Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 23/3/2013, 18:30

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Fatevi sotto, c'è posto per tutti!

11a settimana di sorrisi per Severus:

Domenica 24:
Lunedì 25:
Martedì 26:


Regalare un sorriso a Severus fa bene al cuore, mantiene belli e giovani: accorrete!

 
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CITAZIONE (frc_coazze @ 23/3/2013, 17:24) 
Ci ho passato su due pomeriggi, perchè aggiustavo una cosa e mi si sballava tutto il resto! Giuro, non farò mai più una cosa del genere :lol:

Oooh no, devi farlo ancora perchè è veramente un bel lavoro: bella l'idea e la realizzazione e... stupendo il sorriso di Severus (anche se non lo è l'occasione in cui lo fa nel film...)

Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:17
 
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Se domani non c'è nessuno pubblico io una cosa già edita. ;)
 
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view post Posted on 23/3/2013, 20:22

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Ti metto in nota, Chiara, così chi ancora tentenna ha tutto domani per decidersi a farsi avanti.

Fatevi sotto, c'è posto per tutti!

11a settimana di sorrisi per Severus:

Domenica 24: Chiara
Lunedì 25:
Martedì 26:


Regalare un sorriso a Severus fa bene al cuore, mantiene belli e giovani: accorrete!

 
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view post Posted on 24/3/2013, 14:46
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Questa storia fa parte di una serie di cinque storie, a questa, l'ultima, sono molto affezionata.

Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Il titolo della storia e dei singoli brevi racconti di questa raccolta sono tratti dal testo della canzone di F.De Gregori “Vai in Africa Celestino”

Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione



Il cielo era buio, neanche una stella, nemmeno la luna.
Silenzio.
L’acqua oscura e minacciosa del Lago Nero sciabordava contro le pietre della riva: nessun altro rumore.
Silenzio.
Come sono arrivato qui? Pensò Severus. Il prato su cui poso i piedi è bagnato di rugiada: è notte alta. Non mi ricordo nulla. Mi sono smaterializzato? No, all’interno del parco non è possibile: Hogwarts non si può raggiungere con quella magia. Ricordo che ero al buio, in un ambiente chiuso, ma qual era? Come posso ritrovarmi qui all’improvviso e senza memoria?
Il panico e la paura che sentiva nel profondo sembravano immotivati in quel luogo di pace. Somigliavano più ad una reminiscenza, ad un ricordo inafferrabile che a vere e proprie emozioni.
Volse il capo verso il castello: le finestre lo guardavano, erano tutte illuminate, ma non udiva nessuna voce, grido o verso di animale.
Severus si mise in attento ascolto, ma non c’era niente e nessuno a rompere la quiete.
Sono solo.
Solo.
Risalì il prato fino a giungere al castello, imponente e nero sotto il cielo buio.
Salì le scale che portavano all’ingresso: vuoto e silenzio anche lì, ma tutte le luci risplendevano dentro le sale.
Un senso di abbandono e di perdita colsero il mago; quella era la sua casa, lì era stata la sua vita: dov’erano tutti? Perché neanche gli animali si facevano sentire?
Nel bosco almeno una civetta o un grillo avrebbero dovuto far avvertire la loro presenza.
A passi decisi si avviò in Sala Grande.
Le pareti erano addobbate dagli stendardi con i colori delle Case, i tavoli erano imbanditi, ma neanche i fantasmi animavano quel luogo che gli appariva più spettrale di momento in momento.
Salì al tavolo degli insegnanti; trovò il suo posto abituale e si sedette.
Le stoviglie erano scintillanti, le pietanze pronte spandevano un allettante profumo, ma nessuno poteva goderne, perché non c’era nessuno tranne lui.
Si alzò accarezzando la candida tovaglia di lino.
Gli Elfi, loro devono esserci!
Giunto al quadro che rappresentava un piatto di frutta solleticò la pera e la porta si aprì mostrandogli soltanto una cucina pulita e scintillante, pentole brillanti e l’ordine più assoluto: non un elfo, né uno studente sgattaiolato di nascosto a rubare cibo. Nulla.
Severus si avvicinò al focolare spento, stupito e addolorato: non era un frequentatore assiduo della cucina, ma quando gli era capitato di desiderare un tè o un caffè, durante le notti insonni, aveva trovato sempre un’atmosfera calda e gentili creature indaffarate e sorridenti pronte a servirlo.
Allora non ci aveva fatto caso, ma ora il vuoto e il silenzio stridevano con quel ricordo.
Percorse a passi rapidi i corridoi, salì le scale e controllò le aule: tutto era in perfetto ordine e incredibilmente vuoto.
Perché mai nessuno più abitava quelle stanze, perché persino le aule era vuote e perfettamente ordinate?
Prese una decisione improvvisa.
Vado nei miei sotterranei: lì troverò qualcuno, lì è casa mia, c’è la mia camera, ci sono i miei abiti e i miei oggetti; lì c’è tutta la mia vita.
Ma mentre scendeva fu colto da una spiacevole sensazione.
Da quanto tempo non scendo più queste scale?- Si chiese disorientato.- Io non abito più qui. Ma da quanto? Perché ci voglio tornare?
All’improvviso una voce che gli parve di riconoscere gli parlò nella mente, rispondendo alle domande che lo agitavano e strappandogli un grido soffocato di sorpresa.
Non c’è nessuno Severus, perché qui tu sei sempre stato solo. C’erano alunni, insegnanti, c’era vita e c’era persino chi ti voleva bene, ma tu hai sempre preferito essere solo! La solitudine è stato un modo per difenderti, un modo di essere e tu per tanti anni hai alzato barriere inespugnabili intorno a te: barriere invisibili, fatte di rancore, incomprensione, ironia, disprezzo per te stesso e per gli altri. Non hai saputo abbracciare, non hai voluto amare, non ti sei aperto a nessuno e non hai ascoltato la tua anima che gridava nel buio. Ma non era così che desideravi davvero vivere, non era quello che anelavi ancora più dell’aria e della vita: tu volevi amore. Quello era ed è il tuo vero bisogno e l’hai soffocato in ogni attimo della tua vita: quello è il tesoro che hai bramato e brami sopra ogni cosa. Te ne sei privato scontando una pena per una colpa perdonata da tutti, tranne che da te. Severus, da ora in poi vivi la seconda possibilità che il destino pietoso ti concede, rendi felice chi ti ama e ti ha amato. Vedi come è inquietante questo splendido castello, privo di voci e sentimenti? Esso ti rappresenta, Hogwarts è la tua anima. Devi solo volerlo e tornerà vivo e gioioso com’era: perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore .*
Chi era che parlava nella sua mente? Eppure gli sembrava di sapere a chi appartenesse la voce e di conoscere il tono dolce e ridente con cui essa gli aveva parlato.
Come era possibile che gli sfuggisse?

Sto sognando?
Forse sto impazzendo?
Forse sono morto e questo è il mio personale inferno?


L’angoscia cresceva.
All’improvviso un trillo dolcissimo si diffuse nell’aria, il cuore gli si aprì alla speranza senza sapere bene perché: allora c’era qualcuno! Non c’era solo la voce che parlava nella sua testa!
Per un attimo gli parve di ricordare uno sguardo, un sorriso paterno, poi due occhi verdi e preoccupati che lo avevano fissato intensamente.
Tuttavia, quando gli sembrò di afferrare quella memoria, essa gli sfuggì di nuovo, come acqua tra le dita impossibile da trattenere.
Eppure il canto che si diffondeva nell’aria era caro al suo cuore, era importante, vitale e struggente: apparteneva ad una creatura che gli era preziosa, ma quale? Quale?
Alzò gli occhi e vide un lampo rosso.
Un grande uccello sfrecciava nell’ingresso dall’alto soffitto verso la Sala Grande.
E’ una Fenice!
Gli sovvenne infine: ecco cos’era! Ecco cosa gli sfuggiva.
Non fu solo un pensiero, ma lo gridò e le parole fecero eco nel silenzio che permeava gli ambienti.
Severus la riconobbe: era Fanny, l’uccello di Silente, scomparso dopo la sua… morte.
Silente.
Era sua la voce?
Severus non riuscì a concentrarsi su quel pensiero; era troppo delicata e dolce la musica che stava ascoltando.
Non aveva mai sentito note più belle e struggenti.
Provò intenso il desiderio di stringere a sé quella creatura e chiederle la pace, l’amore, il perdono e la vita perché era certo: lei avrebbe potuto concedergliele portandogli se stessa in dono.
Si trovò a seguire rapito il volo della Fenice e sentì lacrime di consolazione scendere sul viso senza poterle né volerle fermare.
Da quanto non piango? Da quanto ne avevo bisogno?
Mentre la Fenice volava in cerchi sempre più stretti, Severus vide i neri occhi intelligenti guardarlo e piangere.
Le lacrime cadevano su di lui. Bagnato da quella pioggia stillante si sentì sollevato e puro come non era stato da oltre venti anni.
Fanny chiuse le ampie ali, gli volò tra le braccia e nascose il capo tra i capelli di Severus inondandogli il collo e il viso con il suo pianto benefico e purificatore.
Una sola Fenice non può versare tante lacrime! Pensò in un guizzo di razionalità.
‘Può farlo se lo vuole. Può farlo se ama infinitamente qualcuno e vuole consolarlo e guarirlo.’ Disse la nota voce nella sua testa.
Ad un tratto, quando la Fenice gli fu accanto, una strana stanchezza e un sonno improvviso lo colsero.
Non riesco a tenere gli occhi aperti, ho bisogno di dormire. No, questo non è da me. Pensò mentre si abbandonava al suolo, quasi contro la sua volontà, abbracciato al magico uccello.
Fanny continuava a cantare la melodia che l’aveva rapito e placato.
Severus cadde in un sonno profondo e ristoratore.


Rumore di passi e grida risuonarono nella vecchia catapecchia ai margini di Hogsmeade.
- Professoressa! Professoressa McGranitt ! Venga qui! Corra! Il professor Piton è vivo! È ancora vivo! - Gridava Harry, mentre Hermione piangeva di sollievo e si stringeva a Ron. Minerva entrò di corsa nella Stamberga Strillante dove si erano recati, subito dopo la fine della battaglia, per raccogliere e comporre il cadavere di Severus.
La McGranitt restò basita quando vide distesi al suolo, tra la polvere ed il sangue, la Fenice di Silente e il suo nuovo padrone abbracciati: le piume colorate erano macchiate di sangue.
L’uccello guardò curioso i nuovi arrivati senza allontanarsi dal suo protetto che aveva appena salvato e trillò di gioia.
Severus, lui, sembrava dormire, con il respiro regolare e calmo.
E nel sonno, sorrideva.

* Vangelo di Matteo 6,21.
 
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view post Posted on 24/3/2013, 15:02

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CITAZIONE (frc_coazze @ 23/3/2013, 17:02) 
Ecco qui il mio lavoretto.
E' un esperimento, non avevo mai provato a fare nulla del genere con Photoshop e quella dannata freccia mi ha fatto impazzire. Credevo potesse essere una cosina divertente.
Spero che l'animazione non dia problemi, in ogni caso metto anche il link a Deviantart :)

severus_gioco_recuperato2_by_fert91-d5yz7py



Qui lo trovate su Deviantart ;)

Fede, è splendido :woot:
 
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view post Posted on 24/3/2013, 15:34

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CITAZIONE (pingui79 @ 17/3/2013, 15:58) 
CITAZIONE (KnightOfCydonia @ 16/3/2013, 19:35) 
Cara Kià, i tuoi "sorrisi" mi emozionano sempre anche se talvolta - come in questo caso - lacerano l'anima.

Provo un'immensa tristezza nel pensare al destino amaro di chi deve superare la morte per poter ottenere un solo splendido, agognato e mai dimenticato sorriso. E non mi riferisco solo a Severus, ma alle tante persone che intravediamo spesso distrattamente e di cui non riusciamo a cogliere l'immenso bisogno di ricevere un piccolo, caldo, confortante sorriso.

Nu, io non volevo essere triste, davvero.
Semplicemente mi sono limitata ad immaginare chi avrebbe potuto aspettare Severus dall'altra parte. E la prima immagine che mi è venuta in mente è stata lei.
Prima di ogni altra persona, perchè la mamma è sempre la mamma. :)
Grazie comunque per queste bellissime parole e per la condivisione del tuoi splendidi pensieri, che ritrovo più belli della mia storia, davvero! :D
Sì, mai stancarci di sorridere per le persone che ci circondano, mai.

Cara Kià :wub: sono io che devo ringraziarti...
 
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view post Posted on 24/3/2013, 15:59

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11a settimana di sorrisi per Severus:

Lunedì 25:
Martedì 26:


Prenotazioni per la 12a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 27:
Giovedì 28:
Venerdì 29:
Sabato 30:
Domenica 31:
Lunedì 1:
Martedì 2:

Regalare un sorriso a Severus fa bene al cuore, mantiene belli e giovani: accorrete numerosi!

 
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view post Posted on 24/3/2013, 16:01
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CITAZIONE (frc_coazze @ 23/3/2013, 17:02) 
Ecco qui il mio lavoretto.
E' un esperimento, non avevo mai provato a fare nulla del genere con Photoshop e quella dannata freccia mi ha fatto impazzire. Credevo potesse essere una cosina divertente.
Spero che l'animazione non dia problemi, in ogni caso metto anche il link a Deviantart :)

Fede sei un genio! E' spettacolare, hai fatto davvero un lavoro unico, hai tutta la mia stima! :woot:


Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione


Ooooh, l'ultimo episodio di cinque gioiellini, uno più bello dell'altro! Che sorpresa Chiara, ho riletto questo toccante episodio conclusivo con grande piacere, ma assicuro che prima ce ne sono altri quattro altrettanto splendidi e assolutamente da scoprire; avevo già lasciato, se ben ricordo, il commento per ognuna di queste brevi storie che sono un delizioso concentrato di emozioni, ma il mio consiglio è di leggerle tutte una in fila all'altra: fanno battere forte il cuore!
 
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view post Posted on 24/3/2013, 16:17
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Sì, grazie sono stata ampiamente recensita :D
 
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view post Posted on 24/3/2013, 19:28
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Ok, mi prenoto per martedì. ;)
 
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view post Posted on 24/3/2013, 19:34

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Bravissimissima, Ele!
:applauso:

Se per domani non c'è nessuno, mi ci metto io. Ma siccome non arrivo a casa prima delle 20:00 avete tutto il giorno per subentrare al mio posto. ;)

11a settimana di sorrisi per Severus:

Lunedì 25: Fede
Martedì 26: Ele


Prenotazioni per la 12a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 27: Kià
Giovedì 28:
Venerdì 29:
Sabato 30:
Domenica 31:
Lunedì 1:
Martedì 2:

Regalare un sorriso a Severus fa bene al cuore, mantiene belli e giovani: accorrete numerosi!



Edited by Ida59 - 24/3/2013, 21:32
 
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frc_coazze
view post Posted on 24/3/2013, 20:30




Aspetta, Kià. Ho scritto oggi una (udite, udite!) poesia.
Magari penso io a domani con quella, così tu ti prendi una giornata di riposo ^_^


Grazie a tutte per i complimenti al mio ultimo banner. Non pensavo sarebbe piaciuto così tanto :woot:
 
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view post Posted on 24/3/2013, 21:33
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CITAZIONE (frc_coazze @ 24/3/2013, 20:30) 
Aspetta, Kià. Ho scritto oggi una (udite, udite!) poesia.
Magari penso io a domani con quella, così tu ti prendi una giornata di riposo ^_^

Ti ho inserita nell'elenco dele prenotazioni.

Edited by Ida59 - 18/8/2015, 21:17
 
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frc_coazze
view post Posted on 24/3/2013, 22:39




Ok. Grazie, Ida :)
 
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