Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 3/1/2014, 12:01
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I ♥ Severus


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Prenotazioni per la 52a settimana di Sorrisi per Severus:

Giovedì 2 gennaio : Ida (52)
Venerdì 3: Elly (50)
Sabato 4: Elly (51)
Domenica 6 : Monica (52)
Lunedì 6: Elly (52) ??? .....
Martedì 7: Angela (Yana)
Mercoledì 8: Angela (Yana)


Premesso che Elly ha comunque la precedenza, poichè ormai siamo agli sgoccioli dell'anno, chi ha lavori da inserire lo comunichi e verrà inserito nelle prenotazioni, eventualmente anche inserendo più di un sorriso per giorno.
Laddove Elly è indicata con i punti interrogativi a lato, significa che, per il momento, non è ancora certa di avere la storia pronta, quindi se ci fosse anche un sostituto saremmo tutti più tranquilli. Tenete conto che io posso sempre sostituirla, ma solo con materiale d'archivio, quindi se ci sono storie nuove cedo loro il passo.


Avanti, ancora uno sforzo per regalare gli ultimi sorrisi dell'anno a Severus!
:lovelove:



CITAZIONE (ellyson @ 3/1/2014, 10:36) 
Ho il sorriso per domani, ma non ancora quello per Lunedì! :huh:

Puoi sempre chiedere ispirazione alla Befana... in fondo è quasi una strega, no? ;)

Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:50
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 3/1/2014, 12:01) 
Puoi sempre chiedere ispirazione alla Befana... in fondo è quasi una strega, no? ;)

Mai mettere un limite alla mia mente bacata!
 
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view post Posted on 4/1/2014, 11:06
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Non ho ancora il sorriso per Lunedì. :blink:
Perfavore qualcuno prepari un piano B! :woot:


n. 51

Titolo: L’ultimo sorriso

Autore: Ellyson
Beta: Querthe
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: Malinconico, triste
Personaggi: Severus Piton, HarryPotter, Hermione Granger
Pairing: Severus / Lily
Epoca: post battaglia finale
Riassunto:
Quando qualcuno uscì dalla stanza al giovane mago sembrò passata un'eternità. Si avvicinarono tutti al medico che non aveva uno sguardo rassicurante. Orribili e macabre macchie rosse sporcavano il suo bel camice.
Il dottore li fissò uno per uno soffermandosi qualche istante in più sulla cicatrice di Potter. Poi scosse lievemente il capo.

Parole: 1.415

L’ultimo sorriso

L'infermeria di Hogwarts era rimasta integra durante lo scontro finale. I feriti più lievi venivano curati direttamente in Sala Grande mentre quelli più gravi venivano portati in infermeria dove una squadra di medimaghi, smaterializzati ai confini della scuola qualche ora dopo la fine della battaglia, stavano lavorando senza sosta.
Harry aveva passato abbastanza tempo in infermeria e pensava di conoscerla bene invece ignorava molto di quella parte del castello.
Oltre agli innumerevoli letti c'erano anche delle piccole stanze. Per lo più camere singole dove venivano ricoverati i professori colpiti dall’influenza ed in qualche modo immobilizzati a letto da un’apprensiva Madama Chips; aveva scoperto che Remus vi passava le giornate dopo la luna piena.
Il ricordo di Remus gli procurò una fitta dolorosa allo stomaco. Non avrebbe più dovuto preoccuparsi della luna piena, della pozione Antilupo, delle maldicenze sul suo conto. Non avrebbe visto suo figlio crescere, diventare un buon mago e un brav'uomo. Non avrebbe più baciato Tonks, abbracciata ed amata.
Chiuse per un attimo gli occhi e si appoggiò al muro del castello. Era esausto, aveva un disperato bisogno di dormire, di non pensare, di non vedere i morti che aveva causato quella lunga guerra, ma non era ancora arrivato il momento del riposo.
Lui, insieme a Hermione, Ron, Ginny e la professoressa McGranitt, stavano fissando una di quelle porte chiuse in attesa di notizie.
In quella piccola stanza c'era un mago che combatteva tra la vita e morte.
Un mago che aveva odiato con tutto se stesso.
Un eroe solitario che lui non aveva mai compreso.
Severus Piton non era morto in quella casa.
Era certo di averlo visto spirare, ma quando erano andati a recuperare il suo corpo si erano accorti che respirava ancora.
L'avevano portato subito in infermeria e i medimaghi si erano chiusi dietro una di quelle piccole porte dal colore spento senza dar loro nessuna notizia.
Quando qualcuno uscì dalla stanza al giovane mago sembrò passata un'eternità. Si avvicinarono tutti al medico che non aveva uno sguardo rassicurante. Orribili e macabre macchie rosse sporcavano il suo bel camice.
Il dottore li fissò uno per uno soffermandosi qualche istante in più sulla cicatrice di Potter. Poi scosse lievemente il capo.
La professoressa di trasfigurazione estrasse un fazzoletto verde dalla manica della veste e si soffiò il naso. Hermione appoggiò la testa sulla spalla di Ron mentre Ginny prese la mano del fidanzato.
- Utilizzando la stessa cura del signor Weasley, - iniziò a spiegare il madimago – abbiamo fermato l'emorragia. Abbiamo somministrato pozioni rimpolpasangue, ma il veleno del serpente è stato modificato ed è più potente. Se l'avessimo preso in tempo forse potevamo avere più tempo per studiare un antidoto, ma in questo caso siamo arrivati tardi. Sta morendo, ha la febbre molto alta, delira. Forse non sa neppure dove si trova. Il veleno è arrivato al cervello, probabilmente non ci vede più; quando gli abbiamo fatto delle domande non era lucido e rispondeva in modo incomprensibile. C'è una famiglia da avvisare? Una moglie? Una compagna?
- No, - riferì la vecchia maga con gli occhi lucidi – Albus era la sua famiglia. Ora ci siamo solo noi. Se fossimo stati la sua famiglia, - sussurrò la strega, ma sembrava che stesse parlando più a se stessa che al medico – gli avremmo dato più fiducia.
Il dottore sembrò sorpreso dalla risposta.
- E' strano. - disse – Continua a chiamare una certa Lily.
Harry sentì un macigno posarsi sul suo cuore. Chiuse gli occhi, impedendo alle lacrime di scendere.

* * * *


Il suo corpo e la sua mente andavano a fuoco.
Vedeva solo nebbia attorno a lui, spessa nebbia che gli impediva di vedere distintamente oggetti e persone.
Ma, in fondo, non era importante.
Vedeva solo i suoi occhi verdi, che come fari di speranza lo chiamavano, invocando il suo nome.
E lui la chiamava. Voleva averla vicino in quella nebbia che lo spaventava, mentre sentiva il fuoco consumarlo da dentro.
Voleva la sua migliore amica, la donna che amava.
Voleva Lily.
Sentì un delicato tocco sulla mano e una macchia rossa comparve nella nebbia illuminata dagli occhi verdi nella sua mente.
Severus...
Un sussurro appena udibile, un lieve mormorio tra le fiamme che lambivano il suo corpo.
Severus...
Avvertì più chiaramente il tocco sulla sua mano e un profumo fruttato che gli sembrò di riconoscere.
- Lily... - non seppe mai se il nome l'avesse sussurrato, urlato o solo pensato
Sono qui.
Ancora quella dolce voce che lo chiamava. Ancora quel tocco, ora più deciso, sulla mano.
Ora sono qui.
- Lily... Lily...
Va tutto bene.
Era come cercarla in una nebbia infuocata. Sapeva di avere gli occhi aperti eppure non vedeva nulla, non scorgeva il suo sguardo di smeraldo, il suo dolce volto, solo quell’indistinta macchia rossa.
Era spaventato come un bambino perso nel bosco di notte.
- Non... non ti vedo...
Sentì qualcuno alzargli la mano e qualcosa di morbido e caldo sotto le lunghe dita.
Pelle.
Calda, morbida, profumata pelle femminile.
Mi senti?
- Sì.
Allora non c'é bisogno di vedermi.
- Non... non è possibile...
Tutto è possibile. Noi siamo maghi.
Avrebbe sorriso se ne fosse stato ancora in grado. Era una frase che la sua piccola Lily, così affamata di notizie sul mondo magico, gli diceva spesso.
Andrà tutto bene, Severus.
Chiuse gli occhi, incapace di vedere ancora quell’orribile nebbia che gli portava via il volto di Lily, perso nel fuoco del suo corpo e della sua mente. Non sapendo se quello che sentiva, se quello che provava fosse vero o irreale. E se anche fosse stato solo un sogno, l'ultimo sogno di un morente, andava bene lo stesso. Perché non c'era modo migliore di morire se non con lei vicino.
Con uno sforzo immane ordinò alla sua mano di accarezzarle la guancia. Così soffice e delicata. Umida di lacrime.
- Perché piangi?
E'... così... ingiusto...
Singhiozzava la sua Lily immaginaria che gli stava stringendo la mano. Singhiozzava sul suo corpo morente.
- Non voglio che tu pianga per me. Non... lo... merito...
No, non è vero. Tu... sei un eroe...
- No. Sono solo... un... uomo innamorato.
Era così difficile parlare, ma per lei avrebbe fatto qualunque cosa.
Aveva fatto qualunque cosa per lei, solo e soltanto per lei.
La sentì strofinare la guancia sul palmo della sua mano, avvertì le lacrime bagnargli il polso. In confronto al fuoco che stava bruciando il suo corpo, quelle calde lacrime salate erano come acqua fresca.
Severus…
- Perdonami... – sussurrò quella parola che per anni aveva singhiozzato solo nella sua stanza o in ginocchio sulla terra umida di un cimitero – Lily… perdonami…
Basta Severus. Basta non devo perdonarti.
- Ma tu sei… morta… a causa…
Non è vero.
- Ti prego… Lily… ho bisogno del tuo perdono… ti prego.
Non rispose il suo sogno che sembrava così reale, restò in silenzio lasciandolo solo con quel fuoco che lo stava consumando.
Severus pensò di impazzire, avrebbe voluto urlare, piangere, disperarsi. Ma era così stanco.
Così maledettamente stanco.
- Lily… chiamami ancora una volta Sev.
Poi la sentì vicino. Sentì il suo profumo. Il suo calore. I capelli solleticargli il volto e un dolce bacio sulle labbra.
Un bacio dolce come lei e salto come le sue lacrime.
Ti perdono Sev.
Severus questa volta sorrise veramente. Sorrise mentre la sentiva vicino, mentre sentiva quel macigno che per anni aveva schiacciato il suo cuore e la sua anima sgretolarsi sotto quelle dolci parole che aveva sempre desiderato sentire.
- Grazie. – sussurrò nella piccola stanza, mentre tutto attorno a lui bruciava e si perdeva in quella nebbia – Grazie.
Poi non si mosse più.

* * * *


La strega scoppiò a piangere china sul materasso.
Gli stringeva ancora la mano, quella calda mano che poco fa le stava accarezzando il viso pensando che fosse un’altra.
Sentì un delicato tocco sulla guancia e sollevò il volto rigato dalle lacrime trovandosi davanti la professoressa McGranitt con lo sguardo velato.
- Il tuo è stato un gesto molto dolce, Hermione. – sussurrò la strega accarezzandole i capelli che aveva tinto di rosso con un incantesimo. Sapeva che non poteva vederla, ma se solo riusciva a scorgere la sua ombra voleva che il sogno che gli aveva donato fosse il più reale possibile – Non ho mai visto Severus felice come in questo momento.
La giovane donna sollevò lo sguardo sul corpo del professore.
Severus Piton giaceva immobile sul letto. Aveva gli occhi chiusi, l’espressione pacifica e un tenero sorriso felice che gli increspava le labbra sottili.
 
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view post Posted on 4/1/2014, 12:10
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CITAZIONE (ellyson @ 4/1/2014, 11:06) 
Non ho ancora il sorriso per Lunedì. :blink:
Perfavore qualcuno prepari un piano B! :woot:

Angela, puoi anticipare il tuo sorriso dell'8 gennaio al 6 gennaio?
Chiara, puoi far avere questo messaggio ad Angela se lei non ci risponde qui entro oggi?

In questo modo Elly ha tempo fino a mercoledì 8 gennaio per il suo 52° sorriso.


Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:51
 
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view post Posted on 4/1/2014, 12:27
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Perfetto eseguo e vi faccio sapere.
 
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Vi ringrazio.
Ed ora vado a fare la danza dell'ispirazione.
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 16/6/2013, 10:31) 

Il foglio bianco.
Ovvero, della disperazione di una fanwriter


Ciao, anche qui, come in molte altre occasioni il mio commento arriva tardivo, poichè mi sono iscritta da poco. L'idea che ti è venuta è davvero brillante, un semplicissimo sorriso, uno di quelli che vorremmo vedere più spesso sul volto di Piton. Il contorno che hai ideato per questo sorrido è esilerante, ho riso dall'inizio alla fine, immaginando Severus scocciato per averlo tirato in ballo senza dargli un particolare contesto d'azione.

Complimenti davvero.

Patrizia
 
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kijoka
view post Posted on 5/1/2014, 17:09




Nr 52

​Autore/data: Kijoka – ​30 ​novembre 2013 ​
Beta-reader: nessuno
Tipologia: ​One shot ​
Rating: per tutti
Genere: ​romantico​
Personaggi: ​Severus Piton - Personaggio originale
Pairing: Severus Piton - Personaggio originale
Epoca: P​ost HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: ​Ritorno a casa.​
Parole/pagine: ​1.155​/​2​.



Giornata gloriosa

Il sole splendeva.
L’astro diurno campeggiava luminoso e alto nella meravigliosa volta azzurro chiaro, dove nemmeno una piccola nuvola aveva il coraggio di mostrarsi.
L'estate rigogliosa avrebbe già dovuto sfumare nel colorato autunno, ma per quel giorno ogni creatura cantava ancora la lode alla bella stagione.
Un vento dolcissimo carezzava la pelle portando con sé i profumi del bosco, solleticando le narici con gli effluvi dei fiori di cui i prati erano ancora coperti.
L'acqua sciabordava dolcemente lungo le rive, riflettendo la luce radiosa che illuminava il paesaggio.
Stretti sentieri attorno a grigi dirupi portavano l’occhio dello spettatore alle piccole onde appena increspate. Le siepi incolte, insinuate tra alberi alti e verdissimi, sembravano mettere in rilievo la miriade varietà di verde con cui il panorama sembrava dipinto.
Le foglie delle rigogliose fronde sembravano essere ancora nel loro più pieno turgore
​ ​e il verde brillante sembrava ravvivare l'azzurro rende ​ndo il cielo ancora più limpido.
Severus svoltò il sentiero e si girò, tendendo una mano.
Alle sue spalle Joy faticava a tenere il passo, ma non una sola sillaba di lamento usciva dalla sua bocca.
Camminava spedita con il viso atteggiato in un’espressione di profonda attenzione.
Il sentiero si era fatto sempre più stretto e scosceso: non avrebbe voluto per niente al mondo inciampare! Per la verità temeva lo strapiombo che, appena poco più in là, si affacciava sulle placide acque scure.
Allungò la mano, sulla quale brillava di luce argentea la fede nuziale, e prese quella tesa del mago.
- Non manca molto. Ce la fai?
- Sì, ma sembra tu stia correndo... - Lo rimproverò con dolcezza ed un pizzico di ironia nella voce.
Severus le sorrise, sfoggiando uno dei suoi nuovi sorrisi sereni e appagati. La maga restò per un attimo senza fiato.
Poi l'aiutò ad arrampicarsi sull'ultimo dislivello che li separava.
- Non doveva essere una tranquilla passeggiata, come mi hai detto? Mi sembra che tu mi stia portando verso un’alta vetta e per giunta di corsa!
La voce di Joy era un po'ansimante per la fatica.
Il mago rise appena, con un suono sommesso.
Sapeva quanto Joy si fosse fidata di lui seguendolo in quella strana scampagnata. Oltre a ciò la maga odiava le altezze. L’ultima parte del sentiero, che avevano appena percorso, era particolarmente scoscesa e piena di strapiombi, cosa che sapeva avrebbe messo a dura prova la sua apprensione. Era infatti assolutamente consapevole del fatto che l'affanno che le sentiva nella voce non era dovuto alla fatica fisica.
- Ora chiudi gli occhi e prometto che la prossima svolta sarà l'ultima...
La maga lo fissò per qualche momento. Puntò lo sguardo poi sul resto del sentiero che spariva dietro un grosso masso scuro di scabra pietra grigia:
- Mmm, posso essere sicura che ci sia davvero qualcosa, dopo quel masso grigio?
- Sì, assolutamente sì. E il tratto di strada peggiore è dietro di noi. - Le carezzò piano una guancia, morbida e appena ambrata. Abbassò la voce in un caldo sussurro - Avanti, fammi contento!
Joy sorrise dolcemente e abbassò le palpebre, dopo un'ultima occhiata al sentiero, rassicurata dalla visione che il viottolo si era fatto ampio e pianeggiante nel tratto davanti a loro.
Una mano di Severus le prese l'avambraccio, mentre l'altra le si poggiò bassa sulla schiena, con un tocco così sensuale che brevi fremiti le percorsero il corpo.
Lo seguì con serenità, tenendo gli occhi chiusi, in attesa della sorpresa di cui le aveva parlato per un'intera settimana.
Joy ricordava quei momenti con tenera commozione: Severus era tornato un ragazzo. Era stato tutto preso dai preparativi per quella giornata, tenendo segreti e lavorando a sua insaputa per rendere speciale quel giorno.
Severus era stato dimesso e nelle ultime settimane avevano vissuto nella casa di Joy. La piccola dimora bastava appena per una persona. Dividerla in due era stata sicuramente un’esperienza particolare, ma estremamente romantica!
Però, alla fine, il giorno tanto atteso era arrivato.
Ora erano lì, alla fine di quell'angusto percorso che li avrebbe portati a...
- Fermati qui.
La voce profonda e carezzevole la riscosse dai pensieri. Il tono l'aveva un poco agitata, ma sapeva che si trattava solo dell’attesa di svelare questa sorpresa.
Severus l'abbracciò stretta e le fece poggiare la testa sul suo petto. La sua voce le arrivava ancora più vibrante, poteva sentirla riverberarsi direttamente dentro il cuore.
- Ti amo, Joy.
​ ​- Ci fu un breve attimo di pausa nella quale la maga sentì il cuore di Severus battere forte. - Per ciò che sento e che mi hai insegnato a provare dovevo trovare una sistemazione per noi.
Le braccia di Severus la strinsero un po' di più e anche il mago chiuse gli occhi, assaporando il fresco profumo di lei che si combinava con quello dolce dei fiori:
- Sono un uomo dalle strane abitudini. E' difficile per me abbandonare il passato. Eppure sono sicuro che tu sola sarai capace di farmi vivere una nuova vita, senza obbligarmi a rinnegare ciò che sono stato. E' questo che mi ha convinto e mi ha fatto decidere.
Le posò le labbra sulla fronte
​ e Joy sentì il caldo respiro sfiorarle la fronte.
- Anche nelle stanze più remote tu saprai portare aria nuova. Con te saprò costruire nuovi e più preziosi ricordi. Tutto ciò che è antico è pronto per essere riscritto...
Con dolcezza la staccò da sé e la fece girare su se stessa. Le fece poi poggiare la schiena al suo petto, tornando a stringerla.
La voce profonda mormorò appena:
- Apri gli occhi, ora...
Joy obbedì e guardò.
Ciò che vide fu un sogno.
Il castello sembrava una visione di fiaba illuminato dalla luce intensa, sembrava così massiccio e possente!
La sensazione fu che nulla avrebbe mai potuto nemmeno scalfire le massicce mura e le sottili torri che si slanciavano verso l’azzurro del cielo e il blu del lago.
Le acque immote ne riflettevano l’elegante immagine, ricreandone un gemello effimero ma altrettanto affascinante.
Joy rimase ammaliata da ciò che vedeva.
Riuscì solo a sorridere e a sussurrare:
- ​Oh, Severus… Questo è Hogwarts, vero?
Il mago la strinse a sé:
- ​Sì, amore mio! Qui ho trascorso momenti speciali e periodi difficili della mia vita. Eppure proprio qui voglio vivere con te, da oggi fino a quando vorremo. Questo è davvero l'unico luogo che posso considerare casa...
Joy alzò il viso e guardò il volto del mago, che sembrava non riuscire a staccare gli occhi dal panorama di fronte a loro.
Nello sguardo scuro lesse solo la luce dorata della speranza e il luccichio dell’orgoglio.
Il dolore e il rimorso erano lontani, le domande e le incertezze non esistevano più, gli indugi erano stati soppiantati da nuove certezze.
Aveva scelto e Joy non poteva sbagliarsi: Severus era felice.
Il cuore le si riempì di gioia e non riuscì a fare altro che riprendere a sorridere con dolcezza, mentre si stringeva all’uomo che amava e che avrebbe seguito fino alla fine del mondo.


​ FINE



Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:51
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 4/1/2014, 12:27) 
Perfetto eseguo e vi faccio sapere.

Mi autocito, ho fatto a Yana tre MP e una mail, non ho ancora la risposta.
 
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yana96
view post Posted on 5/1/2014, 20:17




CITAZIONE (Ida59 @ 4/1/2014, 12:10) 
CITAZIONE (ellyson @ 4/1/2014, 11:06) 
Non ho ancora il sorriso per Lunedì. :blink:
Perfavore qualcuno prepari un piano B! :woot:

Angela, puoi anticipare il tuo sorriso dell'8 gennaio al 6 gennaio?
Chiara, puoi far avere questo messaggio ad Angela se lei non ci risponde qui entro oggi?

In questo modo Elly ha tempo fino a mercoledì 8 gennaio per il suo 52° sorriso.

Non ci sono problemi, posterò domani ^^
scusate se non ho risposto subito :unsure:

Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:52
 
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view post Posted on 5/1/2014, 21:09
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Grazie mille, Angela.

Elly, se hai problemi anche per l'8/1 fammi sapere. Ma sono sicura che ce la farai! ;)


Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:53
 
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view post Posted on 5/1/2014, 21:38
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CITAZIONE (Ida59 @ 5/1/2014, 21:09) 
Elly, se hai problemi anche per l'8/1 fammi sapere. ma sono sicura che ce la farai! ;)

No problem.
Ho la trama. ;)
 
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view post Posted on 5/1/2014, 22:14
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Prenotazioni per la 52a settimana di Sorrisi per Severus:

Lunedì 6: Angela (Yana)
Martedì 7: Angela (Yana)
Mercoledì 8: Elly 52

:lovelove: :lovelove: :lovelove: E per ben 365 giorni consecutivi siamo riuscite regalare un sorriso a Severus!
:lovelove: :lovelove: :lovelove:



Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:53
 
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view post Posted on 5/1/2014, 23:50
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CITAZIONE (ellyson @ 5/1/2014, 21:38) 
No problem.
Ho la trama. ;)

Ne ero più che certa! Tu Severus non l'abbandoni. Mai! ;) :) :lovelove:

Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:53
 
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yana96
view post Posted on 6/1/2014, 10:15




Titolo:il suono della felicità
Autore: yana96
Beta: Ida59
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: Malinconico, triste
Personaggi: Severus Piton, Lily Evans
Pairing: Severus / Lily
Epoca: post malandrini
Riassunto:Ora riconosci il suono, è una melodia triste e dolce: un pianoforte.
Ti sorprende constatare che viene dalla casa semi distrutta che hai davanti.
Parole: 565

Il suono della felicità




La pioggia produce un rumore assordante, ma il tuo orecchio fino sente un dolce suono in lontananza. Pensi tristemente che sarebbe piaciuto molto a Lily, se l’avesse sentito.
I capelli corvini sono incollati al volto, ma non ti importa, nulla ha più senso adesso. Il Signore Oscuro ormai ha sterminato l’intera famiglia Potter.
Tutto per colpa tua.
Altro sangue ad imbrattare le tue mani, altre vittime innocenti.
Ti avvicini alla casa, è semi distrutta e sei sempre più demoralizzato e triste. Tu, il Mangiamorte spietato e fedele. Tu, l’assassino, la spia, ti senti debole e sperduto, senza di lei.
Ora riconosci il suono, è una melodia triste e dolce: un pianoforte.
Ti sorprende constatare che viene dalla casa semi distrutta che hai davanti. Varchi il cancello e cammini con passi felpati sul vialetto; la porta è stata scardinata e su tutta l’abitazione aleggia una strana nebbia. Ad ogni passo la melodia cresce ed il cuore si colma di tristezza. Quando entri noti il cadavere di James, ti dispiace. Ti sorprende pensarlo, ma ti dispiace vedere che colui che hai sempre odiato ora si trova a terra esanime.
Sali le scale come sotto ipnosi, sai già che troverai il suo corpo senza vita. Alla melodia ora si è aggiunta una voce melodiosa, piena di dolore e speranza: ti sembra famigliare. Hai il batticuore; con fatica entri nella stanza del bambino, di sicuro lei avrà cercato di proteggerlo. Sei pronto a vedere gli occhi del terrore, di chi ha visto la morte venirgli incontro. La musica non si ferma ma la voce trema quando entri nella stanza.

La vedi, sempre bellissima con i suoi capelli rossi che sembrano brillare di luce propria ed i suoi occhi verdi, quelli in cui ti sei sempre perso. Le lacrime cominciano a pungerti gli occhi.
È viva.
Non ricordavi che sapesse suonare il pianoforte ma non ci fai caso, lei è viva è solo questo che conta. La vedi sorridere, i suoi occhi sono lucidi ma continua a suonare, con la voce che le trema.
Ti avvicini piano, incerto. Ti ripeti che non può essere vero, eppure lei è davanti a te e ti sorride. Una mano si alza tremante: sei sicuro che trapasserà la sua figura che svanirà al tuo tocco, come nei tuoi peggiori incubi.
Sbagliavi.
La tua mano pallida si poggia piano sulla spalla di lei, senti i suoi capelli soffici sotto le dita. Realizzi che è tutto vero e non riesci a trattenere più le lacrime.
Hai avuto così tanta paura di non rivederla più.
Anche Lily piange, canta le ultime parole con la voce incrinata ma pur sempre melodiosa. Smette di suonare e ti guarda, il volto è rigato dalle lacrime ma rimane sempre magnifico.
« Severus ».
È la sola cosa che ti dice. La abbracci di slancio, lei si fa piccola fra le tue braccia, piangete entrambi. Lacrime di gioia, di chi finalmente ha trovato quello che cercava da una vita intera.
« Lily ».
Mormori con voce rotta, è incredibile come quel nome risulti bello e delicato anche uscendo dalle tue labbra.
Non ti chiedi come tutto questo possa essere successo, non ti interessa, adesso che finalmente siete insieme, l’uno abbracciato all’altra. Un abbraccio che in fondo desideravate entrambi. Ringrazi chiunque ti abbia fatto quella grazia.
L’alba arrivò in fretta, cogliendovi stretti in un tenero abbraccio.
Il bambino dorme tranquillo nella sua culla.
 
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