Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 28/5/2013, 18:20

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CITAZIONE (Ele Snapey @ 28/5/2013, 16:39)
CITAZIONE (pingui79 @ 28/5/2013, 16:36) 
E se penso che a Londra non ci sono mai stata... :unsure:

E pensa se invece ci fossi stata! :lol: A questo punto è dunque arrivata l'ora di colmare la lacuna: a Londra ci devi andare! ;)

Eh... magari. Quando i treni non costeranno una follia (sì, odio volare) e quando potrò permettermelo. Forse quando andrò in pensione? :D


CITAZIONE (chiara53 @ 28/5/2013, 18:07) 
Un altro giro di giostra

Non una parola da cambiare, non una virgola da spostare, perfetta, emozionante come può esserlo il viaggio di un'anima. L'anima di Severus.
E' splendida, introspettiva e realistica da far quasi paura.
Kià, sei diventata una scrittrice, vera, di quelle che ti fanno tremare il cuore e riflettere ad ogni frase. Perchè quel percorso, quel bivio, non è solo di Severus, ma può essere quello di ciascuno di noi. Perchè quello specchiarsi nelle vetrine per guardarsi dentro è un vissuto comune. I sorrisi degli anziani che ballano quasi di nascosto sono i più belli che tu abbia mai descritto.
CITAZIONE
Era un reduce di guerra.
Era un eroe scomodo.

Una battuta che ho spesso pensato ed usato. Quanto è vero e doloroso, quanto è vero e doloroso il tuo Severus.
Ma torniamo a te.
Questa tua storia del cuore e dell'anima di Severus è unica e irripetibile, non puoi permetterti di buttarla via nel breve volgere di poco o niente. Quando pubblicherai la trilogia completa non sarò sola a dirtelo!
Credimi è forse la più bella tra le cose bellissime che hai scritto.
Un bacio grande e complimenti vivissimi: il tuo futuro è scrivere!

Uè, ma la smetti di indorare le recensioni? :lol:
Non mi sembra di aver scritto tutta questa bellezza - giuro e stragiuro - per cui davvero mi ritrovo completamente allibita per queste parole. :blink:
La storia mi piace - altrimenti non sarebbe pubblicata - e non ho nessunissima intenzione di buttarla via, anche se credo che sia nello standard di quel che fino ad ora ho scritto. Non ho ancora messo nero su bianco la terza ed ultima parte ma so già perfettamente cosa voglio fargli fare o non fargli fare.
:)
 
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Ok, quasi ci siamo: abbiate fede...


Titolo: Chiaro di luna
Autore/data: Ida59 – 12/14 marzo 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: romantico, introspettivo, drammatico
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Argentei raggi di luna ad illuminare ricordi, sogni e realtà. È il seguito di “Amore”.
Parole/pagine: 674/2.


Chiaro di luna




Da quando il mago non era più in pericolo di vita e aveva potuto lasciare l’asettica stanza della rianimazione, la Guaritrice era riuscita a farlo trasferire al quinto piano del San Mungo, in un’ala con accesso riservato, dove nessun visitatore sarebbe potuto casualmente entrare nella sua stanza e disturbarlo.
Severus sorrise tra sé, orgoglioso: la determinazione ostinata di Elyn le permetteva sempre di raggiungere l’obiettivo, in quel frangente certo ottenuto a costo di lunghe e accese discussioni con il Guaritore Responsabile del Reparto Dai Llewellyn riservato ai “morsi gravi”, Smethwyck, l’uomo che per burocratiche questioni di costo l’avrebbe lasciato lentamente morire dissanguato. O, più probabilmente, era stata la gelosia a rendere il Guaritore Responsabile particolarmente sensibile alle questioni economiche.
Elyn aveva decretato che il mago aveva bisogno di vedere la luce del sole, e secondo la Guaritrice nelle stanze al primo piano del reparto deputato ai morsi di Creature magiche di luce ne arrivava troppo poca.
La luce del sole.
Per lui.

Per lui che aveva passato tutta la vita nell’ombra fredda e oscura del suo silenzioso sotterraneo.
La sua solitaria prigione.
Così l’aveva definita Elyn, una profonda tristezza nei begli occhi nocciola.
Sì, era vero: alla fine il suo rifugio era diventato una segreta in cui aveva trascorso lunghi anni senza vivere, tormentato dai rimorsi delle sue colpe.
Elyn lo sapeva bene: aveva letto anche quello nei suoi pensieri durante il delirio febbrile dei primi giorni del ricovero; per questo aveva affermato che aveva bisogno della luce.
Ma tutta la luce di cui Severus aveva realmente bisogno l’aveva già ottenuta, proprio da lei: la luce sfolgorante del perdono che di nuovo gli permetteva di vivere.
E di amare.
Di amare Elyn.

Il mago si tirò su a sedere nel letto: ora riusciva a farlo anche da solo e a restare seduto senza il sostegno dei cuscini. Si sporse un poco verso la finestra e il suo pensiero, colmo di gratitudine, volò alla Guaritrice che come sempre aveva colto molto bene il suo desiderio di poter spaziare con lo sguardo: aveva ordinato di lasciare le tende sempre aperte e di avvicinare il letto all’ampia vetrata affinché il mago potesse guardare fuori, anche se non era ancora in grado di alzarsi.
La luna brillava alta nel cielo inargentando la notte e i suoi sogni.
Lontano, oltre alcune viuzze Babbane affollate di basse casette ordinatamente allineate, poteva scorgere le chiome degli alberi del piccolo parco del sobborgo e perfino un prato, il verde dell’erba sbiadito dal chiarore lunare.
Ma gli scintillanti occhi neri del mago guardavano ancora più lontano, persi nei ricordi del passato, ed altre erano le vivide immagini che vedeva.
Un’altra altalena dondolava lenta nel parco deserto, sospinta solo dalla magia del vento. Le catene che sostenevano l’asse di legno luccicavano come argento sotto i raggi della luna, ma non imprigionavano più il suo cuore.
Severus socchiuse gli occhi per un istante e sospirò piano al ricordo di quel sogno perduto nelle pieghe del tempo.
Tornò a guardare davanti a sé, al prato dove il falò ardeva nel nero della notte: il rogo che alimentava i rimorsi per le sue colpe.
Serrò stretti gli occhi e dolorosamente deglutì il suo passato di sangue, forte del perdono che Elyn gli aveva donato.
Riaprì gli occhi per affacciarsi di nuovo nella notte del passato, l’accecante luce di un lampo verde riflessa sui merli della torre più alta ad oscurare l’argenteo chiarore lunare.
Il mago sorrise debolmente: erano state le lacrime di Fanny, ultimo regalo di Albus, a salvargli la vita. Ma ciò non leniva la sofferenza che quel tremendo ricordo portava sempre con sé.
Solo il pensiero di Elyn riusciva a consolare il suo dolore.
Il suo sorriso…
Era molto tardi, però, e certo la Guaritrice era a casa a dormire.
Severus sospirò piano tornando a guardare il parco lontano, il verde degli alberi rifulgente del candore dell’astro notturno.
Poi, nel silenzio della notte d’argento, il sussurro uscì lieve dalle labbra sottili, colmo d’amore:
- Elyn…
- Sono qui, Severus…
Ed il sorriso illuminò la notte.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:38
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 29/5/2013, 14:24) 

Chiaro di luna


Uh, ma che chiaro di luna triste!
Sì, per me triste, nonostante lo sfolgorante sorriso finale.
Forse perchè hai indugiato tanto sulle sue colpe e sui suoi rimorsi e di nuovo ho provato dolore nel vederlo ricordare il passato.
No no, caccio via la malinconia che oggi permea ogni mio pensiero e penso alla grande finestra ed al sole brillante di cui può godere il mago grazie alla sua Elyn.
E alla fine mi sorge anche un dubbio: quindi Severus non è solo in quella stanza, vero? :rolleyes:
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 29/5/2013, 18:00) 
CITAZIONE (Ida59 @ 29/5/2013, 14:24) 

Chiaro di luna


Uh, ma che chiaro di luna triste!
Sì, per me triste, nonostante lo sfolgorante sorriso finale.
Forse perchè hai indugiato tanto sulle sue colpe e sui suoi rimorsi e di nuovo ho provato dolore nel vederlo ricordare il passato.
No no, caccio via la malinconia che oggi permea ogni mio pensiero e penso alla grande finestra ed al sole brillante di cui può godere il mago grazie alla sua Elyn.
E alla fine mi sorge anche un dubbio: quindi Severus non è solo in quella stanza, vero? :rolleyes:

No, perchè mai tristezza?
I ricordi di Severus non sono tristi, al contrario: si libera dalle gravose catene dell'amore di Lily, così come dai rimorsi delle colpe di Mangiamorte grazie al perdono di Elyn. Rimane solo il dolore per la morte di Albus, comunque lenito dal sorriso di Elyn.
No, alla fine non sono affatto tristi i suoi ricordi o, meglio, lui riesce finalmente a superare il dolore che quei ricordi comportano, quindi è un messaggio di ottimismo, non certo di tristizza.
Dai, su, rileggi la storia in un momento diverso e vedrai che non è afffatto triste. ;)
Riguardo al finale, no, Severus non è solo in quella stanza in quel momento; la spiegazione c'è nella prossima storia: Elyn gli è sempre molto vicina, così vicina da sentire la sua sommessa invocazione.


Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:38
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 29/5/2013, 20:58) 
No, perchè mai tristezza?
I ricordi di Severus non sono tristi, al contrario: si libera dalle gravose catene dell'amore di Lily, così come dai rimorsi delle colpe di Mangiamorte grazie al perdono di Elyn. Rimane solo il dolore per la morte di Albus, comunque lenito dal sorriso di Elyn.
No, alla fine non sono affatto tristi i suoi ricordi o, meglio, lui riesce finalmente a superare il dolore che quei ricordi comportano, quindi è un messaggio di ottimismo, non certo di tristizza.
Dai, su, rileggi la storia in un momento diverso e vedrai che non è afffatto triste. ;)
Riguardo al finale, no, Severus non è solo in quella stanza in quel momento; la spiegazione c'è nella prossima storia: Elyn gli è sempre molto vicina, così vicina da sentire la sua sommessa invocazione.

Tranquilla, forse è anche l'effetto del chiaro di luna, che io trovo sempre soffuso di malinconia a prescindere. Lo so che i ricordi di Severus sono di un passato che ormai è sempre più lontano grazie ad un amore che sta nascendo, ed è bellissimo, credo appunto di essere io ad influenzare la visione della storia.
Comunque moooolto lieta di sapere che in quella stanza Severus non è affatto solo. :wub:

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:39
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 29/5/2013, 21:43) 
Comunque moooolto lieta di sapere che in quella stanza Severus non è affatto solo. :wub:

Bè, del resto mi sembrava chiaro: Elyn risponde a Severus, e il sorriso che illumina la notte è proprio quello della Guaritrice...

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:39
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 29/5/2013, 21:48) 
CITAZIONE (pingui79 @ 29/5/2013, 21:43) 
Comunque moooolto lieta di sapere che in quella stanza Severus non è affatto solo. :wub:

Bè, del resto mi sembrava chiaro: Elyn risponde a Severus, e il sorriso che illumina la notte è proprio quello della Guaritrice...

Sì, chiaro era chiaro, infatti era solo un mio ulteriore scrupolo chiedere delucidazioni. :)

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:39
 
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Autore/data: Alaide – 27-29 marzo 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-Shot
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Nella lucida superficie bianca vedeva il sorriso di Judith.
Il sorrise che non avrebbe dovuto essere per lui.
Nota: La storia è il continuo di Sicurezza
Parole: 723

Tetralogia

11. Terza giornata. Atto I. Scena I. Amarezza



Un commento dell’infermiera, che gli aveva portato la dose giornaliera di antidolorifico, continuava a rimbombare nelle orecchie di Severus.
Era stato un ciarlare a senso unico, come sempre.
Come sempre, non aveva quasi ascoltato la donna, se non quando aveva nominato l’orfanotrofio e l’aumento del numero di bambini tra l’estate del 1997 e la prima metà dell’anno successivo.
E Severus sapeva perfettamente cos’era avvenuto in quel periodo.
Quanti altri tra quei bambini erano sue vittime?
Quanti altri, oltre a Judith, aveva reso orfani?
La bile gli era montata in gola, alle parole dell’infermiera, e con essa il sapore amaro della colpa.
L’antidolorifico stava intonso sul tavolo, accanto ai libri che, quattro giorni prima, gli aveva portato la signorina Fairchild, insieme alle sue assurde parole, al suo lieve sorriso, alle sue suppliche.
Quella donna era miope.
Non riusciva a vedere l’enormità di quello che lui aveva compiuto.
Non riusciva a vedere il sangue che gli copriva le mani.
Si alzò lentamente in piedi, afferrando la boccetta dell’antidolorifico. Sapeva che avrebbe dovuto chiamare l’infermiera, ma, per quello che aveva da fare, non ne aveva bisogno.
Raggiunse la porta del bagno. Si appoggiò per un istante alla parete, prima di aprire l’uscio. Svitò il tappo della boccetta e ne vuotò il contenuto nel lavandino.
Nel liquido che turbinava verso lo scarico, vide il sorriso riconoscente di Judith.
E sentì l’amarezza della colpa montargli in gola.
Si appoggiò per un istante al lavabo.
Nella lucida superficie bianca vedeva il sorriso di Judith.
Il sorriso che non avrebbe dovuto essere per lui.
Per l’assassino.
Tornò lentamente nella stanza.
Si sedette sulla sedia.
Fuori il sole splendeva, forse mai così luminoso da qualche tempo a quella parte.
I raggi illuminavano la stanza, posandosi sul tavolo, sui libri e sulle pareti giallastra, rendendole più squallide.
E nelle screpolature dell’intonaco l’uomo vide il sorriso colmo di sollievo di Judith.
Quel sorriso che avrebbe dovuto essere colmo d’odio.
E che con ogni probabilità lo sarebbe diventato, quando la signorina Fairchild le avrebbe comunicato la sua decisione.
Una decisione irrevocabile.
Riusciva ad immaginare il sorriso della bambina colmarsi dell’odio e del disprezzo che egli meritava.
E che egli provava per se stesso.
Così com’era una giusta punizione il dolore che stava montando dentro il suo corpo.
Un dolore che dovevano aver provato i genitori della bambina.
Gli pareva di udirne le voci, in quel momento, grida che parevano dire la sua colpa imperdonabile.
Gli pareva di udire le risate degli altri due Mangiamorte.
Rammentava vagamente che la bambina gli aveva parlato quella tragica notte, ma ciò che gli balzava alla mente erano unicamente le grida di quei due innocenti.
Quelle grida che per un istante gli parvero risuonare nella stanza, sostituite ben presto da un lieve bussare alla porta.
Severus non si voltò.
Era certo che fosse l’infermiera. Invece fu la voce di Melusine Fairchild a rivolgersi a lui.
«Signor Piton, so che… forse non si aspettava di rivedermi dopo quello che ci siamo detti quattro giorni fa, ma vi ho riflettuto. Ed ho parlato con Judith. Mi ha raccontato quello che è accaduto quella sera.»
L’uomo non si voltò, né fissò la donna, quando la sentì muoversi nella stanza e sedersi.
Forse, finalmente, avrebbe capito che aveva insistito affinché una bambina innocente potesse stare in compagnia di un assassino.
Forse finalmente avrebbe visto l’odio sul volto dolce della giovane.
«Ha quindi compreso che io sono l’assassino.» affermò Severus, assaporando il dolore che divorava il suo corpo e la sua anima.
«Ho capito che lei ha salvato la vita di Judith e che l’ha fatta sentire al sicuro, pur in una situazione del genere.» ribatté la giovane donna.
L’uomo portò lo sguardo sulla signorina Fairchild e notò che gli stava sorridendo.
Non era un sorriso lieve, né un sorriso nervoso, ma il sorriso di chi aveva fiducia nel suo interlocutore.
Un sorriso che non faceva altro che acuire il sapore amaro che aveva in bocca.
Il sapore amaro della colpa.
Un sorriso che la donna – un’adulta, non una bambina che poteva travisare la realtà – non avrebbe mai dovuto rivolgergli.
Non a lui.
Non ad un assassino.
Riusciva ad immaginare fin troppo bene cosa volesse da lui la giovane.
Immaginava cosa vi fosse dietro quel sorriso.
Quale domanda.
Ma egli sapeva che la decisione che aveva preso era irrevocabile e che nulla poteva modificarla.
 
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view post Posted on 30/5/2013, 17:08

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CITAZIONE (Alaide @ 30/5/2013, 14:30) 

Tetralogia

11. Terza giornata. Atto I. Scena I. Amarezza


E ti pareva.
Quando ho letto la parola "antidolorifici" e la frase seguente "alzarsi dal letto" ho immaginato subito dove sarebbe andato Severus.
Ci avrei scommesso, senza dolore non vuole vivere quest'uomo, mamma mia, che testa dura! :D (scusa, ma sdrammatizzo un po' altrimenti scoppio in lacrime)

Mi ha colto di sorpresa il fatto che Judith abbia raccontato tutto a Melusine, avrei giurato che non lo avrebbe fatto. E ovviamente la ragazza si è ancora più convinta della bontà del gesto di Severus, cosa che li fa addolorare sempre di più.
Uff... mi vien voglia di entrare nella storia e di portarmi via il tuo Severus in un posto più allegro, anche correndo il rischio di essere coperta di improperi da parte sua. :wub:

Non farci, ma soprattutto, non farLO soffrire troppo per questo finale, ti prego. :)
 
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view post Posted on 30/5/2013, 17:35

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Rimane martedì 4, tutto solo soletto perchè non se l'è filato nessuno. :unsure:
Che dite, qualcuno si fa avanti? ;)


Prenotazioni per la 21a settimana di Sorrisi per Severus:


Venerdì 31: Kijoka (20)
Sabato 1: Leonora (Tanka)
Domenica 2: Ida (Haiku)
Lunedì 3: Anastasia
Martedì 4:

Un sorriso per Severus al giorno toglie il malumore di torno.

 
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view post Posted on 30/5/2013, 18:44
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CITAZIONE (pingui79 @ 30/5/2013, 18:08) 
E ti pareva.
Quando ho letto la parola "antidolorifici" e la frase seguente "alzarsi dal letto" ho immaginato subito dove sarebbe andato Severus.
Ci avrei scommesso, senza dolore non vuole vivere quest'uomo, mamma mia, che testa dura! (scusa, ma sdrammatizzo un po' altrimenti scoppio in lacrime)

Mi ha colto di sorpresa il fatto che Judith abbia raccontato tutto a Melusine, avrei giurato che non lo avrebbe fatto. E ovviamente la ragazza si è ancora più convinta della bontà del gesto di Severus, cosa che li fa addolorare sempre di più.
Uff... mi vien voglia di entrare nella storia e di portarmi via il tuo Severus in un posto più allegro, anche correndo il rischio di essere coperta di improperi da parte sua.

Non farci, ma soprattutto, non farLO soffrire troppo per questo finale, ti prego.

Ehm... non so se nel finale non soffrirà (e soffrirete) troppo. Però potresto provartici a portarlo via dalla sadica fanwriter :P
Nel capitolo prossimo darò le motivazioni che portano Judith a raccontare tutto a Melusine.
Grazie mille per le tue parole! :wub:
 
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view post Posted on 30/5/2013, 22:22
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Dunque, volevo fare un po' di commentame vario e variegato e, ovviamente, non è che posso commentare tutte le storie, quindi ho pescato un po' qua e un po' là cercando di non tralasciare nessuno, partendo dall'inizio prima di concentrarmi sulle ultime.

Ale – Verso l’alba

521 parole assolutamente stupende, dall’inizio alla fine, un sorriso assolutamente meraviglioso in ogni suo tratto perché penso che sia uno dei “doni” più belli che Severus può avere: non essere più schiavo, non essere più piegato dal dovere. Dolore e colpe che pian piano scemano come la pioggia sulla pelle.
Verso l’alba, verso un nuovo spettacolare inizio.
La notte è veramente un momento ideale per scrivere, se non il migliore, nel silenzio e nella luce fioca tutto assume maggiore importanza, e questo vale anche per questo Severus, per quel sorriso al Marchio che non c’è più e alla vita che invece può finalmente affiorargli sulla pelle.
Veramente molto bella, mi mancava leggere qualcosa di tuo :D


Fede – Tu hai una famiglia, Severus

Che dire di questa storia se non bellissima. Finalmente ho visto un Albus Silente più umano e consapevole dei suoi errori, che mago eccezionale che non può sbagliare mai.
È stato bello vedere queste sue debolezze dell’anima, sentirlo dispiaciuto e pentito per aver abbandonato tutti e quando ha fatto i conti con Severus è stato ancora più bello e umano, ancora più padre, oserei dire.
Severus poi lo hai delineato splendidamente, mi sono piaciute moltissimo le sue parole, il non voler seguire ostinatamente Silente, i suoi gesti e i suoi sguardi colmi di un’infinità di significati.
Una storia che ti apre a mille riflessioni sul significato e l’importanza delle parole, “ti voglio bene” ha un significato pazzesco, ma si deve dire solamente quando è un sentimento sincero, che viene dalla testa e dal cuore, non tanto per dire qualcosa.
E qui si possono cogliere le molteplici sfumature di queste parole, del rapporto tra Severus e Albus, di ciò che veramente conta per entrambi.
E il sorriso che si apre sulle labbra si Severus quando vede la “sua” famiglia, è meraviglioso, niente di più bello.


Ele – Un rimedio efficace

Meravigliosa, assolutamente meravigliosa! :lol:
Alla fine ho riso anche io insieme a Severus, davvero, e mi sono sentita più libera anche io, magari avevo Gorgosprizzi pure io sulla capa :D :P
Le tue storie sono sempre carinissime e spesso mi strappano un sorriso, hai quel tuo modo tutto tuo di tratteggiare Severus ed è così deliziosamente delizioso, per non parlare poi di Luna e di tutta la sua spensieratezza e purezza e semplicità che vengono fuori in un attimo, ti sono bastate poche parole per evocarmi la sua figura bizzarra e il nero professore in tutta la sua perplessità.
Assolutamente splendida! :D


Cla – Un sorriso tra le foglie

Quanto può essere carina questa storia? Tanto! :D
Dolce, leggera, malinconica, spensierata, sorridente, c’è di tutto in quel Severus e in quel bimbo che lo vede come un eroe e gli occhi di un bambino non mentono mai, per cui deve per forza essere un eroe, imperfetto, hai ragione, ma il più eroe degli eroi e mi è piaciuto moltissimo come hai giocato con questo incontro.
Severus qui si domanda come sarebbe avere un figlio, portarlo ad Hogwarts, sarebbe meraviglioso vederlo nelle vesti di padre, vederlo sorridere giorno dopo giorno ad una piccola creaturina che gli zampetta intorno magari attaccandosi al suo mantello.
Una storia leggere ma intensa, nella quale delinei molto bene l’introspezione di Severus, e quel bimbo è veramente adorabile! *-*


Sara – Un’invisibile bellezza

Ormai non so più che dirti riguardo alle storie che scrivi, mi si perdono le parole, letteralmente. Questo breve racconto è intriso di una liricità disarmante, dalle descrizioni, dai sentimenti di Deirdree a quelli di Severus, è come stare lì e vedere il mondo attraverso gli occhi della ragazza, stare lì e vedere la bellezza di Severus che esplode in quei mille granelli di luce, c’è molta poesia nel modo in cui hai scritto la prima parte, era così, non lo so, meraviglioso, è stato come vedere un quadro e ammirarne ogni centimetro.
Scoprire così l’invisibile bellezza di Snape è stupefacente e stupendo e Deirdree è un personaggio fantastico che andrebbe assaporato pian piano.
Non c’è niente da fare, a me piace il modo in cui scrivi, quello che mi trasmetti, e questa storia è bellissima.


Querthe – Il segno sul braccio

Oddio, ma è geniale! Io sto ridendo da pazzi da mezzora :lol:
E io che stavo lì con l’ansia di cosa si sarebbe presentato davanti agli occhi di Severus e invece esce quella “cosa” (dai che non spoilero :P), questo da una nuova prospettiva alle notti in bianco passate ad uccidere siffatti rompi-zampironi insettucoli :lol:
Ti adoro! Questa storia è fantastica, sto ancora qui a ridere e non so che altro dire :lol:


Elly – Alla luce del sole


Come sai scrivere di Severus ed Hermione tu, nessuno lo sa fare, non c’è nient’altro da dire.
Adoro tutto, dall’inizio alla fine, la tua Hermione così testarda, caparbia, cosi innamorata che si arrabbia, giustamente con quel testone di Severus che ancora vuole nascondersi e nascondere il suo amore, meno male che c’è lei (e una punta di gelosia, la gelosia smuove i mari :lol:) a riportarlo sui suoi passi, che cacchio!
Mi piace molto come li hai caratterizzati, rendendoli sempre molto IC seppur non è facile rientrare nel canone con questi due personaggi, ma per te ormai è una passeggiata e io non posso far altro che godere di tutto questo :D
Bella, bella, poi io ho un debole per le Severus/Hermione e per le tue Severus/Hermione, quindi è facile che mi piacciano :D
Poi la fine è… *-* mi sono sciolta :wub:


Chiara – Ci sono giorni


Che dire, Chiara, questa storia è veramente meravigliosa, dall’inizio alla fine, l’ho sentita sulla pelle, così triste, così forte, così densa di significati in cui tutti possiamo specchiarci e fermarci a riflettere perché chiunque su questa terra, almeno una volta, ha passato quei giorni in cui non si sarebbe neppure voluto svegliare, sarebbe voluto rimanere immobile per sempre perché niente aveva senso e niente sarebbe importato.
E Severus di questi giorni ne deve aver passati tantissimi e tu, seppur in poche righe, sei riuscita a descrivere il suo dolore di ogni singolo giorno, così uguale e così diverso, così distruttivo e pesante.
Sono sensazioni che ti entrano dentro e le hai descritte così bene da far venire i brividi, sei entrata nella mente e nell’animo di Severus, e sei riuscita a far entrare anche il lettore nei suoi tormenti.
E poi ci sono giorni in cui basta un amico, un padre, un mentore, ad accenderti la vita, e a volte basta davvero così poco per ritrovare lo spirito di un sorriso.
E mi è piaciuto tantissimo che Severus lo abbia ritrovato grazie a Silente, in una scena che a tratti mi ha anche commosso in quella supplica silenziosa che il vecchio mago comprende perfettamente come comprende perfettamente che nessuno può farlo al suo posto, e bellissimo quando gli dice che non c’è niente da perdonare.
Bellissima e bravissima, Chiara!


Kià – Un altro giro di giostra

Questa non è una storia, questo è un piccolo romanzo concentrato in 2300 parole, da leggere tutto d’un fiato, e da rileggere con calma per assaporarne ogni parola, ogni palpito, ogni descrizione.
È camminare insieme a Severus in un lungo percorso di introspezione dove ad ogni passo scopre se stesso, è soffrire insieme alla sua anima, palpitare seguendo i battiti del suo cuore, entrare nella sua mente e sentire ogni suo pensiero e ogni sua elucubrazione (e in quanto ad elucubrazioni non lo batte nessuno! :D). Davvero, leggendo si ha la sensazione di compiere quei passi insieme a lui, e io lo trovo bellissimo, trovo che sia un’immedesimazione fantastica.
Le descrizioni poi sono cosi reali da sembrare quasi di esserci a percorrere le strade di Londra, sentirne gli odori, i rumori (quello splendido valzer), guardare quei colori e mi è venuta voglia di alzare gli occhi al cielo per vedere se riuscivo a scorgere le stelle.
I due anziani che ballano il valzer sono di una bellezza disarmante, così romantici, teneri e appassionati che Severus non poteva non capire chi in realtà fosse da un loro meraviglioso sorriso, così spensierato e sincero.
Ci sarebbero altre cose da dire, ma mi limito a dire che è veramente bellissima, mi è piaciuta veramente tanto, brava, Kià! ^_^


A Ida, Monica, Leonora (non mi sono persa nessuno, vero?!) poi ci arrivo, devo prima raccapezzarmi sulla sequenza delle vostre storie in sequenza :lol: :P ;)


Edited by Severus Ikari - 31/5/2013, 00:14
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 30/5/2013, 22:33




Ma quante recensioni! Per la mia ti ringrazio, Anastasia, e sono contenta che la mia fic ti sia piaciuta! ;D
 
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view post Posted on 30/5/2013, 22:48

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Uh, Anastasia, ti sei fatta una scorpacciata di storie! :D

Grazie per le belle parole sulla mia storia, credo più belle di quanto effettivamente meriti, ma grazie ancora ed ancora. Sul fatto che esse abbiano portato all'immedesimazione, non posso che essere soddisfatta. :)
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 30/5/2013, 22:58




Grazie Lella, sono felice che ti sia piaciuta. :wub:
 
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1896 replies since 9/1/2013, 00:04   27901 views
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