Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 3/4/2013, 12:26
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Per oggi ci penso io Ida. Speravo si facesse avanti qualche altra...
 
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Visto che ultimamente abbiamo un po' di affanno a coprire i sorrisi giornalieri, ripesco l'iniziale regolamento della sfida settimanale dei sorrisi che prevedeva che anche quelle storie entrassero nel computo dei sorrisi giornalieri.

CITAZIONE (Ida59 @ 9/1/2013, 01:09) 
la sfida è abbinata al Gioco Creativo “Un anno di Sorrisi per Severus”: le storie scritte per la sfida valgono anche ai fini del Gioco e l’autore potrà inserire il link alla sua storia nella discussione del Gioco Creativo

Inizialmente c'era piuttosto ressa nell'inserire i sorrisi giornalieri, quindi avevo tenuto da parte i sorrisi settimanali che da oggi rientrano invece nel gioco a pieno titolo.
Quando una delle quattro sfidanti inserirà la sua storia settimanale nella Sfida, la inserirà poi anche qui nel gioco Creativo nel primo giorno libero, ovviamente evitando di inserire due "sorrisi" nello stesso giorno e sfruttando quindi l'elenco delle prenotazioni che ora aggiorno.

Prenotazioni per la 13a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 3: Ida
Giovedì 4: Leonora/Chiara
Venerdì 5: Fede
Sabato 6:
Domenica 7:
Lunedì 8:
Martedì 9:


Se e quando Monica e Elly inseriranno la loro storia settimanale potranno poi inserirla anche qui, il primo giorno libero possibile.

CITAZIONE (chiara53 @ 3/4/2013, 13:26) 
Per oggi ci penso io Ida. Speravo si facesse avanti qualche altra...

Ti ho inserita domani, come eventuale sostituto di Leonora, se non dovesse inserire nulla lei.

Edited by Ida59 - 3/4/2013, 22:31
 
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view post Posted on 3/4/2013, 15:08
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Autore/data: Ida59 – 21 gennaio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: flash-fic
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, romantico, commedia
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Una scoperta imbarazzante, un sorriso e una risata per vederla… bella. È il seguito di “Sorriso tra le lacrime”
Parole/pagine: 377/2.



Bella




Dopo oltre due mesi dal morso di Nagini, Severus Piton cominciava lentamente a riprendere possesso del proprio corpo: la nuova pozione distillata con perizia dalla Guaritrice del San Mungo seguendo i consigli del mago stesso era infine riuscita a far cicatrizzare l’ampio squarcio nel collo impedendo così la continua e debilitante perdita di sangue.
Severus mosse un braccio, piegò la gamba, distese le dita e sfiorò appena la pelle della coscia; portò l’altra mano sul petto, con lenta circospezione, e ancora trovò solo la pelle a proteggere il suo cuore che di nuovo batteva.
Era nudo.
Spalancò gli occhi: Elyn era lì, come sempre, il sorriso sulle labbra rosse.
Severus arrossì di colpo.
Per la prima volta dal suo risveglio alla vita, il mago schermò rapidamente la mente a proteggere la vergogna della propria nudità.
Elyn si accorse subito che l’accesso ai pensieri di Severus le era impedito. Era strano, perché era il loro unico modo di “conversare” visto che il mago ancora non riusciva a parlare; notò anche l’imbarazzato rossore, così insensato sul volto sempre esangue. Infine, vide il movimento del braccio sotto il lenzuolo leggero e intuì il… problema.
Sorrise indulgente, divertita. Interessata.
Severus osservò il sorriso farsi malizioso ed aleggiare leggero sulle labbra della sua Guaritrice personale, ed arrossì ancora di più.
Elyn scoppiò in una risata cristallina, i ridenti occhi nocciola soffusi di luce:
- Io sono una Guaritrice ricercatrice: distillo pozioni e curo la tua ferita…
La maga si perse per un attimo nell’intenso scintillio degli occhi neri, spalancati nell’attesa della vergogna. Deglutì e si riscosse:
- Altri si sono presi cura della pulizia del tuo corpo, – rivelò infine, ridacchiando allegra. – e io non ho mai curiosato sotto le lenzuola!
Era bella, Elyn, quando rideva. Gli occhi le brillavano di divertita malizia.
Severus rettificò il proprio pensiero, ben protetto da qualsiasi potenziale intrusione.
Era bella, Elyn.
Punto.
- Però ho curiosato parecchio nella tua mente…
Bella.
Bella, e anche impertinente.
Severus cercò di rilassarsi.
Bella.
Quel pensiero si stava facendo ossessivo.
Un pensiero che non riusciva a dominare.
Un pensiero che dilagava incontrollato nel suo corpo che ad ogni minuto ritrovava sempre più la forza di un tempo, travolgendo ogni sua razionale determinazione.
Bella e sorridente.
Il mago sospirò piano.
Troppo bella

Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:25
 
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view post Posted on 3/4/2013, 16:52

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Hihihi...
Ida, ho cominciato a sorridere dalla quinta riga in giù. :lol:
Caruccio questo Severus imbarazzato: fa una tenerezza incredibile. :wub:

****************************



Posto ancora una volta il messaggio di Ida.

CITAZIONE (Ida59 @ 3/4/2013, 15:49) 
Inizialmente c'era piuttosto ressa nell'inserire i sorrisi giornalieri, quindi avevo tenuto da parte i sorrisi settimanali che da oggi rientrano invece nel gioco a pieno titolo.
Quando una delle quattro sfidanti inserirà la sua storia settimanale nella Sfida, la inserirà poi anche qui nel gioco Creativo nel primo giorno libero, ovviamente evitando di inserire due "sorrisi" nello stesso giorno e sfruttando quindi l'elenco delle prenotazioni che ora aggiorno
.

Prenotazioni per la 13a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 3: Ida
Giovedì 4: Leonora/Chiara
Venerdì 5: Fede
Sabato 6:
Domenica 7:
Lunedì 8:
Martedì 9:



Se e quando Monica e Elly inseriranno la loro storia settimanale potranno poi inserirla anche qui, il primo giorno libero possibile.

Chiara domani è una eventuale sostituta di Leonora nel caso quest'ultima non riuscisse a postare la sua storia.

Edited by Ida59 - 3/4/2013, 22:31
 
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view post Posted on 3/4/2013, 17:13
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Ok.
Bella

Troppo bella hihihihi.
Effettivamente la fantasia fa strani scherzi, vero Severus?
Un lenzuolo non copre "abbastanza".
Insieme a Severus ha galoppato anche la mia fantasia. Non sono arrossita, ma mi sono compiaciuta con me stessa per la fervida immaginazione. :woot:
Deliziosa e dolcissima questa "puntata" di un racconto che mette la pace nel cuore.
Aspettavo questo momento...
 
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view post Posted on 3/4/2013, 19:57

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Inizialmente c'era piuttosto ressa nell'inserire i sorrisi giornalieri, quindi avevo tenuto da parte i sorrisi settimanali che da oggi rientrano invece nel gioco a pieno titolo.
Quando una delle quattro sfidanti inserirà la sua storia settimanale nella Sfida, la inserirà poi anche qui nel gioco Creativo nel primo giorno libero, ovviamente evitando di inserire due "sorrisi" nello stesso giorno e sfruttando quindi l'elenco delle prenotazioni che ora aggiorno.

Prenotazioni per la 13a settimana di Sorrisi per Severus:

Giovedì 4: Leonora
Venerdì 5: Fede
Sabato 6: Chiara
Domenica 7:
Lunedì 8:
Martedì 9:



Se e quando Monica e Elly inseriranno la loro storia settimanale potranno poi inserirla anche qui, il primo giorno libero possibile.



Edited by Ida59 - 3/4/2013, 22:39
 
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view post Posted on 3/4/2013, 21:41
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CITAZIONE (Ida59 @ 3/4/2013, 16:08) 

Bella


CITAZIONE (pingui79 @ 3/4/2013, 17:52) 
Hihihi...

CITAZIONE (chiara53 @ 3/4/2013, 18:13) 
Troppo bella hihihihi.

Vedo che a "hihihi" siete perfettamente d'accordo! :D
Del resto, era quello che facevo anche io mentre scrivevo... ;)


Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:25
 
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view post Posted on 4/4/2013, 07:48
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Autore/data: Alaide – 26-28 febbraio
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Sicuramente quella bambina non aveva alcun motivo per sorridergli.
Non in quel momento.
Né mai.
Nessun bambino avrebbe dovuto sorridergli.
Nota: La storia è il continuo di Prima Giornata. Atto I. Canti lontani.
Tutti i riferimenti all’importanza dell’arte nell’educazione sono ispirati dal progetto pedagogico Dix mois d’Ecole et d’Opéra dell’Opéra National de Paris, che prevede, lungo il corso di due anni scolastici, di accogliere all’Opéra (visite, incontro con artisti e personale del teatro, visione di spettacoli, lavoro in atelier artistici) 33 classi provenienti dai quartieri più difficili della zona parigina o da zone particolarmente lontane dalla possibilità di accedere alla cultura o con problemi legati all’handicap. Lo scopo non è di creare artisti o cercare nuovo pubblico, ma di aiutare, tramite l’arte, i ragazzi nel loro modo di esprimersi e di comportarsi, il tutto in collaborazione con l’équipe pedagogica, in modo da far sì che il lavoro svolto all’Opéra si ripercuota su tutte le materie scolastiche. Per esempio in matematica (per costruire le scene bisogna conoscere i teoremi di geometria), la chimica ecc… Leggete quindi il fatto che Melusine diriga un coro di bambini che vivono una situazione difficile come un omaggio a questo splendido progetto.
Parole: 998

Tetralogia

3. Prima Giornata. Atto II, scena I. Un dono


La bambina sedeva, come sempre, tra la porta e la credenza.
Sola.
Gli altri bambini, presenti nella stanza, l’avevano invitata a giocare con loro, ma Judith aveva rifiutato perché starsene al centro di una stanza non era sicuro.
Al di fuori pioveva, una pioggia violenta ed incessante che ticchettava sulle finestre della vecchia casa vittoriana.
Melusine notò subito Judith, isolata dagli altri, e le si strinse il cuore. Avrebbe voluto che la grande casa fosse vuota, che l’orfanotrofio, creato per accogliere gli orfani i cui genitori erano morti di morte violenta, secondo l’ultima volontà di una donna morta nel 1898, non esistesse.
Sembrava strano che proprio nel centenario dalla fondazione fossero arrivati così tanti bambini i cui genitori erano stati uccisi, per quanto lei non sapesse se gli assassini fossero mai stati trovati, né come fossero morte quelle povere persone.
La donna incontrò lo sguardo del piccolo Jeremy che aveva compiuto da poco i tre anni. Quando i suoi genitori erano stati uccisi, era al parco con la baby-sitter. Accanto a lui Anne sembrava giocare tranquilla, ma Melusine sapeva che la bambina, prossima agli undici anni, era colma di rabbia per quello che era avvenuto, mentre lei era a dormire a casa di un’amica. Anche Elisabeth, con cui Anne stava giocando, era a casa di amici, ma durante il sonno chiamava la madre che non poteva più rispondere.
Soltanto Judith, però, aveva assistito alla morte dei genitori. La piccola Judith che sedeva sempre in quella posizione, che ancora faticava a parlare con gli altri bambini.
Melusine le si avvicinò e le sorrise gentile.
Quando aveva accettato di lavorare in quell’orfanotrofio tre anni prima, aveva pensato fosse una soluzione provvisoria, un modo per racimolare un po’ di denaro per continuare i suoi studi musicali, prima di coronare il sogno di poter, un giorno, dirigere un coro.
In quel momento si rendeva conto che la sua vita apparteneva a quei bambini, a cui aveva insegnato a cantare. Amava ognuno di loro e avrebbe voluto poterli aiutare maggiormente, ma quello che riusciva a fare era soltanto tentare di usare l’arte per aiutarli ad esprimere qualcosa di quello che portavano dentro, o forse a riuscire a rimanere insieme, uniti.
Ad esprimersi, in qualche modo, con maggior sicurezza.
«Judith, ti andrebbe di venire con me?» le chiese, dopo aver lasciato passare diversi istanti.
«Dove?» domandò la bambina.
«All’Ospedale.»
«Porterai altri disegni?»
Melusine scosse il capo.
«No. Si tratta di un progetto stipulato tra la direttrice del nostro istituto e l’ospedale.»
«Ed andrai anche dal signore a cui hai dato il mio disegno?» domandò la bambina nervosamente.
Il fatto che lei fosse stata l’unica a non incontrare chi aveva ricevuto un disegno, il giorno in cui erano andati a cantare, le faceva temere che nessuno la volesse veramente.
Forse nemmeno Melusine.


La pioggia ticchettava contro i vetri dell’ospedale senza posa, rendendo ancora più squallida la stanza dalle pareti giallastre. Severus sedeva immobile, fissando le gocce di pioggia che picchiavano contro le finestre, creando un suono irregolare e, a tratti, dissonante, come dissonante era la sua vita.
Una vita costellata da decisioni sbagliate e terribili che era certo di non poter mai realmente espiare. Il perdono era precluso a chi aveva agito come lui.
Il perdono era irraggiungibile per chi non sapeva perdonarsi.
Il perdono era una chimera lontana ed inaccessibile per chi, come lui, aveva le mani sporche di sangue.
E gli pareva quasi, nella solitudine silenziosa di quella stanza squallida, che quelle parole fossero sussurrate dalla pioggia e dal suo ticchettio dissonante.
Un lieve colpo alla porta si mescolo al rumore della pioggia.
L’uomo non si voltò. Doveva essere l’infermiera, si disse.
Chi entrò nel suo campo visivo fu, invece, la donna che gli aveva portato quel disegno inquietante che ancora giaceva sulla scrivania. La giovane che si occupava dell’orfanotrofio.
Non notò subito che la donna non era sola, forse perché era stupito dalla sua presenza, forse perché non si aspettava di vedere lì, in quel luogo dove si trovavano unicamente esseri umani abbandonati come stracci vecchi, una bambina che lo fissava con grandi occhi marroni.
«Non vorrei disturbarla, signor Piton.» iniziò la donna «Credo che le potrebbe però interessare un’iniziativa posta in campo dall’istituto dove lavoro.» Melusine iniziò a parlare più rapidamente, quando vide che l’uomo stava per afferrare il quaderno e la biro. «Si tratta della biblioteca dell’orfanotrofio. Ci sono molti libri lasciati dalla donna che ha donato la casa, ma molti non sono stati letti da tempo. La direttrice ha deciso di chiedere se chi si trova qui voglia prendere in prestito alcuni di quei libri.»
Severus aveva lasciato dove si trovavano il quaderno e la biro, non appena aveva sentito la parola libri. Quelli che aveva portato con sé, li aveva letti tante volte che poteva dire con precisione dove c’era una macchia d’inchiostro che rendeva illeggibili le parole.
L’offerta di quella donna, che appariva terribilmente giovane per occuparsi di bambini rimasti soli al mondo, era un dono inestimabile, un dono che egli non meritava affatto.
Come non meritava il sorriso che gli stava rivolgendo la bambina, un sorriso che pareva esprimere qualcosa di molto simile al senso di sollievo. O forse esprimeva qualcosa di più indecifrabile, qualcosa che sfuggiva a Severus. Sicuramente quella bambina non aveva alcun motivo per sorridergli.
Non in quel momento.
Né mai.
Nessun bambino avrebbe dovuto sorridergli.
Non aveva fatto, né detto nulla che potesse generare quel sorriso che l’aveva come immobilizzato, che gli impediva di prendere foglio e penna per dire che avrebbe accettato l’offerta. Il richiamo della conoscenza che era nascosta in qualsiasi libro, era più forte di qualsiasi cosa, anche della consapevolezza che meritava un simile dono. Era quasi come se quei libri fossero acqua offerta ad un uomo che stava per morire di sete nel deserto.
Eppure quel sorriso aveva come bloccato ogni cosa.
I suoi pensieri. I suoi gesti.
Non v’era nulla di logico in quel sorriso. Ed era rivolto alla persona sbagliata, perché egli non meritava alcun sorriso.
 
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view post Posted on 4/4/2013, 09:02
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Madama Baffolungo, di Frc_coazze

Pericolo di OOC scongiurato, anche se noto che ami sempre il brivido del rischio.
A mio modo di vedere ci sei andata molto vicina, più con Minerva che non con Severus (personaggio che tieni sempre molto nascosto e di cui solo di rado dai i pensieri o li lasci intuire dalle sue parole/atteggiamenti): mi perplime assai, confliggendo con la mia idea di Minerva quale donna dal rigido ordine mentale, che una come lei tenga più di una boccetta vuota nella sua piccola farmacia... sapendo di potere essere vittima di mal di testa notturni... Diciamo che avrei preferito la dimenticanza (sì sa, negli anziani la memoria comincia a difettare) di non aver rimpinguato la scorta terminata.
La storia in sè non è male ma, non so bene il perchè, la trovo più simile ad una originale che non a una fanfiction, nonostante vi siano tutti i dovuti riferimenti al canone. La mia affermazione vuol essere, allo stesso tempo, un apprezzamento - ho provato sulla mia pelle quanto sia difficile scrivere una storia originale - e una critica, visto che di fanfiction, invece, trattasi.
Il fatto che mi ricordi una originale mi ha sicuramente permesso di chiudere un occhio sulla parvenza di OOC dei due personaggi: quel Severus così remissivo nei gesti, di cui come autrice non ci fornisci i pensieri e, quindi, le adeguate motivazioni per ritenere appropriato il suo comportamento.

Ecco, credo che questo, dal mio personale punto di vista, sia il principale difetto delle tue storie: non fornire i pensieri di Severus. Non che sia obbligatorio farlo, ma, poichè le nostre personali idee di Severus, per quanto possano essere simili, nei dettagli si rivelano poi molto diverse (il "mio" ad esempio, avrebbe reagito in ben diverso modo), se non rendi espliciti i pensieri di Severus per me il personaggio confligge in primo luogo con la mia personale idea di lui e, in seconda battuta, anche con il canone, dato che un Severus con quell'atteggiamento nei libri non lo abbiamo mai visto.
Con questo non intendo dire che un Severus che si comporta come quello della tua storia sia OOC: semplicemente affermo che tu, autore, non hai spiegato il punto di vista interiore del personaggio che poteva far comprendere a me, lettore, il perchè del suo (strano) modo di fare. Le interpretazioni date su di lui da Minerva per me non sono sufficienti a "capire" perchè Severus si comporta così: è veramnete solo scappato da un incubo notturno? No, non credo, non sarebbe da lui. Io, personalmnete, una spiegazione me la sono data, per far reggere la storia, ma mi sarebbe piaciuto molto di più leggere la "tua" spiegazione autentica. Che sono certa che sia...


A parte la mia critica, spero costruttiva, devo dire che ho apprezzato molto la descrizione del suo volto pallidissimo:
CITAZIONE
Incavato come se vittima recente di scalpelli di dolore

così come
CITAZIONE
Abbassò il capo, lasciando che i capelli neri nascondessero il suo viso come un pudico sipario sopra il fallimento di un attore

laddove il riferimento al "fallimento di un attore" può anche contenere un mondo (io me lo sono immaginato) ma non posso sapere se il mondo coincide col tuo...

Piacevole, poi, la battutina finale di Minerva che paragona Severus al mal di testa... e terribile (quindi straziante e bellissima) la frase successiva, sugli occhi di Severus
CITAZIONE
come se fossero stati sfiorati da un breve, effimero, soffio di vita.



Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:26
 
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view post Posted on 4/4/2013, 12:32




CITAZIONE (Ida59 @ 4/4/2013, 10:02) 
[color=00ff00]Madama Baffolungo, di Frc_coazze

Pericolo di OOC scongiurato, anche se noto che ami sempre il brivido del rischio.
A mio modo di vedere ci sei andata molto vicina, più con Minerva che non con Severus (personaggio che tieni sempre molto nascosto e di cui solo di rado dai i pensieri o li lasci intuire dalle sue parole/atteggiamenti): mi perplime assai, confliggendo con la mia idea di Minerva quale donna dal rigido ordine mentale, che una come lei tenga più di una boccetta vuota nella sua piccola farmacia... sapendo di potere essere vittima di mal di testa notturni... Diciamo che avrei preferito la dimenticanza (sì sa, negli anziani la memoria comincia a difettare) di non aver rimpinguato la scorta terminata.

Ti dico una cosa riguardo a questo: io soffro di mal di testa e sempre, puntualmente, mi ritrovo col mal di testa e senza pastiglie. Per cui non vedo perchè Minerva, con tutto quello che ha da fare tra scuola e Ordine, non possa dire un giorno: "Oh, ho finito la pozione, devo ricordarmi di chiederne a Poppy!", e ritrovarsi il giorno dopo col mal di testa ed essersi scordata della cosa. E poi, chi non ha miriadi di scatole vuote di medicinali nella credenza? :P

CITAZIONE
La storia in sè non è male ma, non so bene il perchè, la trovo più simile ad una originale che non a una fanfiction, nonostante vi siano tutti i dovuti riferimenti al canone. La mia affermazione vuol essere, allo stesso tempo, un apprezzamento - ho provato sulla mia pelle quanto sia difficile scrivere una storia originale - e una critica, visto che di fanfiction, invece, trattasi.

Infatti è per questo che sto pensando di smetterla seriamente con le fanfiction e tornare a dedicarmi a storie originali. Oltretutto recentemente mi son pure presa un bel cazzietone riguardo a questo, per cui...
Intanto sto lavorando per trasformare le mie fanfiction brevi in racconti originali per farci una raccolta e pubblicarli, così nessuno potrà più dirmi che non faccio nulla dal mattino alla sera, che devo darmi da fare e soprattutto che devo farmi pagare. Come se una scrittrice scrivesse per far soldi... <_<

CITAZIONE
Il fatto che mi ricordi una originale mi ha sicuramente permesso di chiudere un occhio sulla parvenza di OOC dei due personaggi: quel Severus così remissivo nei gesti, di cui come autrice non ci fornisci i pensieri e, quindi, le adeguate motivazioni per ritenere appropriato il suo comportamento.

Ecco, credo che questo, dal mio personale punto di vista, sia il principale difetto delle tue storie: non fornire i pensieri di Severus. Non che sia obbligatorio farlo, ma, poichè le nostre personali idee di Severus, per quanto possano essere simili, nei dettagli si rivelano poi molto diverse (il "mio" ad esempio, avrebbe reagito in ben diverso modo), se non rendi espliciti i pensieri di Severus per me il personaggio confligge in primo luogo con la mia personale idea di lui e, in seconda battuta, anche con il canone, dato che un Severus con quell'atteggiamento nei libri non lo abbiamo mai visto.

Mi spiace dirlo, ma io scrivo secondo la mia personale visione dei personaggi, secondo il modo in cui io li ho interpretati attraverso la lettura dei libri. Ho anche spiegato quale fosse la fosse la mia personale visione di Severus e cioè principalemente di un bambino che ancora cerca amore e accettazione.
Se questa mia visione cozza con la tua, Ida, io non ci posso fare niente :(

CITAZIONE
Con questo non intendo dire che un Severus che si comporta come quello della tua storia sia OOC: semplicemente affermo che tu, autore, non hai spiegato il punto di vista interiore del personaggio che poteva far comprendere a me, lettore, il perchè del suo (strano) modo di fare. Le interpretazioni date su di lui da Minerva per me non sono sufficienti a "capire" perchè Severus si comporta così: è veramnete solo scappato da un incubo notturno? No, non credo, non sarebbe da lui. Io, personalmnete, una spiegazione me la sono data, per far reggere la storia, ma mi sarebbe piaciuto molto di più leggere la "tua" spiegazione autentica. Che sono certa che sia...

La storia è scritta dal punto di vista di Minerva. Il narratore onnisciente non c'è. Sta al lettore immaginare cosa possa aver sconvolto Severus, come ha fatto Ele, ad esempio. Io non dò la pappa pronta al lettore, anche perchè a me, in qualità di lettrice, piace anche immaginare quello che possano pensare e provare i personaggi. E poi mi sento una deficiente a dovermi mettere a spiegare per filo e per segno ogni minima cosa, mi sembra di prendere il lettore per un asinaccio che non riesce a far due più due o far muovere un pò la crapa per immaginare :D. La protagonista, qui, è Minerva. Il lettore sa e deve sapere quello che lei sa o crede di sapere :)
Io stessa, in qualità di scrittrice, non so che cosa abbia sognato o cosa sia successo a Severus, semplicemente perchè Minerva non me l'ha detto e, soprattutto, perchè Severus non l'ha detto a Minerva. Io sono al servizio della storia e dei personaggi, se essi non mi rivelano certe cose io, certo, posso farci delle speculazioni, ma non potrò sapere la verità. O almeno, questa è la mia filosofia.

CITAZIONE
A parte la mia critica, spero costruttiva, devo dire che ho apprezzato molto la descrizione del suo volto pallidissimo:
CITAZIONE
Incavato come se vittima recente di scalpelli di dolore

così come
CITAZIONE
Abbassò il capo, lasciando che i capelli neri nascondessero il suo viso come un pudico sipario sopra il fallimento di un attore

laddove il riferimento al "fallimento di un attore" può anche contenere un mondo (io me lo sono immaginato) ma non posso sapere se il mondo coincide col tuo...

Piacevole, poi, la battutina finale di Minerva che paragona Severus al mal di testa... e terribile (quindi straziante e bellissima) la frase successiva, sugli occhi di Severus
CITAZIONE
come se fossero stati sfiorati da un breve, effimero, soffio di vita.

Bene. Sono contenta, almeno, di averne fatta una giusta :wub:
 
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view post Posted on 4/4/2013, 19:32

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Quando una delle quattro sfidanti inserirà la sua storia settimanale nella Sfida, la inserirà poi anche qui nel gioco Creativo nel primo giorno libero, ovviamente evitando di inserire due "sorrisi" nello stesso giorno e sfruttando quindi l'elenco delle prenotazioni che ora aggiorno.

Prenotazioni per la 13a settimana di Sorrisi per Severus:

Venerdì 5: Fede
Sabato 6: Chiara
Domenica 7:
Lunedì 8:
Martedì 9:



Se e quando Monica e Elly inseriranno la loro storia settimanale potranno poi inserirla anche qui, il primo giorno libero possibile.

 
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view post Posted on 4/4/2013, 20:27
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Per Fede

Premetto che al momento sono incazzata con il mondo intero per fatti miei personali e questo indubbiamente rende molto più dura la mia risposta. Ma sono adulta e responsabile abbastanza per pagare a priori il prezzo di opinioni decise e dette fuori dai denti.

La tua risposta alla mia critica, che, come ho specificato, voleva essere costruttiva, non mi è piaciuta per niente, perchè è tutto meno che collaborativa e rende del tutto evidente che della mia opinione non te ne frega niente.
Naturalmente non sei obbligata a tenere in alcun conto la mia opinione ma, poichè non mi piace buttar inutilmente via il mio tempo, non riceverai più alcun commento da parte mia, visto che in realtà non ti interessa.
Scrivi e pubblica tranquillamente le tue storie qui sul forum ove il Regolamento lo permette; fammi però il piacere di non esprimere più la falsa preoccupazione di andare OOC. Per il semplice motivo che odio l'ipocrisia ed è più che evidente che tu hai la tua più totale e personale certezza di non essere affatto andata OOC. Quindi, fammi il favore di non prendermi in giro.
Se reputerò che la tua storia non abbia i requisiti per essere pubblicata su MSS ti avvertirò tramite MP.


Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:26
 
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frc_coazze
view post Posted on 4/4/2013, 22:30




Scusa, Ida. Mi spiace che tu l'abbia presa così.
Io davvero tengo alla tua opinione e ti ho risposto nel modo più onesto possibile. Tutto ciò che volevo - e che voglio ancora era ricevere - anche solo per una volta, una recensione positiva da parte tua. Davvero, non chiedevo altro.
Se le mie storie non ti piacciono, basta che lo dici. Io non me la prendo di certo, ognuno la sua opinione. Io racconto solo ciò che mi viene da dentro. Ho paura di andare OOC, veramente. Ma mi riferisco all'OOC come quello della storia della famiglia, quello della scala del preside. Invece qui credo si tratti solo di diverse visioni dei personaggi.
Mi spiace questo, davvero. Attaverso post scritti su un computer spesso non traspare ciò che realmente si vuole dire, e io con la mia risposta tutto volevo tranne che farti arrabbiare o mancarti di rispetto.
Mi dispiace. Non pubblicherò più storie, così risolviamo il problema alla radice. Continuerò a mettere banner, visto che quelli sono sempre apprezzati, e continuerò a pubblicare dove non darò fastidio a nessuno.
Scusami, io cercavo solo un tuo apprezzamento, ma se per ottenerlo devo cambiare alla radice ciò che sono le mie storie o la mia visione dei personaggi, questo proprio non è il posto per me :cry: :cry:
 
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view post Posted on 5/4/2013, 13:32
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I ♥ Severus


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No, non ti scusare, Fede. E invece di rincorrere il mio apprezzamento, pondera con attenzione ciò che ho scritto nella mia critica onesta e costruttiva e augurati di riceverne altre, invece che solo bei complimenti.
Di quale OOC avresti paura? Di quello sui fatti? Cambiamogli nome che siamo più chiari: l’OOC sui fatti altro non è che un ERRORE e c’è ben poco da discutere.
Il problema vero dell’OOC è sulla caratterizzazione del personaggio e ti assicuro che non si tratta affatto “solo di diverse visioni dei personaggi.”.

Minerva: dici che per te è normale avere scatole vuote di farmaci nella tua cassetta di medicinali, e, quindi, deve essere normale anche per Minerva avere più di una boccetta vuota. Peccato che tu NON sia Minerva e non possa quindi sapere se una persona che dai libri pare ordinata, rigorosa, severa e meticolosa abbia le tue stesse abitudini. Tu hai parlato di te, nella storia, non di Minerva. Grosso rischio di OOC. Io, ad esempio, non ho MAI scatole vuote di farmaci, meno che meno di farmaci che sono importanti per me, ne ho sempre una bella scorta.
Ti serve che Minerva non abbia la pozione perché la trama esige che esca la notte e vada a cercarla? Inventati una scusa migliore e che regga meglio col personaggio. Potrebbe essere mezza addormentata e nella fretta rovesciare la poca pozione rimasta nella boccetta; potrebbe anche aver finito la pozione (ma, per l’amor del cielo, SOLO quella data pozione, non anche altre!), ma almeno che se la prenda severamente con se stessa per la sciocca dimenticanza, non che la prenda come la cosa più normale del mondo! Insomma, rendi credibile la cosa anche per chi non rimarrebbe mai senza quella pozione, anche se per te rimanerne senza è normalissimo. Non stiamo parlando di te, stiamo parlando di Minerva!
Ad ogni modo, bastava anche solo che tu esplicitassi ciò che hai scritto nella risposta a me e la credibilità ci sarebbe stata: sempre stiracchiata, a mio modo di vedere, ma qui si poteva tranquillamente parlare di differenza di visione del personaggio.

Severus: “un bambino che ancora cerca amore e accettazione”. Questa è la tua visione. Non è la mia né quella di molti altri lettori. A dire il vero, non è neppure la visione che emerge dai libri.
Ma non è questo il problema: no, non è affatto questione di visioni differenti.
E’ solo questione di rendere credibile la propria visione e di spiegarla ai lettori, di convincerli che può stare in piedi anche se loro la pensano in modo opposto. Ho letto di Severus slash che si fa scopare con violenza da Sirius. Bene, posso dirti che era molto più credibile del tuo Severus che, da un lato, è seduto per terra con gli occhi rossi (avrà fatto un brutto sogno povero bimbo! Sì. Perché è questo che lasci credere al lettore, se il lettore stesso non si inventa di meglio, visto che tu non spieghi nulla.) però spara battutine sarcastiche a Minerva, dall’altro lato continua a restare sempre a terra, sempre con gli occhi rossi e bassi, e si lascia poi abbracciare e tirar su in piedi, sempre senza mai guardarla in faccia e passando da una battutina a una frase di scuse come se niente fosse (così almeno appare al lettore, visto che tu non spieghi). E la storia continua così, con questo Severus un po’ schizofrenico, che dice una cosa ma probabilmente ne deve pensare un’altra visto che il suo comportamento non è conforme a ciò che ha appena detto. E, tra l’altro, non è neppure convinto di ciò che dice, visto che continua ad altalenare tra battutine e scuse.
No, mi spiace, questo NON è il Severus dei libri.
Con questo non sto affermando che sia OOC, dico solo che è l’esposizione del tuo personalissimo Severus, però per nulla reso esplicito ai lettori. E non è questione di prenderli per mano come se i lettori fossero idioti, è solo questione di onestà del fanwriter che ha l’obbligo di rispettare il personaggio che usa (che un altro ha creato) e spiegare (bene e in modo credibile) le differenze con l’originale laddove sono evidenti, come in questo caso.
La motivazione che tu hai dato nella risposta alla mia critica per me non è valida se si tratta di una fanfiction. Tu hai detto che la visione è di Minerva e quindi tu stessa non sai cosa è accaduto a Piton e perché si comporta così (quindi in modo diverso dal Piton dei libri) e lasci che sia il lettore a interpretarlo. Bene, questo lo puoi fare con una storia originale, ma non puoi permetterti di farlo con il personaggio di una fanfiction perché hai un canone da rispettare, in cui Piton non è un bambinetto che scappa dai suoi incubi notturni nascondendosi con gli occhi rossi in un corridoio. Piton ha ucciso come Mangiamorte, ha ammazzato Silente e giorno dopo giorno ha retto lo sguardo di Voldemort mentendogli alla grande. Per Merlino, rispettiamo quest’uomo!
Quindi, per favore, per rispetto a questo meravilgioso personaggio, che per altro può benissimo anche avere un momento di cedimento e piangere (dato che lo abbiamo visto fare nei libri), abbi la compiacenza di spiegare perché cavolo si comporta come la stragrande maggioranza dei lettori che NON amano Piton come noi non si aspetterebbe mai!
Come ho scritto sopra, una brava fanwriter può far fare quasi di tutto al personaggio di Piton: basta che fornisca una adeguata e credibile motivazione, cosa prescritta anche nel regolamento di MSStorie.
Cosa che tu invece non hai fatto in questa storia e che non hai fatto nelle precedenti, così sempre rischiando l’OOC.


Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:30
 
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view post Posted on 5/4/2013, 14:20
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Come da iniziale previsione del regolamento della Sfida "Sette giorni per un sorriso" anche i sorrisi settimanali rientrano a pieno titolo ancxhe qui nel Gioco Cretaivo.
Quando una delle quattro sfidanti inserirà la sua storia settimanale nella Sfida, la inserirà poi anche qui nel Gioco Creativo nel primo giorno libero, ovviamente evitando di inserire due "sorrisi" nello stesso giorno e sfruttando quindi l'elenco delle prenotazioni.

Prenotazioni per la 13a settimana di Sorrisi per Severus:

Venerdì 5: Fede
Sabato 6: Chiara
Domenica 7:
Lunedì 8:
Martedì 9:

 
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