Il Calderone di Severus

Sfida FF n. 14: Sette giorni per un Sorriso

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kijoka
view post Posted on 21/4/2013, 17:43




Ecco i miei commenti alle storie nr. 3

Alaide - Impromptu

Che geniale accostamento!
Mi rendo condo che ci sono situazioni che non attraggono la mia attenzione e i fantasmi dei libri di HP sono una di queste.
Invece tu, con quattro righe, mi hai aperto un mondo!
Se non ci fossi, Alaide, bisognerebbe inventarti!
Ed ora? Dopo che mi hai fatto scoprire questo segreto nascosto?
Ho paura non mi resti altro che leggere!

Ellyson - Pensieri amari

Un Severus disilluso e solo, forse come mai lo è stato.
Severus ha sicuramente avuto bisogno di non pensare, quella maledetta notte in cui è stato costretto ad accettare una richiesta odiosa.
Tu gli fai compiere un gesto che vedo estremo in lui: bere, ubriacarsi.
Nonostante il paragone con il padre, nonostante sia assolutamente consapevole che il perdere per un attimo coscienza non possa affatto risolvere i suoi problemi.
Sì, credo che questa possa essere una lettura verosimile di una delle tante scelte di comportamento che Severus potesse fare.
Più volte mi sono domandata come possa aver passato quella prima, terribile notte.
Quando ognuno di noi è solo con se stesso è allora che si regolano i conti, no?
Resta il dolcissimo regalo che gli hai fatto del ricordo lontano, dell'amore e dell'orgoglio di sua madre.
E rispondo io a Severus: sì, quell'orgoglio è rimasto.
Nel cuore di una madre, anche se non c'è più e c'è e resterà nei nostri che continuano, testardamente, a volergli bene.

Ida - Sempre

Questa piccola storia mi ha riempito di una struggente tenerezza.
Perché i suoi pensieri possono passare dal rimorso più profondo alle considerazioni ingenue e quasi inesperte di qualcuno che, non avendo mai conosciuto l'amore (e qui sempre mi si stringe il cuore), non riesce nemmeno a riconoscerlo.
E'la speranza inespressa e inconfessata che mi riempie di tenerezza.
Quella speranza che fai affacciare alla sua mente ma non fai accettare, per il momento, al suo cuore.
E fai nascere in me il bisogno, come la protagonista (credo), solo di prenderlo tra le braccia e stringerlo forte...
E' la terza storia e ho già finito gli aggettivi... e me ne mancano ancora più di quaranta...
Oh, povera me!!
Ma beato Severus!!!

Risposte ai commenti alla mia storia nr.3

Ida
Non so se davvero la mia è l'unica storia in cui Tobias è visto in modo diverso. So solo che sono convinta ci deve essere stato un periodo nel quale Tobias era solo un papà e Severus solo suo figlio. Forse, semplicemente, non è stato lungo abbastanza perché Severus se ne ricordasse.
Felice di averti sorpresa! E questo è un grandissimo complimento: grazie!

Chiara53
Penso che la spiegazione che ho dato a Ida possa chiarire la mia visione di questa storia. So di essere uscita un pochino dalla "iconografia classica". Spero che questa mia scelta non infastidisca nessuno. In fondo l'ho fatto solo per regalare un pochino di gioia anche al mio Severus bambino.

Alaide
Grazie anche a te.
Mi piace molto scrivere in prima persona. Trovo dia una marcia in più a chi legge che si trova immediatamente catapultato nella vita di qualcun altro. Mi riesce facile immedesimarmi nei personaggi e quindi credo sia questo che mi rende più facile il riuscire a definire le personalità di uno o dell'altro. Ma mica poi sempre ci riesco!!
In ogni caso a me piace molto scrivere in prima persona (e in questa sfida dovrò farlo per molte volte ancora!) e mi piace leggere quando lo fanno gli altri.
Per questo sono anche contenta che tu abbia apprezzato.

A presto!
Ki

Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:29
 
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view post Posted on 21/4/2013, 17:49
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Solo una copia



Elly, mi hai fatto sorridere ma anche venire un nodo alla gola! :( Hai avuto un'idea bellissima, e l'hai realizzata con la solita abilità, semplice ma efficace ed incisiva, con cui sai rendere tutto così vero, plausibile. Anche la copia dell'ex preside Piton non può rinunciare all'innata causticità con cui era solito apostrofare Potter, in vita, e questo mi ha fatto sorridere; ma mi ha ricordato anche di come quella sia appunto solo la copia di un ritratto, perchè lui non c'è più. E allora è subentrata la malinconia, a rendere un po' più amaro il sorriso.
 
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view post Posted on 21/4/2013, 18:10
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n. 12
Titolo: Il tuo nome sarà Albus Severus
Autore: Ellyson
Beta: Querthe
Tipologia: One shot
Rating: Per tutti
Genere: nessuno in particolare
Personaggi: Harry Potter, Albus Severus potter
Pairing: nessuno
Epoca: post 7 anno
Avvertimenti: missing momet
Riassunto:
Dopo la sua nascita era stato tutta notte ad ammirarlo, chiedendosi che tipo di padre sarebbe stato. Lui che non aveva idea di cosa dovesse fare un padre.
In quei due anni James si era rivelato un vero piccolo Malandrino, degno dei nomi che portava.


Parole: 433

Il tuo nome sarà Albus Severus

Harry Potter ciondolava pigramente su una sedia a dondolo immerso nella penombra della camera del San Mungo. Teneva in braccio il suo secondo figlio.
Ginny dormiva nel letto accanto, esausta dopo il parto.
Credeva che l'emozione e la paura di essere un pessimo padre fossero emozioni legate solo alla nascita di James. Invece si era ritrovato a piangere mentre le infermiere lo pulivano, e ad avere le stesse paure di due anni prima quando tra le braccia stringeva quel piccolo monello di James Sirius Potter.
Il mago strinse meglio il piccolo e gli baciò delicatamente la fronte. Aveva un buon profumo, dolce e delicato.
Era così piccolo ed indifeso che aveva paura di romperlo se lo avesse stretto forte.
Il bambino si mosse piano, i pugnetti stretti stretti vicino al volto.
Aveva un ciuffo di capelli scuri in testa; Ginny aveva sbuffato leggermente contrariata quando si era resa conto che neppure lui aveva ereditato i capelli rosso fuoco della famiglia Weasley.
Harry lo guardava meravigliato, trovando ogni volta perfette le sue piccole dita paffute, o le piccole orecchie, o il nasino perfettamente al centro del volto paffuto. Lo avrebbe ammirato per giorni interi senza stancarsi. Era stato così anche per James.
Dopo la sua nascita era stato tutta notte ad ammirarlo, chiedendosi che tipo di padre sarebbe stato. Lui che non aveva idea di cosa dovesse fare un padre.
In quei due anni James si era rivelato un vero piccolo Malandrino, degno dei nomi che portava.
Ed era orgoglioso di lui nonostante tutti i disastri che combinava in casa.
- Sei ancora senza nome. - mormorò pianissimo per non svegliare mamma e piccolo – Tua madre era così certa che fossi una femmina e non voleva neppure parlare di nomi da maschietto.
Lo fissò attentamente. A differenza di James, che già al San Mungo aveva fatto impazzire le infermiere, lui sembrava più calmo e pacato.
Voleva che il suo futuro fosse grande, come per suo fratello.
Voleva che fosse un uomo saggio.
Un mago dalle grandi capacità.
Voleva che fosse coraggioso.
Che mettesse la felicità degli altri prima della sua.
Che sapesse sacrificare il suo bene per aiutare chi ne aveva più bisogno.
Che sapesse proteggere i più deboli.
Che sapesse amare.
E lui aveva conosciuto pochi maghi con queste caratteristiche.
Anzi forse solo un uomo.
L'uomo più coraggioso che avesse mai conosciuto.
- Il tuo nome sarà Albus Severus Potter. – disse piano, lasciando che il nome risuonasse nella piccola stanza in penombra come se fosse la formula di un incantesimo.
Il piccolo si mosse di nuovo, Harry era certo di averlo visto sorridere.
 
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view post Posted on 21/4/2013, 19:53

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Tenero, tenerissimo Harry.
Pur faticando molto ad inquadrarlo come personaggio, qui proprio mi ha saputo conquistare con la tua narrazione come sempre splendida. :wub:
E l'omaggio a Severus beh... è qualcosa di doveroso e commovente assieme, perchè c'è tutta la riconoscenza di un ragazzo che ha finalmente compreso.
 
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view post Posted on 21/4/2013, 20:42
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CITAZIONE (Ida59 @ 19/4/2013, 21:42)
5. Prima Giornata. Atto III. Una supplica, di Alaide.

Comincio con una semplice citazione, perchè le parole siono stupende e citandola posso rileggerle.
CITAZIONE
... i suoi pensieri erano volti altrove, in una lenta e stanca contemplazione della sua vita e delle sue colpe. Quelle colpe che gli impedivano di dormire ed anche quando il suo corpo esausto si abbandonava al sonno, la sua mente era tormentata dalle immagini di ciò che gli macchiava l’anima.
E l’alba non portava alcun cambiamento.
Non separava affatto dalla luce l’ombra, perché nell’oscurità aveva distrutto la sua anima.

Una menzione d'onore per l'insistenza di Melusine a favore di Judith, che è davvero commovente, davanti alla totale chiusura di Severus... il mio povero amore... sì, è annotato spesso a margine della fic...
Quando melusine sorride e Severus lo paragona al sorriso di una madre, l'ho trovato davvero tremendo, da nodo alla gola, anche perchè avevo previsto che sarebbe scattato il pargone con Lily e il suo sacrificio.

Un ritmo sincopato, in questa storia, scandisce il rifiuto di Severus indotto dal suo tremendo senso di colpa e di inadeguatezza, come un cupo battito di tamburi lontani.
Ma un'altra melodia s'insinua sottile in qeui rimbombi sordi, quella del sorriso di Melusine, languido ed accorato suono di violino che, acuto, lacera il velo scuro del rifiuto.

Felice che la frase che fa quasi da apertura al capitolo ti sia piaciuta! Contiene, tra l'altro, una citazione musicale (cito quasi alla lettera il titolo di un'aria da camera di Tosti su testo di D'Annunzio "L'alba separa dalla luce l'ombra", che primo o poi andrà a finire nell'opera per Severus.).
Sono felice che ti abbia colpita l'insistenza di Melusine - o forse la potrei definire la sua lotta contro il "velo scuro del rifiuto" - e che il momento del sorriso abbia ottenuto l'effetto sperato (l'ho riscritto non so quante volte quel passaggio).
E sono felicissima del ritmo che affibbi alla storia!
E temo proprio che dovrai ancora scrivere spesso "mio povero amore" accanto ai prossimi capitoli... e adesso taccio, altrimenti potrei sempre rivelare qualcosa.


CITAZIONE (chiara53 @ 21/4/2013, 17:59) 
5. Prima Giornata. Atto III. Una supplica di Alaide

Le tue storie calano una cappa di piombo su di me mentre leggo.
Rendi così reale la devastazione dell’anima di Severus che, naturalmente, sorge spontaneo accettare un “no” ripetuto tante volte.
Sei brava nell’esprimere l’ introspezione che genera quella negazione, Severus non nega alla bambina, ma a se stesso qualcosa, sia pure un fragile sollievo, ma immeritato secondo lui.
Quanto è triste questa parte della storia e commovente, perché l’insistenza, affettuosa e motivata di Melousine, vince. Sembra quasi che sia Lily in persona che invita Severus ad accettare un incontro con l’innocenza, innocenza di cui anche l’anima di Severus merita una parte.
Eccellente la prosa che dipinge con le parole immagini vivide.

Ammetto di trovare intellettualmente stimolante (so che sembra terribilmente freddo, ma tendenzialmente quando scrivo non mi immedesimo nei personaggi, ma seguo ragionamenti dettati da una certa logica) cercare di sondare l'animo di un personaggio (Severus, in questo caso, ma lo stesso può dirsi di Melusine o di Judith). Sono quindi felice che le motivazioni che generano la negazione siano emerse dal testo (il non essere chiara è uno dei miei massimi timori come scrittrice). Felicissima che la prosa risulti eccellente! Così come sono contenta che il parallelo creato da Severus Melusine-Lily sia arrivato!


CITAZIONE (kijoka @ 21/4/2013, 18:43)
Alaide - Impromptu

Che geniale accostamento!
Mi rendo condo che ci sono situazioni che non attraggono la mia attenzione e i fantasmi dei libri di HP sono una di queste.
Invece tu, con quattro righe, mi hai aperto un mondo!
Se non ci fossi, Alaide, bisognerebbe inventarti!
Ed ora? Dopo che mi hai fatto scoprire questo segreto nascosto?
Ho paura non mi resti altro che leggere!

Credo che il creale parellelismi e accostamenti derivi essenzialmente dai miei studi musicologici, dove si gioca molto - soprattutto in ambito drammaturgico - tra parallelismi (alle volte decisamente improbabili) e accostamenti. Poi, come lettrice, spesso mi concentro su dei particolari secondari ed il Barone Sanguinario è uno di questi (di altri fantasmi di Hogwarts non ricordo quasi nulla). Sono felice che l'accostamento ti sia sembrato geniale (e a questo termine arrossisco). Grazie mille!!
 
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kijoka
view post Posted on 21/4/2013, 22:04




Pubblico a poca distanza per portarmi un pochino in pari.
Tengo a precisare che in questa storia ho dato voce ad una mia personalissima opinione.
Negli anni mi sono fatta molte domande che mi hanno portato ad una rielaborazione di alcune figure dei libri di HP.
Questa sfida mi ha dato l'occasione di dare voce a personaggi che di solito nelle mie storie non uso. Quasi mai, almeno.
Ci sono momenti che ho nella testa da molto tempo e che forse qui riuscirò a scrivere e descrivere.
Spero, nel farlo, di non urtare la sensibilità di nessuno.
Buona lettura.
Ki


Autore/data: Kijoka – 21 Aprile 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Harry Potter
Pairing: nessuno
Epoca: Post HP7
Avvertimenti: AU - La storia rispecchia solo la mia rielaborazione del personaggio.
Riassunto: Pensieri davanti a una porta chiusa
Parole/pagine: 952/2.

Attesa

E' tutto silenzioso ed ovattato.
Sembra che anche i secondi trascorrano lentamente, cercando di non fare rumore.
Qui la tranquillità è un dovere.
Chi si trova in questi corridoi ha necessità di serenità e tutti concorrono a rendere quieta l'atmosfera.
La porta è chiusa e devo attendere.
Che strano modo mi sono scelto per passare una delle prime giornate estive!
Devo essere impazzito...
In fondo, a ben pensare, non vorrei essere da nessun'altra parte.
Sono qui in attesa di sapere.
Quanto si può cambiare? Un anno fa se mi avessero detto dove oggi avrei potuto trovarmi, avrei sicuramente pensato di essere stato vittima di un incantesimo burlone o crudele.
Alcune volte la vita prende strane strade per mostrarti il suo lato buono. Io lo so bene!
Ti rapisce, ti fa cadere nel pozzo più nero e poi ti mostra il suo volto più bello.
Ancora non riesco a credere che tutto sia finito. Mi sembra ancora di vivere in un sogno.
Non sta bene quanto me l'uomo steso in quella stanza.
Come ho potuto sbagliarmi così tanto?
Io l'ho lasciato solo, in quella catapecchia, abbandonato in una pozza di sangue...
Io... io non potevo capire, non potevo sapere. In quanti me l'hanno detto, ma non riesco a perdonarmi.
Anche se, in realtà, ho solo fatto quel che andava fatto.
Non rinnego i miei comportamenti, anzi, credo li abbia cercati e provocati intenzionalmente.
Eppure so che avrei potuto, forse dovuto, farmi venire dei dubbi. Solo gli sciocchi non si pongono mai domande!
Ora sono seduto qui ad attendere di sapere se l'ultimo legame con la mia infanzia sia riuscito a superare il trauma del morso del serpente.
Chissà se mi permetteranno di entrare...
Chissà se mi permetterà di parlargli, di spiegare!
Ho avuto dal proprietario le chiavi del castello e ora ne conosco tanti passaggi segreti... ma non tutti!
Solo lui può aiutarmi a capire, solo lui può dare una ragione a tanti fatti accaduti.
Si è rivelato a me, ma era sicuro di non sopravvivere. Adesso come potrà reagire?
Ora che io stesso ho messo in piazza fatti dolorosi della sua vita, come posso anche solo pensare che voglia parlarmi?
La grande finestra davanti a me è spalancata e la lieve brezza quasi estiva mi porta il profumo dell'erba tagliata di fresco.
Un'altra stagione, un'altra finestra. Un'altra vita?
Perché mi torna in mente proprio adesso la mia prima notte ad Hogwarts?
L'ho passata davanti alla finestra del dormitorio, guardando il gelido mondo esterno, accarezzando Edwige e sentendomi finalmente a casa.
Uno dei momenti più belli della mia vita...
Felicità, appartenenza e sicurezza.
Sentimenti che mai avrei pensato di provare s'agitavano convulsamente nel mio petto.
Passai così buona parte di quelle prime ore.
Non riesco a fare a meno di chiedermi se anche per lui la prima notte al castello può essere trascorsa nello stesso modo.
Sorrido.
Dopo aver visto ciò che ha voluto mostrarmi, ho più volte pensato che avessimo delle cose in comune, o almeno molto simili.
Forse anche per lui è stato un momento speciale.
Quella notte può essere stata la prima in cui si è sentito in pace, sicuro di essere al posto giusto.
Forse gli sarà sembrato strano non dover sentire litigare i suoi e magari ancora più strano dover dividere la camera con altri.
Per me è stata una piacevole novità, chissà se anche per lui è stato così!
La consapevolezza di cominciare una nuova vita ti dà un'energia infinita. Forse anche per Piton era un sogno che diventava reale, seppur in modo diverso rispetto alle mie sensazioni.
Mi piace pensare che per entrambi Hogwarts si sia rivelato un luogo dove sentirsi in pace con se stessi.
La porta è sempre chiusa e non riesco a stare fermo.
Sono preoccupato che non voglia vedermi.
Deve essere stato così difficile lasciare a me quei frammenti della sua vita, proprio a me: ci ha messo anni a farsi odiare.
Deve essere stato come strapparsi pezzi di cuore.
Devo dirgli che quei ricordi sono al sicuro in un posto segreto, che quasi nessuno oltre a me ha potuto vedere ciò che mi è stato consegnato.
Tutto è stato riposto in un posto inviolabile, che solo Minerva McGranitt conosce, fino a che non potremo restituirli al legittimo proprietario.
So che non dimenticherò mai, ma nel profondo del mio cuore, quei ricordi sono diventati anche miei.
Mi hanno salvato la vita.
Gli devo così tanto!
Glielo devo dire, devo riuscire a pronunciare queste parole anche davanti a lui, anche mentre il suo sguardo nero mi fruga il viso. Ci riuscirò?
In fondo non sarà mai più come prima. Eppure non è facile pensare di dover parlare a cuore aperto a Severus Piton!
Non dovrò permettergli di allontanarmi, anche se è bravissimo in quest'arte!
Sono sicuro che potremo aiutarci a vicenda.
Anche per lui sarà un mondo nuovo: non è più l'assassino di Silente. Ora tutti sanno la verità.
Eppure non riesco ad immaginare un Piton diverso da colui che ho conosciuto!
Adesso per me sarà più facile intuirne le mosse, ma per comprendere davvero avrò bisogno di lui.
Mi piacerebbe che non mi rifiutasse, sarebbe bello se riuscisse a dimenticare e che potesse anche solo valutare di avermi intorno.
Al pensiero di confrontarmi con lui non riesco a reprimere un altro sorriso.
Dovremo misurarci, studiarci, senza alcuna garanzia di successo, ma non vedo davvero l'ora che succeda, anche se ne ho un timore infinito!
La vita è bella.
Severus Piton riuscirà a lasciare che la speranza entri nel suo cuore e potrà valutare di ricominciare a vivere?
Un rumore alle mie spalle.
La porta si sta aprendo.
Balzo in piedi e, con il cuore in gola, mi dirigo verso il battente socchiuso.

Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:30
 
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view post Posted on 21/4/2013, 22:11
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I ♥ Severus


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Cavoli! Ma qui è continua una pioggia di storie: che bello!

Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:30
 
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view post Posted on 22/4/2013, 15:20
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Attesa di Kijoka


Monica, ho pensato una strana cosa, hai scritto le parole che ho nel cuore.
A volte, leggendo storie, capita di pensare: bello, che fantasia e che parole stupende.
Stavolta ho avuto una specie di deja vu, come se la storia che stai dipanado e questo capitolo in particolare li avessi scritti io stessa.
Parole, azioni e sentimenti evocati in modo semplice e perfetto, è Harry è solo Harry, ma ha capito tanto, tutto. E lui è Severus.
Scusami e non offenderti se paragono la mia immaginazione alla tua, ma quello che scrivo in questo momento mi viene dal cuore.
Mi è piaciuto, tanto quello che hai scritto, perchè è così che doveva essere.
Un abbraccio forte.
 
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seveurpiton4ever
view post Posted on 22/4/2013, 15:30




I LOVE PRINCIPEMEZZOSANGUE :wub: :wub: :wub: :wub: :10 punti in meno: :applauso: :mitra:
 
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view post Posted on 22/4/2013, 15:37
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CITAZIONE (seveurpiton4ever @ 22/4/2013, 16:30) 
I LOVE PRINCIPEMEZZOSANGUE :wub: :wub: :wub: :wub: :10 punti in meno: :applauso: :mitra:

Ciao, ti pregherei di presentarti QUI se vuoi partecipare alle discussioni e frequentare il forum.
Sarebbe più gradevole parlarci conoscendoci. :P
Pur apprezzando il tuo entusiasmo, ti invito a scrivere nelle sezioni adatte.
Qui puoi leggere storie molto belle e commentarle, invece se vuoi parlare del Principe Mezzosangue ti consiglio di andare qui.
Ciao. :D
 
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view post Posted on 22/4/2013, 16:01
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Solo una copia di Elly

La narrazione scorre sotto gli occhi di chi legge e, come ti ho già detto, fa sorridere e commuove.
Sì, quel quadro è solo una effimera e inadeguata copia.
Come lo sono tutte le immagini di chi abbiamo perduto e non avremo mai più, né nel contraddittorio né nel dialogo.
Amaro e triste il pensiero e infinite le riflessioni.
Harry è solo uno di noi, non ha apprezzato in vita chi ora vorrebbe accanto a sé, sia pure per farsi insultare. L’insulto fa parte del personaggio e tu Elly descrivi tutto benissimo. Mi lasci con un principio di tristezza e senso di perdita.


Il tuo nome sarà Albus Severus di Elly

Seguito ideale dell’altra storia. Anche qui è ben presente il senso di perdita incolmabile.
Di mezzo c’ è un bambino stavolta, qui si nota che sei una mamma nella perfetta descrizione dell’amore che provi per la tua Rebecca. E lei che ti ispira quando descrivi Harry e suo figlio, ci sono tutto il tuo amore e la sensibilità che tanto bene a volte nascondi.
Cosa si può volere di più quando vuoi dare un nome a tuo figlio? Quel nome deve rappresentarlo e essergli guida.
CITAZIONE
Voleva che fosse un uomo saggio.
Un mago dalle grandi capacità.
Voleva che fosse coraggioso.
Che mettesse la felicità degli altri prima della sua.
Che sapesse sacrificare il suo bene per aiutare chi ne aveva più bisogno.
Che sapesse proteggere i più deboli.
Che sapesse amare.
E lui aveva conosciuto pochi maghi con queste caratteristiche.
Anzi forse solo un uomo.

C’è un solo uomo con queste caratteristiche vero?E noi lo sappiamo bene!
Benvenuto al mondo Albus Severus.
 
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CITAZIONE (kijoka @ 21/4/2013, 23:04) 
Attesa

Splendide descrizioni, ancora più splendida introspezione.
Un'emozione continua che dilaga ad ondate assieme alle riflessioni di questo Harry che mi piace proprio molto, perchè finalmente ha compreso.
E qui, per fortuna, è il caso di dire "non è mai troppo tardi". Cosa lo aspetterà dietro quella porta? Non lo sappiamo con certezza, io voglio sperare nell'inizio di un confronto sereno, fatto anche di ripicche, sì, ma soprattutto di maggiore tranquillità. :)
Complimentissimi.
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 21/4/2013, 17:59) 
Capricci di Ida59
Quanto mi piace il Severus goffo e un po’ rompi che delinea Ida, questo è il suo, e lo gestisce senza dolorimetro alla grande.
Ho troppo riso davanti agli slip neri e al pigiama di seta (nero) immaginando il perché della richiesta di una coperta. Hihihi….. povero Severus gli tocca contentarsi altrimenti… risulta capriccioso e buffo. Buffo? E qui mi è parso di vederlo con un sopracciglio alzato e il volto stupito, umano, incredibilmente umano, proprio come piace a me immaginarlo...

Sì, è umano questo mio Severus, un umanissimo Severus che ha infine deciso di vivere e gustare questa seconda vita che gli è stata regalata, dopo aver buttato al vento la seconda opportunità che gli aveva dato Silente.
Meglio tardi che mai...
E, detto tra noi, hai visto bene: quel sopracciglio alzato c'era proprio!


Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:30
 
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Le favole dei grandi, di Kijoka.

Molto onirico, e lirico, l’inizio: rende molto bene la situazione di semi-coscienza in cui Severus si trova.
CITAZIONE
I ricordi cambiano i posti e le persone. Li rendono patinati e inconsistenti, dolci forse più di quanto davvero non siano stati, ma l'atmosfera di quel pomeriggio è ancora nitida e vibrante dentro di me.
Tu eri felice e io ti guardavo già con gli occhi dell'amore, senza saperlo.
Pulviscolo dorato illuminava i tuoi capelli e quel rosso cupo non mi sembrò un preludio, solo uno speciale benvenuto.

Frasi bellissime: un ricordo che, allo stesso tempo, è sogno e realtà. Davvero una stupenda evocazione in cui la dolcezza del sogno si scontra, ma al tempo stesso si stempera, nella crudeltà della realtà.
CITAZIONE
Ricordo il tuo sorriso che si specchiava nel mio e la tua mano che mi carezzava piano la guancia.

Chissà, magari questo potrebbe anche essere il ricordo felice che fa nascere la cerva d’argento…
CITAZIONE
Ricordo la sensazione di poter volare senza magia.

Semplicemente stupendo!
CITAZIONE
perdonato di averti paragonato ad una creatura del bosco, tanto eri parte della natura che ci circondava

Ma questa non è una colpa da perdonare!!! Che bambino dolcissimo doveva essere questo Severus, con pensieri così delicati ed originali!
CITAZIONE
Ti avrei portato con me, ti avrei aiutato a capire e a imparare ad essere una vera strega, ti avrei mostrato il mondo.

Che bell’orgoglio, quante speranze! No, non voglio ricordare cosa invece è successo…
CITAZIONE
Eppure neanche i miei più tremendi ricordi riescono ad amareggiarmi la dolce sensazione che sempre questo ricordo porta con sé.

Vedo che Severus la pensa esattamente come me…
CITAZIONE
Anche adesso, steso in questo letto morbido mentre sto fingendo di non sapere cosa poi la vita mi avrebbe riservato, ancora trovo quel momento pieno di una dolce, quanto struggente, speranza.

Sì, esatto, proprio quello che anche io ho pensato, provato, sentito in me mentre ero immedesimata in Severus… E lui è così dolcemente tenero…
CITAZIONE
il mio ricordo felice

M allora avevo proprio indovinato!
CITAZIONE
La cerva corre tra gli alberi, leggiadra e selvaggia.
La mia anima le corre appresso, senza raggiungerla.

Assolutamente stupendo… e straziante.
Il nodo alla gola era latente da un pezzo, e ora è si è fatto fortissimo…


Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:30
 
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Autore/data: Ida59 – 31 gennaio/ 2 febbraio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, romantico
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: E il sorriso nasce, spontaneo, dolce. Solo per lei. È il seguito di “Capricci”.
Parole/pagine: 546/2.




Sorriso



Elyn era uscita dalla stanza quasi di corsa, lasciando Severus profondamente stupito, senza nemmeno dargli il tempo di rispondere al suo sorriso.
Umano.
Fare i capricci era buffo, ma, soprattutto, era umano.
Scoprire la sua umana fragilità aveva commosso Elyn rendendola felice, ma aveva scosso il mago in profondità, aprendo mille interrogativi tra i suoi pensieri, domande le cui risposte si accavallavano confuse e incoerenti nella sua mente.
Per fortuna David, l’infermiere del San Mungo, era subito arrivato, probabilmente inviato proprio dalla Guaritrice, per “vestirlo”.
Il mago sorrise tra sé, soddisfatto: l’infermiere aveva portato anche il copriletto, proprio come dalla sua muta richiesta di cui Elyn ancora una volta era stata perfetta interprete; aveva utilizzato la sua rara sensibilità di Legilimante che le permetteva di leggere ogni sfumatura dei pensieri che il mago le offriva al posto delle parole che, ancora, non riuscivano ad uscirgli dalla gola ferita senza un profondo strascico di dolore.
Indossare slip e pigiama si rivelò però alquanto stancante e doloroso, visto che ogni movimento, seppur lento e misurato, in qualche modo implicava sempre il suo collo, con la ferita ancora non del tutto cicatrizzata sebbene fossero passati ormai due mesi, e le mani di David non erano propriamente “delicate”.
Certo, quelle di Elyn sarebbero state molto diverse…
Rabbrividì – sì, era l’innegabile brivido di piacere che ormai conosceva bene – ed allontanò subito l’importuno pensiero.
L’infermiere finì di sistemare il copriletto sulle lenzuola:
- Non so proprio cosa se ne farà di questa roba pesante nel mese di luglio, - borbotto tra sé, - ma gli ordini della Guaritrice Elyn non si discutono. Mai! – concluse serio uscendo rapido dalla stanza.
Stupito dal tono di profondo rispetto, certo non solo professionale, che aveva colto nella voce dell’infermiere, Severus si ritrovò con le labbra sottili dischiuse in un sorriso, senza neppure sapere come s’era formato.
All’inizio fu solo un accenno di sorriso, nato spontaneo su labbra troppo a lungo strette in una morsa di dolore e disprezzo di sé.
Fu un sorriso puro, nato dal profondo, dall’abisso oscuro della colpa, ma desideroso della luce dell’amore.
E il sorriso uscì prepotente, spezzando i vincoli del passato, rompendo le catene della colpa, travolgendo lo strazio dei rimorsi.
Sì adagiò lieve sulla bocca del mago, finalmente consapevole di ciò che stava accadendo, e divenne il suo sorriso, il sorriso di Severus.
Un sorriso colmo d’orgoglio per la donna alla cui ostinazione e capacità in gran parte doveva la vita, perché le lacrime di Fanny da sole non erano bastate.
Un sorriso dolce, illuminato da una passione ancora sconosciuta, eppure già forte, per la donna che, introducendosi nella sua mente sconvolta dal delirio febbrile indotto dal veleno di Nagini, aveva saputo conoscere ed accettare il suo passato, comprendendo a fondo i suoi rimorsi e imparando ad amare le sue colpe, fino a regalargli così il perdono che aveva sempre creduto impossibile.
Un sorriso vero, sconosciuto da troppi anni a quelle labbra sottili, aride d’amore.
Un sorriso che liberava il suo cuore dalla gelida gabbia in cui l’aveva costretto per tutti quei lunghi anni di solitudine e sofferenza
Un sorriso che lo riportava in vita e liberava le ali della speranza dalle colpe che Elyn aveva saputo perdonare.
Un sorriso prezioso.
Un sorriso di Severus.
Solo per lei.
Per Elyn…

Edited by Ida59 - 12/7/2015, 22:31
 
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