soprano)
Walter, sire di Oberwesel (tenore)
Loreley, orfanella (soprano)
Hermann, barone (baritono)
Questa è una di quelle opere che contiene due personaggio della saga di Harry Potter. Abbiamo Rudolfo, su cui si è concentrata la lezione, ma anche un’Anna, quindi un’omonima di Hannah Abbot.
A voi la palla, circa possibili tratti in comune o in contrasto tra il margravio e Rodulphus Lestrange. Volendo, si potrebbe anche tentare di smistare il personaggio operistico omonimo (ok, lo ammetto, alle volte smisto i personaggi operistici. Lo so, sono decisamente malata
).