CITAZIONE (chiara53 @ 12/4/2013, 17:34)
3. Prima Giornata. Atto II, scena 2. Stille di pioggia
di Alaide
Le scene descritte sono sempre realisticamente drammatiche, Leonora, sei ricca di sensibilità e la trasmetti a piene mani.
Il tuo Severus è un uomo piegato,e sofferente e imperdonabile.
Cerco sempre di essere realistica - e vado sempre a parare sul drammatico, forse perché non sono brava a scrivere momenti di perfetta serenità... ho sempre il terrore di scadere nel banale -, ti ringrazio tantissimo per le tue parole.
CITAZIONE
Quella bambina è così tanto consapevole del male, come solo i bambini violati sanno fare, con ingenuità e acutezza.
Ho molto a cuore il tema dell'infanzia violata e, quando posso, cerco di inserire un bambino come Judith - o come Emma.
CITAZIONE
Le immagini e i pensieri di Severus sono stati strazianti, mentre leggevo; immagini vivide di un dolore fisico e psicologico ampliato dalla persistenza intollerabile del ticchettio della pioggia.
Dolore allo stato puro.
Eccellente. Bravissima. Trasmetti emozioni palpabili .
A presto
Sono state immagini piuttosto difficili da scrivere, soprattutto nella scelta del modo con cui alternarle al ticchettio della pioggia, per poter far emergere il dolore.
Ti ringrazio, ancora una volta, per le tue paroli, Chiara!
CITAZIONE (kijoka @ 13/4/2013, 18:56)
Alaide - Valse triste
Certo un raffronto simile solo tu potevi farlo e solo tu potevi renderlo così reale!
Un valzer sulle labbra di un uomo senza più speranza e con la volontà affogata in una bottiglia. Uno strano paragone per una musica che a me suona sempre come l'eleganza della gioia e la leggerezza della vita.
Sembra quasi stridere questo raffronto tra Tobias, ormai abbruttito dalle delusioni della vita e l'attaccamento all'alcool, e quel motivo che gli fai fischiettare, così lieve e gentile!
Forse è stata proprio quella musica così leggera a permettergli di lasciarsi andare ad un sorriso al piccolo Severus, pur sghembo che fosse si è trattato pur sempre di un gesto che lo ha fatto apparire, per un attimo, comunque umano, con un qualche tipo di cuore.
Anche Eileen sembra guardarlo con altri occhi, anche se i suoi pensieri restano cupi e realistici.
Una storia comunque triste, ma che io ho visto come un piccolo sprazzo di speranza nella vita terribile che hanno avuto sia Tobias che Eileen e, di conseguenza, il piccolo Severus.
Esistono anche valzer di una tristezza incredibile... o forse il fatto che abbia scelto proprio il valzer è il pensiero che la grande epoca del valzer viennese è quella che precede lo scoppio della prima guerra mondiale. Il valzer è, per me, anche simbolo un mondo che sta andando verso la sua (auto)distruzione.
Sono felicissima che tu abbia colto il raffronto tra Tobias ed il valzer, così come ho apprezzato la tua interpretazione del sorriso sghembo di Tobias! Come autrice, è sempre bello vedere cosa ciò che si scrive suscita nei lettori.
Grazie ancora per le tue parole!
CITAZIONE (Ida59 @ 14/4/2013, 15:27)
Ecco… qui nascono mille domande, o, forse, risposte.
Io qui taccio, ovviamente, per non dare indizi.
CITAZIONE
Un’altra frase che apre interrogativi, o, forse, risposte. una strana frase per una bambina, ma forse quelle parole sono già state dette, in una ben particolare notte, di cui nulla può essere dimenticato.
Eppure, mi ricorda qualcosa che ho già letto, ma dove???
Sulla tua ipotesi circa a se queste parole Judith le abbia già sentite, ovviamente taccio.
In uno dei capitoli precedenti Judith siede tra la porta e la credenza perché crede che sia l'unico modo per essere al sicuro e potersi nascondere quando arriva qualcuno.
CITAZIONE
Tremendo, eppure, bellissimo questo tuo saper giocare con gli elementi atmosferici montandoli contro Severus, come in questo caso, o mettendoglieli a fianco, come in altre storie. Ad ogni modo, riesci sempre a creare una melodia, armonica o assordante o martellante che sia: è un ritmo che sa accompagnare e distinguere la storia.
Amo giocare con gli elementi atmosferici, soprattutto quando c'è Severus di mezzo, come hai notato. Ti ringrazio per il complimento che segue... la ritmica e la "melodia" nascosta nelle parole e nei suoni che essere traducono è qualcosa a cui guardo sempre molto.
CITAZIONE
Ecco, ora diventa assordante la musica della pioggia, e tremendamente dissonante rispetto all’attuale realtà di espiazione e redenzione di Severus. Una musica sincopata che strazia l’anima e il cuore…
La pioggia è uno dei miei elementi atmosferici preferiti - insieme al vento - perché ci si può giocare molto. Può essere assordante, può essere una melodia dolce, può essere dissonante come in questo caso.
CITAZIONE
Tremendi questi tuoi sorrisi, Leonora, assolutamente terribili!
Eppure, nel sorriso della bimba c’è “sollievo”: l’hai ripetuto più di una volta, quindi deve essere importante.
Assolutamente importante. E non aggiungo altro.
CITAZIONE
Ecco, l’ultima stilettata: tremendo il potere della mente e del senso di colpa.
Ma il sorriso della bimba, però, Severus stesso lo definisce “sollevato”, quindi “di sollievo”, e con quello che le è successo è un’informazione essenziale, continuo a ripetermelo dall’inizio della lettura.
È un sorriso che stona nella carrellata dei sorrisi d a incubo che il mago evoca per le sue colpe.
Una strana differenza...
Il sorriso è, confermo, sollevato. Ed è sollevato per una ragione ben precisa.
E volutamente stona con i sorrisi da incubo che Severus evoca, distorcendo il sorriso della bambina.
Di più ovviamente non posso dire, altrimenti svelo le ragioni del sorriso di Judith.